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05 settembre ci ha lasciato giacinto facchetti reazioni in italia e nel mondo

Post n°9 pubblicato il 22 Giugno 2008 da editoriali

05 settembre
ci ha lasciato giacinto facchetti reazioni in italia e nel mondo

IN PRIMO PIANO (LE NOTIZIE DAL MONDO)

http://giosip.altervista.org/primo_piano.html

da www.inter.it (sito ufficiale del inter calcio)

IN RICORDO DI GIACINTO FACCHETTI
Lunedì, 04 Settembre 2006 18:41:18
MILANO - In ricordo di Giacinto Facchetti:

RUGGERI (PRESIDENTE ATALANTA): "ABBIAMO VISTO INSIEME L'ULTIMA ITALIA-GERMANIA..."
BERGAMO (ANSA) - "Non ho parole, ho perso un grande amico - così il presidente dell'Atalanta, Ivan Ruggeri, commenta la morte di Giacinto Facchetti - Ci ha lasciato un grande campione ma anche un grande uomo che ha dato molto al calcio. La sua immagine rimane una delle più belle e delle più pulite, un esempio per tutti". Ivan Ruggeri ricorda di aver visto con Facchetti la partita Italia-Germania, all'ultimo mondiale: "abbiamo preso insieme un gelato in giardino poi ci siamo messi davanti al televisore e l' abbiamo seguita con grande entusiasmo. Non stava bene ma ero convinto che la sua forte fibra potesse avere il sopravvento ed aiutarlo a superare quel momento difficile". Anche Ruggeri è stato colto di sorpresa dalla morte di Facchetti: "Gli telefonavo ogni giorno. Giovedì ero in macchina con l'amico Dante Signorelli, ex dirigente del basket bergamasco, e stavamo recandoci a salutarlo in clinica quando ci ha raggiunto una telefonata con la quale ci comunicavano l' impossibilità sua di ricevere visite perché era reduce da una notte difficile. Mai avremmo pensato di non poterlo più incontrare".
COBOLLI GIGLI: "LA SUA SCOMPARSA È UNA GRAVE PERDITA PER IL MONDO DEL CALCIO"
TORINO - (Adnkronos) - ''Era un vero sportivo e la sua scomparsa e' una grave perdita, per tutto il mondo del calcio''. Con queste parole il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, si unisce al lutto che ha colpito lo sport italiano che ha perso oggi Giacinto Facchetti, scomparso all'eta' di 64 anni. ''Sono vicino alla famiglia -scrive ancora Cobolli Giugli in una nota- cui porgo le mie piu' sentite condoglianze e all'Inter e ai suoi tifosi che hanno perso un presidente e un uomo di grande valore''.

RIVERA: "CAMPIONE FUORI PRIMA CHE IN CAMPO"
ROMA (ANSA) - "Abbiamo perso una persona eccezionale. Lo è sempre stato, prima da giocatore, poi da dirigente. Nonostante fosse un campione in campo, sul piano umano valeva anche di più che su quello sportivo. È un pezzo della mia vita che se ne va". Gianni Rivera, che con Giacinto Facchetti ha vissuto da avversario tanti derby milanesi e da compagno quasi altrettante avventure in azzurro, così ricorda il presidente dell'Inter scomparso oggi. Ma nonostante tanti anni passati insieme in nazionale e le numerose sfide di San Siro "ora che se n'é andato mi riesce difficile tirare fuori dalla memoria un ricordo, un aneddoto particolare - prosegue Rivera - perché Giacinto era uno che non andava mai sopra le righe, talmente equilibrato... E poi forse anche perché sul prato del Meazza ci vedevamo da lontano. Lui difensore sulla fascia sinistra, io spesso schierato dalla parte opposta".

