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ELOGIO DELLA FUGA

Post n°46 pubblicato il 18 Novembre 2009 da EvelineH

 

elogio della fugaIo non sogni paradisi artificiali, nè barocche imprese esistenziali oltre il grigiore spesso insopportabile di una quotidianità sempre uguale a sè stessa...
Sogno un luogo, un altrove, in cui le cose possano avere l'incanto primordiale di essere scoperte per la prima volta...
Ma...dove?
O, forse...come?

 

"Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si  chiama desiderio."

(Henry Laborit)

 
 
 

BAMBOLE DI PORCELLANA

Post n°45 pubblicato il 17 Novembre 2009 da EvelineH

 

Marta ha 23 anni e sta studiando
Alla sua giovane età ha un appartamento in affitto.

Lei non va con gli uomini, né accetta regali da loro
E tutto per colpa del maledetto Carlos


Marta sta trascinando la delusione

Che l'uomo che amava, l’ha lasciata

Lo stesso giorno del suo matrimonio


Nilda ha la stessa età ed è un po’ matta

Le piace portare i capelli corti, e vestiti da uomo alla moda.

Nilda sta trascinando la delusione

Che il suo papà la toccò dove non doveva...

E segnò la sua vita.

E così ci sono 2 donne che urlano al cielo
Dicendo che il loro amore è eterno ...

Anche se la società le emargina.

Un amore di bambole di porcellana

Due donne che sono una

Sono una in due.


Son 4 seni che si amano nello stesso letto

Un amore che è proibito, ma che alla fine è amore

E camminano mano nella mano all’Università

Che direbbe papà, se lo venisse a sapere?

Che la sua fanciulla non vuole più tornare ad innamorarsi di nessun bastardo
E ora vuole solo un bacio

Con la sua amica, con cui ha giocato alle bambole

Con cui ha giocato alle bambole

E che direbbe mamma, se non l’ascolto mai?
Era troppo forte il dolore, quando papà lo fece

Non c'è chi può trovare peccato in questa relazione, perché la sofferenza le ha già redente..

Non c'è sorriso visibile in tanta oscurità.

Non si può parlare di amore senza avere felicità
Non c’è ragione alcuna per maltrattare

Chi ti ha dato il suo amore, senza porre limiti
Due amiche ...

Che
giocano con le bambole
Che
giocano con le bambole
Che
giocano con le bambole

 
 
 

QUANDO CI VUOLE, CI VUOLE!

Post n°44 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da EvelineH

 
 
 

ciao

Post n°43 pubblicato il 29 Settembre 2009 da jeter11

beh rischio di sembrare banale, ma il tuo blog è "bello".

Che dire oltre. complimenti... spero sia tutta farina del tuo sacco...notevoel davvero.-

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 29 Settembre 2009 da pulcenelcuore

tanti auguri. vorrei regalarti un mio post. forse il più bello. parla di un abbraccio. regalare un abbraccio è sempre molto bello. io lo faccio così. auguri ancora.

                                                     pulcenelcuore

16-09-2006 - 14:29

immagine

.

da "sprecata"  di M. hornbacher


Lo so che di solito non abbracci, però mi chiedevo se io posso abbracciare te, non importa se ricambi, ho pensato che siccome sei qui da un po' e non hai rivevuto neanche un abbraccio da settimane forse te ne serve uno. Mi chinai e lo abbracciai, rigida. Lui si strinse a me fortissino, il contatto fu cosi sorprendente e la sua persona minuscola era cosi calda che respirai forte e cominciai a piangere. "gli abbracci fanno molto bene" disse lui dandomi delle piccole pacche sulla schiena. "se vuoi domani te ne do un algtro" E io mi sentii perduta..

.

.

.

 mi piace questo post...

.

 
 
 

mi scuso per l'intrusione, volevo però complimentarmi con te per il bel blog che hai creato! 

Post n°41 pubblicato il 29 Settembre 2009 da magggico
 
Tag: Amore

ti mando un affettuoso saluto, un dolce sorriso, un caldo bacio ed un abbraccio delicato e sincero. A presto (se vorrai). F

 
 
 

QUANTE VOLTE...

