IL SOLE FUNESTO FA MALE

Post n°106 pubblicato il 08 Luglio 2008 da evigc

Pesante questo caldo...pesante, pesante, pesante... Come un macigno... Una tonnellata di umido pari alla foresta pluviale che ti schiaccia e ti rende i capelli pagliericci e la pelle carta moschicida.
Qui nella Caput Mundi risale dall'asfalto che ribolle, i tacchi affondano e ciò ha fatto sì che Brontola più di una volta sia rimasta a piedi nudi. A PIEDI NUDI NEL PARCO... beh magari... non mi sarei ustionata!!


E' diventato un problema anche girare in scooter... Sarà che fa caldo, sarà che tutti fremono in attesa delle ferie e non vogliono più lavorare, ma alla guida son tutti nervosi come delle vipere cornute! 
Io, anche nel raggio di un solo km riesco a pensare alle più colorite offese che si possano immaginare, verso gli automobilisti rosiconi chiusi nelle loro bare di fuoco tutti lucidi e sudati, bloccati nel traffico... Che non fanno altro che suonare i loro maledetti clacson!
Automobilisti? Credete sia piacevole girare in scooter sotto il sole? Con il vento bollente che dà l'impressione di essere in un forno con modalità di cottura ventilata, il casco imbottito di lana merinos sulla testa che ti attacca i capelli come se ci avessi messo la vinavil e con i raggi del sole che ti perforano la retina e ti escono dalla nuca?
No. Non è proprio piacevole. E non è piacevole nemmeno respirare a pieni polmoni il salubre smog romano, soprattutto quello dei pullman con un tubo di scappamento di 3456785667 metri di diametro proprio davanti alla faccia.
DOVETE STARE MOLTO TRANQUILLI!

E poi c'è la sera, che oltre che consiglio dovrebbe portare refrigerio... E invece no... Per lo meno a casa mia... Posso spalancare tutte le finestre esistenti, potrei aprire un bel varco nel muro... Non passerebbe comunque un filo d'aria... E sto lì, la notte, sul letto, buttata a quattro di bastoni come l'uomo di Leonardo e il ventilatore ad un centimetro da me, velocità massima... Dà l'impressione di essere dal parrucchiere... Se passassi la spazzola tra i capelli farei la messimpiega...
E invece la mattina mi sveglio con i capelli areodinamici e la pelle massacrata da punture di zanzara... Sensazione sgradevolissima...

Vorrei tanto essere già in spiaggia, nella mia bella città, buttata sul bagnasciuga come una balena spiaggiata a non far nulla dalla mattina alla sera...

Ma arriverà anche per me questo momento!!!

Anche perchè il caldo mi fa fare cose strane....

 
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IL FAVOLOSO MONDO DEI CARTONI

Post n°105 pubblicato il 21 Maggio 2008 da evigc

Nelle mie soste, ultimamente molto frequenti, a casa, ho avuto modo di riesplorare cartoni animati della mia infanzia e ne sono riaffiorati altri nascosti nei ricordi quasi rimossi...

Li ho un po' analizzati con il senno di poi e ho trovato delle peculiarità nelle trame e nei personaggi, particolari che sfuggono all'occhio innocente dei bambini...

POLLON
Ve la ricordate la figlioletta di Apollo? L'adorata nipotina di Zeus?
Vi ricorderete certamente anche la sua canzoncina preferita allora..
"Sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria"
La provenienza e la natura della polverina che dà l'allegria non mi sembrano celate troppo bene in fondo. mmmm...

LADY OSCAR
La Rosa di Versailles. Bellissimo. Stupendo. Una pietra miliare dell'animazione anni 80.
Ma riflettendo, come sarà cresciuta una povera femminuccia rifiutata dallo stesso padre per via del suo sesso? Con un nome maschile? A voi femminucce piacerebbe chiamarvi, che so, Ugo, Osvaldo, Vito? Povera stella sarà stata un po' confusa...

