Creato da DiVinoRossoSangue il 09/01/2012

Una volta ...

mi appunto ricordi

 

 

« SpecchiEquatore. »

White Room

Post n°12 pubblicato il 24 Luglio 2019 da DiVinoRossoSangue

 

Cosa si può opporre alla violenza del sole?

 

Se poteste vedere attraverso queste mura verdeggianti e oltre il senso del vostro appartenere a voi stessi allora sapreste che il palazzo di Xsandrine nasconde un uomo e sapreste che quest’uomo è il suo amato uomo e sapreste pure che ora il giovane stregone cerca di proteggere il suo cuore dall’ansia, portando la sua età appena matura a far cerchi in quelle quattro mura,lanciandosi in avanti e indietro come un trenino a vapore su una pista giocattolo volendo col suo fiato intiepidir l’inverno.
Prova una doloroso meravigliarsi a causa del suo stesso movimento, ma non lo ammette.
Come fosse un bambino che s’accorge d’essersi svegliato al mattino spiando le voci dei genitori che lo raggiungono dalla stanza accanto.

 

Cosa possiamo opporre alla violenza del sole?

 

Ha fatto le valigie e ha consumate le scarpe e la gola.Cambia faccia, decide che è tardi che c’è qualcosa che non va per cui apre la porta di scatto e infilandosi il cappotto scende le scale nel serpeggiare d’una corsa furiosa.Si mette in macchina e guarda preoccupato ai semafori la luce che si desta.
La macchina galoppa oltre il Colosseo, oltre il fiume, si fa strada tra pezzi di discorsi inquietanti morsi e misteriosi baci che lei ha attaccato alla città come fossero spille da balia per un mondo appena nato e già morente.

 

"Andare via..andar via..raggiungeremo l’equatore..sarà diverso.
Sarà diverso?
Per lo meno potremo uscire di più.Il che forse è anche peggio.Ma lei vuole così.E giuro che se le è successo qualcosa..se le ha fatto male.."

 

La macchina si ferma su una strada di fronte al Gasometro.E’ arrivato ..ma sta arrivando anche il mattino.Scende dall’auto e rotola sul marciapiede,inciampa come un mucchio di panni ancora da stirare.Spalanca il portone..si getta nell’ascensore.Guarda in alto, conta i secondi..

 

urla "Xsandrine lascia stare torna giù..il giorno..il giorno.."

 

E’ davanti all’ingresso dell’appartamento fantomatico..la porta è letteralmente divelta.Trema e ha paura sperando, ma poi il coraggio lo assale come la prima volta che le è andato incontro.

 

Cosa opporremo alla violenza del sole?

 

Dalla vetrata si vede il gasometro come è sempre stato,tutto il resto però è un altro mondo il rosso rubino tinge cenere e lapilli massacrati.Ci sono cose impossibili che sembrano sospese nell’aria coltelli di fuoco conficcati nel muro e su quello che resta di pezzi indistinti di mobilio ridotto a schegge sofferenti.Il piano ampio del pavimento è maciullato..tra le maioliche spezzate si agitano esseri piccolissimi e demoniaci urlando minuscoli strazi di dolore.Non c’è traccia dell’alchimista.C’è solo il suo strano riflesso,il riflesso d’una sua faccia che urla..una smorfia pietrificata dentro uno specchio.

 

Tutto il resto è sangue..

 

Tutto il resto è Xsandrine che sta danzando nella musica estinta della lotta innumerevole
Lei è al centro di tutto inconsapevole nello sguardo indifferente all’orizzonte, che schiarisce spietato i seni scoperti e il vestito della festa ancora intatto.Il sole sta arrivando.Le si lancia addosso e la atterra,lei non reagisce,sorride piena di vittoria.Comincia ad ammassarle oggetti intorno e in fretta si fa esplodere il petto.Tutto il senso della sua vita sta nel farle ombra.Strapparla alla fine.

 

Perché cos’altro possiamo opporre alla violenza del sole se non la nostra stessa essenza ?

 

"Io ti sarò riparo

Nella morte dell’anima

e nel rapito vento dei pini

cavalcheremo sauri di nebbia

contro il fuoco che avanza

e Il nostro amore

viaggierà ancora

tra le rotte solfuree

di Nettuno

non ci sarà pianto

non è questa l’ora

perchè stanotte

mia diletta

ho frantumato l’alba."

 

 

Dopo qualche tempo di quiete ..atterrito al fianco della dea sanguinaria,

Xsandrine si desta lenta come un sogno.

 

Ride.

 

"Che ci fai qui?..non t’avevo detto di fare le valigie?"

 

il ragazzo spaventato e in lacrime,la guarda con un odio quasi più dolce dell’amaro pianto d’un figlio..non sa risponderle.Sarebbe inutile..cosa impossibile.

 

Perchè la sabbia non trattiene l’onda.

 

Perchè il fischio d’una civetta non spegne l’uragano.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ULTIME VISITE AL BLOG

undercover_loverfemmina_ludicadeliaemmeDiVinoRossoSangueTRISANMalvenutaalphabethaaTmoretti.ferdinandoapplicationpointoneDormivegliastancoditantestelleLutero_PaganoTheArtIsJapankarel_A
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963