Creato da soleluna140 il 13/08/2008

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Citazioni nei Blog Amici: 14
 

   

 

 

PREGHIERA ALLA CROCE SANTA

lo
ti adoro o Croce Santa che, con le venerabili Membra di Nostro Signore Gesù
Cristo, fosti adorna e aspersa del suo Sangue prezioso adoro Te, mio Dio posto
in essa, e te o Croce Santa per amor Suo. Salve o vittima di salvezza offerta
per noi e per tutto il genere umano sul patibolo della Croce. Umilmente Ti
adoro. Salve o Sangue prezioso, sgorgato dalle piaghe di Nostro Signore Gesù
Crocefisso, per lavare i peccati di tutto il mondo. Umilmente Ti adoro e Ti
supplico di lavare l'anima mia. Per supplicare la Divina Misericordia; All'ombra
sicura della Croce, santo asilo dei tribolati, invincibile fortezza negli
incalzanti pericoli, che ci sovrastano, fiduciosi ci rifugiamo. Eterno Pietoso,
Dio per la Croce imporporata dal preziosissimo Sangue del Tuo Unigenito,
imploriamo difesa, protezione, preservazione da ogni danno e spavento. Al Tuo
Amore e alla Tua potenza, noi ci affidiamo! Umiliati sotto la Tua giusta e
paterna Mano ti presentiamo la Croce da cui fummo redenti e ti supplichiamo:
salvaci dal pericoli dell'ora presente. Su noi, su tutti, rivolgi la - Tua pietà
e Misericordia, o Signore. Compi il desiderio di Gesù nell'Ultima Cena, avere
un cuore solo e un'anima sola con Te sotto il Vessillo della Croce. GESU' MIO
MISERICORDIA! Adorazione a Gesù Crocifisso: Salvatore nostro Gesù Cristo, ti
adoriamo morente sulla croce per nostro amore e ti ringraziamo perché sei morto
per salvarci dall'inferno. Eterno Padre, ti offriamo il Tuo figlio pendente
sulla Croce, nudo, straziato, trafitto di spine e chiodi, insanguinato,
languente, moribondo e penante. Grande Iddio, è il Tuo Figlio che ti offriamo
in questo pietoso stato, ricevi il Suo divin Sacrificio, accetta questa offerta
che noi ti facciamo. Egli è il prezzo del nostro riscatto, è il Sangue di un
Dio, è la Morte di un Dio, è Dio stesso vittima per noi, che ti offriamo in
espiazione dei nostri peccati. Te lo offriamo per il sollievo delle anime sante
del Purgatorio, dei cuori afflitti, perseguitati, degli ammalati, per chiederti
la conversione dei peccatori, la nostra e dei nostri parenti, la perseveranza
dei giusti, la propagazione della fede, la conservazione della pace e per il
buon esito dei nostri progetti, per ottenere tutti i soccorsi spirituali e
temporali che ci sono necessari; a maggior tua gloria e per la salvezza di tutte
le anime.
 
 
 

BAUDELAIRE "TRISTEZZE DELLA LUNA

Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,

lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s'estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.

Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore

nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d'opale.
e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.

 
 

GRAZIE DOLCE AMICA MERYALIPERVOLARE DI QUESTO TUO REGALO

 
UN DONO
di Mahatma Gandhi



Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
 
 

 

 

DON PINO PUGLISI

Don Giuseppe Puglisi.jpg

Don Giuseppe Puglisi nasce nella borgata palermitana di Brancaccio il 15 settembre 1937, figlio di un calzolaio e di una sarta, e viene ucciso dalla mafia nella stessa borgata il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno.

sacerdote del Signore missionario dell vangelo
formatore di coscienze nella verità
promotore di solidarietà sociale
e di servizio ecclesiale
nella carità

Tra le sue citazioni:

La testimonianza che diventa martirio.
"Il discepolo di Cristo è un testimone.
La testimonianza cristiana va incontro a difficoltà, può diventare martirio.
Il passo è breve, anzi è proprio il martirio che dà valore alla testimonianza.
Ricordate San Paolo: "Desidero ardentemente persino morire per essere con Cristo".
Ecco, questo desiderio diventa desiderio di comunione che trascende persino
la vita".
 

 

UTAH, USA: TORNA LA FUCILAZIONE

Post n°151 pubblicato il 12 Marzo 2015 da soleluna140

Risultati immagini per fucilazione torna in usa
Il Senato dello Utah supera la carenza di Pentobarbital per l’iniezione letale dei condannati a morte approvando una legge che autorizza l’esecuzione tramite fucilazione.
Questo è quello che lasciamo ai nostri figli. Un sogno americano, fatto di democrazia, lavoro..... "YES WE CAN". In realtà fatto di progetti e programmi di morte.
Risultati immagini per dead

 
 
 

8 marzo dedicato ad una ragazzina speciale

Post n°150 pubblicato il 06 Marzo 2015 da soleluna140

Mentre le nostre figlie nel nostro ricco e prosperoso occidente stanno dietro a

bilancie e abiti firmati, una ragazzina di 17 anni il giorno 10 Dicembre 2014

riceveva il premio nobel per la pace.

Era il 9 ottobre 2012,  quando alcuni islamici fanno irruzione nel suo autobus

per la scuola a Mingora, in Pakistan, e uno di loro chiede: "Chi è Malala?", poi

gli spara un colpo in testa. Il proiettile affonda nell'angolo destro del cranio ed

esce dalla nuca. Tra la vita e la morte, la giovane ragazza lotta in un ospedale

di Birmingham, in Gran Bretagna, dove riprende conoscenza sei giorni più tardi.

"Ero terrorizzata. L'unica cosa che sapevo è che Allah mi ha concesso una nuova

vita", ha raccontato nella sua autobiografia Malal "Io, Malal", un best seller

internazionale.

 Tre anni Malala prima aveva scritto un testo raccontando il caos della città

in cui viveva e i roghi delle scuole femminili da parte dei talebani. Il testo fu

pubblicato sul sito della BBC e circolò molto in Pakistan.

In particolare, Malala ha ricordato le bambine che non vengono istruite

solo per il fatto di essere femmine: «Racconto la mia storia non perché

sia unica, ma perché è la storia di molte ragazze… Io rappresento molte

ragazze, sono quei 66 milioni di ragazze prive di istruzione. E oggi quella

che si alza non è soltanto la mia voce, è la voce di quei 66 milioni di ragazze».

 

« Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senape, che

un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti

i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa

un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami »   

 
 
 

Il libro di Nada Franceschini

Post n°149 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da soleluna140

copertina_franceschiniLa presenza femminile soprattutto nell’ambito religioso è stata maggiormente penalizzata per motivi storico-culturali, che contraddicono l’Annunzio Evangelico fondato sull’Incarnazione da Donna. Il valore unitario del Battesimo – come del resto di ogni sacramento – non può essere
diminuito da un altro sacramento, il Ministero Ordinato, discriminante rispetto all’umanità di natura duale. Come non sarebbe “cristianamente” concepibile una Chiesa tutta al femminile, così non può essere ancora “cristianamente” concepibile una Chiesa tutta al maschile. Un’emergenza educativa ed evangelica esiste all’interno della Chiesa, che esclude come Ministro Ordinato la donna, dalla quale attualmente non si può prescindere senza colpire gravemente l’Annuncio di Salvezza Evangelico, ossia Cristo stesso, nato e donato da Maria, che, per la Sua unica Immacolata Concezione, è Primo Sacerdote dopo Cristo.

 

 
 
 

Francesco speranza del mondo.

