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05 settembre ci ha lasciato giacinto facchetti reazioni in italia e nel mondo

Post n°10 pubblicato il 22 Giugno 2008 da editoriali

05 settembre
ci ha lasciato giacinto facchetti reazioni in italia e nel mondo

IN PRIMO PIANO (LE NOTIZIE DAL MONDO)

http://giosip.altervista.org/primo_piano.html

da www.inter.it (sito ufficiale del inter calcio)

IN RICORDO DI GIACINTO FACCHETTI
Lunedì, 04 Settembre 2006 18:41:18
MILANO - In ricordo di Giacinto Facchetti:

NAPOLITANO: "UN SIMBOLO DELLO SPORT ITALIANO"
ROMA (ANSA) - "Partecipo commosso al profondo dolore della famiglia per la morte di Giacinto Facchetti, uno dei maggiori protagonisti della storia dello sport italiano. Resta di esempio per le nuove generazioni l'attaccamento ai valori di lealtà e di agonismo che hanno fatto di lui un grande campione e manager". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio alla famiglia Facchetti. "Simbolo dello sport italiano - aggiunge il capo dello Stato - ha saputo dimostrare nel corso della sua lunga carriera non soltanto le doti tecniche di calciatore ma anche la correttezza, la compostezza e la professionalità come dirigente. La morte di Facchetti - si conclude il messaggio di Naolitano - rappresenta una grave perdita per il calcio e per lo sport italiano".

L'UEFA PIANGE IL "GRANDE CAMPIONE"
NYON - (Adnkronos) - Attraverso una nota apparsa nella prima pagina del suo sito internet, la Uefa piange la scomparsa del ''Grande Facchetti'', ''capitano dell'Italia nella finale di coppa del mondo del 1970 contro il Brasile''. La Uefa ricorda, tra l'altro, anche il ''ruolo chiave'' ricoperto da Giacinto Facchetti nella Grande Inter del 1964 e 1965, per due volte consecutive campione d'Europa.

J.ZANETTI: "GIACINTO CI MANCHERA' TANTISSIMO"
"C'è un immenso dolore da parte di tutti noi e da parte di tutta la famiglia nerazzurra. Giacinto ci mancherà moltissimo perché era una persona straordinaria, un essere umano molto molto buono, in tutti i sensi. Ha fatto parte e farà sempre parte della storia dell'Inter. Oggi è un giorno molto triste anche perché lui è sempre stato vicino a noi, vicino a tutti. Ripeto: Giacinto ci mancherà tantissimo".

PETRUCCI: "LO SPORT PERDE UN GRANDE CAPITANO"
ROMA (ANSA) - "Il mondo dello sport piange oggi uno dei suoi 'Grandi Capitani', che per lunghi e gloriosi anni è stato l'emblema della nostra nazionale di calcio". Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ricorda il campione nerazzurro morto oggi a 64 anni. "Con Facchetti si ammaina un'autentica bandiera dell'Italia calcistica risorta - continua ancora Petrucci -, quella che trionfò ai Campionati Europei del 1968 in Italia e quella che ci emozionò, nella memorabile avventura dei Campionati Mondiali del 1970 in Messico con il secondo posto. Facchetti è stato un campione in campo e fuori. Esemplare da giocatore come in seguito lo è stato da dirigente sportivo, ha impersonificato i più puri valori dello sport ispirati ad una rigida condotta morale. Tutto il mondo dello sport, che da oggi si sente più povero, si stringe intorno alla sua famiglia e all'Inter, nel ricordo delle sue imprese e di quegli autentici valori etici e di umanità che ha sempre trasmesso, con il suo esempio, a milioni di giovani italiani".

GUIDO ROSSI: "UOMO DI DIRITTURA MORALE ESEMPLARE"
ROMA (ANSA) - Un uomo "di dirittura morale esemplare". Così la Federcalcio attraverso le parole del commissario straordinario, Guido Rossi, insieme ai vice commissari, ha voluto ricordare "con tristezza Giacinto Facchetti, indimenticabile campione della Nazionale e dell'Inter, uomo di dirittura morale esemplare universalmente apprezzato".

