Creato da Ilariapensieribimbi il 22/02/2008

Esperienze d'Aborto

La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.

NON FERMATEVI A LEGGERE SOLO I POST MA...

Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti

 

 

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ILARIA UN'ABORTO SPONTANEO DOPO UN IVG

La storia di questo aborto, l'inizio della gravidanza, la speranza e infine la delusione ...

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Vite spezzate..

Post n°35 pubblicato il 16 Maggio 2013 da Marylu93

Sono una ragazza di 19 anni e sono di Roma, e vorrei raccontare la mia esperienza, un pò per sfogarmi, e un pò perchè possa essere d'aiuto per qualcuna di voi. Verso Gennaio del primo liceo scientifico, mi sono messa insieme ad un ragazzo della mia classe, e non è stato un amore folle da subito, ma comunque ci volevamo bene e c'era molta passione tra noi, nonostante fossimo piccoli. Nell'estate successiva, dopo sei mesi che stavamo insieme, mentre lui era in tunisia, scopro di essere incinta, dopo la bellezza di 14 giorni di ritardo. Ne sono passati così tanti per un semplice fatto: pensavo che rimanere incinta a quell'età (15 anni) fosse una di quelle cose che possono capitare ma che ''ti pare che succede proprio a me!!'' (quanta immaturità...) Da quell'istante la mia vita è cambiata, ma a differenza di quanto ho letto in altre esperienze, è accaduto qualcosa di strano. Dal momento in cui ho visto il risultato del test, è come se il mio cervello si fosse spento, come se fossi entrata in coma. Tutto accadeva su di me passivamente, senza che io intervenissi, senza che io mi sentissi realmente coinvolta. Forse inconsciamente è stato un modo per difendermi dal dolore. Così ho riferito al mio ragazzo, spaventatissimo, e ai miei genitori con una freddezza che faceva paura. Da lì ho lasciato che gli altri decidessero per me e per la vita di mio figlio. Il mio ragazzo voleva che abortissi assolutamente, e mi ha assicurato che se lo avessi tenuto non lo avrebbe riconosciuto. I miei genitori volevano lo stesso, perchè non potevamo permettercelo economicamente e perchè volevano che io continuassi gli studi, e la mia vita. Io non so cosa volevo, in quel momento ero morta, ricordo solo che pensai che crescere un figlio da adolescente, senza diploma, senza denaro potevo quasi accettarlo, ma che mio figlio sarebbe cresciuto senza un padre, questo proprio no. E così è avvenuto il tutto. Ho firmato il consenso all'operazione davanti a una dottoressa che mi ha detto ''firmi qui se vuole, ma se non vuole non cambia nulla, perchè a noi bastano anche solo le firme dei suoi genitori'' e subito dopo, con un sorriso davvero sadico, mi ha rivelato la data in cui sarebbe nato mio figlio, circa il 26 aprile 2009, disastrandomi così tutti i 26 aprile degli anni successivi. Pochi giorni dopo entro in un semi interrato di un ospedale, e passo la mattinata in una stanza su di un lettino, con altre cinque donne che stavano li per il mio stesso motivo. Chi era stata stuprata, chi aveva il marito che picchiava, chi non aveva soldi, e chi era stanca già con i figli che aveva. I medici che passavano per le varie cure preliminari, e mi dicevano ''ma quanto sei piccola'' '' non dovresti stare qui'' ''sei una bambina'' ecc. Continui e pesanti commenti che non facevano altro che farmi stare peggio. In sala operatoria faceva molto freddo, e i medici mi dicono di contare fino a dieci, e che mi sarei addormentata. Arrivo fino a otto e e mentre mi addormento, sento la radio accendersi. Ricordo che c'era ''Home'' di Michael Bublè. Riprendo conoscenza nella saletta dove aspettavo con le altre cinque, e inizio a piangere per molto, molto tempo. Tutte loro al telefono con chi voleva sapere se era andato tutto bene, e il mio telefono invece sembrava avesse il silenzioso. Solitudine pura, e indifferenza da parte di chi sapeva cosa stavo facendo, anche nei giorni seguenti. I crampi dovuti all'operazione mi colpivano durante la settimana successiva, mentre ero a scuola, e dovevo mascherarlo per far si che nessuno se ne accorgesse. Mi sono svegliata dal mio ''coma'' la settimana dopo l'aborto, e rendersi conto di ciò che era accaduto è stato un trauma. 

