Creato da ediedi il 07/05/2009

IL GOLOSORSO ED IO!!

infiniti pensieri & squisite tentazioni

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A proposito di mare...

Post n°16 pubblicato il 05 Giugno 2009 da ediedi

5 GIUGNO 2009    ORE 22,00     GENOVA

VARO DI COSTA LUMINOSA E PACIFICA

Quanto vorrei essere già in autostrada e percorrere le tortuose curve della Serravalle per veder affiorare Genova, il mare... le navi.

Purtroppo gli impegni di lavoro me lo impediscono, ma stasera non mi perderò questo evento memorabile che entrerà nella storia navale ed a pieno titolo nel Guinnes dei primati.

 La crociera, da alcuni anni a questa parte è diventata la vacanza dei sogni.

 

Imbarcarsi, vedere allontanarsi la banchina mentre l'acqua si attorciglia in mulinelli sospinta dai motori, non può che far vibrare il mio cuore.

Puntare all'orizzonte.. ed andare.

A babordo sembra di poter racchiudere in due dita la città, la moltitudine di persone e la frenesia delle macchine che si allontanano.

Sul lato opposto rincorrere le terre, le isole, i colori, i profumi che verranno.

 

Che dire poi della vita di bordo, comodità, eleganza, sevizio impeccabile, pietanze per veri gourmet e inimmaginabile pasticceria per i più golosi. Spettacoli senza eguali, tra i più belli ai quali io abbia mai assistito, artisti sconosciuti ma eccelsi. Personale di inarrivabile gentilezza, prontezza, delicatezza e preparazione. Escursioni perfette in ogni dettaglio e Spa piene di ogni confort. Come resistere alle mousse al mango, ai biscotti appena sfornati, ai cocktail con fragola e panna, alla frutta inzuppata nel cioccolato, ai camerieri sempre sorridenti, agli oli essenziali delle massaggiatrici ed al fotografo con il dono dell’ubiquità. Luci, colori, interior design di altissimo livello, nulla lasciato al caso, tutto curato nel minimo dettaglio.. come piace a me.

La sensazione più bella.. non saprei.. sono tante.. il senso di libertà, di fuggire dalla quotidianità, l’alba ed i tramonti che non posso non immortalare, l’essere ogni giorno in un luogo diverso da scoprire ma non smettere mai di galleggiare su un albergo a cinque stelle…

L’ultima crociera è stata nel 2008 Panorami d’Oriente… Istanbul la meta più toccante.

 

Istanbul

 

Desiderio.. partire domani, solo l’idea mi emoziona… sogno… il mio viaggio di nozze.. quando… spero l’anno prossimo…

 Luminosa e Pacifica

questa l'ho presa in prestito da una costa - amatrice!! grazie!!

 

 

 

 

 

 
 
 

IO ED IL MARE

Post n°15 pubblicato il 05 Giugno 2009 da ediedi

Sarà perché non è mai stato né troppo lontano né troppo vicino;

Sarà perché da piccola era il mio rifugio in cui respirare;

Sarà perché tra le braccia di mamma e papà mi perdevo su e giù tra i ponti delle navi.

Sarà per tutte queste cose, o forse no, che ho il mare nel cuore.

Ed ora che sono nel mio ufficio, che il cielo si è fatto grigio e l’odore di caffè appena macinato mi intorpidisce, il ricordo delle grida dei gabbiani in volo è un dolcissimo pensiero.

Svegliarmi all’alba, alzare le tapparelle in legno, appoggiarmi sulla ringhiera del terrazzo e perdermi nel sole nascente, come Venere di Botticelli, inafferrabile irraggiamento tra la spuma ed i pini marittimi.

Lasciar correre gli occhi sulla linea dell’orizzonte iridescente; ora uno stanco peschereccio che rientra al porto; ora un mercantile che ne diparte.

Soffia il vento sulle vele delle delicate imbarcazioni e sferza i volti dei viandanti appoggiati alla roccia.

