EREMO MISANTROPO
se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie
Messaggi del 01/10/2015
Raccomandazioni materne ascoltate a tradimento: "...esci verso le cinquemenounquarto, quando arrivi in stazione occhi aperti, portati una bottiglia d'acqua non troppo piena che sennò pesa, un qualcosa da mangiare che alle sette ti viene fame, mi raccomando non passare dalle vie centrali passa dal corso, non stare svagata, i soldi portatene pochi, le chiavi mettile in tasca almeno se ti rubano la borsa non ti entrano in casa, vengo a prenderti io stasera... mi raccomando..." a questo punto una persona come me sarebbe già in preda all'ansia, quasi quasi me ne starei a casa, però... però... dulcis in fundo: "...e divertiti!"
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Chi scrive un diario è sempre uno a caso intento a uno sforzo naturale, organico, non intellettuale, e meno ancora sensazionale. Un diario deve dare l’impressione di una forte concentrazione da parte di un uomo seduto con la fronte corrugata: ma no, non sta discernendo fra le sorti del mondo, sta solo trattenendo il respiro e spinge accucciato su un water. Quello che spinge fuori, lo spinge dentro un diario, tutto lì. È cacchina alma mater che si intrattiene con se stessa e fa le feci, come un gatto prima o poi fa le fusa trasognato, ma senza esagerare(…) Registrare i fatti del giorno significa spesso farne evaporare l’inconsistenza del tutto e accorgersi che tutto sono stati meno che fatti, intenzioni al più, aborti di fatti, mezze uscite, mezze visite, mezzi incontri, mezzi scontri, una sacca riempita a metà e il motore dell’auto avviato ma non in accensione, un terzo di sega piantata lì perché, in un attimo di distrazione, ci siamo dimenticati di cosa avevamo in mano e con quale proposito. Un diario è un quadro appeso al muro dall’altra parte e , toh, era la parte giusta! Rigiralo, e non ci troveresti niente da vedere, la tela dipinta è più vuota ancora del suo fondo neutro e del telaio dietro,. È un bluff concordato fra te e il mondo: a costo di non dire mai una verità, si passa sopra l’eventualità di dire solo menzogne.(…) quello che non sopporto dei diari, poi , è che sono un condensato di lagna: chi ha mai letto un diario brio? Nessuno, perché chi li scrive ne approfitta per lamentarsi e farla franca, mai un diario in cui uno si lamenta di sé invece che degli altri. Da "Bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo" di Aldo Busi |
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