MATARRESE: "PER LO SPORT È UNA PERDITA IMMENSA"
ROMA (ANSA) - "Un dolore straziante, una perdita immensa sotto l'aspetto umano quanto sportivo. Ci impegneremo ancora di più per ricostruire tutti insieme un calcio così come piaceva a lui". Antonio Matarrese, presidente della Lega calcio, ha voluto ricordare così Giacinto Facchetti, campione e presidente dell'Inter scomparso oggi.

ABETE: "COLPITI DA UN GRANDE DOLORE"
ROMA - (Adnkronos) - La morte di Giacinto Facchetti, ha lasciato tanta amarezza non solo agli addetti ai lavori, ma a tutto il calcio italiano, e certamente alla sua cara ed amata famiglia. Di questo parere e' Giancarlo Abete, Capo Delegazione della Nazionale italiana ed ex vice presidente vicario della Figc, a proposito della morte del presidente dell'Inter. ''Sapevamo -ha detto all'ADNKRONOS Giancarlo Abete- delle condizioni di Giacinto Facchetti, speravamo tanto si riprendesse. Purtroppo e' arrivata la ferale notizia. Un grande dolore, una grave perdita per il calcio italiano, per la famiglia Facchetti per chi lo conosceva come me. Se ne e' andato un uomo di grande intelligenza, ma anche un uomo di grande moralita' e serieta'. Certamente lascera' un vuoto incolmabile per tutti noi''

BURGNICH: "GIACINTO RESTERA' IMMORTALE NELLA GALLERIA DEL CALCIO" FIRENZE (ANSA) - "Oggi se ne è andato, ma Giacinto resterà immortale nella galleria del calcio, accanto ai più grandi di questo sport, perché lui lo ha innovato, lui è stato il precursore dei terzini d'attacco. Con il suo modo di giocare non si preoccupava di controllare gli avversari, erano loro che dovevano marcarlo". Tarcisio Burgnich ricorda così Giacinto Facchetti, morto oggi a Milano all'età di 64 anni. Per dodici anni erano stati compagni di squadra in quella che fu l'Inter di Helenio Herrera. Il compagno di reparto dell' Inter Mondiale ricorda un episodio del rapporto con Facchetti che sottolinea l' umanità dell'ex presidente dell' Inter."Sapeva che conducevo senza impegni la mia vita da pensionato. Così un anno fa mi ha chiamato chiedendomi di tornare a collaborare per l'Inter, in qualità di osservatore dalla Toscana. D'altronde è sempre stato un ragazzo eccezionale, di una umanità immensa". "Assieme a Boninsegna, Guarneri e tutti gli altri eravamo stati a trovarlo a luglio. Mostrava segnali di ripresa, invece... Oggi sono colpito da un grande dolore, tra noi c'é sempre stato un legame profondo - conclude l'ex interista - È stato un uomo da imitare e un calciatore esemplare che in poco tempo era riuscito a raggiungere i vertici dell'Inter e della nazionale italiana. Di lui ricorderò il carattere forte e i suoi gol, quanti ne ha segnati! E faceva il terzino...".