Sentire il profumo della salsedine che insaporisce la pelle e rende le labbra aride.

Colmarsi l’anima con le infiorescenze purpuree delle Bouganville, con il ridondante eco delle campane alte sul mare.

Godere del silenzio di arroccamenti medievali, di secolari ulivi, di fitta vegetazione.

Luci nell’oscurità dei colli, riverbero della falsa menzognera ambasciatrice di segreti e passioni recondite; adulatrice di folletti e tesoriere di pensieri indicibili…

Tutto ciò è il mio mare.

Mare

 

 
 
 

e via....

Post n°14 pubblicato il 30 Maggio 2009 da ediedi

Il ponte è alle porte... ancora un'ora di lavoro e poi via verso nuovi lidi...

Ritorno a Diano Marina....  mi dedicherò al riposo, al Golosorso ed alla cucina!!

Proprio iero ho acquistato i miei primi stampini della Silikomart, a forma di girasole, che accogliaranno una goduriosa panna cotta!!! 

Chi c'è?

Quindi a tutti.. a chi resta ed a chi và.. buon Ponte!!

 

 

 

 
 
 

Cosa c’è di più insopportabile di un ragno??

Post n°13 pubblicato il 23 Maggio 2009 da ediedi
Foto di ediedi

Pur non dimenticando

le cimici che in autunno ti traguardano da lontano per poi fiondarsi sui capelli

e le cavallette giganti che trovano dimora sui balconi…

..un ragno è pur sempre un ragno!

 

Che sia basso e tondo;

alto e magro;

nero, colorato o trasparente.. aracnoide rimane.

Ed essendo la sottoscritta tendenzialmente fobica.. il resto si fa da sé!

 

Però..c’è un però… ( come sempre, ma in tal caso ben motivato..)

 

ANALIZZIAMO L’ EZIOPATOGENESI:

 

Tutta colpa di un trauma infantile, tragico, cataclismatico.

 Rimini…al termine della vacanza.

 

Io ed i miei parenti stavamo mettendo le ultime cose in roulotte:

Sposta il tavolo, piega le sedie, ritira pinne, fucile ed occhiali….

quando mia zia si avvicina guardandomi la spalla.. sapete cosa c’era aggrappato sopra??

Una mostruosità enorme, bubbosa, piena di gibbosità,  gialla nera e marrone, con zampe corte e tozze…

E’ vero.. io non sono adatta alla vita d’Arcadia, forse ancor meno a quella bucolica… ma che orrore.. sfido io a rimanere impassibili davanti ad un esemplare di tale specie!!

 Da allora, ad ogni ragno, ripeto lo stesso copione:

 Avvistato il nemico lo addito prendendo le distanze.

Un suo passo avanti corrisponde ad un mio arretramento.

Il suo sprint è associato al primo urletto…

Se posso chiedere aiuto ( mamma, moroso o vattelappesca ) innalzo uno straziante epitaffio lamentoso.. altrimenti.. mi devo dare al bricolage..

mi armo di scopa, stracci, ciabatte ( come munizioni per effettuare più lanci ) e cerco febbrilmente di realizzare catapulte, baionette e quant’altro.

Inizia la caccia, il pathos è palpabile, tachicardia, sudori freddi.. come un schermidore affondo e poi ritorno in guardia.. fino a quando il nemico non è vinto, sconfitto, battuto.

Ovviamente l’essere stata in grado di affrontare a singolar tenzone tale aitante rivale mi inorgoglisce non poco!!

 

Ovviamente tutto ciò è possibile se la battaglia avviene in un campo equipollente per entrambi, ma quando il ragno inizia in evidente vantaggio , come nell’abitacolo della macchina.. è il dramma.

 

IERI

Intabarrata, strizzata, avvinta dalla cintura, abbasso il finestrino per sentire l’aria scompigliarmi i capelli.

