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ATTRAZIONE,DESIDERIO SESSUALE: TRA PSICHE E BIOLOGIA

Il desiderio sessuale rappresenta la dimensione più sfuggente della sessualità umana perché è praticamente impossibile darne una definizione oggettiva. I vari studi di sessuologia sono giunti ad alcune conclusioni sostenendo che nell'adulto,il desiderio è un fenomeno dinamico e mutevole,collegato con gli eventi della vita e può variare lungo un continuum che va dalla passione,al bisogno,all'interesse,all'indifferenza fino ad arrivare alla riluttanza.

E' composto da:

componente biologica

componente psicologico (influenzati dagli stati mentali,personali come gioia,dolore ecc.)

componente culturale (interesse,valori che si apprendono da piccoli ecc.)

Biologia e psiche: Il desiderio può essere considerato l'espressione di una funzione attivata sia da stimoli interni che stimoli esterni che inducono a comportarsi sessualmente. Tra gli stimoli endogeni ci sono "l'immaginario erotico" e le fantasie,i "bisogni pulsionali" e gli affetti che attivano i centri cerebrali che coordinano le emozioni e i comportamenti appetitivi. Gli stimoli esogeni,comprendono tutta una serie di segnali veicolati dagli "organi di senso" essi attivano sia la corteccia cerebrale che i centri che coordinano il comportamento sessuale.

Secondo le principali ricerche il desiderio sessuale nell'uomo è costante e continuo,anche se può vivere alcuni momenti di declino,mentre è fisiologicamente discontinuo nelle donne, in base ai cambiamenti ormonali e agli stati fisiologici ed emotivi legati al ciclo mestruale, alla gravidanza, al puerperio e alla menopausa.
Negli uomini appare più intenso per il ruolo che ha il testosterone,e meno forte nelle donne che sono più vulnerabili ai fattori relazionali e del contesto.
Studi recenti,hanno scoperto inoltre che nella sessualità femminile il desiderio in molti casi può essere attivato dalla sensazione di eccitazione genitale e non solo viceversa,quindi la donna può provare il desiderio solo dopo l'eccitazione e in questo modo l'uno rinforza l'altro.