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EREMO MISANTROPO

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La nidiata - E.J.Magoon- trama

Post n°1398 pubblicato il 23 Febbraio 2017 da Pitagora_Stonato
 

 

Per tutto il secolo precedente sino ai giorni nostri, gli abitanti di Axi 12, un pianeta situato all'estremità della nostra galassia, gente mite e d'intelligenza smisurata, aveva continuato a inviare sonde spaziali per studiare il pianeta Terra, l'unico in tutta la galassia, eccetto il loro, abitato da forme di vita avanzate. Le sonde avevano raccolto un'enorme quantità di dati sulla Terra e le sue creature, così gli Axion pensavano che fosse giunto il momento di avviare contatti diretti con i terrestri, anche se sapevano che non sarebbe stato semplice. Gli Axion, per quanto di gran lunga più progrediti sia sul piano etico sia intellettuale, avevano la sfortuna, dal punto di vista di un terrestre, di assomigliare a dei lumaconi da giardino. Inoltre avevano le dimensioni di un pony Shetland. Poiché erano davvero intelligenti, ebbero il buon senso di riconoscere che il loro aspetto poteva generare nei terrestri un'idea errata riguardo alle superiori qualità morali e intellettuali degli Axion. Non era da escludere che i terrestri potessero perfino rifiutarsi di instaurare rapporti amichevoli con dei lumaconi grandi quanto un pony. Per fortuna, queste creature superiori simili a lumaconi possedevano anche tecniche avanzate di trasformazione morfologica del protoplasma, così decisero di inviare una spedizione esplorativa di cui facevano parte una decina di Axion preventivamente trasformati in modo che avessero le fattezze della specie dominante sulla Terra. Inoltre, perché questi esploratori potessero imparare a comprendere del tutto i costumi e il linguaggio dei terrestri prima di avviare i contatti, furono mandati in fasce, extraterrestri neonati sostituiti nella culla, in maniera che venissero cresciuti da madri terrestri, ignare come se fossero figli propri. Da qui il titolo del libro. Quando questi figli scambiati avessero raggiunto l'età adulta, una volta padroni del linguaggio e dei costumi della Terra, e con amici e soci d'affari - e persino fratelli e genitori - in seno alla specie dominante, si sarebbero trovati nella posizione ideale per fare da mediatori fra i terrestri e gli: Axion.

Sembrava un buon piano, ma sfortuna volle che, malgrado i decenni passati in orbita a spiare e analizzare, le sonde spaziali degli Axion avessero commesso un errore banale; giungendo alla conclusione sbagliata che la specie dominante sulla Terra fosse il ratto norvegese. In seguito a questo errore, un giorno del 1955 una dozzina di femmine di ratto ignare accolsero nei loro nidi un ugual numero di Axion il cui protoplasma era stato morfologicamente trasformato così che era impossibile distinguerli dalla prole naturale. I piccoli degli Axion presto si resero conto dell'errore. Tuttavia, per quanto sconcertati, questi figli sostituiti di nascosto - sotto la guida dell'aitante Alyak cercarono di portare avanti con coraggio la missione di entrare in contatto con la specie dominante, che adesso capivano essere quella degli umani. Il resto del libro era tutt'una descrizione dettagliata delle loro morti raccapriccianti per mano di quella specie crudele, anche se i veri ratti, credendoli ancora membri della propria specie, si erano prodigati in nobili gesta fino al punto di sacrificare se stessi nel tentativo di salvarli. Ogni volta che un Axion era trucidato sulla Terra, veniva, trasmessa ad Axi 12, per via telepatica, attraverso la galassia la ricostruzione particolareggiata della sua morte, e le immagini erano così orribili che fecero infuriare persino i pacifici Axion, nonostante la loro etica superiore. Ci misero un po' di anni per arrivare sulla Terra, le loro navicelle, spaziali, ma quando la raggiunsero la ridussero a una palla di fuoco. Da qui, le città in fiamme sulla copertina. Nell'epilogo, ambientato nel 1985, gli umani erano ormai tutti morti, insieme con i grandi carnivori, mentre sulla superficie incenerita del pianeta distrutto, dominava incontrastato il ratto norvegese.


da "Firmino" Sam Savage - Einaudi stile libero

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
arw3n63
arw3n63 il 23/02/17 alle 10:03 via WEB
Visto l'incredibile scoperta di questi giorni chissà mai che qualunque possibile forma di vita, se ci fosse, ci eviterebbe come la peste, però la cosa ci fa sentir meno soli e meno presuntuosi, chi siamo noi per crederci unici e migliori nell'Universo?
 
 
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 23/02/17 alle 13:41 via WEB
Se qualcuno arrivasse qui penso lo farebbe per interessi economici, il nostro pianeta mi sembra ancora appetibile, è ricco di risorse. Per quanto riguarda noi esseri umani, forse ci sterminerebbero, forse si schiavizzerebbero... ma sto pensando da essere umano. Chissà. Penso che esista la vita nell'universo, in molte svariate forme, più semplici, più complesse.
 
   
arw3n63
arw3n63 il 15/03/17 alle 10:00 via WEB
Si il nostro pianeta è appetibile se l'uomo o qualche cataclisma non contribuirà a distruggerlo e in quel caso qualcuno ipotizza che i topi potrebbero diventare la nuova razza dominante del pianeta, quindi chissà che il finale del libro in un certo senso non abbia anticipato i tempi :-).
 
lab79
lab79 il 25/02/17 alle 02:17 via WEB
"Firmino" ha uno dei miei finali preferiti in un libro. Quello che in qualche modo fa coincidere la fine del libro con la fine del mondo.
 
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