MAZZOLA: "SONO COMMOSSO"
ROMA (ANSA)- "L'ho saputo stamattina. Sapevo che stava male, ma non si pensa mai che possa veramente arrivare la morte". Sandro Mazzola non riesce a trattenere la commozione parlando della scomparsa di Giacinto Facchetti, un compagno di gioventù con cui ha condiviso lunghi anni nella storica Inter di Herrera. "In questo momento mi vengono in mente ricordi legati più alla persona - ha detto Mazzola intervenendo all'emittente Radio-Radio - ad esempio gli scherzi sul fatto che portava il 43 di scarpe mentre si diceva che i grandi giocatori non dovessero avere più del 42". Facchetti era soprannominato 'il gigante buono' per i suoi atteggiamenti dentro e fuori il campo: "Un nomignolo giusto - ha aggiunto - perché nonostante la sua forza fisica era un uomo molto corretto in tutti i sensi". Mazzola ricorda bene anche le qualità tecniche dell'ex compagno: "È stato il primo grande terzino fluidificante - ha sottolineato - ha fatto una cinquantina di gol da terzino, partiva dalla fascia ed aveva dei tempi di inserimento molto buoni. Oltre alla forza fisica sapeva giocare anche a pallone".
SIMONI: "CAMPIONE DEL MONDO IN EDUCAZIONE"
LUCCA (ANSA) - "È stato mio compagno in nazionale, avversario per tanti anni, poi abbiamo lavorato insieme nell'Inter e lui era sempre lo stesso, con gli stessi valori. Ho tanti ricordi e tanti pensieri: una cosa è certa, sul piano sportivo e sul quello umano una persona come Facchetti sarebbe stato importante fosse rimasta tra noi". Così Luigi Simoni, attuale direttore tecnico della Lucchese, ha ricordato la figura di Giacinto Facchetti. "Nello sport e nella vita - prosegue Simoni - c'é bisogno di uomini seri e rispettosi e lui in questo senso era il campione del mondo, un campione determinato come pochi ma sempre educato e mai arrabbiato. È una perdita che sarà difficile da digerire".
CASTAGNER: "ERA TROPPO FACILE VOLERGLI BENE"
PERUGIA (ANSA) - "Se ne va un uomo al quale era sin troppo facile voler bene, simbolo di un calcio lontano dalle polemiche": così Ilario Castagner ricorda Giacinto Facchetti. "Uno - dice Castagner - che non penso potesse avere nemici, cosa che nel mondo del calcio è quanto mai difficile. Nei due anni che ho trascorso all'Inter ho avuto la prova che fosse un uomo e un dirigente che non andava mai oltre le righe. Al quale era normale affezionarsi. Tutto ciò rende ancor più dolorosa, per tutti noi che lo conoscevamo, la sua scomparsa". Castagner, ex tecnico nerazzurro ed oggi responsabile tecnico del Perugia e commentatore televisivo, ha aggiunto: "Il buon senso e la pacatezza di Facchetti mancheranno non solo all' Inter, ma a tutto il mondo del calcio".

BERGOMI: "ERA IL MIO PUNTO DI RIFERIMENTO"
LONDRA (ANSA) - "Un giorno più triste non potevo immaginarlo". Giuseppe Bergomi, una delle bandiere nerazzurre, commenta così da Londra la morte del presidente dell'Inter. "Era il mio punto di riferimento in società, una persona squisita, un esempio per tutti. Giacinto era considerato il top non solo nell'Inter ma anche nel calcio internazionale come ho avuto modo di constatare seguendo le partite nel mondo come commentatore. Un uomo buono, gentile e onesto stimato e apprezzato da tutti. Come calciatore - conclude Bergomi - non ho avuto il piacere di vederlo giocare ma posso dire, da collega difensore, che uno che fa 59 gol da terzino non può che essere un calciatore straordinario".
BECCALOSSI: "CONOSCERE FACCHETTI MI HA RESO FELICE"
MILANO - (Adnkronos) - ''Ho avuto la fortuna di conoscerlo bene, a livello umano, negli ultimi due anni. Conoscerlo mi ha reso felice''. Queste le parole con cui Evaristo Beccalossi ricorda all'ADNKRONOS Giacinto Facchetti, il presidente dell'Inter scomparso oggi. ''Mi ritengo fortunato -aggiunge Beccalossi- per aver conosciuto da vicino un uomo che fa parte della storia del calcio, un calciatore che per me e' sempre stato un mito''.

