Post N° 438

Post n°438 pubblicato il 08 Settembre 2009 da emmanuele2003_m
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Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l'azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.

(GANDHI)

 
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Post N° 437

Post n°437 pubblicato il 25 Dicembre 2008 da emmanuele2003_m
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Il DIO bambino, dice sant'Antonio, è la sapienza che balbetta, la potenza resa debole, l'immenso ridotto a minuscolo, il ricco fatto povero. Sommo amore e somma umiltà per condurci per mano sulla via della pace.

Buon Natale a tutti!!!!!

 
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Post N° 436

Post n°436 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da emmanuele2003_m
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QUANDO IL SIGNORE DIMORA NELLA NOSTRA MENTE, TUTTO CIO' CHE FACCIAMO SOTTO IL SUO SGUARDO RIEMPIE IL TEMPIO, CIOE' DA' BUON ESEMPIO ED EDIFICA IL PROSSIMO.

(sant'Antonio da Padova)

 
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PREGA CON IL VANGELO

Post n°435 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da emmanuele2003_m
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Signore Gesù, Via, Verità e Vita, elargisci a noi la forza di proseguire il cammino intrapreso sull'unica via che conduce alla casa del Padre: quella che ci chiede di rinnegare noi stessi, di portare con serena fortezza la nostra croce e di offrire la nostra vita per la causa del tuo Vangelo. Fa' che vinciamo la sottile tentazione di scegliere una via facile, senza difficoltà e senza croci, poiché in essa si corre il rischio di non giungere alla meta della salvezza eterna.

 
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PER PREGARE....

Post n°434 pubblicato il 28 Settembre 2008 da emmanuele2003_m
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Il tempo è l’unica materia che ci appartiene veramente e con il quale siamo chiamati a creare il nostro essere vero. Lasceremo forse che la corsa contro il tempo, così diffusa nella nostra società, venga a cancellare il beneficio dei momenti in cui il corpo, lo spirito, i sentimenti, hanno trovato spazio per dispiegare le proprie possibilità? Ogni istante è molto più prezioso di quanto si creda. Questa vita è la gestazione dell’eternità. Saremo, dopo la morte, l’essere che abbiamo costruito durante la nostra esistenza terrena. Il tempo è, quindi, l’unica materia che ci appartiene veramente e con il quale siamo chiamati a creare il nostro essere vero. Ci è dato per vivere! Fermiamoci alla fine della giornata: abbiamo vissuto oggi? La corsa frenetica contro il tempo esprime bene la contraddizione nella quale cadiamo : la nostra esistenza si svolge contro la vita, contro lo spazio di cui disponiamo per essere, semplicemente essere. Alla morte, sorgerà l’essere vero, non il resto, non tutto quello che abbiamo rincorso nella lotta contro il tempo. Perché corriamo? Tutti i desideri sono il lampeggio dell’essere che cerca di venire alla luce. Quando li soddisfacciamo immediatamente, non concediamo al nostro vero <> di manifestarsi. Come ai bambini ai quali si mette in bocca il succhiotto, mettiamo a tacere la voce interiore che ci chiama alla Verità. Certi pedagoghi affermano che quell’oggetto ostacola, in seguito, il parlare dei bambini. Non sa esprimere quello che sta vivendo, perché gli hanno sempre messo un .....tappo.

Che DIO vi benedica.....

 

 
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PER PREGARE.....

Post n°433 pubblicato il 15 Luglio 2008 da emmanuele2003_m
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La preghiera fa spesso paura, perché la noia invade chi aspetta ciecamente che il Signore parli. In realtà, è un momento in cui uno si rivivifica, che si può fare nella passeggiata o nel riposo sulla spiaggia. Ognuno è un’immagine unica di DIO, che costituisce il suo essere vero. Tuttavia, questa immagine resta seppellita sotto le ingiunzioni dell’educazione ricevuta, della società nella quale si vive. La tristezza, l’ira, persino certi malesseri fisici, sono reazioni contro queste abitudini mentali, che non appartengono all’essere vero. Guardare queste negatività nella certezza che lo Spirito, più intimo a noi di noi stessi, capisce tutto quello che si muove in noi, apre spazi di libertà. DIO abita in una stanza segreta, che non apriamo mai, perché la ignoriamo, e ci lamentiamo che non ci venga in aiuto. La chiave di questa porta, però, è nelle nostre mani. Se non la spalanchiamo, il Signore è come prigioniero della nostra ignoranza e non può manifestarsi.