Sono passati quasi cinque anni ormai, e il mio ragazzo ha mantenuto la sua promessa, è rimasto con me, per tutto questo tempo. Ho avuto problemi gravi psicologici e psichiatrici, ma quello che piu mi fa male è che ancora oggi mi sento sola, perchè in cinque anni nessuno si è impegnato a dirmi neanche una parola di conforto, o ad ascoltarmi. Se devo essere sincera, lo rifarei perchè per quanto ero immatura e per la mia situazione mio figlio avrebbe sofferto molto. Ma se dovrebbe accadere oggi, a 19 anni, non abortirei per nulla al mondo, e ogni mese spero segretamente che riaccada...

Scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno, spero che chi è indeciso e legge, si renda conto di quanto sia brutto e doloroso un percorso del genere. Grazie a tutti/e.

Commenti al Post:
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 20/05/13 alle 09:45 via WEB
Carissima, diciannove anni sono pochi e quindici ancora meno... non so, ho due bambine anche io, ho fatto un IVG a vent'anni, se succedesse a mia figlia, farei scegliere lei, supportandola in ogni sua decisione, probabilmente chi è passato da questa strada può capire meglio il vuoto che lascia l'aborto, la spina nel fianco, che continua a far male, fino a quando non tornerai ad essere di nuovo mamma. Capisco la solitudine che senti, perchè dell'aborto non si parla, spesso è un segreto e chi è intorno a noi tende a dimenticare, perchè non è stato toccato da questa esperienza, e poi sembra, agli occhi degli altri, che una volta fatto, sia finito tutto li in quella sala d'ospedale. Sfogati cara, scrivi quello che senti dentro, grazie per quello che hai scritto quì, hai reso una testimonianza di quello che succede, grazie. Io intanto ti auguro tutta la felicità di questo mondo e ti auguro di essere una mamma meravigliosa, vedrai che quando sarà il momento il tuo piccolo pensiero di bambino, si riaffaccerà nella tua vita e poi diventerà il tuo amore immenso. Ti abbraccio forte forte e con tanto affetto. Ilaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Savindi il 27/05/13 alle 10:06 via WEB
Comprendo ogni tua parola e ti consiglio solo una cosa naturalmente se sei credente in dio,confessati ed in parte troverai la pace.Io l ho fatto dopo quasi cinque anni dall accaduto ed ora sto un po' meglio.Io avevo già una bimba e quando suo padre ha deciso di lasciarmi ero incinta di nuovo e purtroppo mi è mancato il coraggio di andare avanti.Non rimpiangere niente ma prima di avere un bambino pensa veramente a lui.E se non fosse ancora pronto eravate giovani ma penso che con la sua mancanza di sensibilità non è servito a niente.Ti è stato vicino e lo è ancora ma chi dei due ha dovuto farlo?Noi donne paghiamo il prezzo sempre più alto Ciao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