TARDELLI: "UNA PERSONA DI GRANDE LEALTA'"
MILANO - "Sono distrutto. Era una persona di grande lealtà. Ho un ricordo bellissimo di lui, anche se è sempre banale ricordare 'dopo'. Per me -è sempre stato anche un compagno di calcio perché lo ho avuto come dirigente sia quando allenavo l'Inter sia nei due anni in cui ho giocato in neroazzurro. Era una persona che metteva sempre una buona parola ed è sempre stata una figura importante per l'Inter. Non a caso ci è rimasto per tutta la vita".
ZACCHERONI: "ERA UN GRANDISSIMO DIRIGENTE E AMICO"
MILANO - "Mi dispiace fortissimamente. Era un grandissimo dirigente e amico. Sono stato poco tempo con lui ma in quei sei mesi in cui ho allenato l'Inter è stato il mio punto di riferimento principale. Ho continuato a sentirlo dopo, avevo anche dichiarato di vedere in lui il prossimo presidente della Federazione. Mi dispiace molto".
CANNAVARO: "È IL CAPITANO DEI CAPITANI AZZURRI"
FIRENZE (ANSA) - "Giacinto Facchetti era il capitano dei capitani azzurri". Lo ha detto Fabio Cannavaro, che nella finale mondiale di Berlino ha toccato il tetto delle 100 presenza in nazionale, superando proprio Facchetti. "Ma so che lui resta il giocatore che ha portato la fascia bianca in nazionale più volte di tutte - ha detto il difensore azzurro esprimendo il cordoglio e il dolore di tutti gli azzurri per la morte del presidente dell'Inter - per questo dico che resta il capitano di tutti i capitani azzurri".
IL MILAN: "BANDIERA DI COMPORTAMENTO E STILE, ERA E RESTERA' SEMPRE UNO DEI SIMBOLI PIU' VERI DI MILANO"
MILANO (ANSA) - "Era e resterà per sempre uno dei simboli più veri e autentici del patrimonio di una Milano calcistica irripetibile e indimenticabile": così sul sito rossonero, il Milan ha rivolto "vere e sentite condoglianze ai congiunti di Giacinto Facchetti ed a tutti i suoi amici, i suoi collaboratori che hanno lavorato e condiviso emozioni con lui in tanti anni dedicati all'Inter". "Sportivo vero - si legge sul sito del Milan - appassionato di calcio nel senso più partecipe del termine, ha fatto del comportamento e dello stile una bandiera sia in campo che fuori. Tutti gli sportivi milanesi e gli sportivi di tutta Italia erano in ansia per lui ormai da mesi. Oggi, la notizia. Tutti i tifosi del Milan, e tutte le persone che vivono e lavorano nel Milan, l'hanno accolta costernati".

LA JUVENTUS: "SCOMPARE BANDIERA DEL CALCIO MONDIALE"
TORINO (ANSA) - Con la scomparsa di Facchetti si perde "un simbolo e una bandiera del calcio mondiale". Con queste parole , pubblicate sul suo sito internet, la Juventus partecipa al lutto per la morte del presidente dell'Inter. "La Juventus - si legge sul sito - apprende con infinita tristezza la notizia della scomparsa di Giacinto Facchetti si unisce al dolore della sua famiglia, dell'Inter e dei suoi tifosi e di tutti gli sportivi italiani per la perdita di un simbolo e di una bandiera del calcio mondiale".

