Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie

 

Messaggi di Settembre 2016

W.E.

Post n°1383 pubblicato il 30 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato
 

 

 
 
 

La familiarità produce indifferenza

Post n°1382 pubblicato il 21 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato
 

 

(…)Agli antipodi di ogni intelletto sta l'Altro Mondo di luce preternaturale e colore preternaturale, ci gemme ideali e oro visionario. Ma di fronte a ogni paio d'occhi v'era solo il buio squallore del tugurio familiare, la polvere o il fango della strada del villaggio, il bianco sporco, il grigio e il verde fradicio della biancheria stracciata. Da ciò un'appassionata quasi disperata sete di colori puri e luminosi e da ciò l’effetto irresistibile prodotto da tali colori sempre che fossero esposti in chiesa o a corte. Oggi l'industria chimica trasforma colori, inchiostri e tinture in infinite varietà e quantità enormi. Nel nostro mondo moderno vi è sufficiente colore brillante da garantire la produzione di bilioni di bandiere e di vignette umoristiche, milioni di segnali d'arresto e fanali di coda, pompe da incendi e recipienti di Coca-Cola a centinaia di migliaia, tappeti, carta da parati e arte non rappresentativa in eguale quantità.

La familiarità produce indifferenza. Abbiamo visto troppo colore puro e luminoso da Woolworth per trovarlo intrinsecamente avvincente. E qui possiamo notare che, per la sua straordinaria capacità di darci le cose migliori in quantità eccessiva la tecnologia moderna tende a svalutare le tradizionali materie fonti di visione. L'illuminazione di una città, per esempio, era una volta un avvenimento raro, riservato alle vittorie e alle feste nazionali, alla canonizzazione dei santi e all’incoronazione dei re. Adesso essa ha luogo tutte le sere e celebra le virtù del gin, delle sigarette e dei dentifrici.

A Londra, ai primi del Novecento, le insegne luminose erano una novità e così rara che brillavano nella nebbiosa oscurità "come gemme rare in un monile". Attraverso il Tamigi, sulla antica Shot Tower, le lettere d'oro e di rubino erano belle di una bellezza magica: une féerie. Oggi le fate non ci sono più. Il neon si trova dovunque e, trovandosi dovunque, non ha alcun effetto su di noi, eccetto forse quello di farci sospirare nostalgicamente le notti primitive.

Solo nella luce abbagliante noi riafferriamo il significato ultraterreno che nell'epoca dell'olio e della cera, e finanche ai tempi del gas e del carbone, splendeva praticamente da ogni isola di chiarore nell'oscurità illimitata. Sotto i riflettori, Notre-Dame de Paris e il Foro Romano sono oggetti visionari che hanno la potenza di trasportare la mente dello spettatore verso l'Altro Mondo.

La tecnologia moderna ha avuto lo stesso effetto deprezzatore sul vetro e sul metallo lucido come l'ha avuto sulle fiabesche lampade è sui colori puri e luminosi. Da Giovanni di Patmo e dai suoi contemporanei le mura di vetro erano concepibili solo nella Nuova Gerusalemme Oggi esse sono caratteristica di ogni edificio d’amministrazione aggiornato e di ogni bungalow. E questa saturazione di vetro è stata uguagliata da una saturazione di cromo e di nichel di acciaio e di alluminio inossidabile e da una moltitudine di leghe vecchie e nuove. Le superfici metalliche ci abbagliano nella stanza da bagno brillano dall’ acquaio di cucina, splendono attraverso il paese nelle macchine e nei treni.

Quei ricchi riflessi convessi che affascinarono tanto Rembrandt, sì che egli non si stancò mai di renderli in pittura adesso sono luoghi comuni in casa in strada e in fabbrica. Il punto bello del raro piacere è stato distrutto. Ciò che era una volta i apice di gioia visionaria e diventato ora un pezzo di trascurato linoleum.(...)

 

da "le porte della percezione" Aldus Huxley - piccola biblioteca oscar mondadori-

 


 

 
 
 

felice compleanno Belluomo!