NUNZIA il 08/06/13 alle 16:24 via WEB
cara io ti capisco perfettamente so cosa hai provato e cosa provi ancora,mi e' successa la tua stessissima cosa solo che a me e' successa l anno scorso e gia avevo 2 bimbi e sposata,ma mio marito nn lo voleva e ho fatto quello che ho fatto senza nessuno accanto e senza parlarne con nessuno ne prima ne dopo.fino a quando un mese fa avevo lasciato mio marito nn c e la facevo piu' lui nei giorni seguenti ha voluto sapere come mai ed io gli ho spiegato tutto il dolore che provo per quel gesto e ho detto tutto il dolore che ho dentro anche alla mia famiglia nn potevo tenermi tutto dentro stavo scoppiando,inoltre mio marito ha deciso insieme a me di avere un altro figlio che sicuramente nn cancellera' questo dolore e questa ferita ma almeno la pachera' un po'e sono sicura che anche a te si pachera' questa ferita solo quando diventerai mamma
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Sandra il 09/06/13 alle 15:13 via WEB
due anni fa mi è capitata la stessa cosa,avevo già 3 figli.e poi incinta di nuovo,e mio marito non lo ha voluto.tanta e stata la pressione,che ho ceduto.ma ancora sento il dolore di quello che ho fatto.3 mesi dopo l'aborto di nuovo incinta,decisi di tenerlo a costo di separarmi,nulla mi avrebbe tolto un altro figlio.invece ebbi un aborto spontaneo.il tempo passa ma il dolore e ancora vivo.piu che mai.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonima il 16/10/13 alle 23:27 via WEB
Quest estate ho abortito....sono una ragazza di 20 anni ed ero Sotto esami di maturità quando scoprii di essere incinta. Io e il mio ragazzo siamo stati insieme per 2 anni poi ci siamo lasciati per 6 mesi e, dopo che siamo tornati insieme ho scoperto di essere incinta. Io non sono certa del motivo che mi abbia spinto a perdere e a uccidere mio figlio forse la paura di non dargli abbastanza. Visto che entrambi non abbiamo un lavoro o forse perché il mio ragazzo era un ex drogato e quindi non mi sembrava il caso. So solo che finita l operazione i medici mi hanno svegliata e, sotto effetto di anestesia ho sentito l' infermiera dire che mio figlio si è lamentato parecchio. Quest' affermazione non sono sicura sia stata reale o me la sono immaginata ma so solo che mi lacera ogni momento da quel cavolo di giorno in cui ho voluto uccidere il mio bambino. Ti posso solo dire che io ti amo piccolo mio e ti amerò per sempre. Perdona la tua mamma stupida e immatura. Ti amo spero mi perdonerai un giorno ovunque tu sia
 
