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Contratto Telecomunicazioni : l'importanza di non cedere nulla.

Post n°80 pubblicato il 13 Ottobre 2012 da blujocker0ne

Siamo arrivati la sodo o meglio ai soldi, si perchè ormai alle questioni di principio i lavoratori antepongono il denaro degli aumenti che sperano di ottenere. Denaro che in un contratto nazionale  è sempre assai poco ma è il minimo garantito a tutta la categoria a prescindere dall'azienda per cui si lavora. Stavolta è diverso,molto diverso però!! Se passa un contratto senza clausole di garanzia per chi verrà esternalizzato con le sempre più frequenti e selvagge cessioni di ramo d'azienda, senza regole per il lavoro dato in out sourcing (aziende esterne) molte delle quali anche all'estero, se non si ferma il meccanismo dei licenziamenti facili (in 27 giorni sei a casa ) se non si salvaguarda il diritto alla malattia retribuita...bhe,tolto questo non ci sarà più nulla dello stato sociale da difendere. Faremo un salto indietro nel tempo all'epoca pre- Mussolini,epoca che ricordo non aveva nè statuto dei lavoratori,nè pensioni,nè sanità pubblica,nè istruzione pubblica :niente, o pagavi o non avevi niente di garantito,nessun diritto nessuna dignità.

Forse potrà sembrare un discorso drastico o terroristico, peggio ancora potrebbe sembrare un vaneggiamento ma di fatto abbiamo sul piatto una situazione che non si può negare : un governo (non eletto) che sta togliendo ogni cosa a tutti,persino il diritto alla sussistenza dall'altro le aziende che non  vogliono rinunciare agli utili che ovviamente caleranno con una disponibilità minore alla spesa...ci saranno meno soldi e lo sanno,ma li vogliono loro! Come fare felici gli azionisti e garantirsi comunque utili quando c'è in atto una recessione economica di queste proporzioni? Licenziamo,delocalizziamo, cassaintegriamo,etc....rendiamo i lavoratori degli schiavi che non possono fiatare,che debbano solo lavorare a testa bassa senza poter alzare la testa : ti licenzio quando e come voglio...punto. Ti pago quanto voglio, il tuo lavoro è un favore che ti concedo non un tuo diritto. I tuoi diritti (se ne hai ) li stabilisco io. Non tutti sanno che ormai gli strumenti di controllo nelle aziende di servizi sono arrivati persino a controllare le pause per bisogni fisiologici...si defeca a cronometro. E questo avviene in un settore che è in attivo...meno male, non oso pensare se il settore fosse in difficoltà quali sarebbero le proposte. 

Il 19 ci sarà uno sciopero nazionale, uno sciopero che ribadirà che i lavoratori Italiani non accettano nè queste condizioni, nè soprattutto queste logiche. Il BLU, Blocco Lavoratori Unitario aderisce anch'esso a questo sciopero nazionale indetto dall' UGL Telecomunicazioni e,separatemente ma nella stessa data, dalle altre organizzazioni sindacali. Se passa un contratto che cedrà a questo tipo di richieste sarà la fine del mondo del lavoro cosi come lo conosciamo,perchè se le telecomunicazioni settore in attivo adottano quste misure chi è in crisi avrà un destino anche peggiore. Si pensi ai trasporti ormai da anni senza contratto, si pensi al settore tessile o chimico in crisi perenne....si pensi a tutte quelle aziende di ogni settore dismesse anche se con potenzialità di recupero perchè abbiamo un governicchio di magnacci che stanno rottamendo la ns Patria. La Fiat alla fine lascerà tutti a casa e delocalizzerà in Serbia dove può sfruttare come le pare....coesione nazionale su ogni battaglia a difesa del lavoro Italiano e del diritto al lavoro come dignità umana e condizione imprescindibile della dignità di ogni cittadino. 

O riusciamo a bloccare sul nascere questa spirale o ne saremo risucchiati tutti...inevitabilmente. 

Aderite allo sciopero se del settore,sostenetelo con dimostrazioni di solidarietà se non lo siete, ma opponiamoci insieme come Popolo e Nazione a chi ci vuole distruggere.

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