GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

In classifica

 
 

Ultime visite al Blog

captain_harlock_7Prelude2012sergioemmeunoMAGNETHIKACrossPurposesLajla665althea_19631gloria19652014bettedaviseyes1lucilla_800Ventodorienteurlodifarfallavenere674cuoretenero75
 

Ultimi commenti

 

Foto

Molte foto sono state scaricate dal Web. Se sono protette dal copyright, l'autore può contattarmi e ne provvederò alla rimozione.

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 84
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 

modificare foto

 
Aggregatore notizie RSS
 

Aggregatore _nline

 

Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 08/06/2012

Killer instinct: essere pronti in quei momenti che contano...

Post n°645 pubblicato il 08 Giugno 2012 da sergioemmeuno
 

  

 

 

  

   Diciamoci la verità: i nostri giorni si sono fatti assai più strani, nel corso dei decenni, ma la sostanza è sempre quella: si può essere belli, buoni, bravi, brillanti, affascinanti (caricate su), ma per quel che mi riguarda, nella vita le colonne portanti sono due – dicasi due: la forza di carattere, che ti fa oltrepassare ogni muro, ogni fiume, ogni palude, ogni tempesta di acqua e di sabbia; e l'attitudine di essere pronti e centrare i momenti che contano.

   Soprattutto nell'ambito sportivo, gli anglosassoni chiamano quest'ultima capacità the killer instinct, e presuppone la capacità di riconoscere i nostri momenti cruciali. Un mix diabolico di lucidità, freddezza, cinismo buono, audacia e incoscienza; insomma, talvolta, quando sentiamo squillare le trombe, non ci deve essere spazio per ulteriori pensieri e dubbi... Lanciarsi e via! Nel lavoro, negli affetti, nei progetti personali, nella salute.

   

   Tutto ciò ve lo dice uno che si ritiene orgogliosamente un “romantico” della vita (non mi riferisco banalmente ai tramonti); uno che, come molte persone qua dentro, si è reso conto che essere “troppo sensibili” può portare delle sofferenze lancinanti, perché tutto viene amplificato e si vive a una velocità diversa dalla massa…

   E di questa sofferenza o rodimento (o chiamatela come desiderate), fra i corridoi della Città-stato della Community, ne sento, eccome se la sento. D’altronde, in caso contrario, che senso avrebbe aprire e curare un blog?

 

   E perché tutto questo mio preambolo? Presto detto. Questo mese sarà fondamentale per le sorti della mia passione morbosa ormai ultraventennale, che non dirò esplicitamente, ma che non è difficile intuire: avrò una risposta per telefono molto, immensamente importante.

  Anche due mesi fa attesi l’esito di un altro match, sapendo bene che mi addentravo e confrontavo in un territorio culturale ideale per il mio lavoro: se avessi ricevuto una risposta negativa, sarei caduto di sicuro in uno stato di depressione. Invece mi è pervenuta una risposta positiva, seppure non ho poi accettato la proposta per motivi di pecunia, ma per me è stata comunque una bella vittoria. E l’ultima spiaggia si è spostata più in là.

  

   Ora eccomi qui, forse è l’ultima spiaggia, dopo due anni in cui hai dovuto fare pure qualche altra cosetta, perché la giornata è anche e soprattutto un'alienante esecuzione di istruzioni.

   C’è quest’altro appuntamento a cui, destino permettendo, non posso fallire. Oltre… ci potrebbe essere poco o nulla, ormai. Devo essere realistico. E mentre lo penso, sento il sapore del ferro dolce in bocca.

   Se mi dice male, stavolta, mi farò molto male: e maledirò tutto ciò di diverso che è in me.

   E' comunque sempre meglio giocarsi e misurarsi con certe possibilità piuttosto che rimanere seduti a guardare le altre vite...

  

La sconfitta più disonorevole è dove regna la rinuncia, la rassegnazione, la mancanza di passione; e nelle relazioni con i propri simili, la grande sconfitta è il non voler assumere, almeno per una volta, la prospettiva dell'Altro.

Buenos dias!

 

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

p.s. perdonatemi il post un pochino ermetico, ma lo dovevo fare... 

p.s. 2 nella foto, un terrificante dritto a sventaglio di Roger Federer.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963