Post n°40 pubblicato il 15 Settembre 2009 da EvelineH

Foto di Francesco Cipolla"Un vigliacco è un essere che non ha mai osato guardare nel fondo della propria anima, che non ha mai cercato di scoprire da dove provenga il desiderio di liberare la fiera selvaggia, di capire che cosa siano la felicità, il dolore, l'amore: sono esperienze limite dell'uomo.

E soltanto chi conosce queste frontiere può dire di conoscere la vita.

Il resto è solo un far passare il tempo, un ripetere lo stesso esercizio, invecchiare e morire senza aver realmente saputo che cosa si stava facendo." Paulo Coelho "11 minuti"

Quante volte siamo vigliacchi? Quante volte ci lasciamo scorrere il tempo addosso, nell'attesa che dall'alba arrivi il tramonto, e dal tramonto l'alba?

Da quanto tempo abbiamo smesso di scrivere il diario, perchè tanto nessun giorno è reso memorabile?

E quante volte pensiamo di dare amore con il sesso e di fare sesso per ricevere un po' d'amore?

Quante volte abbiamo paura di chiamare le cose con il proprio nome, per il timore di perdere la stima in noi stessi, come se bastasse un nome per cambiare la sostanza e l'animo delle cose?

Troppe volte....

(Foto di Francesco Cipolla)

 
 
 

SERENITA' (Luglio 2008)

Post n°39 pubblicato il 19 Agosto 2008 da EvelineH
Foto di EvelineH

 
 
 

HO DETTO ANCH'IO "TI AMO"

Post n°38 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da EvelineH

immagine

Ho detto anch’io “Ti amo”.
L’ho detto dopo averlo tenuto dentro per anni.
L’ho detto prima sussurrandolo, mentre accarezzavo con le labbra la tua pelle tenera, poi urlandolo, senza più paura.
L’ho detto con i miei occhi lucidi dentro ai tuoi occhi profondi, occhi che cercano e vogliono me soltanto.
L’ho detto mentre mi guardi per ri-conoscermi, con la tua bocca attaccata al mio seno, e la tua mano ad avvolgere il mio dito.
L’ho detto giurandoti che saprò proteggere te, come non ho saputo fare con me.
L’ho detto, poi, stringendoti, abbracciandoti, accarezzandoti, baciandoti.
L’ho detto con un’esplosione di gioia vera, a spazzare via in un istante tutto il dolore passato, a cancellare ogni ricordo, a lasciare posto solo al nostro futuro.
L’ho detto, guardandoti come un miracolo tra le mie braccia.

L’ho detto anch’io, finalmente. Sapevo che, prima o poi, anche a me sarebbe accaduto.
E infatti l’ho detto, asciugandomi gli occhi.
L’ho detto a te soltanto, amore mio, mio soltanto.

...e sei davvero bella...
...e sei davvero dolce...

(27/10/2004)

 
 
 

A TUTTE LE DONNE, DEBOLI O INNAMORATE...

Post n°37 pubblicato il 11 Febbraio 2007 da EvelineH

AFFINCHE’ IMPARINO A NON FARSI PIU’ FARE DEL MALE

immagineAbbiamo sempre amato le porte aperte, a volte socchiuse, ma mai veramente chiuse.
Porte da cui uscire, magari tenendoci per mano, o da soli pregustando già il momento del ritorno. Porte da cui rientrare, imparando il significato della frase “Tornare a Casa”. E fare l’amore nell’ingresso, con le valigie davanti alla porta ancora da disfare. E andare poi a letto, a parlare piano con le teste sotto al cuscino, e ridere forte alla ricerca dei vestiti sparsi per la casa.


(foto di Francesco Cipolla)


Un giorno, quando io non ero dentro casa, tu sei partito. Non mi avevi salutata come eri solito fare. Ho lasciato aperta la porta, come sempre, nell’attesa del tuo ritorno, ma ho aspettato invano. Controllavo spesso la buca della posta, ma nessuna lettera da parte tua. Nemmeno una cartolina. Mi sono posta moltissime domande, durante l’attesa, a cui nessuno ha mai dato risposta.



