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« SOTTOMISSIONECasualità o destino? »

Non ti arrendere

Post n°523 pubblicato il 27 Marzo 2015 da lorifu
 

 

Mi commuove la semplicità di questi versi.

Sono diretti a chiunque,  in ogni  momento della vita perché non c'è un tempo per sognare, lottare, sbagliare, amare, perdersi e ritrovarsi...


C'è tempo...c'è sempre tempo...

 

 

 

Henry Cartier Bresson - in May 1968, during the student rebellion in Paris, France

 

 Non ti arrendere

Non ti arrendere, ancora sei in tempo
per arrivare e cominciar di nuovo,
accettare le tue ombre
seppellire le tue paure
liberare il buonsenso,
riprendere il volo.

Non ti arrendere perche' la vita e cosi'
Continuare il viaggio
Perseguire i sogni
Sciogliere il tempo
togliere le macerie
e scoperchiare il cielo.

Non ti arrendere, per favore non cedere
malgrado il freddo bruci
malgrado la paura morda
malgrado il sole si nasconda
E taccia il vento
Ancora c'e' fuoco nella tua anima
Ancora c'e' vita nei tuoi sogni.

Perche' la vita e' tua
e tuo anche il desiderio
Perche lo hai voluto e perche' ti amo
Perche' esiste il vino e l'amore,
e' vero.
Perche' non vi sono ferite che non curi il tempo

Aprire le porte
Togliere i catenacci
Abbandonare le muraglie
Che ti protessero
Vivere la vita e accettare la sfida
Recuperare il sorriso
Provare un canto
Abbassare la guardia e stendere le mani
aprire le ali
e tentare di nuovo
Celebrare la vita e riprendere i cieli.

Non ti arrendere, per favore non cedere
malgrado il freddo bruci
malgrado la paura morda
malgrado il sole tramonti e taccia il vento,
ancora c'e fuoco nella tua anima,
ancora c'e vita nei tuoi sogni,
perche' ogni giorno e' un nuovo inizio
perche' questa e' l'ora e il miglior momento
perche' non sei sola, perché io ti amo.

 Mario Benedetti
(1920-2009)
(scrittore, poeta, saggista uruguaiano)

 


 

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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 28/03/15 alle 07:04 via WEB
Che bei versi hai scelto, Loretta! Il tempo per cambiare ogni aspetto del nostro modus vivendi c'è sempre, eccome se c'è. Mi fai tornare alla mente quel periodo della mia giovinezza, anno di grandi fermenti in mezzo mondo e nell'altra metà .. pure.
"Fermenti" che ho vissuto in prima persona - nel '68 - che mi hanno stupito e fatto partecipe di cambiamenti sul serio importantissimi, per certi versi..
Fino alla rivolta, del 1989 di piazza Tienamen che, come noto, si trasformò in un vero e proprio massacro per chi osò allora opporsi o contestare ad un regime dittatoriale.
Per quel che riguarda casa nostra e, più in genere, l'Europa, noto - tristemente - che tanti leader del tempo sono del tutto spariti dalle cronache, per così dire si sono imborghesiti. Quell'aspetto della società che, al tempo, hanno "orgogliosamente" combattuto! Mi fa alquanto sorridere questa circostanza..
Un abbraccio per un sereno fine settimana ^____^
 
woodenship
woodenship il 28/03/15 alle 20:55 via WEB
Già,mai arrendersi:è nell'ordine delle cose che non ci si arrenda mai.Solo che necessita di doverselo ricordare sempre,poichè troppo spesso ci si adagia.E ci si assopisce,convinti di essere arrivati.Tranne poi risvegliarsi per constatare di non essere poi andati così lontani.Ma,come dicevo:è nell'ordine delle cose..........Grazie per la splendida poesia e un bacio di sole primaverile.......W.......
 
angiolhgt
angiolhgt il 28/03/15 alle 22:32 via WEB
è vero non ti arrendere ma se malauguratamente sei costretto a farlo, piagato e piegato, appena puoi dissotterra l'ascia di guerra...le più grandi vittorie sono quelle che seguono le sconfitte ...wellington...ma anche napoleone...le guerra dei romani contro i cimbri e teutoni....il dopo canossa ...mille esempi della storia, ma anche nel nostro particulare è umano cedere alla forza del fato ma appena puoi raddrizza la schiena .
 
lorifu
lorifu il 29/03/15 alle 11:38 via WEB
La resa è sempre il risultato di una sconfitta. E di rese è disseminato il nostro cammino. Ma è dalla sconfitta e da come la affrontiamo che possiamo capire molto di noi e di quella che è la cifra che ci caratterizza. A volte, più che gli eventi, è il modo in cui reagiamo agli stessi che determina la qualità del nostro vivere e spesso ci piace pensare di essere vittime di certe situazioni perchè ci emendano dalle responsabilità che abbiamo. A parte i carichi da undici che la vita ci riserva e per i quali nulla possiamo se non accettarli ed evitare di rimanerne schiacciati, un certo mal di vivere, insoddisfazione generale spesso è dovuto a come siamo e in questo caso la miglior realtà non potrebbe restituirci quello che ci manca perchè la privazione viene da dentro. Ciò avviene quando la vita ideale non corrisponde a quella reale e lo scostamento è tanto più ampio quanto maggiori sono le aspettative, i progetti, i temerari voli dell’immaginazione. A volte succede che per una serie di coincidenze fortunate si creino le condizioni per un ipotetico volo fuori dall’angusta realtà ma la caduta è tanto più dolorosa quanto più ci rendiamo conto di esserci arresi non davanti alla realtà oggettiva ma davanti a noi stessi.
 
ranocchia56
ranocchia56 il 30/03/15 alle 10:55 via WEB
Bellissimi i versi di questa poesia, un incitamento alla vita. Sono completamente d'accordo con te quando dici che arrendersi e tirare "i remi in barca", lasciarsi andare con centomila giustificazioni, non è altro purtroppo, che arrendersi a se stessi e se ciò accade niente e nessuno può far niente, per aiutare quelle persone.. Un abbraccio:)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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