Post n°148 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da soleluna140


..
Era il 13 marzo 2013, ed in quella  serata buia, grigia, piovosa e triste, 
all’improvviso  un arcobaleno nasceva dal connubio della pioggia, 
le miserie del mondo e dal sole, lo Spirito di Dio  ,  un arcobaleno  
di speranza e pace, è
 Francesco  il successore di Pietro.
..
Francesco speranza del mondo.
..
Francesco con i suoi scarponi neri ,  con la sua croce di metallo al petto,
Francesco senza la sua super car,  senza la sua nobile dimora,
Francesco un uomo tra gli uomini, un uomo che parla il linguaggio degli uomini,
quel linguaggio che piace a Dio.
..
Francesco speranza del mondo.
..
Francesco come Gesù abbraccia i bimbi, gli ammalati i sofferenti,
è vicino ai poveri, parla e vive dell’amore del Padre
 e come Gesù  caccia i sepolcri imbiancati dal tempio.
..
Francesco speranza del mondo.
..
Francesco che non giudica ma ama, ama il fratello cristiano
 come quello islamico , ebraico, ama il credente e quello che non crede.
 Francesco che si fa seme di pace e fratellanza nel mondo.
..
Francesco speranza del mondo.
..
Francesco caricato della sua Croce, non molto diversa da quella diGesù,
Una Croce carica di scandali e crimini della Chiesa verso i più deboli,
una Croce carica di guerre , di violenze, di stermini nel mondo , 
una Croce caricata insieme agli ultimi, ai poveri, agli emarginati.
..
Francesco speranza del mondo.
..
Francesco che per la prima volta guarda alla donna
 non come “ mondo di peccato , perdizione o appendice dell’uomo”
 ma come opportunità , speranza e vita per la Chiesa e per il mondo intero.
..
Francesco speranza e luce del mondo e sale della terra.

 
 
 

NO ALLE GUERRE IN NOME DI DIO

Post n°147 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da soleluna140

 

No No alla guerra in nome di Dio

No all'omicidio in nome di Dio

Qualunque sia il nostro Credo, qualunque sia la nostra religione, nessun Dio grida

vendetta, o sangue.L'uomo da sempre fa le guerre e uccide suo fratello in nome di Dio,

ma Dio non vuole questo.

Sono degli uomini abominevoli interessati solo al denaro ed al potere, che da sempre

uccidono e peggio fanno uccidere dietro  un Dio a cui loro per primi non credono.

Uomini ipocriti, falsi, incitano i loro fratelli più deboli alla guerra santa,      

giocando sulla fragilità, sull'ignoranza, sulla povertà e sull'opulenza dell'Occidente,

manipolando le menti dei più deboli, degli emarginati. 

Posso comprendere la rabbia e l'orrore nato nei vostri cuori fratelli e sorelle,

per le vignette dissacranti il Vostro Dio, ma nessuno per questo è autorizzato

ad uccidere.

 Se il Corano come dice Papa Francesco è un libro di pace,

Che senso ha la guerra in nome di Dio?

Che senso ha indottrinare ed armare i bambini alla guerra Santa?

Che senso ha lapidare le donne?

Che senso ha costringere delle bambine di 11 12 anni  a sposare uomini di oltre

cinquanta, sessanta anni.

 

 [un+allievo+di+una+scuola+coranica.jpg]

[donna+musulmana+con+il+marito.jpg]

[DONNA+ADULTERA+VIENE+SEPLOTA+PER+LA+LAPIDAZIONE.jpg]

Fratelli e sorelle musulmani, queste foto non vi appartengono, voi siete uomini

e donne giusti di fede islamica, ed in nome del VostroAmato Dio  Allah. siate

voi oggi dei piccoli semini di pace, la pace va costruita insieme noi con Voi affinchè

i nostri figli possano vivere in un mondo migliore, qui in  Italia,  in Siria

, in Pakistan ed in tutti quei luoghi più sperduti del mondo. 

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Salam, Shalom, Pace, Peace.....

 
 
 

Il Papa del sorriso, il Papa della speranza, un uomo santo, un uomo buono

Post n°142 pubblicato il 26 Agosto 2013 da soleluna140

 Post n°118 già pubblicato il 23 Agosto 2012 da soleluna140

     

 

 26 Agosto 1978 / 28  Settembre 1978

Quante cose vorrei dirti o Santo Padre

in questi giorni che ricorre l’anniversario della tua elezione a successore di Pietro,

quante emozioni vorrei descrivere quando ti osservo nelle tue vecchie foto.

Te sei sempre lì con il tuo sorriso: ed

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 Seppur breve sia stato il tuo pontificato

 e se anche  abbia scatenato critiche nelle alte gerarchie ecclesiastiche,

quando hai trattato temi come la maternità di Dio,

 nel cuore degli uomini hai fatto sgorgare  fiumi di amore e di gioia pura.

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 In quegli anni Roma bagnata dal sangue di molti innocenti,

 ha vissuto per pochi giorni un ondata ed un profumo di intensa spiritualità,

 il tuo sorriso, le tue parole, hanno lasciato un segno dentro di noi.

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 Te che non sei mai stato un reggente,

 come invece la storia della chiesa ha sempre identificato il successore di Pietro,

 ma un semplice e puro missionario, il catechista di Gesù,

 la Tua umiltà, la Tua semplicità,

ci parlavano di Dio Padre,Figlio e Spirito Santo.

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 Qualcuno ti voleva far passare come un pontefice malato e fragile ,invece eri forte,

 la tua forza era  quella di  riuscire a trasmettere a tutti gli uomini con semplicità,

 il messaggio dell’amore di Dio,

come la Tua forza sarebbe stata anche quella di voler trasformare la Chiesa,

 da  “business” a casa dei poveri.

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 Sei stato per noi un'impronta del passaggio di Dio sulla terra,

ed anche se la tua tomba è semplice , scarna senza i fiori degli uomini,

 lì, si percepisce il profumo inebriante del Cielo.

 

Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 Te ora respiri il profumo del Cielo, il profumo della vita eterna.

Te ora vivi nella Luce del Cielo, in quel Cielo dove la notte non esiste

 e dove la purezza dei giusti riempie il tutto di una Luce bianca e limpida,

ed in quel Cielo dove Dio Padre stringe a sé tutte le creature speciali come Te.

 

  Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 La Tua Santità seppur non riconosciuta agli occhi della Chiesa,

 è grande agli occhi di Dio Padre e degli ultimi.

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 

 Tu sei Lì che ci guardi e proteggi, che ci guidi e difendi,

sei ora un Angelo tra gli Angeli, un Santo tra i Santi,

 fa o Nostro Santo Padre che la Tua Luce,

 il Tuo sorriso illumini sempre il percorso di vita nostro e delle nostre famiglie.

 

 Il tuo sorriso ha aperto i nostri cuori.

 
 
 

FLASH MOB CON FRATI E SUORE

Post n°140 pubblicato il 10 Aprile 2013 da soleluna140

 

"Voglio veder ridere. Un cristiano non ha alcun motivo per essere triste e ne ha tanti per essere contento."
Sant'Igazio di Loyola

Chi ha scelto Marina Piccola per godere dei rari sprazzi di sole si è imbattuto in un insolito flash mob. Frati e suore francescani, insieme a decine di ragazzi, hanno dato vita a uno spettacolo a sorpresa sul piazzale tra la spiaggia e il porticciolo.

L'iniziativa, inserita nella missione che dal 5 aprile e fino al 14 ha come teatro Cagliari, è stata replicata alle 18 in piazza Yenne ma fermata dai vigili urbani. La musica si è spenta all'improvviso, perché mancava l'autorizzazione del Prefetto. "Intralcio al traffico pedonale", hanno detto gli agenti.

Lo spettacolo ha comunque regalato allegria a chi si è imbattuto nell'insolita compagnia, tra sai e veli in frenetico movimento.

Così, col Tau al collo e sotto la croce, hanno preso in prestito le regole di un evento che l'immaginario collettivo lega a manifestazioni profane e fatto esplodere un inno alla gioia.

Testo tratto da Unione Sarda.it

 
 
 

L’omaggio di Papa Francesco alle donne

Post n°138 pubblicato il 03 Aprile 2013 da soleluna140

 

Ancora un messaggio molto forte da Papa Francesco nell'udienza generale del mercoledì. Un omaggio al ruolo delle donne nella società, testimoni della resurrezione di Gesù.

 

  

 

Con un sorriso aperto e sincero più che mai, Papa Francesco ha dichiarato:

E’ bello che le donne siano le prime testimoni della Resurrezione . Gli evangelisti hanno solo raccontato quello che le donne hanno visto. E’ un po’ la missione delle donne dare testimonianza.

