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Post n°2 pubblicato il 28 Novembre 2008 da auroramastrandreafat
Il progetto, promosso dalla Cooperativa L’Incontro di Cosenza, approvato dall’assessorato alle Politiche Sociali, della Regione Calabria, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale dell’Asp di Cosenza coinvolgerà molte aziende limitrofe a Cosenza in percorsi riabilitativi e di inserimento lavorativo a favore di un totale di 36 persone con disabilità psichica. E’ l’iniziativa “potenzialmente più innovativa e coraggiosa del territorio”. In attesa che la Fattoria Sociale realizzata dall’ASP, in provincia di Cosenza (zona bivio Luzzi) venga edificata e quindi possa accogliere i beneficiari dell’iniziativa, le 36 persone saranno impiegate all’interno delle aziende della provincia e parteciperanno alle attività di raccolta nei campi, pulizia, coltivazione e cura dei prodotti. A seguirli, , saranno dei tutor che li accompagneranno all’interno dell’azienda mostrando l’attività che saranno successivamente chiamati a svolgere in prima persona. I soggetti beneficiari verranno selezionati dai CSM e poi abbinati, a seconda delle loro abilità alle aziende……… Durante tutto il periodo di formazione verranno affiancati da tutor scelti dalla cooperativa e dai CSM, in seguito, nel periodo di inserimento in azienda, al tutor voluto dai soggetti promotori, si affiancherà un tutor aziendale, che li seguirà e affiancherà quotidianamente nelle attività. Il tempo relativo al seminario, alla formazione in aula e all’abbinamento tra aziende e disabili, durerà circa quattro mesi. Si prevede un inserimento in azienda dei disabili per il mese di febbraio o marzo 2009. Per tutto il periodo che i disabili trascorreranno in azienda a fini riabilitativi di inserimento socio-lavorativo relazioneremo trimestralmente sull’andamento dell’iniziativa in modo congiunto agli psichiatri e psicologi dei CSM di riferimento. La richiesta del contributo regionale per avviare la seconda fase del progetto sarà inoltrata entro la fina dell’anno 2008. Aurora Mastrandrea Referente progetto “benessere in fattoria” |
Post n°1 pubblicato il 16 Novembre 2008 da auroramastrandreafat
PROGETTO “ BENESSERE IN FATTORIA”
“La funzione sociale dell’agricoltura moderna nella terapia riabilitativa del disagio in Calabria”,è stato il tema che ha illustrato il progetto “Benessere in Fattoria” presso il T Hotel Lamezia per due giorni 25 e 26 ottobre e che ha visto l’avvicendarsi di prestigiosi relatori. Ideato dopo un lungo lavoro svolto con gli utenti che frequentano i centri diurni di riabilitazione Psicosociali della provincia di Cosenza, promosso dalla Cooperativa L’incontro di Cosenza, approvato dall’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Calabria e in collaborazione con i Dipartimenti di salute mentale dell’Asp di Cosenza. Questo progetto coinvolgerà molte aziende agricole in percorsi riabilitativi e di inserimento lavorativo in favore di persone con disabilità psichica. Aurora Mastrandrea referente per il progetto “Benessere in Fattoria” ha introdotto i lavori, illustrando lo scopo primario,gli obiettivi nonché le ricadute positive che un tale progetto potrà avere sul nostro territorio e nei soggetti beneficiari,sottolineando che “l’agricoltura è un settore variegato in cui i soggetti con disabilità mentale, possono trovare il proprio spazio in cui potersi muovere ed esprimere pienamente, per ritrovare una dimensione umana, poiché lo scopo primario del progetto è quello dell’inserimento sociale e lavorativo del disabile, il quale in seguito potrà venire assorbito dalle aziende o divenire imprenditore di se stesso, alla fine del percorso formativo. Ma i beneficiari sono tutti i soggetti coinvolti in questo circolo virtuoso: gli enti locali, i Comuni, le Province, le Aziende Sanitarie,le Cooperative, le aziende agricole, tutti sinergicamente volti con il loro impegno, alla costruzione di una società solidale e produttiva. Una sfida per migliorare la qualità della vita di tutti.” Anna Morelli nominata in qualità di medico psichiatra coordinatrice funzionale della riabilitazione psichiatrica nelle fattorie sociali in provincia di Cosenza, ha messo in evidenza un ulteriore aspetto importante, relativo ai soggetti da riabilitare,cioè l’eterogeneità dei gruppi di lavoro coinvolti che si andranno a formare; cioè soggetti che seppur con gradi diversi di patologie, insieme vengono inseriti nel progetto per la loro riabilitazione. Il direttore generale dell’Asp di Cosenza Franco Petramala, ha sottolineato le significative finalità della Fattoria sociale in cui si coniuga il rapporto natura – benessere e riabilitazione sociale .