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 21/10/13 alle 09:17 via WEB
Venti anni, sei giovane, io lo feci più o meno alla tua età, avevo finito di studiare e non lavoravo, il rimpianto più grande è stato quello di non aver saputo chiedere aiuto ai miei genitori, così mi sono portata il peso solo io non potendo condividerlo con nessuno. Queste cose ti fanno riflettere e ti colpiscono nel profondo, prendi questa esperienza come qualcosa da cui imparare, un giorno tornerai ad essere madre e allora sarà bello il doppio, perchè saprai che in quella vita c'è il riscatto anche dell'altra! Un bacio e un abbraccio grande!!! Ilaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 15/11/13 alle 15:05 via WEB
ciao..io ho 15 anni e ques'estate ho abortito. il mio è stato un errore, ma un errore fatto con la persona giusta! I miei genitori son stati bravissimi, mi hanno aiutato ed ora non ne parlano piu'.. ma per quel periodo, quei tre mesi senza uscire di casa e quelle giornate passate in ospedale..faceva caldissimo e mi sentivo giudicata da tutti. Ogni medico, ogni infermiera..sto ancora male, sai? Ti capisco. Sei la prima eprsona che mi ah fatto sorridere oggi! :)
 
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 19/11/13 alle 10:59 via WEB
Carissimo tesoro, ti mando un grandissimo abbraccio, credo che questo sia un peso grande per una ragazza che dovrebbe essere spensierata ed allegra, l'IVG è una scelta difficile sempre. Immagino che vista l'età sia quasi stata una decisione scontata, ma tutto questo non toglie il peso di questa decisione sul tuo cuore. Prendi questa esperienza come un grande insegnamento, stai attenta per le prossime volte e poi vedrai che tornerai ad essere mamma in modo fantastico. Coraggio e forza, è questo che ti auguro. Un affettuosissimo abbraccio. Ilaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Francesca il 29/01/14 alle 11:33 via WEB
Ho trovato per caso il vostro blog. Ho abortito "volontariamente" nel 1983 sono passati quasi 31 anni ma il dolore, il senso di colpa, il vuoto mi accompagnano da allora. Sono vicina a tutte le donne, che come me, hanno avuto questa terribile esperienza. Purtroppo non ho avuto altri figli, e ora sono in menopausa quindi non ne potrò avere mai. Non sono molto brava nell'esprimere per iscritto i miei sentimenti, un giorno forse racconterò, la mia esperienza.
 
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 03/02/14 alle 09:49 via WEB
Cara Francesca, l'importante è che tu riesca a perdonarti, anche se sono passati così tanti anni, devi sentire nel tuo cuore il perdono del tuo bambino e solo allora potrai cercare di combattere il vuoto e il dolore. Metti a frutto questa esperienza, donala affinchè altre mamme non facciano il tuo errore, o almeno prova a raccontare quello che hai provato e che provi, poi saranno libere di leggere e decidere. Ma se salverai anche solo un bambino con la tua storia sembrerà avere un senso anche quello che ti è accaduto! Coraggio carissima, se fossimo esseri perfetti saremmo banali, possiamo sbagliare in giudizi e azioni, la cosa che ci rende straordinari è la possibilità di risollevarsi e vivere la vita con ancora più amore. Questo spazio se vuoi rimane a disposizione e se non ti vuoi registrare puoi spedire la storia per e-mail e io la pubblicherò con il tuo nome ... ilab721@inwind.it ... fai quello che ti senti, ti abbraccio fortissimo. Ilaria
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
miriam il 24/04/14 alle 19:17 via WEB
ciao io sono una ragazza di 17 anni che il 14 aprile del 2014 ha fatto l'interruzzione di gravidanza... per me è stato molto difficile molte volte vorrei tornare indietro per non rifarlo .. ma penso sempre che non avrei potuto dare un futuro a questo bambino ..il mio ragazzo ha solo 16 anni.. è rimasto con me fino alla fine per supportarmi per dirmi che ho fatto la cosa giusta . dopo quel giorno mi sono sentita un'assassina mia madre mi è stata molto vicina vi scrivo perchè non ne posso piu di tenermi tutto dentro fa troppo male io sono rimasta incinta con la pillola ero di 10 settimane quando ho preso quella decisione.. spero solo che il tempo riuscirà a guarire questa enorme ferita che mi porto dentro .. oggi leggendo la tua storia mi sono sentita sollevata perche ci sono altre ragazze che come me sono state costrette dalla situazione economica una relazione non abbastanza stabile a fare quel gesto ma non perche siamo delle persone cattive .. perche non avremo potuto dare nessun futuro ai nostri figli . saluti da miriam.
 
