Creato da GC_Produzioni il 11/11/2008

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eMule il software per il P2P

Post n°2 pubblicato il 07 Dicembre 2008 da GC_Produzioni
 


eMule (scarica eMule da Chip Download) è basato sul protocollo della rete eDonkey/E2K, progetto proprietario nato nel periodo d’oro del file sharing ma in seguito abbandonato per via di una causa intentata dai discografici americani alla MetaMachine, azienda che curava tanto lo sviluppo software, quanto il funzionamento dei server centrali. Se dopo la causa il software originale e i server sono diventati inutilizzabili, i principi di funzionamento erano molto buoni e sono stati adottati da un’attiva comunità di sviluppatori open source che non si è limitata a creare un “clone” che funziona meglio degli originali, ma ha inserito diverse utili estensioni al protocollo.

Come funziona eMule
eMule può utilizzare diversi sistemi di ricerca file e connessione, combinandone le funzionalità in un’unica interfaccia. Il sistema più semplice è basato su dei server centrali (possono essere anche più di uno) che raccolgono informazioni sui file condivisi da tutti i client che compongono la rete per indirizzarci alle giuste fonti in base al file che stiamo cercando. Questi server, come dicevamo, sono molti e cambiano di frequente; per questo eMule prevede di utilizzare ulteriori server che distribuiscano la lista costantemente aggiornata dei server attivi. Se anche questi venissero chiusi, se ne possono inserire di nuovi (le notizie a riguardo viaggiano veloci in Rete…).
La seconda modalità è chiamata Source Exchange e prevede che i peer si scambino le informazioni note sulle fonti. In questo modo possiamo portare avanti un download anche se ci sconnettiamo dal server dal quale abbiamo iniziato.
Quando un file viene condiviso, eMule estrae i dati salienti (nome, tag ID3, codec, bitrate eccetera) e genera un codice hash che lo identifica in modo univoco sulla rete. Questo permette di creare dei link ed2k:// che possono essere pubblicati su una pagina web o inviati via email o messenger e, una volta cliccati, avviano il donwload; soprattutto, permette a eMule di identificare correttamente un contenuto anche se il nome del file è stato cambiato (e permette a noi di evitare filmati “falsi”).

Funzioni avanzate
Sebbene il numero di versione sia 0.498, eMule è in realtà un prodotto maturo, privo di difetti significativi e che ha introdotto molti miglioramenti al protocollo originale. Oltre al già citato protocollo Kademlia, ora può essere utilizzato anche da chi non è amministratore del pc (cosa che garantisce maggiore sicurezza), ha un sistema per correggere automaticamente eventuali errori di donwload e utilizza porte casuali e sistemi di offuscamento del protocollo per evitare i filtri anti download imposti da alcuni provider (da noi, Wind/Infostrada e Tele2, per esempio). Nell’ultima versione sono stati risolti dei problemini con Vista, aggiunto un filtro anti spam per i risultati e - cosa molto utile ai meno esperti - aggiunto il supporto Universal Plug’n'Play per la configurazione automatica dei router compatibili con questo protocollo. In più, il client dispone di un web server che permette di gestire le code di donwload anche da una postazione remota (per esempio dall’ufficio).

Versioni speciali

Chi utilizza Fastweb non è raggiungibile dai client che si trovano all’esterno della rete del provider, per cui si ritrova penalizzato da un “id basso” (l’ID è un sistema di valutazione della “generosità” di un client, che premia chi condivide file garantendogli velocità più elevate). Un gruppo di programmatori ha però messo mano al codice e creato una versione di eMule, chiamata eMule Adunanza, ottimizzata per privilegiare lo scambio tra utenti Fastweb sfruttando al massimo le caratteristiche della rete. Il risultato è che molto spesso con Adunanza chi ha il servizio in fibra ottica può sfruttare al massimo i 10 megabit di banda: un film può essere scaricato in meno di mezz’ora.