CAMPANA: "UN AMICO PULITO IN CAMPO E FUORI"
VICENZA (ANSA) - "La scomparsa di Facchetti è una grave perdita soprattutto per il nostro calcio, che in questo momento ha bisogno di esempi di valore. E Giacinto lo era sicuramente". È questo il commento di Sergio Campana, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, sulla scomparsa del presidente dell'Inter. "Sono sinceramente addolorato per la perdita di un amico - ha aggiunto Campana - ci sentivamo frequentemente e in maniera sempre cordiale. L'ultima volta è stato circa venti giorni fa: al telefono l'avevo trovato fiducioso e ottimista, mi aveva raccontato che stava utilizzando dei farmaci americani e che si sentiva bene". "La sua scomparsa - ha aggiunto il presidente dell' Assocalciatori - rappresenta un grande dolore per i suoi familiari, gli amici, l'Inter, ma anche per tutto il calcio italiano. Lui era l'immagine del calcio pulito, personaggio esemplare sia come calciatore che come dirigente. Non dico queste cose perché è venuto a mancare, ma perché queste doti gli competevano davvero". L'avvocato Campana rammenta le occasioni in cui ha incontrato Facchetti in campo, negli scontri di Campionato tra il Vicenza e l'Inter. "L'ho affrontato diverse volte da avversario e di lui ricordo una correttezza esemplare, ma anche una classe immensa e una potenza straripante. Era un uomo senza vizi, incredibile che un male possa averlo portato via così in poco tempo". C'é altro episodio curioso, legato ai campi da calcio, raccontato da Campana. "Ricordo un giorno di aver incontrato, in un raduno a Schio, il tecnico Helenio Herrera che mi confidò che quando l'Inter giocava contro di noi, diceva sempre a Facchetti di marcarmi sui calci d'angolo in quanto temeva la mia elevazione e il mio stacco di testa. Un particolare, che mi sta a cuore, confermatomi più avanti dallo stesso Giacinto". Campana conosce bene anche la famiglia di Facchetti, alla quale ha inviato le proprie condoglianze, anche a nome di tutta l'Aic. "Con Giacinto ci sentivamo spesso - conclude - anche per vicende non calcistiche: lui era stato anche assicuratore, in passato avevamo avuto contatti per le polizze dei giocatori. Dei due figli maschi, Luca gioca in serie C, mentre l'altro, Gianfelice, che è stato portiere, ora lavora nel mondo del teatro e qualche settimana fa mi ha spedito "Bundesliga 44", una specie di commedia-tragedia ispirata ai lager tedeschi. Un saggio che sto leggendo proprio in questi giorni".

ZOFF: "IL RICORDO DI UN AMICO E COMPAGNO DI NAZIONALE"
ROMA - (Adnkronos) - ''Una persona straordinaria''. Sono le parole di Dino Zoff in ricordo dell'amico e compagno di Nazionale, Giacinto Facchetti. Il presidente dell'Inter si e' spento oggi a causa di una grave malattia. ''Con lui ho passato tanti anni in Nazionale'', spiega Zoff all'ADNKRONOS. ''Avevamo un ottimo rapporto che e' continuato negli anni. Un ragazzo straordinario. Una grave perdita, la perdita di un amico''.

GATTUSO: "GRAN DOLORE, LO AMAVANO TUTTI"
FIRENZE, 4 set - "La scomparsa di Facchetti è un gran dolore, perché era un vero uomo di sport, un atleta mai odiato, anzi amato anche dai tifosi avversari". Così Rino Gattuso, dal raduno della Nazionale, esprime il suo cordoglio per la morte del presidente dell' Inter, ex campione azzurro degli anni Settanta. Gattuso ha poi ricordato un episodio di alcuni anni fa quando si espresse a favore di Zambrotta, da tutti criticato per una simulazione non ammessa in una partita di Campionato . "Mentre tutti attaccavano me, Facchetti mi telefonò e mi fece i complimenti: non è da tutti, disse, dire quello che pensi davvero".

BENIGNI (PRESIDENTE ASCOLI): "UN BRUTTO GIORNO PER TUTTI"
ANCONA (ANSA) - Il presidente dell'Ascoli ha appreso con grande commozione della morte di Giacinto Facchetti. "Non solo l'Inter perde un grande uomo e un dirigente di alto livello, ma è un brutto giorno per tutto il calcio italiano che sentirà la mancanza di Facchetti". Un uomo che "in un periodo delicato come quello che attraversa questo sport avrebbe potuto certamente dare un forte contributo per superarlo". Benigni ricorda Facchetti come uomo e come giocatore. "Un grande atleta e una persona squisita. Con Facchetti - conclude Benigni rivolgendo un pensiero affettuoso ai familiari e all'Inter - ho sempre avuto un buon rapporto sia a livello di società che in Lega. La sua scomparsa mi addolora molto".

L'ALBINOLEFFE: "ORA È NELL'ETERNITA'"
BERGAMO - "Abbiamo appreso con molto dolore la scomparsa di un grande Calciatore, di un grande Presidente, di un grande Uomo della terra bergamasca che al Calcio, alla sua Famiglia, alla sua Inter ha dato tutto e di più. La nostra società lo vuole ricordare come amico e riconoscerlo come esempio da imitare in questo mondo sportivo così avaro di sensibilità e correttezza. Presidente, soci, consiglieri, allenatori, staff, giocatori e collaboratori esprimono alla società INTERNAZIONALE ed alla famiglia FACCHETTI profondo cordoglio e partecipazione al grande lutto".
L'AREZZO: "CAMPIONE DI SPORT E DI VITA"
AREZZO - "Dirigenti,tecnici,calciatori dell'A.C.Arezzo S.p.A. sono particolarmente vicini alla famiglia Facchetti per la scomparsa del grande campione di sport e di vita Giacinto e porgono alla squadra nerazzurra i più sentiti sentimenti di solidarietà e condoglianze".