 Grande Papa Francesco non finirà mai di stupirci, niente di così grandioso credo sia mai arrivato dalle alte gerarchie ecclesiastiche, spero che questo sia un primo grande passo, perché la donna anche nella Chiesa possa avere una sua dimensione, un ruolo non rilegato solo alle braccia o alla meditazione della Chiesa Cattolica, ma anche a testimonianza del  Cristo Risorto.

Credo e lo spero nel profondo del mio cuore che la Primavera della Chiesa sia iniziata, che Dio protegga sempre Papa Francesco.

 

 

Tratto da alcuni miei vecchi post:

 Erode tentò di ucciderlo ancora in fasce, i giudei non lo riconobbero, Giuda lo tradì, il Sinedrio lo condannò, Pietro lo rinnegò e i romani lo crocifissero. Solo le donne non lo tradirono: prima, tra tutte, Maria SS., che, con un coraggio inconcepibile in una donna della sua epoca, benché giovanissima non esitò ad affrontare il giudizio della gente e del Suo promesso sposo Giuseppe, il rischio di dover trascorrere il resto della Sua vita da mendicante, pur di rispondere al progetto che l'Onnipotente aveva su di Lei; che fu madre dolcissima e tenerissima di un Bimbo che aveva solo una cosa diversa dagli altri bambini: era Dio! Accettò con semplicità questo che avrebbe fatto impazzire qualunque essere umano... E, con un coraggio ancora più grande, e con una fede che trova riscontro solo in Abramo, prima di Lei, accettò il destino tragico che attendeva quel Bimbo e che l'avrebbe vista un giorno piangere ai piedi di una croce. Una donna, per prima, riconobbe in Lui il Messia, ancor prima che nascesse: Elisabetta, cugina di Maria,

Maria trascurò di aiutare la sorella Marta nei lavori di casa e Gesù dichiarò che si era presa la parte migliore, e gli episodi della donna di Cana, e dell'elemosina lo dimostrano; la samaritana, trovandosi con Lui al pozzo, lo ascoltò, lo comprese e gli procurò una gran folla desiderosa di ascoltare da Lui le cose che ella aveva loro riferito; ad una donna Gesù si manifestò per la prima volta, dopo la Resurrezione,

E fin dall'inizio della predicazione apostolica della Buona Novella del Regno di Dio, le donne furono in prima fila, ospitando e sostentando chi portava l'annuncio, organizzando riunioni, offrendosi al martirio per amore di Gesù. La Chiesa di Pietro deve il superamento di tanti momenti bui e difficili, anche (e forse soprattutto) alle donne, che nei tempi di più diffuso ateismo non hanno lasciato vuote le chiese, anche in quei paesi dove il cattolicesimo era visto come una minaccia da combattere. Tra le donne troviamo alcune delle più luminose figure della Storia della Chiesa, dalle origini ai nostri tempi.

Gesù instaurò con le donne che lo seguirono un rapporto di grande rispetto ,così come con gli uomini: senza remore, senza pregiudizi, né condizionamenti di sorta, né comportamenti misogini. Un contatto improntato si al rispetto, ma anche alla delicatezza ed al riconoscimento della pari dignità dell'uomo.

 
 
 

Una donna : la prescelta per portare l’annuncio di risurrezione.

Post n°137 pubblicato il 29 Marzo 2013 da soleluna140

 

GIOVANNI 20,11-18
L’incontro di Maria Maddalena con il Signore Risorto

[11] Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro,

 [12] ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l'altro ai piedi, lì dov'era stato il corpo di Gesù.

 [13 ]Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto».

 [14] Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.

 [15] Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò».

 [16] Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!»

 [17 ] Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"».

 [18] Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

 
 
 

Donna, ecco tuo figlio.

Post n°136 pubblicato il 28 Marzo 2013 da soleluna140

 

 

 

 

 

 

Alla donna ha affidato il mondo prima di morire:

Donna, ecco tuo figlio,(Gv 19,25-27)

 
 
 

LAUDATO SII O MI SIGNORE PER FRATELLO PAPA FRANCESCO

Post n°135 pubblicato il 18 Marzo 2013 da soleluna140

La sera del 13 Marzo 2013

In una serata dove il cielo non era del colore dei tramonti romani,

dove nell’aria  non si percepiva ancora il profumo della primavera,

in una Roma quasi triste e buia,

un arcobaleno di speranza e amore invadeva all’improvviso il cuore dei romani

 e di quelli che per un giorno erano riuniti sulla piazza più bella del mondo,

esultanti di gioia, che ringraziavano e lodavano  Dio per il dono di Papa Francesco, 

 un uomo puro venuto dalla fine del mondo, il parroco delle favelas,

che con la sua veste bianca essenziale e con la sua Croce di  semplice sacerdote del mondo,

 da quel balcone della Basilica di San Pietro stringeva in un abbraccio,

di tenerezza e amore  tutta l’umanità.

Sembrava quasi timido,  fuori luogo, in quella casa tanto diversa dal suo ambiente,

dalla sua quotidianità  ma quando diceva :”Buona sera fratelli e sorelle”,

diventava all’improvviso San Francesco,

 il frate scalzo che ha travolto il mondo di pace e misericordia ,

ed in quella serata buia e triste,il calore di quell’abbraccio riscaldava tutti i nostri cuori, 

sembrava quasi che lo Spirito di Dio lasciata la cappella sistina,

 aleggiasse ancora  su Piazza san Pietro infuocando di sentimenti puri

 tutti coloro che erano sulla piazza,

 gli stessi sentimenti che poi arrivavano in ogni angolo del mondo,

 attraverso i mezzi di comunicazione,

il contagio era avvenuto,lo stesso contagio di pace e lode a Dio,

 che il poverello D’Assisi aveva causato quasi mille anni fa,

 nei cuori degli uomini di ieri e di oggi facendosi difensore dei poveri,

 degli ultimi, diventando ambasciatore di pace in Oriente,

 si rivoluzionario, anticonformista San Francesco,

ma sempre difensore estremo della Croce, della Croce Santa.


Altissimo, onnipotente, buon Signore

tue sono le lodi, la gloria e l'onore

ed ogni benedizione.

A te solo, Altissimo, si confanno,

e nessun uomo è degno di te.

 

Laudato sii, o mio Signore,

per tutte le creature,

specialmente per messer Frate Sole,

il quale porta il giorno che ci illumina

ed esso è bello e raggiante con grande splendore:

di te, Altissimo, porta significazione.

 

Laudato sii, o mio Signore,

per sora Luna e le Stelle:

in cielo le hai formate

limpide, belle e preziose.

 

Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e

per l'Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo

per il quale alle tue creature dai sostentamento.

 

Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua,

la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.

 

Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco,

con il quale ci illumini la notte:

ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.

 

Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,

la quale ci sostenta e governa e

produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.

 

Laudato sii, o mio Signore,

per quelli che perdonano per amor tuo

e sopportano malattia e sofferenza.

Beati quelli che le sopporteranno in pace

perchè da te saranno incoronati.

 

 

Laudato sii, o mio Signore,

per nostra sora Morte corporale,

dalla quale nessun uomo vivente può scampare.

Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.

Beati quelli che si troveranno nella tua volontà

poichè loro la morte non farà alcun male.

 

Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltate.

 

 
 
 

RINNOVAMENTO E LIMPIDEZZA

Post n°134 pubblicato il 01 Marzo 2013 da soleluna140

ALLA CHIESA ROMANA CHE SI APPRESTA A ELEGGERE IL SUCCESSORE DI PIETRO:

a pochi giorni dalla elezione del successore di Pietro,  in nome di Gesù Cristo

che consola gli afflitti, che sazia chi ha fame e sete di giustizia, che chiama figli di Dio coloro che operano per la pace, che dona il Regno di Dio ai poveri in spirito, ai perseguitati per causa della giustizia, che dona misericordia ai misericordiosi, che ai miti farà ereditare la terra e che ai puri di cuore farà il più grande e straordinario dono, la sua visione, il popolo cristiano è con Voi,  si il popolo cristiano tutto.