Hanno saccheggiato tutto, durante la tua assenza. Tutto quello che era nostro, altri lo hanno portato via. E’ rimasta solo la casa. Vuota. E sono rimaste solo alcune fotografie di noi due, senza più la cornice. E sono rimasti mozziconi di sigaretta fumati e bottiglie vuote.



Ho smesso di aspettare da tempo ormai. Ed ho immagineimparato a mie spese che ad una partenza può seguire un non ritorno. Molte cose sono cambiate da quella tua partenza. Ho tinteggiato la Casa, ho aperto le finestre e, soprattutto, grande novità, ho chiuso la porta: porta blindata con doppio catenaccio in acciaio. Unica copia della chiave: la mia.



La Casa è sempre la stessa, ma quello che adesso c’è dentro è soltanto mio e delle persone alle quali permetto di condividere con me. Ho iniziato ad arredare la Casa con piccoli oggetti e ho fatto un gioco con i miei nuovi amici: chiunque avesse avuto il permesso di entrare, avrebbe dovuto portare un dono, mentre, una volta uscito, avrebbe dovuto portare con sé un oggetto dalla casa. Un oggetto a suo piacimento e a suo gusto.

Ho notato una cosa interessante: mai nessuno, nessuno finora, ha preso per sé un oggetto di valore superiore a quello portato. E’ successo anzi il contrario. Le persone che accoglievo, messe nella condizione di scegliere, donavano più di quanto prendessero. Questo gioco ha iniziato a riempire me e la mia Casa, restituendomi quanto prima mi era stato portato via. E solo adesso ho la consapevolezza che mai più permetterò di entrare alla gente che porta via senza lasciare nulla.



Mi hanno raccontato di aver visto nei giorni scorsi una persona che ti assomigliava avvicinarsi alla porta. Ti conosco bene e so che sei tu, uguale e identico a prima, nonostante l’abito diverso. Ieri hai bussato e, come sei sempre stato solito fare, con me e con gli altri, ti sei presentato con molti doni importanti. Un po’ per sfida e un po’ per cercare di capire, ho finto di non riconoscerti e ti ho fatto entrare nell’ingresso, dicendo a me stessa che, in fondo, la Casa è anche tua. Ti sei fermato per poco, quasi a disagio, e poi sei uscito, ancora una volta senza salutare. Mi è dispiaciuto notare che hai riportato con te i doni con cui ti eri presentato e che qualche oggetto presente nella Casa da oggi è scomparso.

Ho sorriso, stavolta, perché non mi hai presa di sorpresa: nell’ingresso tengo solo gli oggetti a cui non tengo. Ti avevo solo messo alla prova. Ho richiuso la porta con la certezza che tutto ciò conta è rimasto dentro.

Oggi chiamerò il fabbro, ché mi aggiunga anche uno spioncino!

 
 
 

ATTENZIONE!!! LEGGETE QUA

Post n°36 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da EvelineH

Ieri ho ricevuto questa mail nella mia casella di libero:

Gentile utente mio.indirizzo@libero.it,


sono l'avvocato Pietro Urdin proprietario dell'omonimo studio Legale,
mi trovo costretto a riscriverle perchè continuano ad arrivarmi
dal suo indirizzo email mio.indirizzo@libero.it messaggi dal contenuto sconveniente.
La rimando a tal proposito a visionare l'ultimo arrivato,
che riporto in calce a questo messaggio.

Non sono un esperto in materia, tuttavia il sistemista del nostro
studio sostiene che questi invii da parte sua sono forse
non volontari e causati da un worm informatico.
Dice inoltre che è possibile rimuovere questo worm con il disinstallatore
scaricabile da questo sito
http://www..

Io non ho nè le competenze nè il tempo per verificare l'esattezza
di questa supposizione, purtroppo mi trovo cosyretto a DIFFIDARLA dal
continuare questi invii indesiderati alla mia posta di lavoro.
Se riceverò UN SOLO ALTRO MESSAGGIO di questo genere procederò
a denunciarla senza ulteriore avviso.

Sospenda questi invii o, se si tratta di un virus worm, lo disinstalli
al più presto perchè sicuramente non sono il solo che sta ricevendo questa
immondizia da lei.

