Creato da la_mia_notte il 14/10/2008

Buio_intenso

Non lo puoi conoscere ... ci puoi solo "sbattere" ... pochi sanno "resistere" ...

 

caos mentale.

Post n°113 pubblicato il 09 Agosto 2010 da la_mia_notte

 

 

 

Ho un grave problema: mi si è guastato il cervello!

 

 

Ci sono cose che non capisco e altre che sembrano evidenti, però poi in un secondo momento se cerco di parlarne, mi confondono con poco.

Non so più a cosa credere, non so più quel che provo, cosa vorrei, così per non pensare stordisco la mente … a volte attraverso il sonno, altre uscendo con un paio di amici, ma in alcuni istanti non trovo pace e comincio a riflettere perdendomi. Ho paura delle mie emozioni, le annullo come se non esistessero, come se avessi sperimentato la notte, come se fossero  un incidente di percorso dovuto alla debolezza del momento … poi chiudo gli occhi, respiro e il cuore mi farfuglia qualcosa ... io tento di zittirlo... che fatica inutile!

Se ci fosse un modo che non sia quello di mettere a tacere sempre tutto, giuro lo cercherei per mari e monti.

Ho l’anima trafficata dal dubbio … mento persino a me stessa.

C’è una parte di me molto nascosta dal sapore di cristallo, non è mai sicura di niente ed è sempre scontenta di troppo.

Comincio a credere che se mi sono incasinata è perché il mondo ha barato le carte. 

 

 

 

 

 

 

 

La mia parte posseduta.

 
 
 

...

Post n°112 pubblicato il 02 Luglio 2010 da la_mia_notte

 

Non dalle parole s’intendono le “cose” … quando gli occhi risolvono il dubbio.

 

    

 

     "

 

 

Una voragine di pensieri

fu il demone del sì fatto “caso”

in cui caddi sbadatamente di gusto

dinanzi a quel viso d’apparente innocenza

dove il respiro tacque.

Il fato mutò il volto delle cose …

Nelle vene contaminate d’interrogativo

mischia i miei occhi con i suoi

come sostanze alcoliche sorseggiate dalla stessa coppa …

Zittendo l’odore confuso di un mondo delirante

divenni carnefice della mia sorte essendo "danno" della sua fede …

 

 

 

 

 

Elo...

 
 
 

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Post n°111 pubblicato il 07 Giugno 2010 da la_mia_notte

 

 

Nuda …

 

L’asfalto è impregnato di assenze,

ci cammino scivolando nel tempo che è anche il tuo.

Non ho mai potuto scattarti quella foto …

A volte penso.

Vorrei  che la smettessi di voltarti indietro

per ritrovare il disgusto di tutti i miei errori,

che ti spogliassi del tuo orgoglio.

Ti scrivo sul  mio cuore la notte

come un leone ferito che ha offeso il suo coraggio.

Non avresti dovuto chiedermi se intendevo fare sesso con te,

non volevo scoparti come s’inganna la carne per procreare il piacere.

Per me sei luna che danza dinanzi alle stelle,

l’ irragionevole pensiero del mattino,

il segreto celato alle persone.

Sono così pazza da poter credere di vivere senza di te …

Adesso sorridi, se ti va vieni qui, guardami negli occhi e baciami ancora.

Sei infinitamente mia …

 

 

 

Per ogni storia vissuta.. per ogni fuga intrapresa.. per  le bugie.. per quelle volte che si vorrebbe stare in silenzio insieme davanti al mare.. per i momenti in cui ci sentiamo pazzi in preda al delirio.. per ogni notte sognata.. per tutte le parole sprecate senza che lei abbia capito.. per la diffidenza, la  paura, i ricordi, le nottate pazze come noi.. per ogni volta che abbiamo tradito non dicendole che l’amavamo.. per ogni volta che lei ci ha tradito lasciandoci addosso i suoi silenzi.. per il tempo che c’è e che ci resta.

 

       Elo ...

 
 
 

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Post n°110 pubblicato il 29 Maggio 2010 da la_mia_notte

 

 

 

Quello che non passa non passerà mai …

 

Non credo più nell’incoerenza, ma nella capacità di una valutazione variabile.