Ora Voi tutti con il sostegno della preghiera del Popolo di Dio avete il dovere di eleggere il nuovo Pontefice, compito arduo e complesso, sulle vostre decisioni dipenderanno le sorti del popolo di Dio , in un tempo così difficile e ostile all'evangelizzazione.

Il nuovo Pontefice dovrà portare alla Santa Romana Chiesa una ventata di Primavera, il profumo di Dio , dovrà indicare la Via al suo popolo tramite  Cristo unico e solo che può portarci a Dio.  far conoscere la Verità, poichè Dio è la Verità e tutte le verità incluse quelle terrene che per secoli la Chiesa ha nascosto devono essere rivelate, ed infine far conoscere all'uomo di oggi, la vera e profonda Vita che inizia su questa terra e culmina con la Visione di Dio dopo la morte terrena.

Il secolo passato ci ha donato grazie al Dono dello Spirito Santo, Santi Pontefici, ma oggi più che mai abbiamo bisogno di un Santo Santo Pontefice, un Pontefice che possa affrontrare con il dono dello Spirito Santo che è portatore si di sapienza, intelletto e consiglio ma è anche di  timore di dio, tematiche come le vocazioni, il matrimonio ai sacerdoti, il sacerdozio femminile. In un Italia dove tutto sembra essere stato messo in discussione, il crollo della politica, il dilagarsi della corruzione e del malcostume, il calpestare dei diritti dei più deboli, anziani e bambini, la mancanza di futuro per i nostri giovani ormai allo sbando, la Chiesa deve assolutamente rinnovarsi, pulirsi, tagliare i rami secchi, il grano deve essere separato dalla gramigna altrimenti quest'ultimo infesterà i semi buoni, e la Verità deve vincere sempre. Da credente non vorrei mai che la mia Chiesa finisse per crollare come è crollato il sistema politico italiano, soffocato o annientato dalla prepotenza degli uomini , il pericolo c'è per Santa Romana Chiesa, i segnali ci sono,

non basta vedere la piazza di San Pietro piena a salutare il Santo Padre Benedetto XVI che conclude il suo pontificato a gridare al miracolo, alla fede ritrovata, questi sono episodi di straordinaria fede, ma queste persone dopo tornano a casa, la festa, l'emozioni finiscono, e il male della nostra società è sempre in agguato.

Sarebbe bello avere un pontefice rinnovatore come Giovanni XXIII, e  straordinario ed umile  come colui che per 33 giorni ci ha fatto conoscere il sorriso di Dio come Papa Luciani. Un Santo Padre che ha fatto una tra le affermazioni più belle della storia della Chiesa, "Dio è Padre ancor più Madre". Scandalose, irreali? No verissime, quale quale amore più grande se non quello di una mamma? Abbiamo bisogno di un Papa forte e coraggioso che cambi e rinnovi la Chiesa e di un Papa tenero ed affetuoso che sappia anche amare l'uomo di oggi solo, e in lotta con se stesso.

Un Augurio a Voi e che lo Spirito Santo scenda abbondantemente su di Voi affinchè il nuovo Pontefice della nuova era sia il Sale della Terra e la Luce del Mondo.

 
 
 

José Mujica

Post n°133 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da soleluna140

José Mujica
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José Alberto "Pepe" Mujica Cordano (Montevideo, 20 maggio 1935) è un politico uruguaiano, conosciuto pubblicamente come Pepe Mujica, Senatore della Repubblica e Presidente.[1] Il suo mandato è iniziato il 1º marzo 2010.

Con un passato da guerrigliero ai tempi della dittatura, è stato eletto come deputato, senatore ed infine tra il 2005 ed il 2008 ha ricoperto la carica di ministro "de Ganadería, Agricultura y Pesca". È stato il leader della corrente del Movimento di Partecipazione Popolare, settore maggioritario del Frente Amplio fino alle sue dimissioni avvenute il 24 maggio 2009. Il 30 novembre 2009 ha vinto le elezioni presidenziali, battendo al ballottaggio Luis Alberto Lacalle.

Dal 2005 è sposato con la senatrice leader storico del MPP Lucia Topolansky  È vegetariano.

Mujica riceve dallo stato uruguaiano un appannaggio di 12.000 dollari al mese per il suo lavoro alla guida del paese, ma ne dona circa il 90% a favore di Organizzazioni non governative ed a persone bisognose. La sua automobile è un Maggiolino degli anni '70. Vive in una piccola fattoria nella periferia di Montevideo. Il resto del suo stipendio è circa di 1.500 dollari; in un'intervista il presidente ha dichiarato: "Questi soldi mi devono bastare perché ci sono molti Uruguaiani che vivono con molto meno!"

Candidatura presidenzialeIl 13 e il 14 dicembre 2008 si è tenuto il congresso del Frente Amplio che aveva l'obiettivo di stilare il programma di governo per il successivo periodo presidenziale tra il 2010 e 2015 ed ha candidato ufficialmente José Mujica alla presidenza. Ciò ha suscitato polemiche tra gli altri potenziali candidati, Danilo Astori, Marcos Carámbula, Daniel Martinez ed Enrique Rubio, che pretendevano condizioni eguali tra tutti gli aspiranti alla corsa presidenziale.

Successivamente sia Martinez che Rubio hanno rinunciato alla corsa e i candidati alle primarie erano tre: Astori, Carámbula e lo stesso Mujica.

Il 24 maggio 2009 Mujica ha lasciato la guida del suo movimento affermando che tale scelta è stata dettata dal fatto che il candidato rappresenta non un settore specifico ma tutto il partito.

Il 28 giugno 2009 Mujica è stato eletto candidato Presidente del Frente Amplio con il 52% dei voti a fronte del 39% del suo principale avversario, Danilo Astori.Tra le prime proposte di Mujica figura la vendita di parte di azioni di imprese statali.

 

 
 
 

"Rinnovarsi nello spirito per il Bene"

Post n°132 pubblicato il 19 Febbraio 2013 da soleluna140

 Chi fa parte della Chiesa deve "rinnovarsi nello spirito", rinnegando "l'orgoglio e l'egoismo". Inoltre non bisogna mai "strumentalizzare Dio per i propri fini", in particolare per il "successo" e il "potere". E quando la vita, come sempre succede, ci pone "a un bivio", non si deve seguire "l'interesse individuale", ma "il vero Bene". ...

La Chiesa, che è madre e maestra - scandisce il papa -, chiama tutti i suoi membri a rinnovarsi nello spirito, a ri-orientarsi decisamente verso Dio, rinnegando l'orgoglio e l'egoismo per vivere nell'amore".

 
 
 

Le Dimissioni di Benedetto XVI

Post n°131 pubblicato il 13 Febbraio 2013 da soleluna140

 

 

 

 “Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza”. 

No, queste parole non sono di un sovversivo, di un anticlericale, queste sono le parole di Benedetto XVI allora cardinale Ratzinger in occasione delle ultime via crucis del pontificato di Giovanni Paolo II.

Dalla lunga lettera scritta da  Papa Benedetto alle vittime della pedofilia da parte del clero irlandese, ho voluto evidenziare quanto segue:

 ….Avete sofferto spaventosamente e io ne sono veramente addolorato. So che nulla può cancellare il male che avete sopportato. È stata tradita la vostra fiducia, e la vostra dignità è stata violata. Molti di voi avete sperimentato che, quando eravate sufficientemente coraggiosi per parlare di quanto vi era accaduto, nessuno vi ascoltava. Quelli di voi che avete subito abusi nei convitti dovete aver percepito che non vi era modo di fuggire dalle vostre sofferenze. È comprensibile che voi troviate difficile perdonare o essere riconciliati con la Chiesa. A suo nome esprimo apertamente la grande vergogna e il rimorso che tutti noi proviamo…..

 

 

dal discorso di Papa Benedetto XVI al Parlamento tedesco 23/11/2011

…..La politica deve essere un impegno per la giustizia e creare così le condizioni di fondo per la pace. Naturalmente un politico cercherà il successo che di per sé gli apre la possibilità dell’azione politica effettiva. Ma il successo è subordinato al criterio della giustizia, alla volontà di attuare il diritto e all’intelligenza del diritto.