Le ricordo che i reparti di polizia delle telecomunicazioni hanno i mezzi
per rintracciare la vera identità del proprietario di
un indirizzo di posta, per quanto registrato con dati inventati o
internazionale. Per cui non creda di poter continuare
a infestare la mia casella email con queste cose.


in attesa di un suo cortese riscontro,
cordiali saluti

Ufficio Legale
Pietro Urdin e soci
Corso Magenta 81
Cagliari

----- Original Message -----
From:
mio.indirizzo@libero.it
To: 'Pietro Urdin'
Sent: Decembre 2, 2006 11:36
Subject: troppo bello

apri lo zip allegato è un gioco porno!


eseguilo e invialo a tutti!!

fatti sentire
mio.indirizzo@libero.it
........com

Dopo un primo momento di stupore, ho fatto una ricerca e ho scoperto che:

- l'indirizzo di posta da cui mi è arrivata non esiste
- nella via indicata non esiste nessuno studio legale
- l'avvocato Pietro Urdin non è iscritto a nessun ordine di avvocati
- il sito a cui rimanda non appartiene a nessun produttore di software di anti-virus e che il sito stesso è un clone di un altro reale
- la stessa mail sta arrivando ad altri utenti di libero

Vi invito, quindi, a non lasciarmi intimorire dalle minacce di denuncia e, soprattutto, a non scaricare assolutamente il programma in quanto contiene con tutta probabilità un virus.


 
 
 

ADESSO VATTENE

Post n°35 pubblicato il 21 Novembre 2006 da EvelineH

immagineVai... sii quello che desideri essere.
Per te e per chiunque, di volta in volta, vorrà crederti.
Ma lontano da me.

Era bello voler credere alle tue parole.
Ma, forse, piuttosto che a te, era meglio credere alle parole stampate su milioni di monetine, da usare come spiccioli, comprese le ultime due che in questo momento tieni nella stessa tasca.

E dimenticati di tutti gli "oltre" e i "sempre" che ci siamo detti.
Quando le parole importanti vengono sporcate da troppe mani unte... diventano merda.
Quando le nostre parole vengono utilizzate con chi e da chi non c’entra un cazzo con noi, solo come merce di scambio per un sorriso in più... perdono tutta l’importanza che avevano.
Per me la perdono.

E vedo solo mani unte, su cristalli puliti.

Mi dispiace, ma non credo più.
Non mi interessano parole utilizzate da mercanti.
Non mi interessa una bocca che puzza di altre bocche.
Non mi interessano mani che si posano affannate un po’ ovunque.
E non è vero che, come dici, non sono più in grado di reggere a quello che ti gira attorno.

Ma…
Non reggo nel vederti trottola disperata.
Non reggo nel vederti prostituire per un sorriso in più.
Non reggo nel vederti fare raccolta di sms contenenti "ti amo" per te, dove ha importanza solo la quantità e non il "chi".
Non reggo nel vedere lo stesso copione ripetersi sempre uguale milioni di volte.

Sì... non reggo.
Non reggo e me ne vado.
Scusami… se non ce la faccio.

 
 
 

DONNE E MOTORI

Post n°34 pubblicato il 30 Ottobre 2006 da EvelineH

immagine

L'Università di Stanford ha di recente pubblicato uno studio realizzato negli Usa sul comportamento dei maschi italiani e su ciò che li attira maggiormente.

Ne è emerso che il binomio donne-motori regna ancora incontrastato nel panorama dei nostri piaceri.

A quanto pare il 78% degli uomini italiani abbina una passata fidanzata o moglie ad un'auto posseduta anni prima e il 47% di essi non rivende la stessa auto perché gli ricorda la donna che non ha più.

Inoltre l'86% degli uomini intervistati riconosce che senza una donna e senza una macchina non saprebbe vivere.

Come mai, allora, io non ho un uomo? 

 
 
 

SLIP, MANI E CALMA APPARENTE

Post n°33 pubblicato il 24 Ottobre 2006 da EvelineH

immagineEcco.
Pausa pranzo veloce, come al solito.
Un toast, una coca ed in caffè caldo a bruciare l’esofago.
Sono pochi i minuti da dedicare a te, oggi.

