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HUI NENG e la polvere sullo specchio ...

Post n°2 pubblicato il 29 Luglio 2009 da GinTad
 
Tag: CHAN
Foto di GinTad

Un giorno, il Quinto Patriarca disse ai suoi monaci di esprimere la loro saggezza in una poesia. Colui che avrebbe dimostrato la vera realizzazione della sua natura originale (Natura di Buddha) sarebbe stato ordinato Sesto Patriarca. Il monaco anziano, Shen Hsiu, era il più colto e scrisse i seguenti versi:

"Il corpo è l'albero della Bodhi,
la mente è come uno specchio chiaro;
Continuamente sforzati di lucidarlo,
Per non lasciare che vi si raccolga la polvere."

La poesia fu elogiata, ma il Quinto Patriarca sapeva che Shen Hsiu non aveva ancora trovato la sua natura originaria, d'altro canto, Hui Neng era analfabeta, così qualcuno scrisse per lui, sotto dettatura, la sua poesia, che diceva:

"Fondamentalmente la Bodhi non ha albero,
né esiste sostegno di alcuno specchio.
Poichè tutto è vuoto fin dall'origine,
Dove può mai posarsi la polvere?"

Il Quinto Patriarca fece finta di non essere impressionato da questa poesia, ma nel cuore della notte convocò Hui Neng. Il Quinto Patriarca gli diede le insegne del suo ministero, il manto e la ciotola del Patriarca. A Hui Neng fu detto di partire per il sud e di nascondere la sua illuminazione e la sua comprensione fino a che tempi più propizi fossero giunti per propagare il Dharma.

I monaci erano gelosi e ignoranti, credevano che la trasmissione fosse qualcosa di materiale e decisero di riprendere il manto e la ciotola. Dopo avere inseguito Hui Neng per due mesi, lo trovarono sulla cima di una montagna e volevano ucciderlo. Il loro capo era Hui Ming, il cui nome da laico era Chen. Di tutti i monaci che avevano inseguito Hui Neng, questi era il più abile. Hui Ming era stato un generale della quarta brigata dell'esercito ed era duramente temprato e di maniere rudi.

Quando Hui Neng fu quasi per essere raggiunto, lanciò il manto e la ciotola su una roccia, si nascose velocemente e disse: "Questo manto è solo un simbolo. A che serve prenderlo con la forza?"

Quando Hui Ming arrivò alla roccia, cercò di prendere il manto e la ciotola, ma non ne fu capace. Allora gridò: "Fratello laico, fratello laico," (poichè Hui Neng non era stato ancora ordinato formalmente monaco), "Sono venuto per il Dharma, non per la veste." Hui Neng apparì dal suo nascondiglio e si sedette sulla roccia. Hui Ming si inchinò e lo pregò di istruirlo. Hui Neng disse: "Visto che sei venuto per il Dharma, astieniti dal pensare alcunchè e tieni la tua mente vuota. Allora ti insegnerò."

Meditarono insieme per un tempo considerevole, poi Hui Neng chiese a Hui Ming: "Quando non pensi nè al bene nè al male, in quel particolare momento, qual'è la tua natura originaria (Natura di Buddha)?" Appena Hui Ming udì ciò, divenne istantaneamente illuminato. Hui Ming chiese ancora: "Oltre agli insegnamenti esoterici tramandati dal Quinto Patriarca da generazione in generazione, ci sono altri insegnamenti segreti?" Hui Neng rispose: "Ciò che ti posso dire non è esoterico. Se volgi la tua luce all'interno*, troverai ciò che è esoterico dentro di te."

La domanda di Hui Neng fu da allora utilizzata come koan (domanda) - "qual'era il tuo volto originario prima che tu nascessi?" I Koan rappresentano delle verità che non possono essere comprese con la mente logica. Il koan di Hui Neng recide i concetti e le speculazioni sulla nostra natura. E' sbalorditivo scoprire nessun concetto può applicarsi a questa domanda. Lo chock scuote i vostri presupposti e ciò dà inizio al processo di risveglio. Come nella sua prima poesia, il volto originario di Hui Neng è vuoto:

"Quando mi udite parlare di vacuità, non attaccatevi ad essa, specialmente non attaccatevi ad alcuna idea di essa. Se meramente vi sedete con la vostra mente vagante, cadete nella nozione di vacuità".

La sconfinata vacuità del cielo abbraccia le 'diecimila cose' di ogni forma e dimensione - il sole, la luna e le stelle; le montagne e i fiumi; cespugli e alberi; gente buona e cattiva, insegnamenti giusti o sbagliati; paradisi e inferni. Tutte queste cose sono comprese nella vacuità.

La vacuità della vostra natura originaria (Natura di Buddha) è proprio così. Abbraccia ogni cosa. A questo aspetto si applica la parola 'grande'. Tutto è incluso nella vostra natura originaria."

Hui Neng più tardi divenne il Sesto Patriarca, il fondatore della scuola Dhyana (Ch'an) del Risveglio Improvviso, che enfatizza la possibilità dell'illuminazione improvvisa, se si hanno il giusto insegnante e il giusto metodo. L'insegnamento del Sesto Patriarca sottolinea la non dualità e l'unità di tutte le cose. Hui Neng divenne il più famoso maestro Ch'an (Zen) della storia cinese. Dopo la sua morte, i suoi lavori furono raccolti e classificati come l'unico Sutra Buddhista cinese, chiamato Il Sutra del trono del Sesto Patriarca.

La sua nuova scuola del Risveglio Improvviso è l'unica grande scuola ancora vitale del Buddhismo Dhyana cinese. Più tardi i discepoli di Hui Neng sparsero il Dharma in tutta l'Asia.

 
 
 
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