Le ferie potrebbero essere, nella distensione e nel riposo, il tempo pensoso in cui ricostruire la propria vita, ricomporre le relazioni dentro di sé, in modo da riannodarle, al rientro, nella verità e nella libertà.

Che DIO vi benedica.

 
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DESIDERATA....

Post n°432 pubblicato il 15 Giugno 2008 da emmanuele2003_m
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Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Dì la verità con calma e chiarezza, e ascol­ta: anche i noiosi egli ignoranti, anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari e aggressive,esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre
ci saranno persone più in basso
0 in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli; ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovun­que la vita e' piena di eroismo.
Sii te stesso. soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all'amo­re; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti con­tro l'improvvisa sfortuna ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tran­quillo con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qui, e che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti l 'suoi inganni o sogni infranti è ancora un mondo stupendo. Fai attenzio­ne. Cerca di essere felice.

(trovata nell'antica chiesa di San Paolo­ Baltimora datata 1692)

 
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Post N° 431

Post n°431 pubblicato il 31 Maggio 2008 da emmanuele2003_m
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Al Signore non siamo arrivati, ma il prossimo lo abbiamo sempre con noi. Prendi su di te il peso di chi cammina con te, e arriverai a colui con il quale vuoi rimanere.

( Sant'Agostino d'Ippona)

 
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Post N° 430

Post n°430 pubblicato il 20 Maggio 2008 da emmanuele2003_m
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Il perdono,nella sua forma più vera e più alta, è un atto di amore gratuito. Ma proprio in quanto atto di amore, esso ha anche le sue intrinseche esigenze: la prima di queste esigenze è il rispetto della Verità, nella consapevolezza che DIO  soltando è assoluta Verità.

(Giovanni Paolo II)

 
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Lettera senza risposta.....

Post n°429 pubblicato il 23 Aprile 2008 da emmanuele2003_m
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<<Quante volte me la sono presa con DIO>>.

Carissimo, qualche giorno fa ho perso il mio papà. Nel lungo periodo della sua sofferenza ho provato rabbia, tanta rabbia verso questo DIO <<INGIUSTO>>. Un malato di cancro è un uomo messo in croce: provavo una grande pena per il mio papà; lui soffriva ed io non potevo fare niente. Avrei voluto donargli i miei anni, la mia salute, il mio corpo, ma non potevo donargli solo che lacrime e a lui non servivano. Sapesse quante volte me la sono presa con DIO: perché ci condanni Signore, perché? Dov'è la tua misericordia, dov'è il tuo amore?... <<AMORE>>... ecco la grazia di DIO! Una mattina ho capito: io avevo bisogno di percepire l'amore di CRISTO così come mio padre aveva bisogno del mio, di quell'amore che sempre avevo provato, ma mai gli avevo manifestato per vergogna. Lui aveva bisogno non delle mie lacrime, ma del mio Amore e non potevo perdere altro tempo. Gli ultimi giorni che ho trascorso con mio padre sono stati ad oggi i più bei giorni della mia vita. Prendermi cura di lui, accarezzarlo, tenergli la mano, pettinarlo, sussurrargli coraggio, mi hanno arricchito la vita e a lui hanno dato conforto. E la sera prima di morire, ancora DIO in mezzo a noi, un miracolo: mio padre mi ha chiesto di pregare e con le mani giunte, le mie sulle sue, abbiamo pregato INSIEME. Ho visto nei suoi occhi l'abbandono totale e l'assoluta fiducia in DIO. La preghiera è stato l'ultimo contatto che ho avuto con mio padre e nella preghiera, guardandoci negli occhi, ci siamo parlati senza bisogno di aprire bocca. Ringrazio infinitamente DIO per questo: non poteva farci regalo più bello. Lo ringrazio per ogni giorno che ci ha tenuti insieme. Anche se so di non poter ormai rimediare ad una vita persa di gesti non fatti e di parole non dette, lo ringrazio per avermi dato coraggio di dimostrare la mia riconoscenza e il mio amore verso quest'uomo meraviglioso che ho avuto l'onore di chiamare papà e che anche con la morte mi ha insegnato qualcosa di prezioso: di non giudicare mai! Che la FEDE in DIO è ciò che portiamo dentro e non quello che dimostriamo agli altri. Mio padre, che io ricordi, non aveva mai dimostrato di aver FEDE in DIO, ma mi sbagliavo: al di là delle apparenze lui ha creduto più di me ed ha creduto fino alla fine.