Il successo può essere anche una seduzione e così può aprire la strada alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia. “Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta sant’Agostino.

Noi tedeschi sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio.

Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio.

Servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico. In un momento storico in cui l’uomo ha acquistato un potere finora inimmaginabile, questo compito diventa particolarmente urgente. L’uomo è in grado di distruggere il mondo. Può manipolare se stesso……

 

 

Non contiamo poi gli appelli per la pace, alla solidarietà tra         i popoli ricchi e quelli poveri, il rispetto dell’ambiente.

 Una vita da pontefice per molti vissuta  nel silenzio, dalla     quale si potrebbe intravedere quasi una fragilità, no Papa Benedetto XVI  non è questo, lui ha dimostrato fin prima dell’elezione a successore  di Pietro di voler cambiare le cose, ha cercato sempre la verità, si è vergognato ed ha chiesto perdono per i crimini della Chiesa, un grande uomo che come succede sempre per i giusti rimane solo, solo a combattere la  corruzione, il malcostume, l’ opulenza del Vaticano. Ora alla veneranda età di 85 anni, dopo aver combattuto da vero  ministro di Dio, con la sua grande umiltà, dignità ed anche     forza e coraggio, ha detto basta, stanco si per l’età e le  patologie ad essa legate, ma principalmente stanco per        aver sofferto con il suo popolo le sofferenze inflitte al suo gregge dalla sua Chiesa stessa.

 

Una preghiera:

Santo Padre la Sua missione su questa terra non è finita, ora riponiamo in Lei uomo Santo e Buono, instancabile lavoratore della vigna del Signore, le nostre preghiere,  le preghiere dell’uomo di oggi, combattuto tra il bene, portatore di pace e solidarietà e il male con  le sue guerre, con l’egoismo e l’incapacità di amare, affidiamo anche    alle sue preghiere l’elezione del nuovo pontefice di Roma, affinché l’uomo che verrà possa continuare nel cammino della verità, la verità  di cui l’uomo ha estremamente bisogno, e che ci conduce alla vera vita ,alla luce di Dio.

Che Dio possa sempre proteggerla, le siamo vicini con la preghiera.

 
 
 

LA FEDE

Post n°130 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da soleluna140

 

Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede... -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.

TRILUSSA

http://www.youtube.com/watch?v=08XUGVt1Da4&feature=player_detailpage

 
 
 

"IO SONO RICCA PERCHE' LIBERA"

Post n°129 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da soleluna140

 

 

Da bambina non amavo la storia, troppe date, troppi nomi da ricordare, mio padre al contrario, la adorava, la casa poi era piena di libri di storia , Montanelli era il suo preferito,io amavo mio padre ecosì anch’io senza alcuna imposizione ma quasi per amore familiare, con il passare del tempo ho imparato a leggere ed ad apprezzare i suoi libri di storia.Da un po’ di tempo a questa parte più di  qualcuno afferma  che i testi di storia oggi siano faziosi, che la storia sia scritta dai vincitori e di conseguenza alterata e di parte.Io non voglio entrare in polemica né con la storia dei vincitori né con la storia dei vinti. Io oggi voglio scrivere la storia vissuta del secolo passato dei miei nonni, in particolare delle mie nonne, due donne eccezionali di cui ho pubblicato qualche tempo fa un post, episodi di quel post li trascriverò anche qui, per favore non  accusatemi di essere ripetitiva. Credetemi ora è fondamentale il copia-incolla.Torniamo alle mie meravigliose nonne, loro erano delle donne non molto dediche a carezze e coccole fisiche, le loro carezze erano fatte di storie e racconti, destinate si al mio cuore ma principalmente alla  mia mente,  , loro avevano lavorato fuori dell’ambito familiare, avevano contribuito insieme ai loro mariti a crescere e costruire un futuro per loro figli. Io poi, da parte della mia nonna paterna ero l’unica nipote femmina, di conseguenza per me c’eranonon solo le attenzione per la bambina  di casa, ma credo che lei riponesse in me,  sogni e aspettative di una straordinaria donna di fine ottocento per le nuove generazioni del mondo femminile,   era una donna molto bella , ma la sua forza non era il fascino ma il coraggio, l’intelligenza e la determinazione.Lei sosteneva  che il fascismo fosse stato un crimine contro l’intera popolazione, chiudere delle persone in prigione o chiuderle in uno stato fascista era praticamente la stessa cosa e le conseguenze della  dittatura fascista se non con il suo sangue, lei le aveva comunque vissute e subite sulla sua pelle, poichè con l’iniziò del fascismo inizieranno per la sua famiglia i primi e gravi problemi: mio nonno impiegato statale, non per essere iscritto a partiti,o movimenti rivoluzionari, ma solo per essersi rifiutato di iscriversi al fascio perse il lavoro, la scuola poi le rimandava i figli a casa, poichè lei si rifiutava di fare indossare loro la divisa  fascista, ma lei più determinata che mai, li rimandava a scuola senza divisa e  con il grembiule. Al negozio passava qualche prepotente al potere a riscuotere qualcosa, ma lei con il suo coraggio lo cacciava, la beneficenza affermava la faccio a chi dico io, non riempio la pancia ai prepotenti e violenti, e cosi era, era dura e forte con i prepotenti di quell'epoca e generosa con i deboli, con i poveri.Quanti dispetti, furti, danni al negozio durante la notte dovette subire da questi signori, ma lei rimase sempre dignitosamente forte, nei suoi racconti dal suo volto non trapelava  mai paura ma grande forza e determinazione, si è vero in molte occasioni era certa che avesse messo a rischio la vita sua e della famiglia, ma lei era così, non avrebbe mai potuto fingere, e poi diceva sempre che Dio ci aveva fatto creature libere e noi tutti, oggi come ieri avevamo il dovere di lottare per la libertà ,senza di essa non c’è dignità,e si finisce per  diventare delle bestie se si sarebbero accettati  i giochi perversi di quegli infami, che sono stati per il nostro paese solo portatori di devastazione e morte.Da parte della nonna materna invece ero la prima nipote, la maggiore e di conseguenza ero ritenuta la più grande, la più responsabile, ideale per ascoltare e comprendere storie di vita vissuta.Lei forse il fascismo l’aveva vissuto più passivamente, ma la sua sofferenza anche perché non reattiva credo sia  stata maggiore. Quando mi raccontava le storie di quel periodo, il suo viso da dolce e rassicurante che era normalmente, diventava cupo e duro, la sua bocca carnosa diventava quasi sottile, e i suoi occhi profondi ed intensi si riempivano di lacrime, lei mi raccontava che durante quegli anni bui  dalle persiane socchiuse della sua casa situata al centro del paese non molto lontana dalla sede del fascio,  assisteva molto frequentemente a scene di efferata violenza, loro, gli squadroni fascisti  giravano  spavaldi per il paese, e muniti di bastoni e manganelli pestavano a sangue fino qualche volta anche ad uccidere, chiunque avesse solo dichiarato di avere opinioni diverse dalle loro.Lei avrebbe voluto intervenire fermare quegli scempi, aprire le finestre urlare, buttare dalle finestre secchi d’acqua , ma come poteva farlo ?  Aveva dei bambini piccoli, delle volte le sembrava quasi percepire l’odore del sangue, tanto era forte la sensazione di dolore, che questi signori procuravano solo a guardarli agire contro dei giovani inermi. Il dolore, il tonfo al cuore che le procurava nel sentirli anche solo passare sotto la sua casa, i loro slogan senza significato,le facevano    gelare il sangue.Anche se  la sua più grande paura era quella  di vederli dirigersi alla casa di  fronte, un istituto di suore che ospitava nei seminterrati, decine e decine di ebrei, fortunatamente però questo non avvenne mai. Poi finì la guerra , il paese fu grazie a Dio liberato dal nazi-fascismo, ma la sua casa essendo stata bombardata ,lei con la sua famiglia ,da sfollati, furono costretti a vivere fino alla ricostruzione della loro abitazione  in un  paese limitrofe, da dove  ogni mattina lei era costretta a prendere il tram per recarsi nel suo laboratorio di maglieria a lavorare , un tram pieno di donne ,anche loro dirette al lavoro, tra queste vi erano molte giovani  comuniste, si comuniste, niente di tenero allora, forse imbruttite anche da decenni di fascismo e di violenze, e qui niziarono i problemi,,all’inizio queste signore  provarono  solo a convincerla con slogane chiacchiere, molte chiacchiere .ma lei non condividendo discorsi ed idee cercava di tagliare corto ,non rispondendo spesso alle loro  provocazioni.Un giorno però la iniziarono ad insultare e le urlarono :”Anche tu sei una poveraccia, una morta di fame  anche tu lotti per vivere, perché non vuoi capire? “ Una di loro arrivò perfino a lanciarle una borsa piena di roba ,procurandole un livido su un braccio. A quel punto mi disse mia nonna:" finii di subire, mi voltai verso di loro dicendo: “IO SONO RICCA PERCHE’ SONO LIBERA” ", continuò ancora : “anni di regime di sofferenze non vi hanno cambiato, povere e morte di fame, lo siete, e rimarrete così, schiave e vittime di ideologie del terrore “. Quel giorno tornò a casa con un livido su un braccio ma felice e serena, e da quella volta in poi, nessuno mai più la insultò sul tram, impararono perfino a dirle buongiorno. Io è cosi che voglio essere ricca di libertà, e a chi mi dice  di essere una catto-comunista, ribadisco:"no io sono solo una  cristiana libera, la mia testa, la mia mente non si farà mai manipolare da vecchi politici pervertiti e corrotti, io la lezione di civiltà dalle mie nonne   l'ho appresa.

