Electro Music

Oxia

Olivier Raymond, aka Oxia, è un tipo molto timido. Uno che se lo incontri per caso in una disco di una qualsiasi metropoli di questo mondo globalizzato ti viene da chiederti: “ e questo che ca**o ci fa qui dentro?”

Basso profilo e grande perfezionista, Oxia torna dopo otto anni a proporre la sua musica: il titolo è Tides of Mind, l’etichetta per cui esce questo suo nuovo lavoro è la Infinè. Si tratta di tracce sicuramente “dance” nell’approccio, ma c’è una profondità e una varietà di stili che affascina, seduce e conquista in questo nuovo album di Oxia.

Ascoltare e ballare Tides of Mind vuol dire mettersi a danzare su riferimenti e accenni musicali che vanno dai Radiohead a Miss Kittin passando per Apparate e Matthew Dear. Il tutto in apparente leggerezza. Lasciando sempre che il ritmo e il tempo facciano il loro corso House.

Se la voce di Miss Kittin rende unica la traccia HouseWife, è sempre la voce di una donna, questa volta Mea Sparrow, a rendere indimenticabile una canzone come Traveling Fast. Nell’episodio del disco che prende il nome di The Phoney Lullaby, invece, è la voce di un ometto a fare da padrona di casa, soul e sensuale, in un brano dalla cassa che detta la danza. Disco raffinato eppure ballabile, questo nuovo di Oxia, che ha saputo ben miscelare le sue influenze musicali con un fronte ritmico che non si stanca mai e non stanca mai. Non è il disco UNZ UNZ UNZ, tanto per capirsi. In queste tracce “non scatta l’ignoranza”, anzi…