Un blog creato da fersal2011 il 29/05/2011

FERSAL2011

Sal, il suo mondo, i veri valori dell'Amore e dell'Amicizia

 
 
 
 
 
 

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SOLO E SOLTANTO UNA FAVOLA...

Post n°4 pubblicato il 31 Maggio 2011 da fersal2011
 
Foto di fersal2011

 

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Se ti perdi nell'infinito buio di te stesso, non dimenticarti che hai ancora le stelle.

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POST, O MEGLIO " FAVOLA " DEDICATA ALL'AMICA STELLAMARINA

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Sembrava che nessuno lo capisse più. Si stava trasformando il mondo intorno a lui ed anche lui stava cambiando. Perché non riusciva a capirlo? Dopotutto era sempre stata comprensiva nei suoi riguardi. Forse non aveva il coraggio di parlare chiaramente, non ora, non a lei.  Forse non era neanche un problema, questo; dopotutto non era vero che il gioco gli sembrava infantile... Ma ora Lui era cambiato e quello non era più il suo gioco , non ora. Era troppo presto per proseguire un gioco così. I suoi occhi tristi lo perseguitavano, ma non poteva tornare da lei, non ancora, non così. Lei forse non se n’era accorta, ma lui stava cambiando. Non era più un ragazzo e stava per uscire da quel guscio che lo aveva imprigionato così a lungo. Ormai era diventato una farfalla ed il mondo intorno a lui era un prato fiorito. Non potevano pretendere che stesse sempre sullo stesso fiore! Certo, quel fiore era speciale e lui lo amava, ma aveva fame ed era curioso. In fondo le farfalle volano da un fiore all’altro, assaggiandone il nettare e volando libere nel prato. Forse non riusciva a capirlo perché si era trasformata in un fiore, non in una farfalla, come Lui. Era un fiore strano, lei. Lasciava che altri insetti si avvicinassero, ma richiudeva i suoi petali senza permettere agli altri insetti di assaggiare il suo nettare.
Non era come gli altri fiori, dai petali sgargianti e multicolori che aspettavano le farfalle promettendo di non deludere le loro aspettative.
Sapeva che Lei non capiva la sua scelta, ma era necessario fare quell’esperienza, altrimenti sarebbe soffocato nel chiuso di una libertà rinnegata in favore dell’amore.
Solo che lui si sbagliava: lei aveva ormai capito che lui si era trasformato. Una notte, tra le Sue braccia, aveva visto aleggiare una farfalla nei suoi occhi. Aveva visto che l’amore non se ne era andato, ma che la paura di una gabbia immaginaria, nata tempo prima, lo aveva trasformato in una farfalla. Forse l’unico modo per riaverlo era trasformarsi in un fiore che desse il nettare più dolce del prato, ma così facendo rischiava di soccombere.
Non sapeva cosa fare e decise di pensare a lui, alla sua farfalla ed a cosa poteva renderlo felice ed aiutarlo a vincere la sua crisi.
Voleva vederlo sorridere di nuovo e decise di restare nel prato.  Si accorse che lei era cambiata. Le visite sugli altri fiori non lo segnavano tanto: erano esperienze, assaggi , niente di più  e le impressioni, i sentimenti provati sparivano in fretta, senza lasciare tracce evidenti.
Quel fiore, invece, era pericoloso. Sapeva anticipare le sue mosse, capiva le sue idee e lasciava segni che lo terrorizzavano.
La farfalla continuò a volare nel suo prato e capì che gli altri fiori non si rendevano conto di essere dei fiori, solo dei fiori. E non sapevano che lui era una farfalla libera ed allegra. Pensavano che lui fosse un ragazzo  simpatico,  ma un ragazzo e non si rendevano conto di sbagliare!
Solo lei aveva capito che lui non era un ragazzotto in cerca della solita facile avventura insignificante che doveva essere preso con la trappola più vecchia del mondo, nata con la donna...
Lui non era un ragazzo, non più, non ora, non ancora!

I fiori del suo campo credevano di essere degli esseri umani - ma presto avrebbero compreso che erano dei fiori , splendidi, dolci, ma fiori  e che lui, la farfalla, assaggiava, solleticava e visitava volentieri per sfamarsi, divertirsi, sentirsi libero e forse, un giorno, trasformarsi nuovamente in un ragazzo.
Forse, chissà, un giorno il fiore e la farfalla si sarebbero nuovamente trasformati . O forse no...
E’ importante, poi, saperlo?

Con un sorriso vi auguro un’altra splendida giornata…Sal

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Un passaggio del brano recita: " vento, no non ti darò ragione, questa volta non mi spingi giù...manderò più in alto l'aquilone fino a non vederlo più..." Il nuovo senso della mia vita. Sal

 

 

 
 
 
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