Non credo più nella contraddizione, ma nell’intelligenza di saper modificare un pensiero assoluto.

Lasciarsi andare in mani sconosciute … l’hai mai fatto?  È come abbandonare qualcuno … ha lo stesso sapore, si prova quel senso di totale smarrimento, come se i giorni scorressero impazziti e deliranti.

Ho appreso l’arte dell’abbandono da mio padre … da lì in poi il mondo è diventato una pistola carica di parole abusate … sospiri frenati … mancanza di fiducia e tanta solitudine.

La_mia_notte è un’entità inquieta truccata di serenità, di quelle che si comprano a ore, che scadono come i minuti dei posteggi a pagamento o come i parcheggiatori abusivi, i bicchierini di rum in compagnia.

Ho voglia di un gusto inteso da sciogliere in bocca per un giorno soltanto … per quel giorno soltanto e avrei voglia di stare con te ogni volta che qualcosa  mi ferisce, dimenticandomi di ciò che sono stata, di quello che è capitato, di quello che non c’è più. Sì, vorrei che tu fossi qui, come la prima volta, quando tra le sterpaglie inaridite delle incomprensioni incontrasti il mio sguardo e consumammo la notte di parole, occhi negli occhi. Io vorrei che tu fossi qui senza troppe costruzioni mentali.

Non ho mai dimenticato niente nella stessa misura in cui non ho avuto assoluzione.

Oggi so che l’arte dell’abbandono non è solo andare … è cedere … è oltrepassare un limite … è respirare intensamente … è per una notte vivere qualcosa che non faccia parte di tutto questo, perché il tempo dell’attesa viene consumato dalla fine della corsa.

L’amore è l’atto più coraggioso che un uomo possa compiere ...

Ho bruciato il dolore spargendo poi  le ceneri su questo corpo macchina per immortalare finalmente l’essenza degli istanti. Io non sono il fotografo sono un’artista del danno con l’esigenza del capolavoro.

Odio l’incapacità di capire, la stanchezza che mette i punti alle parole, le emozioni spezzate a metà.

Oggi odio tutto questo perché mi fa sentire più sola.

Shhh … Adesso esprimi un desiderio Elo … non pensare!

 

 

 

 

    

la_mia_notte

 
 
 

Metafora.

Post n°109 pubblicato il 21 Maggio 2010 da la_mia_notte

 

 

… ed è tutto già conosciuto in questa strada fumosa, tra voglie schiaffate in faccia come cotolette impanate, fritte e mangiate …

Saturo fogli bianchi di silenzi da smaltire …

Non sono capace a esplicare le misure. Io le parole le scrivo, le annuso, me le struscio sull’anima.

Tutto quello che condensa nel cuore,

l’ardore dell’inchiostro lo scioglie sulla carta …

Mi corteggia l’imprevisto … mi tenta il vizio … mi affascina la diversità … mi confonde il dirottamento.

Sono l’audacia della notte ... non l’invadenza sole!

 

 

 

 

 

 

 

 

C’era una volta una donna che non era mai stata bambina, dispersa tra le caotiche malinconie delle persone che curiose bussavano alla sua porta … lei non chiudeva mai d’istinto... la sua anima divenne così un salotto di calamità, lo sapeva, ma non le importava …  sapeva di aver fatto accomodare il furfante, il venditore, il viandante, le novizie. Sorrideva a tutti sentitamente.

Un giorno decise di giocare con l’interesse,  inventando una giostra, meta spassosa di tante bambine.

I giri concessi erano sempre pochi al fine di poter soddisfare il maggior numero di clienti …

La giostra aveva bisogno di molta manutenzione per continuare a offrire il divertimento desiderato … ma c’era troppa flussione e lei soltanto non riusciva più ad accontentarli … i bulloni cominciarono a cedere, i ferri ad arrugginirsi … la giostra un bel giorno si ruppe e tutti caddero a terra.

Quella, fu la prima volta che la donna diventò bambina.

 

 

 

 

 

 

     

      Elo...

 

 
 
 
 
 

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