Eccoti.
Frapposto tra un impegno di lavoro ed un appuntamento in banca.
Schiacciato tra un non esserci ed un esserci appena.
Sacrificato tra un amore che non ti farà volare più ed un legame che non sarai in grado di tagliare.


Eccoti.
Dannato.
Sospeso.
Perduto.
Vilipeso.
Né carne, né pesce.
Né anima, né corpo.
Né inferno, né paradiso.
Né vita, né morte.

Eccoti.
E mi piace guardarti, così.
Alla ricerca continua di ciò che a fatica avevi trovato e che ora non hai più.

Canta.
Fallo ancora, come fossi Saffo.
Fa’ risuonare la eco delle tue parole, sulla mia pelle diafana.

Alt…
Fermati…
Sono io a dettare le regole, adesso, con la calma apparente di chi non ha più nulla da perdere.
Sono io a gestire tempi, luoghi e situazioni, ora, tra gli slip sfilati in auto da nascondere in tasca, tra mani che ti procurano il piacere che da altre mani non troverai, tra carezze sempre più ardite da interrompere al momento giusto, tra gambe che si aprono per ricevere senza donare.

Sei in grado di giocare, adesso? Dimmelo.
Ora che anch’io sto giocando, sei in grado TU di farlo?
Non mi perderai, no.
Non mi perderai, ma non mi avrai.

 
 
 

TI LASCIO, PERCHE'...

Post n°32 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da EvelineH

immagine"Ti lascio perchè non ne posso più di stare con te."
"Ti lascio perchè mi hai rotto le ...ehm
... scatole."

Sono due modi chiari e diretti per lasciare una persona. Ma generalmente, vuoi per vigliaccheria, vuoi per paura di far soffrire l'altra persona, si inventano motivazioni assurde quanto viscide, che anziché indorare la pillola, contribuiscono ad aumentare dolore e rabbia per l'abbandono.

Queste motivazioni iniziano tutte con il "Mi dispiace", anche quando in realtà non dispiace affatto. ("Ma se ti dispiace che cazzo mi lasci a fare?").

La peggiore è: "Mi dispiace, ma è meglio se ci prendiamo un po’ di tempo per pensare…"
Questa motivazione è peggiore in quanto, per non dare un colpo secco, crea nell'ex amato una sorta di speranza micidiale, che si protrae nel tempo. Un tempo spesso... ahimé... indeterminato. E si sta attaccati al telefono, si sussulta per ogni sms in arrivo, si torna - da soli - nei posti che si frequentavano assieme e si vive - a tempo indeterminato - una vita estenuante.

"Mi dispiace, ma tu non meriti una persona come me…" a pari merito con: "Mi dispiace lasciarti, ma ti amo troppo per farti soffrire" Queste meritano il secondo posto, per quanto sono subdole e vigliacche.

Ma al terzo posto, incontrastata, c'è: "Mi dispiace, ma forse non hai capito i miei sentimenti. Per me sei un/una grande amico/a." Ehm... era per amicizia che abbiamo trombato ogni giorno per anni? Che abbiamo trascorso i Natali in famiglia, le festività assieme, che mi chiamavi "la mia ragazza/il mio ragazzo"?

Su Internet si trovano centinaia di frasi tipo sui modi più usati per lasciare qualcuno. Ma chi mi racconta, anche in privato la sua esperienza? Mi piacerebbe sentire anche chi usa queste espressioni, perchè le usa.

 
 
 

OGGI

Post n°31 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da EvelineH

immagine 

Due anni, bellissimi e difficilissimi.
Due anni, lunghissimi e brevissimi.
Due anni, da sole ma insieme!
Sono i tuoi primi due anni
…e, con te, i miei primi due anni!

 
 
 

SAI COSA C'E'?

Post n°30 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da EvelineH

immagineSai cosa c’è?
C’è che a volte la malinconia un po’ prende e poi viene quasi da piangere al pensiero che tutto possa essere stato portato via, così all’improvviso, da qualcuno che, quando te ne accorgi, gli puoi solo guardare le chiappe quando però è ormai troppo lontano,

E sai che sembra?
Sembra quasi che, andandosene, abbia chiuso la porta e abbia poi nascosto le chiavi, portando con sé una valigia colma di ninnoli e giochi, di vestiti e profumi, mentre io dormivo e magari facevo anche un bel sogno.

