Creato da Astino_Il_Fantasmino il 04/04/2014

ASTINO IL FANTASMINO

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Post n°18 pubblicato il 25 Settembre 2014 da Astino_Il_Fantasmino

 
 
 

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Post n°16 pubblicato il 20 Settembre 2014 da Astino_Il_Fantasmino

 

 
 
 

ALLENA LA TUA MENTE

Post n°15 pubblicato il 06 Settembre 2014 da Astino_Il_Fantasmino

 

 
 
 

DIVINA COMMEDIA

Post n°13 pubblicato il 11 Maggio 2014 da Astino_Il_Fantasmino

La Comedìa, conosciuta soprattutto come Commedia o Divina Commedia[1] è un poema di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di versi endecasillabi, in lingua volgare fiorentina. Composta secondo i critici tra il 1304 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna,[2] la Commedia è l'opera più celebre di Dante, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale; conosciuta e studiata in tutto il mondo, è ritenuta da alcuni il più grande capolavoro della letteratura di tutti i tempi.[3]

Il poema è diviso in tre parti, chiamate cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale). Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium Mentis in Deum[4], attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'oltretomba cristiano è un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica.

L'opera ebbe subito uno straordinario successo, e contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Il testo, del quale non si possiede l'autografo, fu infatti copiato sin dai primissimi anni della sua diffusione, e fino all'avvento della stampa, in un ampio numero di manoscritti. Parallelamente si diffuse la pratica della chiosa e del commento al testo, dando vita a una tradizione di letture e di studi danteschi mai interrotta; si parla così di secolare commento. La vastità delle testimonianze manoscritte della Commedia ha comportato una oggettiva difficoltà nella definizione del testo critico. Oggi si dispone di un'edizione di riferimento realizzata da Giorgio Petrocchi.[5] Più di recente due diverse edizioni critiche sono state curate da Antonio Lanza[6] e Federico Sanguineti.[7]

 
 
 

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