Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FELICITÀ

 
 
 
 
 
 
 

SULL'ONDA DEI RICORDI

 
 
 
 
 
 
 

I MIEI BLOG

LA MEMORIA DISPERSA

 

VITA E DINTORNI

GRAPPOLI DI EMOZIONI

 

IN PUNTA DI PENNA


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ossimoraacer.250neveleggiadra0Led_61prefazione09barby123456elea_uVince198woodenshiplorifuperlarosadifiumemarabertowbevialexbelf_agor
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28          
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 63
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

siti web

 
 
 
 
 
 
 




 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28          
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Messaggi di Febbraio 2017

 

Un'altra luce

Post n°580 pubblicato il 23 Febbraio 2017 da lorifu
 

A chi mi chiede cosa sia la poesia, la mia risposta è Luce.

E "Un’altra Luce" non è altro che l’appendice, o meglio il seguito di "Anime intrecciate", dove tra i tanti temi, l’amore spicca attraverso un’aggettivazione ricca di sfumature che pennellano il mio universo emozionale.
Emozioni che scaturiscono da un’interiorità vissuta nella sua interezza con sguardo attento alla realtà percepita a pori aperti dove ogni evento legato alla quotidianità e alla complessità del mondo dagli scenari inquietanti diventa ispirazio-ne poetica e momento di riflessione.
Poesia dunque come urgenza per esprimere sensazioni e immagini interiorizzate di una realtà disturbante.
Poesia infine come atto liberatorio, necessità di raccontare situazioni ed eventi mai filtrati e accomodati alla logica del cosa dire e come dire. Non c’è mediazione, autocensura ma le parole spuntano come fiori perché anche davanti agli orrori, alle macerie di una vita, delusioni, illusioni, la speranza trova sempre una piccola zolla per fiorire.
La mia è una lirica in cui emerge una personalità dalle mille sfaccettature e in cui la sensibilità e la fragilità sono controbilanciate dalla forza e perseveranza, elementi fondanti della mia esperienza di donna.
Gli eventi, le situazioni e i tanti personaggi descritti sono la fitta trama e ordito del nostro tessuto esperienziale come i moti dell’animo, declinati in tutte le forme possibili e in cui tutti si possono riconoscere.

Questo libro nasce dalla collaborazione con Lucia Coszach, fotografa e amica. Due sensibilità che si uniscono fondendo parola e immagine in azione creativa.

 

 

 
 
 

Morte a Venezia

Post n°579 pubblicato il 15 Febbraio 2017 da lorifu
 

 

 

Io mi ricordo che c'era una clessidra come questa in casa di mio padre... La sabbia scorre attraverso un forellino così sottile che all'inizio sembra che il livello della parte superiore non debba cambiare mai. Cominciamo ad accorgerci che la sabbia scorre via solo verso la fine. Ma prima di allora ci vuole tanto... che non vale la pena di pensarci. Poi all'ultimo momento, quando non c'è più tempo, ci si accorge che è troppo tardi... ci si accorge che è troppo tardi per pensarci...
Gustav von Aschenbach

 

Ho rivisto “Morte a Venezia” di Luchino Visconti, tratto da un racconto di Thomas Mann e ne ho riassaporato tutta la cupa bellezza stemperata dalle magiche atmosfere di una Venezia decadente sublimata dalla musica di Mahler.

La storia del maturo musicista Gustav von Aschenbach che subisce il fascino seduttivo del bellissimo Tadzio, appena adolescente, inquieta e commuove per le potenti suggestioni evocate dall’impossibilità di conciliare realtà e desiderio, tanto che la scena finale con il compositore che muore sulla spiaggia mentre Tadzio, nell’acqua, in un cono di luce sembra indicargli un punto indeterminato all’orizzonte, è di quelle che rimangono impresse per sempre.

 
 
 

Combattente!

Post n°578 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da lorifu
 

Pensando a come sono e come mi sento, la parola giusta è “combattente.”

Mi piace sentirmela risuonare nelle orecchie, riempirmi la mente e il cuore, sentendo il battito aumentare.

Combattente!

Sin dai tempi della scuola mi ha sempre fatto pensare alle gesta ardite dei militari in guerra, indefessi nel loro compito di lottare, contro ogni nemico, ubbidendo ad ordini impartiti.

E ho provato sempre grande ammirazione per chi credendo in un ideale, nella giustizia, nella libertà ha combattuto fino allo spasimo, ben sapendo che non è perdere il male peggiore.

Chi combatte è virile, ha spina dorsale, nerbo e ha il senso di sé.

Combattente è anche colui che persegue battaglie personali, e sulla base degli errori agisce, andando alla carica a viso scoperto.

Combattente è colui che non indietreggia davanti a niente a nessuno,  e solo nel chiuso della sua solitudine sa abbandonarsi al pianto.

 

Combattente è anche la bellissima canzone di Fiorella Mannoia che mi ha dato l’ispirazione per questo post.

 

 



Forse è vero
Mi sono un po' addolcita
La vita mi ha smussato gli angoli
Mi ha tolto qualche asperità
Il tempo ha cucito qualche ferita
E forse tolto anche ai miei muscoli
Un po' di elasticità
Ma non sottovalutare la mia voglia di lottare
Perché è rimasta uguale
Non sottovalutare di me niente
Sono comunque sempre una combattente
È una regola che vale in tutto l'universo
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se la paura fa tremare
Non ho mai smesso di lottare
Per tutto quello che è giusto
Per ogni cosa che ho desiderato
Per chi mi ha chiesto aiuto
Per chi mi ha veramente amato
E anche se qualche volta ho sbagliato a qualcuno
Non mi ha ringraziato mai
So che in fondo
Ritorna tutto quel che dai

Perché è una regola che vale in tutto l'universo

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

BURANO 2020

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

 


Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963