     
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 28/04/14 alle 10:53 via WEB
So che più o meno si ha questa sensazione, quella di aver deciso per la vita dei nostri figli, purtroppo anche perchè la prospettano come soluzione più veloce e indolore, ma non è così. Sfogati e scrivi, tira fuori quello che hai dentro, l'IVG è una cosa nascosta al mondo, non se ne parla, non si condivide il dolore di una scelta così grave e tutto si amplifica dentro di noi. Impara a perdonarti e vedrai arriverà il momento giusto per diventare madre e allora tuo figlio sarà ancora più bello. Io sono quà, intanto ti mando un grande abbraccio. Ilaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea il 09/06/14 alle 12:49 via WEB
Una testimonianza di una "non abortita" http://andreacuminatto.com/2014/06/09/mia-madre-doveva-abortirmi/
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Eleonora. il 22/06/15 alle 15:05 via WEB
Un mese fa mi sono sentita esattamente come te. Il test era positivo e quello che ho provato è stato vuoto, vuoto totale. Aborto. ho pensato, hanno pensato i miei, ha pensato il mio ragazzo. Il giorno prima di abortire mi sono svegliata dal come di cui tu parli, ho preso coraggio, il mio compagno ha detto che lo voleva anche lui e cosi la mia famiglia. Nessuno ci può dire cosa fare, nessuno ci può dire che esiste un età giusta per essere mamma. Io sono giovane e ora sono alla sedicesima settimana di gravidanza. Non sono mai stata così orgogliosa della madre che sarò, e anche se non abbiamo soldi, lavoro..un bambino non ha bisogno di cose materiali, ha bisogno della vita. ma non è colpa tua, la colpa è dei tuoi genitori. che non ti hanno lasciato scegliere, ti auguro di essere, una madre meravigliosa con tutto il mio cuore.
 
nuvola3dgl9
nuvola3dgl9 il 23/05/16 alle 22:56 via WEB
ho vissuto un'esperienza molto simile alla tua. avevo 17 anni, rimasi incinta e mia madre decise per me. il mio ragazzo ebbe un moto quasi di schifo quando gli chiesi di appoggiare la mano sul ventre per sentire il bambino che avvertivo già dal primo istante. il giorno dell'aborto mia madre mi svegliò e mi disse di alzarmi perchè sarebbe tutto passato. Le obbedì senza dire una parola. da allora sono passati 22 anni, non ho mai pianto, non ho mai ricevuto una parola di conforto. Ho due figli, di 9 e 6 anni. Oggi il mio primo figlio avrebbe 22 anni, Davide, così lo avrei chiamato. Non mi do' pace, ho avuto gravi problemi emotivi e neurologici, forse perchè ho voluto far finta di niente. Il mio dolore è scoppiato 4 giorni fa, con pianti a dirotto che non riesco a controllare, dopo che mia madre - la colpevole di tutto, la persona che ha organizzato il mio aborto - mi ha rinfacciato di essermi fatta mettere incinta a 17 anni. La odio. sono 22 anni che mi chiedo perchè non riesco a vivere a pieno la mia vita, adesso grazie a quelle parole orribili di 4 giorni fa finalmente ho capito: mi manca tremendamente mio figlio, lo rimpiango ogni giorno, darei tutta me stessa per poter vedere il suo volto e per poterlo abbracciare per fargli dimenticare tutto il dolore che gli ho procurato. Ho sbagliato io, sebbene a 17 anni, dovevo disobbedire a mia madre e alzarmi da quel maledetto lettino operatorio quando dissi all'infermiera di staccarmi il lavaggio, ma lei non mi ascoltò. Mi addormentai e al mio risveglio ero morta insieme a Davide.
 
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QUESTA È LA MIA STORIA

Tanti anni fa 

Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.

Ilaria
ilab721@inwind.it 

 

NON SOLO CELLULE

E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.

 

TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA

06-3050077
Una linea telefonica dedicata a future e neo mamme.
E’ lo speciale servizio telefonico gratuito, il suo nome è Telefono Rosso, attivo presso l’Istituto di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica, con il sostegno della Regione Lazio, che offre informazioni e chiarimenti “a domicilio” per la prevenzione dei difetti congeniti del neonato e una valutazione dei rischi teratogeni (fattori che possono causare malformazioni dell’embrione), per esempio derivanti dall’assunzione di farmaci in gravidanza.
 

QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE

Riflessioni e testimonianze sulla perdita prenatale

Altri contenuti

 

MATERNITÀ INTERROTTE

Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG

Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO

Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.

Maternità Interrotte - Edizioni San Paolo

 

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GENITORI DI UNA STELLA

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Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e
provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.

l'inizio dell'associazione

 

 
 
 

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