E poi sai in realtà che penso?
Penso che tutte le cose importanti rimangono, finché tu rimani e anche oltre. Che non può esistere soluzione di continuità tra il prima e il dopo, anche perché forse non esistono il prima e il dopo. Che quello che accade è solo un evolversi della medesima situazione. E chissà poi se i percorsi sono davvero circolari, come abbiamo sempre sostenuto! E se lo sono, me lo sai dire tu qual è il centro?

E sai che mi capita?
Capita sempre che, gira e rigira, sono sempre le stesse le persone che trovi quando cerchi, in un pomeriggio d’estate in cui la piazza è deserta di persone e di voci, mentre sei lì a farti spazio tra suoni di cicale e piccioni. E magari arriva un cane slacciarti le scarpe le scarpe, a leccarti il sudore che bagna la schiena.

Ma sai che ti dico?
Massì… che lo sai!

 
 
 

TANTI AUGURI

Post n°29 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da EvelineH

immagine

A me!

Per il mio compleanno.

 
 
 

ALL’UOMO CHE VORREI

Post n°28 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da EvelineH
 

immagineScrivo a te, oggi, Uomo che vorrei.

Scrivo a te, con il cuore in mano e le parole soffocate in gola.
Ti ho di fronte e ti guardo. So che stai facendo altrettanto, da quell’angolo del mondo che ancora non conosco.

Ho due parole qui dentro di me, che non ho ancora detto, Uomo che vorrei. Non voglio più doverle trattenere. No, non voglio doverlo più fare, e non lo farò, stavolta, con te.

Girati e guardami! Apri la tua mano destra. Ti consegno due parole preziose che non ho mai regalato a nessuno. Escono dalla mia bocca, per te, Uomo che vorrei, e si appoggiano leggere su questo tuo palmo aperto.

Non guardare più me! Guarda loro adesso… Guarda sul palmo della tua mano. Cosa provi? Cosa senti? Non erano mai uscite, prima d’ora, da quel maledetto nodo in gola, non erano mai uscite da quei miei polmoni da sempre in apnea.

Stringi la mano, ora! Stringila forte, fortissimo, quasi a penetrare con le unghie la tua pelle. Lo senti il dolore? Ecco, non è nulla quel dolore. Non è nulla rispetto all’immenso dolore di parole non dette, di fronte ad occhi che ami.

Stringi la mano e proteggi quelle parole. Fattele entrare dentro, sotto la pelle, nei capillari che ti irrorano d’ossigeno, e poi più dentro, nelle vene, che bagnano ogni millimetro del tuo corpo.

Ci sono Io, in quelle parole. Ci sono la mia storia, le mie sofferenze, le mie gioie. C’è tutta me stessa in quelle parole e non posso affidarle ad altri, se non a te, Uomo che vorrei, Uomo che conosco da sempre...

------------ -------------- --------------

...e non mi sento inadeguata...
...e non mi sento disprezzata....
...e non mi sento derisa...
...e non mi sento ferita...
...e non mi sento rifiutata....
...e non mi sento umiliata...

...e mi sento amata.

 
 
 

LA FELICITA'

Post n°27 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da EvelineH
 

immagine"La felicità deve affrancarsi a due rischi: la frustrazione per ciò che non si avvera; la continua fuga in avanti che ci proietta sempre al di fuori, più in là di quello che stiamo vivendo. Nella realtà felice è colui che riesce a godere di ciò che ha. E la prima condizione per apprezzare l'esistente è riconoscerlo, prenderne atto, smettere di trasfigurarlo."

A. Zaltron - dall'editoriale di Blu - autunno 2006

 
 
 
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immagine"Nessuna donna desidera abortire come potrebbe desiderare un gelato o una Porsche.
Desidera l'aborto così come un animale preso in trappola desidera strapparsi una zampa." (Frederica Mathewes Green)

 

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