EMOZIONI SENSAZIONI
COME DOVE PERCHE' DELLA VITA« Ti sei presentata a me | Continua " Il gatto" » |
Il gatto
Procede a passi felpati sopra la tenera erba del prato
con circospezione guardandosi a destra ed a manca.
Penso che il gatto sia l'anima di qualche uomo
che se ne va in libertà mentre lui da qualche altra banda
se ne sta a schiacciare un riposante sonnellino.
Inarca la schiena ogni volta che trova un ciuffo d'erba più alto
e vi si va strofinando prima col musetto,
poi col collo e via via fino alla coda
che manda in su e in giù
come un pennacchio di fumo
sospinto da venti variabili.
Ha occhi sfuggenti, nero pelame
a chiazze bianche e grigie sull'intero suo sembiante.
Quando s'imbatte nel cane del vicino, di botto s'arresta;
si pone sulla difensiva e drizza minaccioso il pelame
per sembrare più grosso.
Il cane procede indifferente;
egli si rimette in moto
riprendendo la compostezza
che s'addice ad un gatto in perlustrazione
nel giardino dei propri padroni.
Ieri sera, per l'appunto, l'ho osservato con maggiore attenzione;
m'è sembrato avesse un che di nobile nel portamento suo giornaliero.
S'accorse d'esser preso di mira dall'indebita mia curiosità;
si fermò a guardarmi fisso negli occhi
come volesse in qualche modo sfidarmi.
Così imprese a parlare:
- Sai che mi disturbi la passeggiata
se mi guardi così intensamente?
Ho forse io guardato te qualche volta
con altrettanta sfacciataggine?
- No di certo- risposi,
meravigliato della sua comprensibilissima voce.
- Allora smettila di sfottermi con quegli occhiacci che ti ritrovi;
e non starmi lì come un cascamorto solo per avere udito la mia voce.
Non sai che i gatti, se solo lo vogliono,
sanno parlare meglio di voi uomini?
- Lo vedo bene - convenni...
-Solo che non abbiamo a perderci in chiacchiere, noi gatti;
parliamo soltanto quando ce n'è assoluta necessità;
voi uomini, al contrario, blaterate in continuazione
a torto ed a ragione, pel dritto e pel rovescio,
fino a lasciarvi fuoriuscire la bava dalla bocca.
E vi ritenete sapienti solo perché riempite gli spazi ed il tempo
delle vostre balordissime idee;
come fate - mi domando - a non vergognarvi di voi stessi
quando v'accorgete che il vostro sermoneggiare è vana retorica,
buona solo a infastidire l'armonia del creato?
Parlate anziché ascoltare e, così, perdete infinite occasioni
di capire l'essenza vera della vita, dell'essere stati posti
in questo meraviglioso creato.
- Ma noi parliamo, infatti, solo quando è necessario farlo! - ribattei.
- E poi la nostra grave condanna consiste nel fatto che siamo obbligati
a parlare a nome di tutte le altre creature
che mancano del meraviglioso dono
di esprimersi comprensibilmente...
- Sentilo un po' il superbone di turno!
Crede davvero che gli altri esseri non parlino!
Crede che solo l'uomo
abbia la facoltà di esprimersi comprensibilmente;
e per conto di tutti gli altri esseri, per giunta!
Ma chi v'ha messo in testa che dobbiate esprimere
le anime di tutte le altre creature?
E poi afferma di esprimersi razionalmente!
Io, ad esempio, perché tu te lo metta bene nella bacata tua zucca,
non ho mai capito ciò che andate blaterando senza un attimo di riposo.
A volerti spifferare tutta quanta la verità, capisco le vostre azioni
che sono atti reali, non le parole che sono emissioni di suoni
che si perdono nel vuoto universale.
(Il rimanente in un'altra tornata)
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Inviato da: cassetta2
il 11/11/2020 alle 17:24
Inviato da: medusaurticante
il 27/03/2018 alle 13:48
Inviato da: neopensionata
il 25/03/2018 alle 15:59
Inviato da: vulnerabile14
il 24/01/2018 alle 22:16
Inviato da: vulnerabile14
il 28/12/2017 alle 22:53