TINTE FORTI di Penelope Priestly

Post n°36 pubblicato il 31 Marzo 2012 da PenelopePriestly
 

I raggi di un tiepido sole ,filtrati da una tenda dai ricami preziosi, s'infrangono sulla parete di alcantara azzurra disegnando immagini astratte, fatte di luce e di ombre.

Sono le sette. Tra un'ora sarò davanti al cancello ; tra due, sarò dietro la mia scrivania con gli occhi incollati al video e le mani che si muoveranno veloci sulla tastiera; fra tre, farò la prima pausa caffè. Ne sento l'aroma;ne avverto il bisogno.

Decido di alzarmi.

Apro la finestra, attraverso la quale mi giunge forte e intenso l'odore  dell'erba appena tagliata che mi fa arricciare il naso e mi stordisce, ma, al contempo, mi dona una piacevole sensazione.

Scosto le tende, indosso la vestaglia e scendo le scale.

Al piano di sotto la giornata sembra essere in pieno svolgimento: il giardiniere sistema le aiuole dove ha appena  piantato peonie e azalee;dalla cucina si sente provenire il rumore delle stoviglie.

"Buongiorno Nardina!", biascico mentre apro il frigo per prendere uno yogurt.

Nardina , la mia colf, è una donna di mezza età , logorroica e ciarliera cui sono molto affezionata .

"Buongiorno Signò... il caffè ve lo porto ora o aspetto che finite la colazione?"

" meglio se lo bevo subito,grazie!" rispondo.

Lei mi guarda e ,con il suo marcato accento napoletano, mi dice:

"Ve lo vado a prendere!"

Sorrido a questo siparietto quotidiano e lo concludo  recitando  la mia battuta:

" Hai preso la posta?"

Nardina mi parla dell'offerta speciale sui detersivi illustrata su un volantino che ha trovato nella cassetta delle lettere.

Bevo la mia  tazza di caffè. Non l'ascolto quasi più; sono attratta dalle tinte forti che la natura oggi mi regala. Esco sulla terrazza.

Il verde delle fronde degli alberi si mischia all'azzurro del mare, che si staglia limpido sino all'orizzonte. Le rondini volano basse nella frenesia di ritrovare il loro vecchio nido nascosto tra i rami di un maestoso pino, o sotto le tegole del tetto a ridosso della grondaia. Dal retro della villa proviene il chiacchiericcio di Nardina e del giardiniere. Sul viso sento,come una leggera carezza,l'aria di primavera. L'inverno sembra essere solo un lontano ricordo.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Quando le parole non bastano di Penelope Priestly

Post n°35 pubblicato il 23 Marzo 2012 da PenelopePriestly

 

 

Perché  le  parole vengano recepite dall' interlocutore nel senso corretto e prive di fraintendimenti, spesso siamo portati, in modo  inconsapevole, ad associargli la gestualità e una certa mimica facciale.

Non tutti, ovviamente, siamo in grado di farlo in modo discreto. Alcuni gesticolano in maniera esagerata, altri  esasperano le espressioni del volto.

Tali gesti definiti "rafforzativi", pare conferiscano maggiore vigore alle nostre parole.

Siamo convinti dell' efficacia di questo comportamento al punto tale che lo attuiamo,il più delle volte,in modo  automatico.

Ho notato che, anche se in modo diverso,e assolutamente soggettivo, facciamo la stessa cosa quando scriviamo. In particolare, questo si evidenzia quando dobbiamo concentrare in poche righe un concetto. Ho voluto analizzare i commenti che  leggiamo sui blog.

Osservandoli si evince che, il più delle volte, sono scritti in modo grammaticalmente scorretto e che,quelli che esprimono giudizi negativi, lo fanno nei confronti dell'autore piuttosto che verso i contenuti.  Altri, invece, prediligono la forma dialettale virgolettata; un modo elegante di ammiccare tra le righe?

Tuttavia, ritengo che, regole di sintassi a parte, dovremmo imparare ad usare le parole in modo consono oltre che appropriato, evitando, ove possibile , di rimarcare il concetto usando qualunque forma rasenti il cattivo gusto e travalichi le norme di buona educazione.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

RITROVARSI di Penelope Priestly

Post n°34 pubblicato il 07 Marzo 2012 da PenelopePriestly
 

 

Ti cercherò,

e, quando ti avrò trovato,

ti guarderò negli occhi e,

sono sicura,

vi troverò me stessa.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L'ARMONIA DI UN MOMENTO di Penelope Priestly

Post n°33 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da PenelopePriestly
 

Stavo correndo - come faccio tutte le mattine ormai da un paio di anni- quando un ragazzo, poco più che trentenne, mi affianca.

Il mio primo impulso, di solito, è quello di  mostrare  indifferenza.

Il secondo , è quello di lanciargli un'occhiataccia che possa dissuaderlo dai suoi propositi.

Il terzo lo lascio immaginare a voi.

Stavolta è accaduto qualcosa di diverso.

Forse sapete di cosa parlo; mi riferisco a  quella sensazione che sai di provare ma che non riesci a catalogare.

Di  quel qualcosa che senti dentro le viscere e ti annebbia i pensieri; che spegne il tuo raziocinio quel tanto che basta a farti fare una figuraccia.

Appunto quella che molti di noi, imbranati esclusi, non farebbero di norma.