“ Un progetto che va sostenuto – ha detto Petramala - e che l’Asp di Cosenza ha acquisito perché davvero interessante, importante però, è il tempo di realizzazione di un progetto se si vuole far decollare un territorio per non lasciarsi alle spalle occasioni perdute in cui come in questo caso, si possono legare positivamente, istituzioni e parti sociali”. La cooperativa L’incontro come soggetto promotore ha attivato dei contatti con la Coldiretti proponendo modelli di convenzione da attivare con le aziende agricole. Pietro Tarasi dirigente provinciale della Col diretti di Cosenza ha nel corso del suo intervento, sostenuto il progetto mettendo in rilievo l’importante funzione che ha l’agricoltura nel nostro Paese e l’intenzione di implementarlo. In rappresentanza di Mario Oliverio Presidente della Provincia di Cosenza è intervenuto l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Ferdinando Aiello, plaudendo all’iniziativa, ha espresso l’idea che questo è un progetto in cui credere per come è stato concepito. Ma dove nascerà questa Fattoria ? Verrà edificata a Luzzi in provincia di Cosenza, il cui Sindaco Manfredo Tedesco ha affermato l’orgoglio di tutti i luzzesi alla decisione unanime del Consiglio comunale, che venga edificata la Fattoria e quindi possa accogliere i beneficiari dell’iniziativa, per un inserimento socio lavorativo ai fini riabilitativi, nel proprio territorio. “Un progetto di questo valore – ha detto il sindaco di Luzzi- non poteva non essere accolto “. Il momento più suggestivo è stato quando l’ingegnere Vincenzo Presta ha illustrato in tutte le sue parti il progetto della Fattoria che rispecchia le esigenze che i soggetti promotori hanno manifestato e sulle quali esso è stato concepito. Il Commissario dell’ARSSA Valerio Donato ha affermato come l’Agricoltura è il settore primario sotto tutti gli aspetti, evidenziando che “ognuno è ciò che mangia. L’Agricoltura come ad esempio quella biologica ci rende più sani,ci fa spendere di meno è parte della nostra esperienza e cultura”. Roberto Castagna segretario regionale della UIL ha tenuto ad evidenziare nel suo intervento il fatto che un Paese civile ed avanzato non può non occuparsi dei disabili e volere la loro riabilitazione , “un progetto ricco non solo di idee, ma contenente tante articolazioni – ha detto Castagna- che fanno superare quello scetticismo con cui in genere si guarda ai progetti. Questo è ambizioso, è rivolto a più soggetti ed in più stimola a prestare tanta attenzione e a credere che si possa realizzare”. Sono seguiti molti altri interventi che nello specifico hanno trattato come si mette in pratica un progetto di questa portata , cosi si sono avvicendati Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, docente di economia agraria che ha messo in evidenza quali vantaggi può offrire l’azienda agricola che opera per l’agricoltura sociale e Francesca Durastanti ricercatrice all’Università di Viterbo che ha portato gli esempi di come ci si cura in fattoria, delle fattorie sociali nate in Olanda gia da tanto tempo e spiegando la quantità di innovazioni di cui queste forme di agricoltura sono portatrici con risvolti economici importanti. Il Presidente di Rete Fattorie Sociali, Alfonso Pascale ha spiegato come i soldi possono essere orientati verso iniziative come questa, sensibilizzando l’attenzione delle politiche sociali; Aurora Cavallo infine, architetto e docente all’università La Sapienza di Roma,ha esposto sulla progettazione di spazi per giardini terapici , giardino terapia, spiegando la funzione del paesaggio e gli effetti benefici sui percorsi di guarigione dei pazienti e, l’importanza di concepire gli spazi, in relazione alle esigenze specifiche per percorsi educativi e terapeutici. “Il verde ci aiuta a ridimensionare il senso di onnipotenza,- ha detto Aurora Cavallo – insegna umiltà e ci educa al reale valore del tempo… la natura non giudica ma accudisce e guarisce.” Aurora Mastrandrea oltre che referente del Progetto, ha curato l’organizzazione di questi due giorni di convegno, si è mostrata molto soddisfatta anche se il suo rammarico è emerso per il fatto che gli assessorati regionali coinvolti (Sanità, Servizi Sociali, Lavoro e Agricoltura) non sono intervenuti neanche nominando un referente.
Gabriella Gualtieri (incaricato stampa ) |
Inviato da: brubus1
il 11/12/2008 alle 09:20
Inviato da: vulnerabile14
il 10/12/2008 alle 09:47