 
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Post N° 428

Post n°428 pubblicato il 21 Aprile 2008 da emmanuele2003_m
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Accettando il Calvario e la Croce, Gesù ha compiuto la promessa del monte delle Beatitudini: beati gli afflitti, i miti, i puri di cuore perché loro è il regno dei cieli.

 
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Post n°427 pubblicato il 09 Aprile 2008 da emmanuele2003_m
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La speranza è nel Dna del cristiano

Non corrono tempi bellissimi. Sono mille, se si vuole, i motivi per cui dolerci del presente ed essere preoccupati del futuro. Ma l'atteggiamento peggiore e più sterile sarebbe l'abbattersi, il subire la delusione, il pessimismo, o peggio, la disperazione. Soprattutto per un cristiano che ha la speranza inserita nel suo Dna. Una speranza che non disdegna il luogo e il tempo in cui vive, non dispensa dall'impegno per la costruzione, quaggiù, di un mondo dove ognuno possa vivere con dignità e serenità. Ma essa non si lascia chiudere entro questi confini, li travalica per aprirsi su orizzonti più vasti, gli orizzonti del futuro assoluto, del bene supremo della piena e irreversibile comunione con DIO, resa possibile dallo Spirito che il Cristo risorto ha effuso in noi come germe, come caparra di ciò che sarà e che ci consente di essere sicuri e di sperare. <<Manteniamo senza vacillare la professione della speranza, perché è fedele colui che ha promesso>>, scriveva San Paolo agli Ebrei, e al discepolo Tito diceva: <<Lo spirito è stato effuso da lui abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia, deventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna>>. Stanno qui le ragioni del nostro sperare.

 
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INVITO A RISCHIARE.....

Post n°426 pubblicato il 22 Marzo 2008 da emmanuele2003_m
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Mentre celebriamo l'evento che fonda il nostro essere cristiani e che siamo soliti chiamare <<mistero della nostra fede>> possiamo essere presi dalla paura, per la novità della resurrezione del Signore Gesù che obbliga tutti a <<fare la verità>> sul proprio vissuto: gli apostoli scoprono la paura che li ha portati ad abbandonare il loro Maestro ancora al Getzemani e a non seguirlo fin sotto la croce; alcuni discepoli (come i due di Emmaus) vengono messi a contatto con la loro delusione: <<Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele!>>. E le donne (le uniche a seguire Gesù fino al Calvario) sono prese dalla paura semplicemente perché <<mai>> si sarebbe accettato che DIO potesse rivelarsi a una donna! Eppure, il Risorto sovverte il pensare e la cultura basata sulla paura della novità proveniente da DIO: alle donne impaurite fa sperimentare la gioia di essere le prime testimoni della sua resurrezione. Appare ai discepoli che, sfiduciati, si stanno allontanando da Gerusalemme: con la sua parola spiega loro le Scritture e riscalda il loro cuore, e con il gesto di spezzare il pane <<apre loro gli occhi>> in modo che lo riconoscano e possano così ritornare in città per annunciare agli altri: <<Davvero il Signore è risorto!>>. Agli apostoli, che lo avevano abbandonato fin dal Getzemani, Gesù risorto fa ora la proposta di riprendere il cammino partendo dal suo inizio, da quella Galilea da cui erano partiti! In tutti i casi, la forza della resurrezione è in atto come invito a rischiare ancora, come disponibilità a riprendere il cammino perché per Lui, il Crocifisso-Risorto, tutti sono comunque recuperabili alla vita!

BUONA PASQUA  Che DIO vi benedica......

 
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Post N° 425

Post n°425 pubblicato il 05 Marzo 2008 da emmanuele2003_m
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RICONOSCITI PECCATORE : L' UMILTA' E' LA PORTA DEL CIELO.
(Sant'Antonio da Padova)

Oggi, parlare di confessione è imbarazzante, anche in tempo di Quaresima. E' perché abbiamo dimenticato che la vera felicità è accettare la nostra fragilità e non vivere nell'illusione di essere <<Dio in terra>>

 
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Post N° 424

Post n°424 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da emmanuele2003_m
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VOGLIAMO ESSERE FELICI, POSSIAMO ESSERLO ADESSO, PERCHE' LA CHIAVE DELLA FELICITA' E' NASCOSTA DENTRO DI NOI. ESSA NON DIPENDE DAGLI AVVENIMENTI CHE CI CAPITANO MA DAL MODO IN CUI LI PERCEPIAMO E LI AFFRONTIAMO.

