IL BOSCO DELLE FATE

I sogni sono come le conchiglie
Che il mare ha depositato sulla riva,
Bisogna solo raccoglierle ed
Ascoltare la loro voce…

Serena estate
amici delle fate!
^_^

Cari Amici delle Fate,
lo sapevate che esistono conchiglie velenose?
Eh già, purtroppo è così…
sappiamo tutti che raccogliere le conchiglie
sia una passione per grandi e piccini,
basti pensare al fatto che molti,
dal ritorno delle loro vacanze,
tendono di solito a portare con sé
alcuni souvenir di qualche isola tropicale:
come dei pezzetti di corallo o qualche conchiglia,
specie se di forme strane… Ma attenzione!
Alcune di queste, apparentemente innocue,
sono in grado di portare danni all’ uomo
ed è il caso di conoscere alcune
norme basilari per la nostra salute.

Per esempio le conchiglie del genere conus,
che hanno una forma conica, sono dotate
di un potente veleno che viene iniettato
attraverso un barbiglio, che l'animale proietta
come un dardo verso il nemico o verso la preda,
rappresentata da vermi marini o piccoli pesci.
Tipicamente una puntura viene arrecata
nelle mani o nelle dita di un incauto curioso
o nei piedi dei bagnanti, ma avvelenamenti
si sono verificati anche in subacquei che
avevano riposto nel giubbetto equilibratore
una serie di conchiglie vive raccolte nei fondali
e in soggetti che si occupavano della
manutenzione in certi acquari.

Il veleno dei conidi può provocare
gravi danni all’ essere umano: come
nausea, vomito oppure debolezza,
talvolta diplopia (visione sdoppiata)
e parestesie locali, che durano diverse ore.
Gli avvelenamenti più seri si caratterizzano
per paralisi e insufficienza respiratoria;
dove è possibile la morte.

Per evitare il contatto con conchiglie velenose
si consiglia di seguire queste istruzioni:
• usare sempre quando si entra in acqua
(ad es. in mari esotici) scarpette di gomma
oppure una muta leggera in lycra
o in neoprene di basso spessore
• usare guanti (in neoprene o da lavoro)
può evitare lesioni alle mani, anche se
in molti paradisi tropicali il loro impiego
è vietato ai bagnanti e a subacquei
• non toccare mai nulla di quanto vive
o è presente nell'acqua, per
cristallina e innocua che possa sembrare.

Spero di esservi stata di aiuto con
questi piccoli consigli fatati! ^_*
Vi auguro un felice weekend
di mare e di pieno relax!
Divertitevi ma sempre
con estrema attenzione!
Ci tengo alla vostra salute!
Kiss kiss
^_^

*La Lucciola Spenta*

In un campo di grano alto e rigoglioso,
viveva una colonia di lucciole giugnoline.
Ce n’erano di luminose, molto luminose,
belle e meno belle:
Tra queste ce n’era una bellissima,
con gli occhi azzurro cielo anziché neri
come i suoi compagni o le sue compagne,
le ali affusolate e lucide,
ma era una lucciola spenta e non faceva luce.
Nessuno voleva giocare a nascondino con lei
perché non veniva mai vista
e quindi vinceva sempre.
Gli animaletti della terra
– le formiche, i vermetti, le lumache –
la prendevano in giro per questo suo difetto
e lei era sempre più triste e sola.
Un giorno, in un momento di tristezza,
era salita su una grossa spiga gialla
e si lasciava cullare dal vento.
Pensava a quanto fosse sola e iniziò a piangere.
Non si rese conto del tempo che passava
finché non fu buio.
Vide il sole scendere all’orizzonte e
la luna salire nel cielo,
mentre le stelle iniziavano ad accendersi.
Le lacrime che le cadevano dagli occhi
si andavano a posare sulla spiga
e con il bagliore della luna,
parevano mille diamanti
che brillavano nell’oscurità.
La luna vide quel bagliore,
strizzò gli occhi per vedere meglio si accorse
della piccola lucciola spenta che piangeva.
Perché piangi, piccola?
Dici a me? – esclamò sorpresa la lucciola –
Riesci proprio a vedermi?
Piango perché sono sola,
nessuno vuole stare con me perché non faccio luce.
La luna vedendo la sua profonda tristezza
si girò verso una piccola stella
che le stava sempre accanto:
La Stella del mattino.
La Stella del mattino era una piccola stella
che brillava solo di giorno
e nessuno quindi poteva vederla,
per questo, la notte, seguiva sempre la luna
nella speranza che la sua luce la illuminasse
e la facesse brillare come tutte le altre.
La luna allora disse alla stella:
Scendi laggiù e porta con te un mio raggio;
vai tra le zampette della lucciola spenta
e vola insieme a lei.La stella così fece,
scese giù avvolgendosi nel raggio di luna,
si adagiò tra le zampette della lucciola
e insieme iniziarono a volare.
Tutti ora potevano vedere la lucciola
e la stella volare felici e splendenti
nel cielo della sera d’estate.

***Daniela Trinci***

Per concludere miei cari Amici
di questo bosco incantato,
ho aggiunto anche un video con un brano
di Achille Togliani e si intitola
Le "Lucciole Vagabonde".
E' davvero piacevole ascoltarlo
e guardarlo ne vale veramente la pena,
rilassa ed è di un' armonia soave!
Per ascoltarlo cliccate sulla piccola
lucciola fatata qui in basso!

Ed è con questo brano
che auguro a tutti voi una
serena notte fatata illuminata
dalle lucciole del mio boschetto!
Notte miei cari dalla vostra
Lucciolosa Principessa!
Hihihihi ^_*

La tenerezza

E' dolce come l'amore
è importante come l'aria che si respira
è il sostegno per ogni giorno
è la speranza del nostro vivere
Ogni essere ha bisogno di lei
Di una parola, di una carezza,
La tenerezza
è come un ruscello
Che accarezza la natura
Con la freschezza dell'acqua
è segno di amore e di educazione
in tutte le persone di cuore
Porta un pò di felicità in ogni vita
La tenerezza
un sorriso donato dal cuore

Un abbraccio tenero tenero
dal bosco delle fate e...
un fiore per voi!
^_^