Mi sto godendo gli ultimi raggi di sole sulle guance, quando, con la coda dell’occhio, noto un movimento tono su tono, grigio su grigio…

Un pelucco, un filo, polvere… no… LUI!!!

ECCOCI…

Mi posiziono il più lontano possibile, lo sguardo non si sposta più da lì.

Lui si muove, si arrampica e salta giù, torna su e si ributta di sotto.

Si ferma, si appallottola e mi guarda… SI!!!  Senza ombra di dubbio mi guarda!!

Si alza sulle zampine davanti e mi punta… ODDIO.. per un attimo ho temuto che volesse gettarsi su di me come Indiana Jones, frusta e via!!!!

Per fortuna ero quasi a destinazione, apro la portiera e TATTARATTA TARATAAAA… si cala sull’asfalto… o quasi… diciamo che gli ho dato un’aiutino..

 Ma è come è arrivato fin lì a preoccuparmi..

 L’altro giorno una simpatica formichina mi camminava sulla gamba ( fortunatamente ero sotto gli effetti di un maxi daiquiri al cocco.. quindi l’ho presa sul ridere!),

Ieri un ragno…

…il prossimo cosa sarà?!?!? un brontosauro… !?!?

Tutta colpa del suocero che si ostina a trasportare le piante nel bagagliaio!!!

Mi sa che dovrò munirmi del manuale delle giovani marmotte: corso di entomologia base..

vuoi vedere che sotto sotto lo fa per me?!?!!!! 

 

 Uff!!!!

 

 

 

 

 

 
 
 

COME SE NIENTE MAI..

Post n°12 pubblicato il 20 Maggio 2009 da ediedi
 

Cancello ogni suono, ogni parola, come se niente fosse mai esistito.

Nella notte, nel silenzio, nel tugurio di una ricca dimora, nella ballatoio della disfatta, ascolto l’acqua scrosciare tra le fronde degli alberi.

Rami straziati, deturpati, vulnerabili fili in balia dell’ira dei Venti.

Lascio che le lacrime cremisi mi solchino il viso senza che nessuno mi veda.

Senza che nessuno mi voglia vedere.

Senza che nessuno provi soltanto a vedere.

E’ anche pur vero che se raggi di sole arrossassero le mie gote, pura follia non sarebbe che intesa.

Vuoto vaneggiar d’inventiva, vacuo soffermarsi di pensieri inconsistenti, incoerenti, muti in loro stessi, decaduti ancor prima della genesi.

E con ciò vale il logorio, vale il rimpianto, il rammarico, l’odio. il dispiacere?

Forse meno dell’inconsistente catasterizzazione degli effluvi bramosi di ciò che non sarà, né qui né altrove né ora né mai.

E dunque…

Inutile, inopportuno, disfattista il tracimare vermiglio della mia anima.

Indesiderato, ma inevitabile.

Come foglie d’autunno danzanti, come petali sferzati dal vento, come flutti infranti, come Icaro cadente un passo dalla vita, un passo dalla morte.

Eppure, la vita continua incessante.

Sguardi non si fermano dal correre, incubi divengono realtà, sogni nel limbo dell’avvenire.

Quanto conta credere, quanto conta sognare… forse niente o forse tutto.

Frasi fatte, costruite, ciecamente ripetute da chi non ha intelletto ne ingegno per formulare sintassi accorte.. comunque.. si dice che finché si sogna si è vivi, ma quando tali destini immaginati vengono vigliaccamente distrutti.. non so più dirmi se son viva o morta.

Se son caduta in battaglia oppure ho trovato rifugio in una melmosa trincea. Dove non vedo, non credo, non sento, ma attendo di poter uscire allo scoperto.

Vedere il cielo, sentire il profumo di rugiada sui fiori che sbocciano, il battito delle ali di variopinti usignoli, la danza amatoria di una candida farfalla, anche se a terra giacciono le orma della disfatta.

Cecità o fede?

 

 

 

 

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