IL BRESCIA: "UNA BANDIERA NERAZZURRA E DELLA NAZIONALE ITALIANA"
BRESCIA - "Bandiera nerazzurra e della nazionale italiana, ma soprattutto campione della sportività e lealtà. Alla famiglia e alla società di Via Durini vanno le più sincere e sentite condoglianze del Brescia Calcio Spa".
RUGGIERI (PRESIDENTE SPEZIA): "UN GRANDE VUOTO PER TUTTI NOI"
LA SPEZIA (ANSA) - "Il calcio italiano perde un grande uomo ed un grande personaggio. L'ultima volta ci siamo sentiti la scorsa primavera per cercare di organizzare l'amichevole di Forte dei Marmi, tra Inter e Spezia, partita che poi non abbiamo Disputato. Rimane un grande vuoto per il calcio italiano". Lo ha detto il presidente dello Spezia, Giuseppe Ruggieri, oggi a Messina per lavoro, manifestando il suo cordoglio per la scomparsa di Giacinto Facchetti. "Ho saputo - ha aggiunto - della sua tragica scomparsa telefonicamente. Ho subito inviato due telegrammi per manifestare il mio profondo dolore e quello dello Spezia Calcio: uno all'Inter ed uno personale al patron nerazzurro Massimo Moratti". Al lutto del suo massimo dirigente si è unito tutto lo Spezia, società 'sorella' dell'Inter. Il club milanese detiene infatti il 40 per cento delle quote azionarie della società spezzina.
IL MANTOVA: "ESEMPLARE TESTIMONE DEI VALORI DELLO SPORT"
MANTOVA - "L'A.C. Mantova, profondamente commossa, partecipa al dolore della famiglia e della Società F.C. Internazionale per la perdita di Giacinto Facchetti, esemplare testimone dei valori dello sport come uomo, come atleta e come dirigente".
IL FROSINONE: "UN VERO UOMO, CHE SIA ESEMPIO PER TUTTI"
FROSINONE - "Il Frosinone Calcio esprime tutto il proprio dolore all'Inter e alla famiglia Facchetti per la perdita del caro Giacinto Facchetti, presidente del club nerazzurro, esempio di fedeltà, educazioni, stile e correttezza morale, sia come calciatore, che come dirigente. Un vero uomo. Che sia da esempio per i giovani e per tutti coloro che operano e opereranno nel mondo del calcio".
IL PESCARA: "NON LO DIMENTICHEREMO MAI"
PESCARA - Il presidente del Pescara Paterna, appresa la notizia, ha commentato con dolore "Prima che un dirigente sportivo, viene a mancare un amico. Una persona splendida che aveva dimostrato nei riguardi del Pescara vicinanza ed amicizia. La sua scomparsa è una perdita davvero difficile da colmare, sia per la statura umana e professionale di Facchetti e sia per la grande esprienza che aveva accumulato. Non lo dimenticheremo mai!".
IL PIACENZA: "UN UOMO DI GRANDE VALORE"
PIACENZA - "Il Presidente Fabrizio Garilli, l’Amministratore Delegato Maurizio Riccardi, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale del Piacenza FC, unitamente ai Dirigenti, allo Staff Tecnico , ai Calciatori e al Personale tutto, partecipano commossi al lutto che ha colpito la famiglia Facchetti e la società F.C. Internazionale per la prematura scomparsa del Suo Presidente Giacinto Facchetti, un uomo di grande valore per le sue qualità sportive e professionali e per le alte doti morali e umane, sempre profuse con sapiente generosità e affettuosa disponibilità".
IL Verona: "UN ESEMPIO DI TRASPARENZA"
Verona - "Facchetti ha sempre rappresentato, e rappresenterà anche per le generazioni future, un chiaro esempio di signorilità e trasparenza, doti che nel mondo del calcio, come nella vita di tutti i giorni, sono sempre più rare. Portereremo nel cuore il ricordo di un uomo che ha fatto di lealtà, correttezza e stile dei princìpi di vita imprescindibili. L'intera famiglia dell'Hellas Verona F.C. si unisce con profonda commozione al dolore dei suoi cari e dell'Internazionale F.C."
PANIZ: "HA RAPPRESENTATO EPOCA DI SUCCESSI"
ROMA (ANSA) - "Esprimo vivo cordoglio alla famiglia e all'Inter per la scomparsa di un campione dentro e fuori il terreno di gioco. Giacinto Facchetti ha rappresentato un'epoca di successi sportivi ed umani, esempio vivissimo di lucida dedizione alla propria squadra ed alla propria società ma anche di un comportamento educato e collaborativo nei confronti dei compagni di squadra, degli avversari e di tutto il mondo del calcio e dello sport. L'Inter e l'Italia perdono un grande punto di riferimento". Lo afferma, in una nota, l'on. Maurizio Paniz, presidente dello Juve Club Montecitorio.
LANDOLFI: "TRISTI TUTTI SPORTIVI ITALIANI"
ROMA (ANSA) - "La morte di Giacinto Facchetti rattrista non solo i tifosi interisti ma tutti gli sportivi italiani. Con lui se ne va non solo un campione dalla classe purissima ma un esempio di correttezza, di sportività e di onestà di cui ha dato prova dentro e fuori il rettangolo di gioco. Da oggi il calcio italiano è sicuramente più povero". Lo afferma Mario Landolfi, deputato di An.

