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« CatsZorba il Greco »

Ferragosto

Post n°569 pubblicato il 11 Agosto 2016 da lorifu
 

Ferragosto anni '70, alla Centrale l'assalto ai treni per le vacanze

 

“L’Italia – e non solo l’Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.”
(P.P.P., Lettere luterane, Torino, Einaudi, 1976)

 

Qualcosa è cambiato.

I ferragosto non sono più quelli di una volta, non perchè siano cambiati gli italiani, sarebbero gli stessi descritti acutamente da P.P.P. ma la crisi economica, politica e sociale paventata dallo scrittore in tempi non sospetti ha prodotto quelle modifiche impensabili allora ma che alla luce dei fatti di oggi, in piena recessione, sguardo attonito al futuro acquistano un significato amaro per la scarsa considerazione di cui furono oggetto.

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 11/08/16 alle 17:23 via WEB
Ahi che tuffo nel passato,amica mia!Mi pare di tuffarmici attraverso uno di quei finestrini di treno...Tanta era la ressa e gli scontri, i battibecchi,per guadagnarsi un posto.Era l'Italia delle migrazioni interne.L'Italia che tornava al paesello nel meridione...Pensa che,un giorno,si sparse la notizia che c'era morto un tizio nel tentativo di salire a bordo, mentre il treno era in movimento,per battere la calca.Costui aveva vinto al totocalcio una cifra favolosa per allora.Eppure morì come uno qualsiasi di quei migranti vacanzieri di ogni anno,alla chiusura di uffici e fabbriche...Si,non sono più i ferragosto di una volta.Adesso si sa del proprio posto in carrozza,anche se non si sa del"domani"di questa società sempre più malata.Malata perchè sempre più in crisi di identità,non solo perchè ci sono più poveri.Malata perchè nessuno,oltre a personaggi come P.P.Pasolini,ha voluto dar credito al fatto che la crisi fosse già in atto......Bellissimo ed attento il post,con delle considerazioni come sempre più che condivisibili.......Bacio scintillante di stelle cadenti......W.......
 
 
lorifu
lorifu il 12/08/16 alle 22:06 via WEB
I ferragosto d'oggi hanno perso lo spirito di allora non solo per la crisi ma per la perdita d'innocenza, quella che Pasolini aveva intravisto in quegli anni attribuendola allo sfrenato consumismo in atto che assieme all'omologazione avrebbe cambiato per sempre la società ...e non in meglio. Un abbraccio.
 
hironimus
hironimus il 11/08/16 alle 18:00 via WEB
oggi quella ressa che era degli emigranti interni la rivedi alle frontiere o nei porti. tornano una volta all'anno nei loro paesi per respirare un po' di umile serenità che qui non trovano. cambiano le crisi e con loro gli attori ma il rito rimane sempre quello.
 
 
lorifu
lorifu il 12/08/16 alle 22:24 via WEB
Il problema ha cambiato volto e dimensioni. Le resse alle frontiere sono l'altra faccia della crisi e delle politiche sbagliate ma non facciamo nulla di concreto per arginarle.
 
aldogiorno
aldogiorno il 11/08/16 alle 18:35 via WEB
CIAO LORIFU, OOMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN CARO ABBRACCIO, ALDO.
 
 
lorifu
lorifu il 12/08/16 alle 22:25 via WEB
Buona serata a te, loretta
 
Vince198
Vince198 il 21/08/16 alle 13:48 via WEB
Quanto nostalgia provo nel ricordare questo periodo ferragostano da ragazzino, Loretta. Ci si accontentava di poco, bastava stare sull'arenile allora poco affollato, scegliere l'ora giusta per fare il bagno (se provavo ad andare prima, ecco che mia madre mi richiamava a rispettare certi orari dopo aver messo in pancia qualcosa.. O andare in montagna a prendere un po' di fresco in mezzo al bosco, fare un bel pic nic e godere dei dolci suoni della natura ..
Oggi ci si sposta dalla città in luoghi di villeggiatura ma il .. "casino" è sempre lo stesso, anzi di solito peggiora, fa diventare più nevrastenici e qualcuno ha pure il coraggio di chiamarle vacanze. Mah..
Certe volte viene da pensare che il progresso non sia tutta questa .. gioia di vivere. Senza far cenno all'inquinamento ambientale..,
Si stava meglio quando eravamo più squattrinati, non c'era tutto sto martellamento pubblicitario, spesso apprendere cose che fanno rizzare i capelli per la meraviglia che poi si trasforma in sbigottimento?
Come si fa ad inserire la retromarcia nel.. tempo?
A parte tutto credo che - al minimo e in generale - un po' più di sobrietà, rispetto, educazione non guasterebbero di certo.. ^________^
 
 
lorifu
lorifu il 26/09/16 alle 10:21 via WEB
Nei ferragosto di una volta in fondo avevamo il senso della scoperta e dello stupore in ogni cosa che facevamo. Oggi la noia prevale e pervade tutto. :-)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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