D'ARTAGNAN E I MOSCHETTIERI DEL RE
Sempre rimanendo in tema di identità di genere troviamo i super machi tre moschettieri. Tra cui Aramis, praticamente macho come uno dei Village People.
Aramis era una donna. Con conclamato disturbo dell'identità di genere. Ma comunque le piacevano gli uomini... Un po' di confusione Aramis me l'aveva creata anche da bambina a dire il vero...

I PUFFI
E come dimenticare quei meravigliosi esserini blu che non sono nani, nè gnomi, nè trolls... Che non invecchiano, non si riproducono, non hanno gradi di parentela tra loro e si nutrono esclusivamente di puffbacche.
Uno di loro mi saltava all'occhio anche da piccolina: puffo vanitoso. R moscia, fiore rosa in testa, propensione a parlare di moda con Puffetta. Qui non è più confusione. Qui si parla proprio di outing... E' omosessualità cristallina!

GEORGIE
E vogliamo parlare dell'audacia della bionda ed avvenente Lady Georgie?
Non uno, non due ma ben tre uomini, di cui due fratellastri. E lei come una farfallina passava da uno all'altro svolazzando con aria innocente.

MILA E SHIRO
Qui mi pongo soltanto una domanda.
E' opportuno inserire in un cartone il particolare che una madre divorzi, abbandoni la propria figlia e si faccia credere da lei morta per giocare a pallavolo? Cosa c'è di più triste? Aggiungendo un padre complice e omertoso e un mister che picchia le bambine di tredici anni. Non lo so... magari per dare brio potevano aggiungere anche un abuso sessuale... no?

E non mi dilungo più perchè potrei anche scrivere un trattato sui cartoni animati!

Soltanto una cosa... Ho scoperto un qualcosa di più assurdo dei cerchi nel grano, più agghiacciante del mistero della strega di Blair, più triste della consapevolezza che Babbo Natale non esiste...
So che potrebbe sconvolgere i vostri animi, turbare le vostre menti, provocare lo scardinamento dei saldi cardini della vostra vita... Ma non potete continuare a vivere all'oscuro di quest'amara verità...
Forse una lacrima righerà il vostro viso...
Ma devo proprio dirlo....

TITTI E' UN MASCHIO!


 
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FISIOTERAPIA DELLA MENTE

Post n°104 pubblicato il 16 Maggio 2008 da evigc

C'è chi è abituato ad avere problemi, chi si butta giù, chi non li sa affrontare, chi li accantona, chi fa finta che non ci siano, chi se li fa scivolare addosso, chi non li vede mai, chi li scarica sugli altri, chi se li cerca...

Io semplicemente li affronto.
Li vedo, all'occorenza piango, mi butto giù, poi mi rimetto in piedi, prima su un piede solo, poi su due, zoppico ricurva, mi raddrizzo, apro gli occhi e aggiusto... 
E quando sono pronta vado avanti...inizio a camminare e mi rimetto a correre...

Una specie di riabilitazione... Fisioterapia della mente.

E' stato un brutto incidente il mio...
UNA CURVA SBAGLIATA, UNA SORTE, L'OSCURITA'...

Soffri, passi notti insonni, pensi che l'incubo non finirà mai. Ma poi un bel giorno, inaspettatamente, ti svegli e senti che qualcosa è cambiato... è una strana sensazione, la senti quasi a livello fisico...
E' mattina, la sveglia fa finalmente il suo dovere e anticipa il tuo risveglio, pensavi di non averne più bisogno svegliandoti quando il sole ancora dormiva...
Apri gli occhi e finalmente sorridi, quei sorrisi che fanno rumore, avete presente quel sospiretto che esce spontaneo? Ecco.

Capisco che sono pronta. Ho fatto il mio percorso. Così doveva essere.
A volte è necessario sbattere i denti.