LA RUSSA: "NESSUNO HA POTUTO PARLARNE MALE "
MILANO (ANSA) - "Quando uno muore tutti ne parlano bene, ma la sua grandezza è che nessuno è mai riuscito a parlane male in vita". È questo il commento a caldo alla notizia della morte di Giacinto Facchetti di Ignazio La Russa, a Milano per un vertice con il sindaco Letizia Moratti. Il capogruppo di An alla Camera, tifoso nerazzurro, ha poi raccontato di aver ricevuto una telefonata dal presidente dell'Inter a fine luglio. "Mi ha detto - ha spiegato La Russa - che sarebbe andato qualche giorno in vacanza prima di tornare in ospedale. L'ho incoraggiato, ma purtroppo sapevamo che la sua era una battaglia impossibile".

COSSUTTA: "SE NE VA IL SIMBOLO DEL CALCIO ONESTO"
ROMA (ANSA) - "Se ne va un uomo esemplare e scrupoloso. Con lui se ne va un simbolo del calcio onesto". Così Armando Cossutta, senatore del Pdci e interista doc, ricorda "l'amico" Giacinto Facchetti, scomparso oggi a 64 anni. "Da interista provo un dolore immenso e un'amarezza profonda: abbiamo perso un campione del calcio italiano. Se ne va - aggiunge Cossutta - una persona gentile e cortese, dedita da sempre al suo lavoro, prima come calciatore e poi come dirigente. È il momento di stringerci attorno a Moratti e a tutta la squadra".
FOLENA: "UMANAMENTE FANTASTICO"
ROMA (ANSA) - "Una persona straordinaria, completamente atipica nel mondo del calcio". Così Pietro Folena, deputato del Prc e interista, ricorda Giacinto Facchetti, presidente dell'Inter. "L'ho conosciuto - prosegue Facchetti - e umanamente era fantastico, oltre che essere stato un giocatore indimenticabile. Una delle ragioni per cui l'Inter è rimasta fuori dalle vicende di 'calciopoli' è legata proprio alla personalità del suo presidente Facchetti".
COSMI: "SE NE VA UN ESEMPIO"
PERUGIA (ANSA) - "Con Giacinto Facchetti se ne va un esempio di quello che significhi essere un dirigente sportivo, all' insegna della lealtà, della signorilità e della competenza ed in un momento come questo, per il calcio è una grande perdita". Serse Cosmi ha reagito così alla morte del presidente dell' Inter. "Non è facile vedere uno che dal campo passa alla scrivania - ha detto il tecnico perugino - riuscendo a portare avanti gli stessi valori che lo avevano sempre contraddistinto da calciatore, non tradendo mai il rispetto dell' educazione e dei giusti comportamenti, come ha sempre fatto Facchetti". Per Cosmi "la perdita più grande è senz' altro per l' Inter e per i suoi tifosi". "Ma in questo momento - ha concluso - tutti ci sentiamo privati di qualcuno verso il quale la stima era unanime".

MELANDRI: "RAPPRESENTANTE DELLO SPORT PULITO"
ROMA (ANSA) - "Apprendo con dolore la notizia della morte di Giacinto Facchetti, un grande uomo e un protagonista indimenticabile della storia dello sport italiano". Così il ministro dello sport e delle politiche giovanili, Giovanna Melandri, ha voluto ricordare il campione nerazzurro scomparso oggi. "Bandiera della nazionale e dell'Inter, ha saputo, una volta ritiratosi dal calcio giocato - prosegue il ministro -, dimostrare grandi doti manageriali restando, negli anni, degno rappresentante di un calcio pulito e esempio per i giovani di quei valori di lealtà sportiva e rispetto dell'avversario che hanno fatto di lui un grande campione, sia in campo che fuori. La morte di Facchetti rappresenta una grave perdita per lo sport italiano. Esprimo la mia vicinanza alla moglie Giovanna e ai figli".

