SINGOLARI APPROCCI

Post n°43 pubblicato il 17 Settembre 2007 da evigc
 

Per carità, fa sempre piacere quando qualcuno, magari anche per strada, ti sorride o ti fa un complimento, sono sempre piccole carezzine per l’Ego. Però, insomma, cari maschietti, pensate bene a quello che dite e fate quando una donna vi colpisce.

Ma fatemi capire, credete di ottenere qualcosa strombazzando con la macchina, fischiando come arbitri o facendo «psss psss» come si fa ai bambini per fargli fare la pipì? C’è modo e modo. E che diamine.

Nella mia vita ci sono state volte in cui sono stata co-protagonista di approcci che definirei “folkloristici”.

C’è stato uno, per esempio, che al mare mi ha chiesto se poteva farmi una foto, siccome io sono gentile ho risposto: «Con te? Va bene!» E lui:«Non a te, ALLA TARGA!» Lascio immaginare il mio sguardo di disappunto.

Poi c’è stato quello che frenando con la macchina all’improvviso ad un centimetro da me ha esclamato: «ti metterei sotto, sopra e pure di lato!».

Per non parlare del: «Scusa, come t’antitoli?...No, perché m’ha risulti!».

Altri tipi d’approccio un po’ più soft, mi fanno ugualmente sorridere. Per esempio i romanticoni che ricliclano le frasi dei baci perugina, uguali da circa 20 anni… Magari ti guardano e con aria da poeta e tono suadente ti dicono: «Lo sai che tua madre è una ladra?» e tu stupita dovresti rispondere:«No, perché?»«Perché ha rubato al cielo due stelle e le ha messe al posto dei tuoi occhi…» Yeah, baby! MA DAAAAAAI! Ma da dove l’hai presa 'sta frase? Dal diario di una dodicenne? Magari sotto c’era pure scritto Jim Morrison? (tanto a quell’età le spacciano tutte per sue ste frasi!) Oppure… «Ma lo sai che quando ti arrabbi sei ancora più bella?» Si, BACIAMI STUPIDO. Ma chi sei? Ridge di Beautiful? William Shakespeare dei poveri?

Ulteriore tecnica di conquista la usano i maschietti eccessivamente sicuri di sé, quelli che pensano di avere tutte le donne ai loro piedi. Loro sono quelli che fanno gli splendidi, ti si siedono vicino senza chiedere «Posso?», in 5 minuti dipingono un ritratto di sé da strafighi, grandi uomini e infine, prima di andare via, ti lasciano il loro numero dicendo: «Chiamami. Magari ci si vede…» con occhiolino annesso… Certo, certo come no. Ti mando il piccione viaggiatore. O un messaggio nella bottiglia. Aspetta fiducioso. Ma dico io, TU mi hai approcciato, TU ti sei seduto accanto a me senza permesso, TU hai fatto tutto da solo. Te la sei cantata e te la sei suonata.

Sulla base di cosa ritieni che dovrei essere io a chiamarti? Ah, già, perché sei figo, è chiaro.

 

 
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PICCOLE DONNE CRESCONO

Post n°42 pubblicato il 14 Settembre 2007 da evigc
 

È vero, sono stata un’adolescente anch’io, ma è più forte di me… Gli adolescenti mi irritano, mi urtano i nervi. Deriverà dal mio lavoro al pub tra mille ragazzini svomitazzanti dopo 2 birre, o forse dall’invidia perchè la triste verità è che io ormai non lo sono più. Non lo so. Comunque è così. Ma sono soprattutto LE adolescenti che mi snervano.

Passando l’estate nella mia piccola ed eccentrica cittadina provinciale ho osservato le dinamiche di queste creaturine dall’ipertrofico narcisismo.

Le donzelle di sera girano in gruppi di 4/5 camminando schierate con passo sincronizzato e con fasce per capelli al posto delle gonne, top che somigliano a piccoli fazzoletti da tavola e sandali da trampoliere circense tempestati di strass e swarovsky. D’estate infatti il loro abbiglio è sempre idoneo ad una gran serata d’acchiappo, anche se magari prevede soltanto cinema e McDonald… ma non si sa mai!

Le si possono vedere scodinzolare tra la fiumana di gente che passeggia, con tutte le loro qualità in bella vista e pizzi d reggiseni che sbucano spavaldi fuori dalle canottine, lanciano sguardi da grandi seduttrici anche agli esseri umani più ragani e al primo fischio o comento sbuffano: «uffaaaaaaaaaaa! Ma perché tutti mi guardanoooooooooo?» Perché? PERCHÉ? Perché sei più nuda di Eva Henger, ecco perché! Aquila!