Post n°1381 pubblicato il 21 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato


Mi occorre un parere


Per questo fine settimana devo preparare anche io una torta ...


Visto che proprio non dovrei mangiarne,

pensavo di mettere un dissuasore,

... di far stampare un'immagine...

Che ne pensi?

Può andar bene?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Condivido

Post n°1380 pubblicato il 16 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato
 

Campagna "non condivido"
Post n°937 pubblicato il 16 Settembre 2016 da makavelika

Le condivisioni sono, come le persone, classificabili i 3 macrogruppi: quelle utili, quelle inutili e quelle dannose.

Ai social che promuovono la condivisione non interessa quale delle 3 vengano utilizzate. A loro interessa solo che le pagine visitate crescano in maniera esponenziale.

Più pagine equivalgono a maggiori introiti a livello pubblicitario.

Esempio di condivisione utile:

 

 

Esempio di condivisione inutile:

 

 

Esempio di condivisione dannosa:

 

no

non lo condivido il video di propaganda dell'Isis, altrimenti non farei altro che aumentare la sua indicizzazione nei motori di ricerca e io questo non lo voglio.

.

.

.

.

Meglio i gattini.

Molto meglio.

 

http://blog.libero.it/oniricamente/newcom.php?mlid=62622&msgid=13451048&mpadid=49869952

 
 
 

Pantoprazolo come piovesse

Post n°1379 pubblicato il 15 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato
 

 


Ricordati di cogliere l'attimo,

un vaffanculo al momento giusto

può risparmiarti futuri disturbi!

 

PITSTON

 

ps. nel mentre... sto smettendo di fumare, per causa di forza maggiore.

 
 
 

Pirandello, è sempre un piacere

Post n°1378 pubblicato il 13 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato
 


(...)

«A un uomo che viva come Belluca finora ha vissuto, cioè una vita "impossibile", la cosa più ovvia, l'incidente più comune, un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, che so io, d'un ciottolo per via, possono produrre effetti straordinarii, di cui nessuno si può dare la spiegazione, se non pensa appunto che la vita di quell'uomo è "impossibile". Bisogna condurre la spiegazione là, riattaccandola a quelle condizioni di vita impossibili, ed essa apparirà allora semplice e chiara. Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; é allora non sembrerà più tale; ma quale dev'essere, appartenendo a quel mostro.
«Una coda naturalissima».

(...)


da "Il treno ha fischiato..."  Luigi Pirandello - Novelle - Einaudi Tascabili

 
 
 

Vitelli immaginari

Post n°1377 pubblicato il 06 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato
 

Non ti rompo le palle con le mie scelte,

io ho fatto una scelta e me la vivo, in solitudine, come mio carattere.

Non parlo della mia scelta a meno che non mi si facciano domande

se però, come sempre, le domande diventano critiche stupide e assurde:

- "con tutta la gente che muore di fame..." - ancora non l'avevo sentita, forse si dice ai bambini per fargli finire la pappa?

Bene c'è un sacco di gente, non ha acqua da bere... dunque sfondiamoci di vodka!?!

Se poi durante la discussione viene fuori che è tua convinzione che le mucche facciano latte da sè, senza aver partorito e menomale che c'è l'uomo che le munge...

Hai una certa età e hai avuto pure dei figli... mah... dove eri quando tua moglie allattava?

Davvero devo impiegare le mie energie a ragionare con te?

Torna quando sei un minimo preparato

Lo sai che non esistono gli alberi delle bistecche e i campi di frollini? Sì?

Non è che le mie scelte ti sollecitano riflessioni e domande a cui non vuoi prestare orecchio?

 
 
 

...deve esserci un universo parallelo:

Post n°1376 pubblicato il 01 Settembre 2016 da Pitagora_Stonato

 

 

dove vanno a nascondersi i temperini,

forse lo stesso delle spillatrici,

magari c'è una tresca amorosa tra temperini e spillatrici,

noi non lo sappiamo.

Quando non li troviamo è perché stanno consumando appartati amori.


PITSTON

 
 
 

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