IL CHIEVO: "CIAO CARO E AMATO GIACINTO"
Verona (ANSA) - "Ciao Giacinto!" È questo il saluto, a carattere cubitali e in maiuscolo, che, attraverso il proprio sito internet, ha voluto porgere il Chievo Verona in riferimento alla scomparsa del presidente dell'Inter, avvenuta nel primo pomeriggio di oggi. "L'A.C. ChievoVerona - si legge nel sito della società veneta - si stringe attorno alla famiglia Facchetti e alla società Internazionale F.C. per la prematura e dolorosa scomparsa del caro e amato Giacinto".
LA FIORENTINA: "PIANGIAMO UNA PERSONA PER BENE"
FIRENZE (ANSA)- "La Fiorentina piange la scomparsa di Giacinto Facchetti. Piange il Campione, lo sportivo, il presidente dell'Inter, l'uomo la cui correttezza e onestà hanno rappresentato il calcio italiano a livello agonistico e dirigenziale in tutto il mondo". Inizia così il messaggio di condoglianze della società viola in ricordo e in omaggio a Facchetti. Facchetti viene definito dalla Fiorentina "il simbolo di un'era calcistica, quello di un'indimenticabile Italia-Germania 4-3, quello che ha sollevato al cielo la Coppa Europa del 1968, il capitano che ha legato il suo nome all'immagine dell' Inter vincente con scudetti e coppe Campioni. Il suo sorriso e la sua personalità lo hanno portato a ricoprire il ruolo di presidente con grande dignità e senso di responsabilità". "Tutti - sottolinea ancora la società viola a pochi giorni dalla sfida proprio con l'Inter che aprirà il Campionato - lo ricorderanno, al di là del tifo e delle bandiere, per quello che è sempre stato: una persona per bene".

LA ROMA: "DOTI UMANE SAPIENTI E COERENTI "
ROMA (ANSA) - "Il mondo dello sport ha perso una figura carismatica che si è contraddistinta oltre che per le sue qualità sportive e professionali, soprattutto per le alte doti morali e umane, sempre profuse con sapiente e generosa coerenza". L'As Roma attraverso il sito intert ufficiale ha dato il suo saluto a Giacinto Facchetti scomparso oggi. "Il Presidente Francesco Sensi - si legge - l'Amministratore Delegato Rosella Sensi, il Consiglio di Amministrazione e il collegio sindacale di A.S. Roma S.p.A. unitamente ai Dirigenti, allo staff tecnico, ai calciatori e al personale tutto , partecipano commossi al lutto che ha colpito la famiglia Facchetti e la società F.C.Internazionale per la prematura scomparsa del Suo Presidente Giacinto Facchetti.

IL PALERMO: "ADDIO GIACINTO"
PALERMO - "È scomparso oggi, all’età di sessantaquattro anni, il Presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, grande dirigente e grande persona. Il Palermo si associa al cordoglio di tutti gli sportivi d’Italia e partecipa le proprie condoglianze alla famiglia e a tutto il popolo nerazzurro".
IL CAGLIARI: "OGGI TUTTI SI SENTONO UN PO' PIU' SOLI"
CAGLIARI - "Il suo sorriso aperto e la sua faccia pulita ci mancheranno. Giacinto Facchetti è stato un grande campione, sul campo e fuori. Fenomenale terzino-goleador dell'Inter di Herrera, poi libero, e apprezzato dirigente a fine carriera. Sempre nella sua Inter, della quale è stato una bandiera. In Nazionale, 94 partite, record a lungo inavvicinabile. Soprattutto un esempio di correttezza e lealtà sportiva, uno dei pochissimi amati in maniera trasversale, indipendentemente dalla maglia che indossano. Sempre misurato, pacato, sereno, al di sopra delle polemiche feroci e degli schieramenti. Per questo, oggi non sono solo i tifosi dell'Inter ad essere in lutto, ma anche quelli del Cagliari, e tutti gli amanti del calcio "buono" si sentono tutti un po' più soli. Ciao, Giacinto".

