laureatainemozioni

il senso dell'abbandono

E' ora di parlarne

di quel senso di oppressione che ogni tanto mi prende

quella stretta tra cuore e anima

A volte credo sia senza motivo

ma invece una parola, una sensazione...

qualcosa mi riporta a quel male senza nome

Anzi si ora che ci penso...

un nome ce l'ha

angoscia

Cosa provavo da piccola

quando mi hanno messo su un pullman

insieme a tanti altri bambini?

Quasi tutti alla sera piangevano

io facevo la forte

ma continuavo a chiedere "quando torno a casa?"

Credo sia nata lì questa sensazione

sentirsi sola al mondo

tra tanti sconosciuti

E ora la riprovo ancora

di tanto in tanto senza motivo

ma no... il motivo è sempre quello

lettera aperta ad un amico

uso questo strumento che è in fondo un vero potere

per dire che non posso sentirmi troppo apprezzata

io sono fatta per sentirmi sempre sbagliata

anche se so di voler cercare la parte più vera della vita

anche se so di dover essere orgogliosa per come mi sono comportata nella vita

orgogliosa anche quando ho infranto i miei valori.. in fondo è stato per amore

ma io mi devo sentire sempre in bilico

devo sapere di aver creato lo scandalo

non amo il quieto vivere evidentemente

che ne so perchè?

Forse perchè sono nata sbagliata

non mi amo anche se a volte mi piaccio moltissimo

Chi avrà capito quello che non capisco io

mi dirà qualcosa di veramente nuovo

p.s. era una bozza del 2013 non ricordo più a quale amico stessi scrivendo ... ma ribadisco quello che avevo salvato in bozza

pianto di bimba

lo devo raccontare qui

dove nessuno può riconoscere nessuno....

mi è tornato in mente oggi ma non l'avevo mai dimenticato

e forse aveva bisogno di uscire da me

un episodio che segna una fine ed un inizio

i suoi genitori stavano litigando durante il viaggio

parcheggiata la macchina uscirono sempre litigando

e io chiesi "dov'è la bimba?"

solo allora si accorsero di averla lasciata in macchina

aveva circa 6 anni

la vedevo piangere disperata e picchiare sul finestrino

si era sentita abbandonata

ma non era vero, non era una sensazione...

era la dura verità l'avevano dimenticata

perchè i figli si fanno e sembrano amatissimi

ma quando si rompe il matrimonio sono le vittime di tutto

di tutto il rancore che ci si riversa addosso

e ricordo bene come non si fossero sentiti in colpa

fu allora che la bimba entrò per sempre nel mio cuore

io divenni la seconda madre o la vera madre

quella a cui  aggrapparsi la notte se aveva paura

l'ho amata come e più di una figlia

e la gente ha sempre pensato che fosse sbagliato

perchè i figli sono dei genitori

ma io penso che i bambini

non debbano mai, nemmeno per un attimo

essere dimenticati

la vita e la morte rimangono uguali

Dolori separati da una parete

un vecchio e un giovane

la vita ieri

oggi volata via

non so perchè ho voluto guardare

quei 25 anni mi sembravano troppo pochi

e tu sembravi un bambino

forse perchè eri già tra le braccia di tua madre

la morte mi ha sempre spaventato

la morte è la negazione di quello che siamo

dei nostri inutili affanni, delle nostre vane parole

eppure proprio le cose piccole fanno la vita

la vita è qui ed ora

la vita è una spinta oltre il dolore

è una forza che lotta contro la morte

e anche quando perde rinasce da qualche altra parte

Rimango senza parole quando la vita perde

ma comincio ad accettare che accada

la vita e la morte si inseguono da sempre

così come dopo una lacrima... un sorriso

rose a dicembre

Io non le ricordo le rose a dicembre

ma continuano a fiorire nel mio giardino

e sono più belle che mai...

rose a dicembre rosse e carnose

indifferenti alla stagione

un pò come me direi

che non voglio accettare il mio inverno

e me ne frego e forse non dovrei