Creato da eric.trigance il 02/05/2008

L'urlo della civetta

Osservare, descrivere il mondo di oggi...

 

Messaggi del 20/11/2017

A leggere !

Post n°2883 pubblicato il 20 Novembre 2017 da eric.trigance
 

In un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato "la Fortezza", Beatrice e Alfredo sono per tutti "i gemelli". I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un'amicizia ruvida come l'intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un'amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi. Ma alle soglie dei vent'anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare.

Questo libro mi è molto piaciuto per la sua storia, il suo ambiente e la sua scrittura. Ne sono ancora tutto sconvolto. Mi ha fatto pensare a "Acciaio" di Silvia Avallone per la storia ed a "l'amica geniale" di Elena Ferrante per l'ambiente.


 
 
 

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