 

 

LE MIE NONNE
Post n°113 pubblicato il 13 Marzo 2012 da soleluna140
 
 
 

TI VOGLIO BENE PAPA'

Post n°128 pubblicato il 05 Dicembre 2012 da soleluna140

 
  
 
TI

 

Tra pochi giorni saranno  32 anni che te ne sei volato via, dal tuo bozzolo è

 venuta fuori una bellissima farfalla piena di colori e luci,e se ne è volata

dove c'è sempre la luce, dove la notte non esiste, e dove Colui che ci Ama

ci tiene stretti a Lui. Te ne sei andato in silenzio, una polmonite ha indebolito

 il tuo cuore, e dopo due giorni di respirazione con l'ossigeno hai aperto le

 tue ali ed hai preso il volo, forse anche per te è stato difficile quel momento,

noi eravamo tutti chini su di te ad urlare e a piangere, ma quando Lui ci

chiama, noi dobbiamo andare. Sai papà credo che in questi 32 anni non

ci siano stati giorni in cui io non ti abbia pensato, sei stato sempre nei

miei pensieri, nei  momenti difficili, decisioni  difficili da prendere, gioie

 grandi, tu c’eri sempre, tu eri nei miei pensieri, e nel mio cuore. Quando

 ho detto il mio “si”,quando sono nati i miei figli, tu eri accanto a me, in

silenzio come d’altronde lo sei sempre stato in vita,  silenzioso, taciturno,

qualcuno affermava che soffrissi di misantropia, ma quale misantropia

nonostante i tuoi silenzi, le tue poche parole, eri sempre il primo ad

invitare qualcuno a mangiare con noi, ti è sempre piaciuto condividere

 un piatto di pasta e un buon bicchiere di vino con amici e parenti ,

 io poi con il passare degli anni avevo imparato ad apprezzare questi

  tuoi silenzi, perché quei silenzi non erano vuoti ma erano ricchi di

sguardi, il cuore poi, non ha bisogno di parole per farsi comprendere. 

 Ricordi frammenti di vita insieme spesso riempiono la mia mente,

ricordi  di una bambina felice curiosa, che aveva sempre voglia di

litigare e di farsi notare,  tu eri il mio principe, il mio eroe, ma

spesso eri anche quello  che ci puniva  severamente, ricordo

 un anno senza televisore perché Silvano  lo aveva rotto, senza

 contare i ceffoni perché tra ,me e Silvano era un continuo bisticciare,

 poi i ricordi di una vita fatta di semplicità e amore, come quelli di

una bambina che giocava a campana sotto casa e quando il

pomeriggio tornavi dal lavoro, ti correvo incontro ti abbracciavo,

 poi io saltellando e per mano ce ne tornavamo a casa, oppure

quando indossavo un abito nuovo , quello era sempre un pretesto

 per andare a passeggio, ricordo un vestito che la mamma mi

aveva cucito era arancione di velluto liscio pieno di merletti, 

quella domenica mattina non era prevista la passeggiata,

 la mamma era tutta presa in cucina, io volevo proprio uscire,

avevo quel bel vestito, allora tu mi hai guardato e senza tante

parole e mi hai detto di chiamare mio fratello,” e vai a passeggio”,

, poi quando da bambina mi rifiutavo di mangiare la carne, 

 la mamma affermava che non c’era altro , ma tu la guardavi e

 le dicevi di farmi due uova al tegamino, volevi fare il duro ma

non sempre ci riuscivi.Ricordi poi di quando sei arrivato con

l’auto nuova: eravamo ad aspettarti alla finestra ci avevi

 avvisato della novità, poi  sei arrivato la macchina era

molto bella, era una 1100 di due colori chiari,  e tu eri bellissimo

 altro che un pilota di formula UNO, e giù per le scale a vedere la

macchina ed ad abbracciare  il “pilota”. Tu sei stato sempre

 bellissimo anche se tra noi c’erano 38 anni di differenza,

io più passavano gli anni più ero orgogliosa di uscire con te, 

pur nella tua grande semplicità eri sempre bellissimo,

 il tuo portamento elegante, il tuo fisico asciutto facevano di te

 un vero gentleman, le donne spesso ti guardavano, tu invece hai

 sempre avuto  occhi solo per noi, qualcuno raccontava che prima

 di sposarti eri un po’ irrequieto,  dopo però sei diventato il più

 fedele padre e marito, perché un uomo quando tradisce non

 tradisce solo la moglie ma tradisce anche i figli.  Ricordo un

particolare, quando ero già un adolescente ,un po’ maliziosetta

 come è normale in quell’eta'  ed uscivo con il nonno o con gli zii,

loro, pur nella loro grande serietà, con la coda dell’occhio  qualche

sguardo a qualche bella donna lo lanciavano tu no, tu mai.

Poi c’erano le vacanze, tu lì fiorivi, diventavi ancora più bello,

abbronzato, alto longilineo, non eri certo un palestrato ma

sicuramente avresti fatto invidia a quei ragazzotti di oggi tutti

 gonfiati e rozzi, l’unica cosa negativa del periodo delle vacanze

 era, che te ne andavi a pesca la mattina presto e tornavi 

 con dei cefali pescati al porto, qualcuno vivo finiva nella vasca da

bagno, gli altri ce li dovevamo mangiare altrimenti te la prendevi,

ora te lo dico papà non erano di mio gradimento ma li ho mangiati

 per amore. 

Un’altra cosa che non dimenticherò mai di te, che fino a grandi continuavi

 a sbucciarci la frutta,  anch’io continuo a sbucciare la frutta ai miei figli

anche se oggi sono grandi e mio marito che prima mi criticava  ora lo

 fa anche lui, sei contagioso papà. 