Lui mi correva accanto e mi sorrideva.

Lo faceva come se mi conoscesse, come se l'avesse sempre fatto.

Il suo non poteva certo definirsi un sorriso da circostanza.

Indossava un cappello di pile dal quale fuoriusciva una ciocca ribelle dei sui capelli corvini; lenti specchiate con una montatura da sportivo abituale e un bomber senza maniche su una tuta grigia.

Era la prima volta che permettevo ad uno sconosciuto di corrermi accanto per più di 5 minuti.

Ma perché lo facevo?

Ripensandoci , la mia memoria olfattiva, mi restituisce il ricordo del suo odore:sapeva di fresco,di sensuale,di buono.

Abbiamo corso lungo il percorso che a Villa Borghese siamo in molti a prediligere.

Non ci siamo detti una parola .

Segnavamo il passo all'unisono anche laddove io avrei potuto restare indietro.

Ascoltavo il rumore dei nostri passi.

Percepivo il suo respiro che a volte si sovrapponeva al mio.

Vivevo l'armonia del momento e la trovavo appagante.

Ma niente è per sempre, soprattutto se nei dintorni c'è qualcuno che conosci e che,non sempre ti fa piacere incontrare.

Mi sentii chiamare; voltandomi mi accorsi che a farlo era un mio  collega.

Avvertii l'irrefrenabile impulso di ignorarlo ma, essendo dotata di fulminei sensi di colpa decisi di sollevare un braccio con la precisa intenzione di salutarlo e la, remota speranza , che ciò fosse sufficiente.

Non lo fu perché allegro esclamò:

"Penelope aspettami, corro con te".

In quel preciso istante se una Katana giapponese mi avesse trafitta, sarebbe stato lo stesso che  tagliarmi con un foglio di carta.

Intanto il mio misterioso compagno aveva continuato senza di me, mentre il nuovo non la smetteva di parlare.

Mi guardavo intorno sperando di ritrovarlo. Non stavo neanche ad ascoltare quello che il mio logorroico compagno mi stava raccontando.

Ad un certo punto gli sentii pronunciare la frase :

" Penelope, toglimi una curiosità, ma da quanto tempo frequenti quel ragazzo?"

Pensai ad una sua farneticazione, ma gli risposi

" Quale ragazzo? Di cosa parli?"

Lui sorrise, io rallentai.

Lo fissavo aspettando che mi dicesse di più: infatti lo fece.

"Il ragazzo con cui stavi correndo prima...è nella scorta del giudice!

Mi bloccai, ansimante; lui fece altrettanto.

"Quale giudice?" feci di nuovo.

"L'unico che mi ha fatto perdere due cause" rispose seccato.

Ripresi a correre dimenticandomi di aspettarlo.

Lui nel vano tentativo di rallentarmi prese ad urlarmi:

" Sei un avvocato, non funzionerà!"

Mi fermai per cercare di riprendere fiato; mi piegai in avanti mettendo le mani sulle ginocchia. Lui mi raggiunse. Alzai lo sguardo. Mi fissava.

"Penelope, lo sai anche tu che non funzionerà"

"Vedremo" risposi e aggiunsi:

" al tuo posto non ne sarei così sicuro...ti farò sapere....ciao"

Ripresi a correre a perdifiato. Sorridevo e dentro di me sentivo di nuovo quella strana sensazione.

La stessa che mi annebbia il cervello ed è capace di farmi fare figuracce ma non saprei dirvi quanto mi rendeva felice provarla ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

IL DIARIO PERDUTO DI JANE AUSTEN di SYRIE JAMES

Post n°32 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da PenelopePriestly
 

(...)" Quelli che leggono i miei romanzi potrebbero chiedersi come può una donna,che nella sua vita non è mai stata corteggiata, e che non ha mai provato la meravigliosa sintonia di anima e corpo che unisce due persone, pretendere di scrivere sull'amore. La mia risposta è che una mente astuta e un occhio attento, uniti ad una fervida immaginazione, possono creare qualsiasi tipo d'illusione letteraria. La verità è che ho conosciuto un uomo che mi ha fatto provare realmente le profonde emozioni che descrivevo nei miei libri, che ha risvegliato la mia anima,da lungo tempo ormai sopita. Di quest'uomo non ho mai potuto parlare, ho dovuto relegare il mio amore per lui in un angolo nascosto del mio cuore e bandirlo per sempre. Io, però, non l'ho dimenticato."

E se la vita di Jane Austen non fosse esattamente come ce l'hanno raccontata? Se dietro i personaggi indimenticabili di Mr. Darcy, Willoughby e Edward Ferrars si nascondesse un uomo reale?  C'è un solo scritto che riporta questa storia mai dimenticata. Per Jane fu il più intimo, il più vero: il suo diario.

Nel solaio di un'antica villa inglese viene ritrovato il diario di Jane Austen. Anche qui, come nei suoi romanzi,le convenzioni sociali e la ragione si oppongono alla passione. Ma questa volta l'eroina è proprio la famosa scrittrice, e l'eroe è l'unico amore della sua vita: Mr. Ashford.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
« Precedenti
Successivi »
 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

odisseo3000rentadiPenelopePriestlylavoro_mrobi3130paperino_970erricopassaroattila.mz20007quigiorgio1pepito1969cicchina77pinna_marioAr0maNer0iunco1900
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963