 
 
 

Sfruttare il P2P

Post n°1 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da GC_Produzioni
 

E' possibile far finta di glissare l’argomento per pudore, ma comunque non possiamo far finta di ignorare il fatto che molto più di metà del traffico in circolazione su internet sia rappresentato da trasferimenti effettuati sui circuiti di condivisione file “peer to peer”.

L’argomento non può più essere considerato un taboo, almeno dal punto di vista tecnico, e offre molti spunti di approfondimento. Partiamo da quella che è una delle domande più richieste in rete: come faccio a scaricare più velocemente?

Le basi del Peer2Peer
Il concetto di Peer2Peer (letteralmente, “da pari a pari”), prevede che tutti i partecipanti alla rete si scambiano dati in modo paritario, senza passare da un server centrale. Per potersi trovare in rete, e soprattutto per poter trovare i file che si stanno cercando, in realtà è comunque necessario appoggiarsi a un sistema di server, sebbene anch’essi ultimamente siano sempre più decentralizzati (il principale problema dei primi sistemi, da Napster ad Audio Galaxy, era proprio la dipendenza da server centrali ben definiti e quindi “neutralizzabili” con cause e azioni legali). BitTorrent risolve il problema con il sistema dei Tracker: per ogni file condiviso viene distribuito un file con estensione .torrent che riporta il tracker, cioè il computer che agisce da server coordinando i download dai vari peer per quello specifico file. Se quel pc o server viene disattivato, sarà solo quel file a non essere più utilizzabile, non l’intero network. eMule agisce invece su due fronti: liste di server dinamiche e rete Kad (ne parliamo in modo più approfondito nelle prossimo post).

Download veloci
I moderni software peer 2 peer, in particolare eMule e BitTorrent, utilizzano un sistema che premia chi, oltre che scaricare, condivide. Se una persona partecipa attivamente al network, condividendo file a buona velocità, le viene concesso di scaricare in modo veloce; se una persona scarica senza condividere, viene penalizzata con velocità di scaricamento molto basse. Affinché gli altri possano scaricare i nostri file, questi dovranno essere accessibili da internet; se il nostro pc non è direttamente collegato a internet, ma passa attraverso un router – sia esso wireless oppure no – allora è necessario istruire il router in modo da indirizzare le richieste di download in arrivo su una determinata “porta IP” al nostro computer. Nel tutorial vedremo le più comuni opzioni di configurazione delle porte del router con eMule.

Controllo remoto
Anche per questo motivo, usare software peer 2 peer al lavoro non è mai una buona idea: oltre a infrangere il regolamento, è difficile scaricare velocemente perché non si ha il controllo del router. In alcuni casi, poi, il firewall aziendale rende completamente impossibile la connessione. E per fortuna, verrebbe da dire: bastano 3 o 4 pc con eMule per saturare una connessione a 10 Mbit bloccando completamente la navigazione per tutti i colleghi. Meglio quindi lasciare acceso il pc a casa a scaricare, ma controllare il programma dall’ufficio. Questo è possibile sfruttando l’accesso Web di eMule o di client BitTorrent come uTorrent: inserendo l’indirizzo giusto nel browser del pc in ufficio, vedremo un’interfaccia semplificata che mostra i donwload in corso e permette di aggiungere ulteriori scaricamenti o rimuoverli. La rete Kad (da Kademlia) è invece completamente decentralizzata: non c’è alcun server che archivia i riferimenti dei contenuti, ma le ricerche vengono inviate in cascata agli altri peer.

Guardiamoli subito
Dopo aver scaricato i video, rimane il problema di come guardarli al meglio. Per quanto gli schermi dei pc siano sempre più grandi, niente batte la tv e un buon impianto home theater, per cui il salotto rimane sempre la soluzione migliore. Se abbiamo un media player con hard disk come il Media Player 350 di Freecom, che si collega anche alla rete via cavo o wireless, possiamo fare in modo che i download completati vengano registrati direttamente sul suo disco interno, per averli subito pronti da guardare.

 
 
 


 

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