I discorsi poi sono la cosa migliore… Sproloquiano e si chiedono con aria ingenua da Candy Candy perché i ragazzi vogliano da loro una sola cosa, perché guardino solo il loro aspetto fisico e non quello interiore… Carine. Tesorucci della mamma. Forse perché con quell’aria da tigri della malesia ai maschietti con l’ormone impazzito date modo di pensare solo quello? Ma FORSE, eh? Non ci avete mai pensato? Caaaaaaare!

Subito dopo questi discorsi pseudo-seri saltano immediatamente ad altro argomento, senza vergogna alcuna, davanti ad ascoltatori di passaggio increduli, dicono alla loro fidata amica: «Non ti sembra che mi si siano rimpicciolite le tette?».

Da non credere.

Loro non temono rivali, sanno quello che vogliono e sanno perfettamente come averlo. Niente più complessi adolescenziali, niente pudore, niente timidezza, niente di niente. Come sono cambiate le cose. Sono uscita da poco dalla condizione di adolescente, non è passato così tanto tempo, eppure io non ero mica così. Certo, non compravo più Barbie e non giocavo a campana, ma avevo i miei sani complessi e le mie insicurezze e temevo le ragazze più grandi, guardandole con un misto di ammirazione e invidia. Queste invece ti guardano in tutt’altro modo, il mix è diverso: direi disprezzo e sfida. Maledette.

Comunque.

Dopo le due o tre vasche di rito per mostrarsi un po’ mondane ma soprattutto per sfilare con il loro micro-abbigliamento, passano al gioco serio.

Si va a ballare.

E allora si dimenano e si agitano come ossesse, individuano l’obiettivo scrutando l’orizzonte come dei piccoli falchi e si lanciano in un folle “gattamortaggio” litigandosi il ragazzo più “FICO”. Intanto tra le mani hanno sempre un bicchiere con il classico vodka lemon, che invece di diminuire aumenta e somiglia sempre più ad un the caldo, ma comunque è sempre utile a far finta di essere ubriache per giustificare ogni comportamento.

A fine serata le miss trovano sempre il pollo che le riaccompagna a casa, a cui al massimo daranno un bacino sulla guancia. Ma saranno soddisfatte per le conquiste e andranno a dormire mandando duemila sms pieni di x, +, k, 6 e quant’altro (che poi sembrano funzioni matematiche più che messaggi in italiano).

Il giorno dopo a chiunque diranno squittendo: «CIOÈ, NON HAI CAPITO! Sto malissimo… Non mi ricordo niente di quello che ho fatto ieri sera… Ero troooooooooppo ubriaca!»

 
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BEN RIVISTI!!!

Post n°41 pubblicato il 04 Settembre 2007 da evigc
 

Eeeeh...eccoci qua...sono finite le vacanze ed è finita la pacchia...La vostra cara araba fenice è tornata nella sua città e presto farà ritorno nell'Urbe.

Ma... a conti fatti devo dire una cosa: bella Santorini, belle le spiagge selvagge, bella la Grecia (anche se i miei capelli non hanno apprezzato il vento esagerato e l'acqua salata anche dalla doccia)...MA LA VACANZA MIGLIORE PER ME E' SEMPRE NELLA BELLA PESCARA BEACH!!!

Sul link di lato ci sono un po' di foto...anche se non sono tutte, sono un primo assaggio!

 
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PUNTINI PUNTINI PUNTINI

Post n°40 pubblicato il 31 Luglio 2007 da evigc
 
Tag: ...

Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l’ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "… piangero".
"La colpa e tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
"E vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
                               ........
E ritornò dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale e invisibile agli occhi".
"L’essenziale e invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe , per ricordarselo.
"E il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi importante".
"E il tempo che ho perduto perla mia rosa…" sussurro il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
"Io sono responsabile della mia rosa…" ripeté il piccolo principe per ricordarselo.....
 

 
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SONO PRONTA A DIVENTARE UN CIOCCOLATINO

Post n°39 pubblicato il 28 Luglio 2007 da evigc

Ragasuoli oggi ultima giornata nella Caput Mundi, saluto il Colosseo, i Fori, "er Cupolone" e quant'altro per tornare alle chiare, fresche e dolci acque della mia città natìa... Ciò non vuol dire che sarò del tutto assente, ma sicuramente MOLTO, MOLTO meno presente... Vi mancherò un pochino? Vi lascio qualche foto della mia bella ridente cittadina...

       

          

Ok, sono pronta per sandalini, pareo, racchettoni e marmellatoni abbronzanti!!!

"...E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione."


 
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