Ho sempre rincorso la felicità. Ogni tanto mi sono fermata un po' con lei. E quando si è allontanata di nuovo ho ricominciato a correre...
Sono solo tappe quelle, utili a riprendere fiato, a bere un sorso, sempre uno in più del necessario, ad aggiungere un tassello, come per riempire un mosaico, quello della vita.
Il traguardo è la risata perfetta..
Qualcuno ha detto che "è l'unica battaglia giusta che esista".
Quando la raggiungerò mi fermerò. E finalmente, appagata ed arricchita di esperienza, potrò riposarmi...

Sbagliate.
Sbagliate quanto volete!
Finchè lo ritenete opportuno. Nessuno potrà fermarvi. Lo capirete da soli quando sarà il momento.
Forzarsi, accelerare i tempi, bruciare le tappe, bloccare i processi è controproducente.

Vi sveglierete e il vostro sorriso farà rumore....

 
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DEVO RITROVARE ME STESSO

Post n°101 pubblicato il 22 Marzo 2008 da evigc

Momenti di rabbia...

Ditemelo, mi devo incazzare? Devo proprio?
Sì, siamo nello stadio 2: l'inviperimento. E non ditemi che sono cattiva per favore perchè quello che vi sto per dire è la cruda e semplice verità, LA MIA!

Allora, a me certe cose irritano proprio! Quasi mi fanno venire l'orticaria... Posso dire: MA CHE TRISTEZZA...
Che pena mi fa chi non è capace di affrontare situazioni difficili, chi in queste ci "sguazza", chi si piange addosso, chi non fa niente per migliorare le cose che non vanno,
CHI RINUNCIA E NON TI LASCIA TENTARE...
Troppo semplice gettare la spugna senza neanche provare, troppo sbrigativo dire "non so cosa voglio".
O santo cielo! TUTTI sanno cosa vogliono!
Non sopporto chi i problemi se li crea dal nulla e li cerca affannosamente. Non sopporto chi li vede dove non ci sono e chi li vede enormi quando sono piccoli come una formica.
Queste sono persone che secondo me sono talmente abituate a far le vittime che poi quando hanno finalmente qualcosa di bello non si sentono più loro, è come se perdessero la loro identità, come se turbassero un equilibrio... E allora cosa fanno? Le cose belle le scacciano!
E ritornano loro stessi... Lamentosi, addolorati, insoddisfatti, annoiati dalla vita...
Sono barboni che vincono la lotteria e buttano via i soldi perchè ormai sono abituati alla miseria.
Io dico... Possibile che non riesci a vedere più in là del tuo orticello ammuffito? Possibile che voglia rimanere per sempre in quella condizione amebica di disadattato sociale? 
Quanto possono gioire nel dire "Lascia stare, TUNONPUOICAPIRE!" No, nessuno li può capire, nonostante siamo APPENA 6 miliardi di abitanti sulla terra, quei problemi ce l'hanno solo loro, problemi INSORMONTABILI!! Povere stelle...
E chiaramente quando hai un problema che fai? Ti isoli! Ma certo!! Chi te l'ha data 'sta dritta? Sigmund Freud?
Eh si, tutti lo sanno: se ti senti triste, depresso, angosciato, non sai come risolvere i tuoi problemi, la cura migliore è: RIMANERE SOLI! Crogiolarsi ben bene nelle proprie angosce in un clima di isolamento e solitudine fa di un bene che non ti dico! Soprattutto lasciare una persona che ti adora... Sicuramente la cosa migliore!
Legati una corda al collo, metti i piombini alle caviglie e buttati da un ponte, ok?... Ma che sia bello alto il volo, mi raccomando!

DEVO RITROVARE ME STESSO...