IL SIENA: "CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA FACCHETTI E ALL'INTER"
SIENA - (Adnkronos) - ''Il Presidente Paolo De Luca e la sua famiglia, il Consiglio di Amministrazione, la squadra, lo staff tecnico, lo staff medico e tutti i collaboratori dell'A.C.Siena rivolgono le piu' sentite condoglianze ai congiunti di Giacinto Facchetti e alla F.C.Internazionale'', con queste parole il Siena ha voluto ricordare Giacinto Facchetti, presidente dell'Inter.
LA SAMPDORIA: "ALL'INTER E ALLA SUA FAMIGLIA"
GENOVA (Adnkronos) - ''Alla famiglia e all'F.C. Internazionale vanno le piu' sincere e sentite condoglianze''. Il presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti, e' scomparso oggi dopo una lunga malattia. La Sampdoria esprime le sue condoglianze alla famiglia e alla societa' nerazzurra tramite una nota riportata sul sito: ''Si e' spento oggi, all'eta' di 64 anni, Giacinto Facchetti, presidente dell'Inter e bandiera sia della societa' nerazzurra che della nazionale italiana. Alla famiglia e all'F.C. Internazionale vanno le piu' sincere e sentite condoglianze dell'U.C. Sampdoria Spa''.

IL BOLOGNA: "UNA BANDIERA DEL CALCIO MONDIALE"
BOLOGNA - "Bologna F.C. 1909 S.p.A. accoglie con profondo cordoglio la notizia della scomparsa di Giacinto Facchetti, presidente dell’Inter e autentica bandiera dal calcio italiano e mondiale. Ammirato da giocatore e stimato da dirigente, Facchetti resta tra i personaggi che hanno arricchito di lustro e di valori il nostro panorama sportivo. Il Presidente Alfredo Cazzola, il Consiglio di Amministrazione, lo staff tecnico e i giocatori si uniscono al dolore della famiglia Facchetti e dell’Internazionale Football Club, cui vanno le più sincere condoglianze".
L'UDINESE: "CORDOGLIO PER FACCHETTI"
UDINE - "L’Udinese Calcio si unisce al cordoglio del mondo sportivo per l’improvvisa scomparsa di Giacinto Facchetti, esprimendo in particolare la propria vicinanza alla famiglia di uno dei personaggi più amati del nostro calcio".
IL LIVORNO: "UN ONORE GIOCARE IN UNO STADIO INTITOLATO A 'PICCHI', SUO COMPAGNO DI SQUADRA E AMICO"
LIVORNO (ANSA) - Anche il Livorno si unisce al lutto del mondo del calcio per la morte di Giacinto Facchetti. La società amaranto ha inviato alla famiglia del presidente dell' Inter e alla società nerazzurra un messaggio di cordoglio del presidente Aldo Spinelli. Sul sito ufficiale della società, il Livorno ricorda anche il legame tra Facchetti e Armando Picchi, campione livornese al quale è intitolato anche lo stadio cittadino. Del resto, lo stesso Facchetti non ha mai nascosto il suo legame con Livorno proprio per i suoi trascorsi con il difensore livornese e l' emozione, erano sue parole, "di giocare in uno stadio intitolato a un compagno di squadra e un amico".
LA LAZIO: "GRANDE UOMO DI SPORT, NE INCARNAVA VALORI DI LEALTA' E INTEGRITA'"
ROMA - "Grande uomo di sport, di cui ne incarnava i valori di lealtà e integrità, giocatore dell’Inter dal 1961 al 1978, ha vestito per 94 volte la maglia Azzurra diventando uno dei simboli del calcio italiano. Stimato dirigente del club nerazzurro ne è diventato presidente il 19 gennaio 2004. Il Presidente della Lazio Claudio Lotito e tutta la famiglia biancoceleste, si stringono attorno ai familiari ed a tutta la F.C. Internazionale, piangendone la prematura scomparsa".
L'EMPOLI: "SE NE VA GRANDE ESEMPIO PER TUTTI"
EMPOLI (ANSA) - "Se ne è andato un grande calciatore, ma soprattutto un uomo pulito. Un grandissimo esempio nel mondo del calcio per tutti noi, prima da calciatore e poi come dirigente". Con queste parole la dirigenza dell'Empoli ricorda il presidente dell'Inter Giacinto Facchetti. "In questo momento siamo vicini alla famiglia: invieremo loro e all'Inter un telegramma di cordoglio".

 

 
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