(Anthony De Mello)


 
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LA FELICITA'.....

Post n°423 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da emmanuele2003_m
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Il sesto passo per la felicità è: <<NON COMMETTERE ATTI IMPURI >> Portiamo dentro di noi il senso che il corpo umano è chiamato alla risurrezione e che dovremmo preoccuparci di mantenere la sua dignità? Sapremo renderci conto che la sessualità umana è la prova di una fiducia, addirittura inaudibile, dimostrata da DIO all'uomo, e ci adoperiamo noi a non deludere questa fiducia?
(GIOVANNI PAOLO II)

 
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LA FELICITA'....

Post n°422 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da emmanuele2003_m
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Il quinto passo per la felicità è: "NON UCCIDERE"... Il <<non uccidere>> suona come un appello alla difesa e alla promozione della vita, come la proclamazione di un'istanza etica fondamentale per ogni uomo che, alla luce della riflessione e dell'esperienza quotidiana, può toccare con mano quanto la vita sia un valore e dunque debba essere rispettata e amata. Il non - valore, anzi all'ingiustizia, dell'aborto e dell'eutanasia si comprende anche alla semplice luce della ragione: il Vangelo e la fede fanno però cogliere in profondità l'assolutezza del comandamento <<non uccidere>>. La legalizzazione dell'aborto e la pratica più o meno nascosta dell'eutanasia, ci chiedono di considerare più aspetti. Quello che ritengo fondamentale è l'aspetto che non si può pensare all'aborto come a una questione che riguarda solo la donna, o al più i genitori: in realtà, è una questione che riguarda innanzitutto il figlio, negato nel suo diritto fontale.

 
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LA FELICITA'.....

Post n°421 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da emmanuele2003_m
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Il quarto passo per arrivare alla felicità è: ONORA TUO PADRE E TUA MADRE, PERCHE' SI PROLUNGHINO I TUOI GIORNI NEL PAESE CHE TI DA' IL SIGNORE, TUO DIO. "La dimensione della vita familiare, stabilita dal quarto comandamento del decalogo, dev'essere ricordata costantemente. La famiglia che è, per propria natura e vocazione, ambiente di vita e d'amore, è infatti sottoposta non di rado a minacce di ogni genere. Con la famiglia e nella famiglia, minacciata è la vita della persona e anche della società."
(
GIOVANNI PAOLO II)

 
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Post N° 420

Post n°420 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da emmanuele2003_m
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Nella vita cerca l'essenziale, accogli
con benevolenza l'altro, chiunque esso sia,
rimani aperto all' AMORE di DIO.
E' questa la strada per giungere alla salvezza
e alla pace inaugurate dal NATALE.

(Sant'Antonio da Padova)

 
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LA FELICITA'.....

Post n°419 pubblicato il 04 Novembre 2007 da emmanuele2003_m
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Il terzo passo per essere felici è:<< Ricordati di santificare le feste >> Bisogna rendersi conto che l'uomo non è pienamente se stesso, se il suo rapporto è solo con il proprio <<io>>, o con gli altri, o con il mondo delle cose che lo circondano. L'uomo, infatti, non può fare a meno del rapporto con DIO. Solo chi a DIO nel cuore e nella mente riesce ad amare, e ,ad essere felice.....

Che DIO vi benedica...........

 
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DIO, unica via d'AMORE

Signore,
fa' di me uno strumento della tua pace.
Dov'è l'odio, fa' che io porti amore;
dov'è l'offesa, che io porti il perdono;
dov'è disperazione che io porti la speranza;
ove sono le tenebre che io porti la luce,
ov'è tristezza che io porti la gioia.
O Maestro, fa' che io cerchi di consolare,
piuttosto che essere consolato;
fa' che cerchi di comprendere,
piuttosto che essere compreso,
di amare piuttosto che essere amato;
perché solo donando, si riceve;
solo perdonando, si è perdonati,
solo morendo, si risuscita alla vita eterna.

San Francesco d'Assisi

 

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