Il tempo passava ed io diventavo una donna via le trecce, vai con i capelli

 sciolti, le minigonne, il trucco, i primi capricci, poi quelli erano anni difficili

ed io non ero certo un tipo tranquillo, qui cominciarono a nascere le prime

incomprensioni, e devo dire che se anche eri molto permissivo con le

 minigonne ed il trucco, a differenza della mamma che  lpassava il

tempo ad allungarmi le gonne ed io quando uscivo le giravo in vita per

farle diventare  più corte, per quanto riguardava le uscite o andare a

 ballare eri un vero dittatore, prima il rientro la sera era per le 20.00,

poi per le 21.00 e nei casi eccezionali per una festa o mangiare una

pizza il rientro era perentorio non oltre le 21.30 con punizioni e

rinunce  in caso di trasgressione, ricordo che nei periodi pre-elettorali

 mi vietavi perfino di recarmi a Roma  per acquisti o per una passeggiata,

eri terrorizzato dagli attentati e dai disordini, quelli erano gli anni 70

e per me una ragazzina belloccia e con tante idee di indipendenza tutto

questo era un vero incubo, gli anni passavano, arrivarono i primi

amori, ma apriti cielo, nessuno andava bene, e quei pochi che

 frequentavano la casa li trattavi con distacco e freddezza, eppure tra

noi c’erano delle intese fatte di gesti e di sguardi d’amore.  Tutto fino

al giorno prima del tuo volo in cielo, tu eri seduto sul tuo letto d'ospedale,

 ti avevano da poco tolto l’ossigeno, non volevi mangiare niente, la

 nonna ti aveva mandato del brodo caldo, ma tu niente, sul comodino

c’era un frutta, una bella pera matura, ti ho chiesto:”papà per favore

mangia almeno questa”, tu hai fatto cenno di si con la testa, fino a poco

prima eri tu a sbucciarmi la frutta ora io per la prima  e l’ultima volta

in vita mia ti sbucciavo una frutta , l’ho sbucciata e te l’ho data, tu

lentamente e forse anche un po’ nauseato l’hai mangiata, forse l’hai

 mangiata solo per farmi felice, poi ho preso la tua mano e senza tante

 parole l’ho accarezzata e stretta forte, te ne stavi andando, dopo poche

 ore te ne saresti volato via. Quelli sono stati i momenti più brutti, in quei

periodi ho fatto perfino le sedute spiritiche, la disperazione era tanta, poi

 un po’ i ricordi di una vita insieme un po’ le storie che  raccontavano su

 te  amici e parenti, ed un po’ il tempo che passava, la ferita causata dalla

 tua dipartita  seppur lentamente guariva.

Sai papà quanto ho sorriso quanto mi raccontavano episodi curiosi

della tua gioventù, come quello che ti eri  venduto  una partita a

pallone per una cena in un ristorante romano, insomma avevi fatto

perdere la tua squadra per una cena, tranquillo papà oggi ne fanno

di peggio. Poi la bella storia di solidarietà  che invece mi ha fatto

 commuovere  e che tu non mi avevi mai raccontato.Era  l’8 settembre

1943  la nostra città Frascati veniva bombardata dagli Americani che

cercavano di cacciare i tedeschi poiché  vi era in quel tragico periodo

, la sede del comando tedesco del feldemaresciallo Kesslring,  130 Boeing

  americani, meglio conosciuti con il nome di Fortezze volanti, sganciarono

 ben 1300 bombe su Frascati un terzo della città venne distrutta, persero

 la vita circa 606 civili accertati e 700 soldati tedeschi, e in quel

bombardamento ahimè venne colpito anche il ricovero dove si trovavano

credendosi al riparo centinaia e centinaia di frascatani, tutti morti, gli

 ingressi dei ricoveri poi erano bloccati con materiale e detriti di tutti i

tipi, erano giornate molte calde e nessuno voleva andare a tirare fuori

 i cadaveri che dopo pochi giorni emanavano cattivo odore, c’era

rischio di epidemie e non c’erano certo i mezzi di oggi, i militari poi

avevano altro da fare allora , il parroco allora  chiese  aiuto ai giovani

della piccola città martoriata, e tra i pochi che si fecero avanti c’eri tu

papà, a casa cercarono dissuaderti , ma niente ti fece cambiare idea,

 e con uno straccio davanti alla bocca tu poco più che un ragazzo,esile

 e magro, insieme agli altri volontari tiraste fuori centinaia di cadaveri

 dando una degna sepoltura a chi aveva trovato la morte in quel luogo.

Questa è una lettera fatta di tanti piccoli frammenti di vita, vita

semplice forse banale ma che  vanno a comporre come in un puzzle

 una parola sola scritta con la maiuscola "AMORE".

"Amore" quando guardo i tuoi nipoti, i miei figli, tutti e tre forse

 per strano caso della vita  hanno qualcosa di te: Giovanni il tuo

 fisico e le tue gambe lunghe muscolose e ben fatte, Emanuele il

tuo  naso aquilino  i tuoi occhi  neri intensi  e il tuo sguardo profondo

un po’ come la canzone della Nannini “Bello, Bello ed impossibile con

gli occhi neri ed il suo sapore mediorientale” , ed infine Davide la tua

bocca meravigliosa ed il tuo mento volitivo,  grazie papà .

Ti abbraccio mio meraviglioso papà  ti voglio bene , un bacio

                                       La tua scodata

P.S. scodata così mi chiamavi,sai, non ne ho mai capito il significato

 

 

 

Lettera già pubblicata qualche anno fa, sempre nella ricorrenza

 della scomparsa del mio meraviglioso papà.

 

 
 
 

"Fermate la guerra e costruite la pace”

Post n°125 pubblicato il 21 Novembre 2012 da soleluna140

 Voglio esimermi da commenti o giudizi sul conflitto arabo-israeliano, non voglio accusare nessuno, poiché accusando o gli uni o gli altri non si arriverà mai ad una pace.Le nostri menti forse ci suggeriscono giudizi ma noi lasciamoci trasportare dal cuore, , noi cristiani vogliamo la pace nella terra di Gesù, vogliamo la pace per i bambini palestinesi come per quelli ebrei, e preghiamo il Padre affinché nella terra ventre materno delle tre religioni si arrivi finalmente ad una pace. M.Patrizia

Padre Faysal Hejazen, Direttore Generale della scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme in Palestina, lancia un appello per il bene dei bambini che soffrono in questo tempo di conflitto in Terra Santa. Egli invita i politici israeliani a lavorare per la pace per salvare i loro bambini ed i bambini palestinesi.GAZA – “Per il bene dei nostri bambini : fermate la guerra e costruite la pace” In questi momenti molto difficili in Medio Oriente, in generale e in Palestina, in particolare, soffriamo con i nostri bambini di Gaza ed i loro genitori che vengono privati della libertà, della sicurezza e della dignità. Non dormono a causa dei bombardamenti continui sopra le loro case, i loro quartieri e le istituzioni. Da anni chiedono la loro libertà ed il rispetto della loro dignità, della loro sicurezza. Sono assetati di un futuro migliore e di una vita calma e gioiosa. Sento le grida di questi bambini “Vogliamo vivere la nostra infanzia. Liberateci, salvateci. Vogliamo giocare, studiare e vivere”.Contemporaneamente la paura è entrata nei cuori dei bambini israeliani. Anche essi sono privati del sonno a causa delle sirene d’allarme che annunciano i missili che rischiano di cadere sulle loro case ed i loro quartieri. Anche essi gridano ai loro dirigenti con i bambini di Gaza: “Liberateci dal vostro odio, dalla vostra rabbia, dalla vostra guerra e dalla vostra occupazione. Dateci la nostra libertà di divertirci, di studiare e di vivere”.Supplichiamo il governo israeliano, gente di forza e di potere di mettere immediatamente fine alla violenza per compassione dei loro bambini, dei bambini di Gaza e Palestina. La guerra è distruzione dell’uomo prima di essere distruzione delle pietre e degli alberi. La guerra è distruzione del futuro dell’uomo, del futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. A nome di questi bambini che aspirano ad un futuro migliore, supplichiamo e ripetiamo “Fermate la guerra e costruite la pace”.Costruire la pace è la missione ed il lavoro di tutta la società. E’ la missione di tutti noi. Per questo dobbiamo ricordarci che gli edifici destinati all’insegnamento, come scuole e università, sono il primo luogo dove i bambini e i giovani crescono, in Palestina come in Israele, apprendendo la cultura della pace e non della guerra. Lanciamo dunque un appello a tutte le coscienze nel mondo e facciamo appello a tutti gli educatori ed insegnanti:- affinché lavorino alla realizzazione del rispetto della dignità della persona;- affinché riconoscano i valori ed i diritti dei bambini in particolare;- affinché educhino i bambini alla pace e alla giustizia difendendo i loro diritti e riconoscendo i diritti degli altri.Papa Benedetto XVI nel suo Messaggio per la Giornata mondiale della Pace, il 1 gennaio 2012 dice:“Vorrei rivolgermi anche ai responsabili delle istituzioni che hanno compiti educativi: veglino con grande senso di responsabilità affinché la dignità di ogni persona sia rispettata e valorizzata in ogni circostanza. Abbiano cura che ogni giovane possa scoprire la propria vocazione, accompagnandolo nel far fruttificare i doni che il Signore gli ha accordato. Assicurino alle famiglie che i loro figli possano avere un cammino formativo non in contrasto con la loro coscienza e i loro principi religiosi”.“Chi non possiede una cosa non può donarla”. Ciò che è richiesto agli educatori e agli insegnanti è di adottare la cultura della pace e di viverla con convinzione. Che essi stessi lavorino al fine di creare una cultura di pace e di giustizia che rispetta i bambini e i giovani. Che li aiutino a scoprire in modo positivo la loro vocazione nella vita, il loro diritto di vivere una vita migliore e degna e che li aiutino a creare un avvenire che annuncia il bene. Come chiede il Papa nello stesso Messaggio: “Ogni ambiente educativo possa essere luogo di apertura al trascendente e agli altri; luogo di dialogo, di coesione e di ascolto, in cui il giovane si senta valorizzato nelle proprie potenzialità e ricchezze interiori, e impari ad apprezzare i fratelli. Possa insegnare a gustare la gioia che scaturisce dal vivere giorno per giorno la carità e la compassione verso il prossimo e dal partecipare attivamente alla costruzione di una società più umana e fraterna”.In quanto Direttore Generale delle scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme in Palestina, lancio un appello a nome di tutti i bambini: che la dignità dell’uomo sia rispettata nelle nostre scuole e nelle nostre istituzioni educative. Domando a tutti i nostri allievi, agli insegnanti, ai direttori e a tutto il personale delle nostre scuole di essere solidali con la Palestina domandando di fermare la guerra al fine di realizzare la giustizia e la pace, affinché ogni bambino in Terra Santa possa godere dei suoi legittimi diritti e della libertà d’espressione affermando:“No alla morte, sì alla vita.Fermate la guerra e costruite la pace