Ti sei perso? Ti serve un navigatore? MA COSA MINCHIA DEVI RITROVARE?
Santissimo il cielo... Non pensavo che ci fosse ancora gente con il coraggio di pronunciare questa frase... Ma è proprio vero, alcune mode non tramontano mai.... come i jeans!
Ma non facciamo ridere i polli per cortesia! Inventane un'altra... Sta cosa è più vecchia dei monoliti dell'isola di pasqua!
Rivoluziona le tue scuse. Che so, dimmi che partecipi ad un reality in Patagonia! Magari sei più credibile... O magari dimmi semplicemente la verità:
ME LA SONO FATTA SOTTO PERCHè A PASQUETTA NON SO CHE CAZZATA INVENTARMI. SAI, C'è UN'ALTRA E STAVOLTA LA SCUSA DEL LAVORO NON FUNZIONEREBBE PERCIò NON POTENDOTI PORTARE CON ME PORTO LEI CHE è GIà INSERITA. PRENDIAMOCI UNA PAUSA PERCHè ALRIMENTI NON SO GESTIRE LA SITUAZIONE.

Mio piccolo fagottello di problemi, pippe mentali e angosce inutili, avevi accanto una persona che ti adorava, a cui andavi benissimo così come eri, che non voleva innamorarsi e che poi ha creduto in te e a tutte le cose che lei hai detto... Ma cosa volevi ottenere? Perchè tutti quei discorsi? Manco Stanley Kubrik avrebbe potuto pensare a film migliori... Tutti voli pindarici che potevi risparmiarti, credimi...
Usi ancora questi mezzucci alla tua età? Poveretto... Sei-solo-un-poveretto.

NON CI SIAMO PROPRIO. NCSP.

Ecco, gli uomini così, come te, più che tristezza mi fanno proprio ridere... E anche un po' pena...

QUINDI

A te e a tutti quelli come te:

Continuate a nuotare nel mare delle vostre seghe mentali e tenete sempre ben saldi i paraocchi, non vi preoccupate, così facendo non c'è pericolo: LA VOSTRA VITA NON CAMBIERA'!

 
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SENZA PAROLE

Post n°100 pubblicato il 15 Marzo 2008 da evigc

Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
dalla quale non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi
che tu non ce l'hai.

E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia

e ho cercato di dimenticare
di non guardare.

E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
... che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un gran rumore...
che non ho più pensato a tutte queste cose.

E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.


E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole...
E va bene così...

E guardando la televisione
mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
che tu mi rubi l'amore
poi ho camminato tanto e fuori
c'era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose...

E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole

Quante emozioni sentendo questa canzone...
Un mare di ricordi, emozioni, brividi....

Una mano sul tuo cuore, occhi chiusi, fronte contro fronte...il mio respiro era il tuo...

Ed ora cosa rimane di tutto questo?
Com'è possibile non volerlo più?
Allora è così che ci si sente?
Svuotati, impotenti, inermi davanti a tutta questa sofferenza, privati della cosa più bella che si ha....senza poter fare niente per riaverla....
Se non aspettare...Un'attesa che sembra una morte lenta....
Un giorno sei la persona più felice del mondo perchè hai lui, che ti regala tutto ciò di cui hai bisogno... Ti basta un suo sguardo, un suo sorriso per toccare il cielo ed il giorno dopo ti svegli che non hai più niente, perchè lui non c'è, e ti senti morire, come se ti avessero strappato il cuore....
E ti chiedi perchè, in cosa hai sbagliato, cosa ha fatto sì che accadesse ciò... Milioni di perchè, a cui non riesci a dare nessuna risposta...
Che senso ha tutto ciò?
Cos'era la nostra? Una storia? O era solo procastinare?
E che senso hanno tutte le cose dette, quelle giornate passate insieme quando tutto il mondo intorno spariva, quelle telefonate notturne senza fine, quei silenzi che parlavano da soli, quei sospiri che raccontavano mille cose?
Come si può non sapere cosa si prova?
Che senso ha avuto tutto ciò che ha fatto di noi tutte parole e pochi fatti?
Forse è il momento di smettere di farsi domande.

 
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Io so' de Chirico, dico in un senso simbolico, c'ho un controllo diabolico, quasi artistico, del mio stato psicofisico....
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