LANDINI: "UN ESEMPIO DI STILE PER TUTTI"
LUCCA, (ANSA) - "La scomparsa di Giacinto Facchetti lascia un vuoto difficilmente colmabile nel mondo del calcio e dello sport italiano in generale. Personalmente ho perso un grande amico. Abbiamo condiviso per anni la camera quando eravamo compagni di squadra all'Inter e con lui ho ricordi bellissimi anche in maglia azzurra. Un amico vero, un signore dentro e fuori dal campo, un esempio di stile per i giovani: per lui la serietà e l'onestà venivano prima di tutto". Così Spartaco Landini, attuale ds della Lucchese, ricorda Giacinto Facchetti.

RIVA: "ERA IL CAPITANO DELLA MIA GENERAZIONE"
FIRENZE (ANSA) - Il capitano di una intera generazione, quella di Gigi Riva. Così Rombo di tuono, capocannoniere di tutti i tempi in azzurro e ora capo delegazione della Nazionale campione del mondo, ricorda Giacinto Facchetti. "Lui era il capitano di una generazione - ha detto Riva - una persona splendida, un dirigente onesto, una faccia pulita". Riva ha confessato che durante la malattia "non ho avuto il coraggio di chiamarlo". "Con Facchetti sono diventato campione d'Europa e vice campione del mondo. Lui era un atleta perfetto, non aveva vizi di alcun genere. Ricordo che in Nazionale stavamo tutti e due sulla fascia sinistra e quando avevo qualche difficoltà lui mi incitava e incoraggiava, da vero capitano. Da calciatore, come poi nella vita, mai un problema. E la Nazionale per lui era il massimo".

CASINI: "UNO DEI SIMBOLI DEL NOSTRO PALLONE"
ROMA (ANSA) - "Mi unisco ai tifosi dell'Inter e a tutti gli italiani ricordando le straordinarie imprese sportive e umane di uno dei simboli del nostro calcio. Giacinto Facchetti rimarrà sempre nei nostri cuori di appassionati di calcio e in quelli di tutti gli sportivi italiani". Lo afferma in una nota l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.

BORDON: "COME UN FRATELLO MAGGIORE"
FIRENZE (ANSA) - "Per me era come un fratello maggiore...". Il dolore per la morte di Giacinto Facchetti piomba su Coverciano ed ha il volto di Ivano Bordon, portiere dell' Inter per tutti gli anni Settanta e ora nello staff tecnico azzurro. L' ex numero uno nerazzurro non riesce a trattenere la sua emozione e scoppia in lacrime interrompendo il suo ricordo dopo pochi minuti. "Quando dalle giovanili dell' Inter arrivai in prima squadra - aveva detto Bordon prima di andar via coprendosi gli occhi con gli occhiali - fui messo in stanza con Facchetti, era il 1969 e allora si usava così. Lui era un esempio per tutti, cercava di aiutare tutti. È un peccato che i giovani di oggi non l' abbiamo potuto conoscere come calciatore". Bordon aveva ricordato anche, con affetto, quando nel '78, dopo un infortunio alla spalla, Facchetti era andato al Mondiale dell' Italia come capitano non giocatore. "L' avevo sentito al telefono 15 giorni fa - ha aggiunto Bordon - Gli dissi: Quando torno dalla Nazionale ti vengo a trovare...'".

SEN.BURANI: "UN UOMO PARTICOLARMENTE SENSIBILE"
MILANO (ANSA) - "Giacinto Facchetti chiamò più volte in Commissione, quando noi sollecitammo la Lega per alcuni progetti in favore dell'infanzia: era un uomo particolarmente sensibile e perbene e voglio ricordarlo così". Lo afferma la sen. Maria Burani Procaccini, presidente uscente della Commissione Parlamentare Infanzia. "È stato un giocatore straordinario - dice Burani - e le 94 presenze in nazionale e di titoli conquistati lo dimostrano, ma era anche un manager attento ed onesto, così come la sua società calcistica a cui è stato sempre molto legato. Ma voglio che la gente sappia - conclude Burani - che, fuori dai riflettori, Giacinto Facchetti si adoperava per le iniziative in favore dell'infanzia".

 
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