Parte tratta dalla Rivista del Patriarcato Latino di Gerusalemme

 
 
 

2 NOVEMBRE 2007 MORIVA DON ORESTE BENZI

Post n°124 pubblicato il 02 Novembre 2012 da soleluna140

IN RICORDO DI DON ORESTE UOMO DI FEDE, DI OPERE E DI SPERANZA
PER GLI ULTIMI
Due cose non si dimenticheranno mai di lui, la sua tonaca lisa
 ed il suo sorriso 
 Il giorno  prima  della  sua  morte aveva detto  durante un omelia 
 
« Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi apro all’infinito di Dio. »
Don Oreste Benzi, il prete fondatore dell’Associazione Comunità Giovanni XXIII che ha speso la sua vita per aiutare poveri, abbandonati, bambini senza famiglia e disadattati, prostitute schiavizzate, non poteva immaginare, mentre pronunciava quelle parole, che il momento di chiudere per sempre gli occhi in questo mondo sarebbe arrivato così presto.

 Grazie alla sua associazione  ragazze salvate dalla prostituzione,  bambini senza famiglia ,sono tornati a sorridere.

Già nei  primi  anni  del  suo  sacerdozio  nasce in lui  la convinzione dell’importanza di aiutare gli adolescenti e di realizzare attività che favoriscano «un incontro simpatico con Cristo», fonda  cosìl’associazione Giovanni XXIII. Si batte per trovare una famiglia ai bambini gravemente handicappati che vengono abbandonati, poi si concentra sui tossicodipendenti, apre case di accoglienza nella sua parrocchia di Grottarossa, una frazione del comune di Rimini. È un prete tutto d’un pezzo, che non si toglie mai la tonaca e il colletto romano di plastica. In tonaca don Oreste va per le strade di notte, accompagnato dai suoi volontari, per cercare di convincere le prostitute a cambiare vita, offrendo loro un rifugio e una possibilità concreta di riscatto. Quella tonaca diventa sempre più lisa e rattoppata. Con addosso quell’abito nel 2003 Benzi ha accompagnato al cospetto di un commosso Papa Wojtyla un’ex prostituta nigeriana ammalata di Aids.

Un’altra delle sue battaglie e quella contro l’aborto. Anche la sera prima di morire aveva organizzato veglie di preghiera davanti ai cimiteri per i «bambini mai nati», richiamando l’attenzione su questo fenomeno e sulla necessità di permettere la presenza di operatori volontari nei consultori per cercare di convincere le donne a non abortire. Don Oreste Benzi, il vecchio sacerdote romagnolo con la tonaca lisa, lascia oltre duecento case famiglia in Italia, sei case preghiera, sette case di fraternità, quindici cooperative sociali per inserire persone svantaggiate, sei centri diurni per valorizzare persone con handicap gravi, trentadue comunità terapeutiche. La sua associazione, è presente in Albania, Australia, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Croazia, India, Kenya, Romania, Russia, Tanzania, Venezuela e Zambia.

 
 
 

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Gli Angeli sono i rappresentanti di Dio, esseri che tendono verso l’alto e
non conducono mai all’egoismo, al peccato o alla materialità, ma ci
guidano verso il divino Principio di ogni bene, laddove si riunisce ogni individualità reale, a immagine e somiglianza di Dio. Solo prestando
attenzione a queste guide spirituali li incontreremo, ci incontreremo
con gli Angeli senza saperlo.

(Mary Baker Eddy)

 

 

DALLE POESIE E PENSIERI DI MADRE TERESA

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arruginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!
 
 

Vorrei essere accanto a ciascuno di voi e parlarvi col cuore in mano e con la delicatezza di Dio, per dirvi ciò che passa nel mio cuore.
Anche in te, l'Altissimo ha segnato un
disegno d'Amore. Anche tu puoi vivere per qualcosa di grande nella vita.
Credi: Dio è in te!
La tua anima in grazia ècentro dello spirito santo: il Dio che santifica.
Rientra in te: cerca Dio, quello che vive in te!
Se tu conoscessi i porti in te! Se tu tutto lasciassi per Lui!
Se questa breve esistenza, che scappa e tramonta di un passo ogni giorno, tu la rivolgessi a Dio!
Oh!, se Dio fosse Re in te e ogni potenza dell'anima tua e del tuo corpo fossero ancelle di questo Re, alla Suo divino servizio!
Oh! Se tu lo amassi con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze!
Allora... t'innamoreresti di Dio e passeresti per il mondo annunziando
una buona nuova! Dio c'è. Vivi per Lui.
Dio sarà tutto per te fra pochi anni, appena passata questa breve vita!
Gettati in Lui. Amatelo.
Ascoltate quello che vuole, in ogni attimo della vostra vita, da voi.
Fatelo con tutto lo slancio del vostro cuore, consumando a questo divino servizio tutte le vostre forze.
Innamoratevi di Dio! Tante cose belle vi sono su questa terra! Più bello è Dio!
Che la vostra giovinezza non scappi e fra singhiozzi di una vita fallita, non vi tocchi dire con Sant'Agostino: Tardi ti ho amato! Tardi ti ho amato, bellezza sempre antica e sempre nuova!.
... No! Ora ti amo, mio Dio, mio Tutto!
Ora comanda e faccio! La tua volontà è la mia! Voglio ciò che Tu vuoi!
Innamorarsi di Dio sulla terra significa innamorarsi della sua volontà, finché l'anima nostra vissuta a questo divino servizio
Lo verrà e Lo avrà con sé per sempre."
                                                                      Chiara Lubich

 
 

IL MIO CANTO LIBERO - LUCIO BATTISTI

In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
In un mondo che - Pietre un giorno case
prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano
E la verità - Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l'immagine - si aprono
ormai - ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te
 

COMPAGNI DI VOLO DI DON TONINO BELLO

Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l'avventura della libertà,
vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un'ala di riserva.

UN GRAZIE ALLA MIA AMICA  ANGELA101

PER IL  SUO  DONO.

 
 
 

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