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Intervista a Miriam Mastrovito, autrice del nuovo romanzo fantasy "Il mistero dei libri perduti"

Abbiamo già parlato di lei in un precedente post, ma non ci è bastato. Essendo un'autrice esordiente, italiana e molto brava, non potevamo farcela scappare! E così, abbiamo mandato la nostra inviata speciale a bussare alla sua porta per invitarla sul nostro blog.
Bene, Miriam Mastrovito ha accettato di incontrarci, proprio qui, sotto i nostri riflettori, con gli sguardi di tutto lo staff puntati su di lei.
E ora è qui con noi!
Siamo emozionati, davvero, anche perché Miriam Mastrovito è una persona splendida, gentile, disponibile, piena di entusiasmo e passione per la scrittura, e per le piccole cose in generale.
Ma cominciamo pure l'intervista!

Ciao Miriam, ti conosciamo già per il tuo successo letterario Il mendicante di sogni, tuttavia vorremmo che ci parlassi un po' di te.
Chi è Miriam Mastrovito?Miriam Mastrovito e il suo amico troll Adelindo
Cominciamo subito con le domande difficili! Chi è Miriam? Forse una versione  femminile di Peter Pan. Una donna che ha quasi raggiunto la soglia dei 39 anni ma che colleziona fatine e folletti, ama giocare, adora le favole ed è ancora capace di meravigliarsi per la magia delle piccole cose.
Il quadro non sarebbe completo se non aggiungessi che è una lettrice compulsiva.

Bellissimo autoritratto!
Il tuo lavoro ti lascia abbastanza tempo libero per scrivere? E c'è un momento della giornata che, più di altri, preferisci dedicare alla scrittura?
Nella vita ho sempre tentato di conciliare il dovere con il piacere. Da qualche anno ho avviato una piccola impresa commerciale. Sono titolare di un negozio interamente dedicato al fantasy (la mia grande passione). In questo modo posso sempre essere immersa in un'ambientazione da fiaba e gestire abbastanza autonomamente il mio tempo. Ciò non significa che possa dedicarmi alla lettura e alla scrittura quando e quanto voglio anche perché sono mamma di due figli. In genere tento di sfruttare tutti i minuti liberi a mia disposizione adattandomi alle necessità.

Che cosa ha fatto scoccare in te la passione per la scrittura?
Considero la mia passione per la scrittura un effetto collaterale del mio grande amore per la lettura. Ho sempre amato leggere e ascoltare storie, di lì a maturare il desiderio di inventarne a mia volta il passo è stato breve.

C'è un autore a cui ti sei ispirata per la stesura dei tuoi romanzi?
Quando scrivo un romanzo tento di fare tabula rasa e di non lasciarmi influenzare da nessuno. Tuttavia, a livello inconscio, quello che leggo inevitabilmente influenza la mia scrittura. Ci sono sicuramente degli autori che amo e che considero dei modelli, primo fra tutti Stephen King, ma parliamo di modelli irraggiungibili.

Hai esordito nel 2009 con Il mendicante di sogni, edito dalla casa editrice La Penna Blu.
Qual è stato lo scoglio più grosso che hai dovuto affrontare prima di arrivare alla sua pubblicazione?
Non ho incontrato vere e proprie difficoltà, ho solo dovuto pazientare. Mi ero imposta di non pagare per pubblicare (errore già commesso una volta in passato e che non intendo ripetere mai più). La proposta della Penna Blu è arrivata dopo un anno di ricerche e di attesa.

E le soddisfazioni più grandi che hai ottenuto?
Incontrare un editore che ha davvero deciso di scommettere su di me è stata la prima grande soddisfazione. Altre le ho ricevute dai lettori che hanno apprezzato il romanzo e, in vari modi, mi hanno manifestato il loro affetto.

Sono passati due anni e ti troviamo alla Feltrinelli di Milano, e di altre città, con un nuovo romanzo: Il mistero dei libri perduti, un urban fantasy pubblicato dalla casa editrice Zero91. Complimenti da tutti noi, perché in pochissimo tempo sei arrivata dove molti scrittori, aspiranti e non solo, vorrebbero arrivare.
Sappiamo che la visibilità in libreria, oltre che sul web, conta tantissimo. E sappiamo che la casa editrice Zero91 ha una buona distribuzione, ma nel tuo caso, ne siamo certi, non è solo una mera questione di distribuzione... si tratta anche di bravura, la tua ovviamente.
Come è nata l'idea del tuo romanzo Il mistero dei libri perduti? In quanto tempo lo hai scritto e quanto tempo è passato dall'invio alle case editrici alla sua pubblicazione?
Come la quasi totalità degli aspiranti scrittori, nel momento in cui ho maturato per la prima volta il desiderio di pubblicare mi sono imbattuta nel triste fenomeno dell'editoria a pagamento. In passato, ne sono stata io stessa vittima per mancanza di informazione e da quel momento ho tentato, nel mio piccolo, di contrastarla. Qualche anno fa mi sono imbattuta in una foto che circolava sul web e che ha fatto molto discutere. Ritraeva Bob Young, il fondatore di Lulu, seduto a una scrivania costruita interamente con i libri. Era il suo modo provocatorio di denunciare l'editoria a pagamento. L'idea per il mio romanzo è nata proprio da lì. Sono partita da quella foto e mi sono spinta oltre immaginando un'intera città costruita con i libri perché i suoi abitanti non sanno più leggere e non riescono a ipotizzare un modo diverso per utilizzarli. Da appassionata di fantasy, ho collocato questa città in un mondo parallelo popolato di creature magiche, soprattutto di troll.
Ho impiegato circa due anni per la scrittura del romanzo. Dall'invio alle case editrici alla sua pubblicazione ne sono trascorsi altri due.

Ti va di spendere due parole in più su Il mistero dei liberi perduti?
Tutto comincia con una giovane scrittrice, Tea Reali, e il suo sogno di pubblicare. Tea ottiene un appuntamento presso la Wizard Edizioni ma durante il suo colloquio cominciano ad accadere cose inquietanti. È sul punto di scappare quando qualcuno le ruba il manoscritto. Nel tentativo di recuperarlo precipita in uno strano sacco e... si risveglia a Büchenland, un villaggio in cui vive una comunità di troll che ha scambiato i libri per mattoni.
Sarà l'inizio di una grande avventura che, suo malgrado, Tea dovrà vivere prima di poter tornare a casa.
Il mondo parallelo in cui si svolge la storia è popolato di tantissime creature magiche, troll, pixie, gnomi, centauri, spriggan... Ho voluto immaginare Büchenland come un mondo globalizzato e multietnico per cui mi sono permessa di affiancare personaggi riconducibili a tradizioni diverse, da quella celtica a quella norvegese passando per la mitologia greca.
Mi piacerebbe spendere due parole sui troll, grandi protagonisti del romanzo. I troll di cui racconto non sono quelli che più comunemente si incontrano nei romanzi fantasy (quelli grossi, brutti e cattivi per intenderci), sono i troll norvegesi: piccoli di statura, dai nasi lunghissimi e la folta capigliatura. Sono bruttini (in realtà io li trovo bellissimi) ma sono simpatici e fanno anche tanta tenerezza.

La trama sembra interessantissima! Qualcuno potrebbe dire che il prezzo del libro è un po' altino per 271 pagine, ma la nostra inviata speciale ci tiene a sottolineare che su internet lo si può trovare scontato anche del 15%. Quindi, non ci sono scuse!
Come è stato il tuo rapporto con le due case editrici con cui hai pubblicato i tuoi due romanzi fantasy?
Ottimo sia con La penna blu che con Zero91. In entrambi i casi mi sono imbattuta in persone oneste, professionali e dotate di grandissima sensibilità.

Che cosa ti aspetti da questo nuovo romanzo?
Spero che incontri il favore dei lettori, che li diverta, li emozioni e che magari susciti in loro il desiderio di leggere altri libri.

E qual è il tuo sogno più grande, come scrittrice di libri fantasy?
Semplicemente poter continuare a scrivere e avere qualcuno che abbia voglia di leggermi.

Chi o cosa è la musa che ti dà ispirazione quando ti accingi a scrivere un romanzo?
Ogni romanzo ha la sua musa. Nel caso de "Il mistero dei libri perduti" si chiama Adelindo e ne è anche il protagonista.
Sono una collezionista di troll norvegesi. Ne ho diversi sparsi per la mia casa, ognuno ha un nome. Mi diverto a pettinarli e coccolarli e, a volte, parlo con loro. Adelindo è stato il mio primo troll. Che ci crediate o no, è stato lui a suggerirmi di scrivere questa storia. Adesso è sulla mensola del camino e gongola perché si sente quasi una star.

Allora, complimenti anche al troll Adelindo che ti ha suggerito la trama del tuo romanzo!
Ancora una domanda, Miriam. Hai qualche consiglio da dare ai colleghi scrittori, aspiranti o esordienti che siano?

Non pagate per pubblicare. Armatevi di tanta pazienza e non scoraggiatevi se le risposte sperate non arrivano subito. I tempi dell'editoria seria sono lunghissimi.
Leggete, leggete, leggete perché la lettura è la migliore palestra che possa esistere per uno scrittore. Pretendere di scrivere senza leggere è come pretendere di partecipare alle Olimpiadi avendo trascorso l'intera vita seduti sul divano...

Giusto! E se per le vostre letture cercate un urban fantasy ben scritto, dalla trama accattivante e popolato di tante creature fantastiche, non vi resta che leggere Il mistero dei libri perduti.
Grazie Miriam per questa bella chiacchierata. Siamo molto contenti e onorati di averti avuto qui con noi.
Speriamo di cuore di rivederti presto sul nostro blog, e in libreria!

Se volete sapere qualcosa di più sull'autrice Miriam Mastrovito, visitate il suo blog: http://miriam-mastrovito.blogspot.com/  
E per tutte le news relative al suo nuovo romanzo, cliccate su Il mistero dei libri perduti.

 
 
 
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