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Un blog creato da IlGiocoDellePerle8 il 31/08/2011

Il Gioco del Mondo

Rayuela...un sassolino e la punta di una scarpa

 
 

 

« "Previsto " la parol...Resti quel che resti »

Mondo è con gli occhi che ti prego

Post n°9 pubblicato il 06 Settembre 2011 da IlGiocoDellePerle8
 

Mondo che di tempo non hai sponde..... 

 «Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario

 per sottolineare il suo movimento»

     ....non c'è catastrofe nè tragico sconquasso...

....come «un vaso in verticale non esiste, è necessario che cada per provare la sua stabilità».

...mondo dove anche la strada prega

...dove anche le case piangono

 Talvolta la candela sale verso la luna,

talaltra la luna scende verso le nostre braccia volando....

 Sui piedi, sulle mani, di qui di là

Di albero in albero le foglie cadono

 

Là où monte le chemin du cimetière 

 là où coule un fleuve élargi

    Là j’ai rêvé ma vie....

 

sono entrata così nel mondo... dalla testa...e ancor così m'incanta camminarlo

con il suo fiato di polvere e di fresco

di legno delle imposte gonfio di pioggia

Mondo che con un tetto e con la sua ombra gira

 

 ora che son diventata "bambinissima"

prego con gli occhi

che tutto questo resti

La parola Rayuela da saltare

allora è:

 * Resti *

(h.02.15...postumo).....

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Commenti al Post:
lontradelbosc
lontradelbosc il 06/09/11 alle 19:51 via WEB
Artisti preferiti che ci inducono a scoprire i sensi di mondi capovolti, sognando nelle più strane posizioni, come succede ai bambini per i quali il convenzionale non conta. "Non permettere a quel cavallo / di mangiarsi quel violino / urlava la madre di Chagall / Ma lui / continuò lo stesso / a dipingere / E divenne celebre / E continuò a dipingere / Il Cavallo Con Violino In Bocca / E quando finalmente lo terminò / saltò sul cavallo / e galoppò via / agitando il violino / E poi chinandosi appena lo dette / al primo nudo indifeso che incontrò / E senza alcun accordo /" (Lawrence Ferlinghetti) Poi Jan Tiersen, con il brano "La Veillée" tratto dall'album "Les Retrouvailles" nel quale, fra gli altri, Jane Birkin canta "Plus d'Hiver", che mi piace tanto. Si riunirono a Brest, in Bretagna, Tiersen e i suoi amici, e ne uscirono musiche come quella nel video. Dire Brest e pensare a Prévert, è un tutt'uno: "Ricordati Barbara Pioveva senza tregua quel giorno su BrestE tu camminavi sorridente/ Raggiante rapita grondante, sotto la pioggia... Lo prendo come un regalo il tuo post e ti dico grazie, anche il legno delle mie persiane è gonfio di pioggia come il tuo.
 
k.way
k.way il 06/09/11 alle 22:13 via WEB
C’era una volta un povero lupacchiotto, che portava alla nonna la cena in un fagotto. E in mezzo al bosco dov’è più fosco incappò nel terribile Cappuccetto Rosso, armato di trombone come il brigante Gasparone… Quel che successe poi, indovinatelo voi. Qualche volta le favole succedono all’incontrario e allora è un disastro: Biancaneve bastona sulla testa i nani della foresta, la Bella Addormentata non si addormenta, il Principe sposa una brutta sorellastra, la matrigna tutta contenta, e la povera Cenerentola resta zitella e fa la guardia alla pentola. (Gianni Rodari)
<br<
non so, ma mi son tornate in mente le "Favole a rovescio" di Rodari. Ma anche il "Sogno all'incontario" di Paolo rossi

Ho fatto un sogno un sogno all'incontrario ho fatto un sogno un sogno poco serio Ho sognato che tutto quello che andava male andava bene e tutto quello che andava bene andava male... andava quasi tutto bene! [...] La mia città era piena di verde, tanto che i semafori per l'imbarazzo rifiutavano il rosso e l'arancione Ai semafori c'erano ancora i marocchini. La gente si fermava e gli lavava gli occhiali. E i marocchini gli davan due o tremila lire, ma il denaro non aveva valore [...] Ho sognato che l'AIDS si prendeva quando NON si scopava che quando i figli tornavano a casa troppo presto la sera i genitori dicevano: "Ma sei già qui? Ma mi vuoi morire vergine? Dài, riesci!" "Papà, devo fare i compiti!" "Prima ciurli, poi fai i compiti!" [...] E la mia città aveva una giunta vera, con geometri che facevano i geometri, assessori che facevan gli assessori e i ladri che facevano i ladri e non c'erano i geometri che facevano i ladri, gli assessori che facevano i ladri e i ladri che non sapevan che cazzo fare perché facevano tutto gli altri, baby... Era un sogno a testa in giù... Era un sogno perfetto. [...]
Insomma, forse è proprio vero, dovremmo provare a ribaltare il mondo per trovarne il verso giusto, liberarlo dalla "gravità" della ragione, dal peso delle certezze, dalla paura della fantasia ... e da tanta altra zavorra che ci impedisce di volare ... e quello sguardo da fanciulli far restare.
Se la felicità spesso è un sogno, liberare e seguirne uno, chissà ... in un mondo sottosopra ...

(mica ho esagerato???) :))))
 
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 09/09/11 alle 20:47 via WEB
Quanto mi piacciono quelle che tu chiami "esagerazioni", e ti dirò di più: le leggo più di una volta per sentirmi ogni volta meglio, e sorrido, sorrido, scuotendo la testa di soddisfazione!
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 07/09/11 alle 11:22 via WEB
Se guardi dentro al minuscolo rettangolino postumo delle ore 02.15,vedrai degli occhi lucidi delle 10.30, i miei, che sono un po' tonta, anche perchè non credo mai di poter ricevere simili doni, di poterli meritare... Ieri sera ti avevo scritto questo per darti la buonanotte: "Amica cara, ho apprezzato molto il tuo post, l'ho sentito come una gradita e tenera vicinanza. Te ne ringrazio e ti abbraccio ora che sto per filare in quella stanza che sai, abito in campagna e fuori dalla finestrona c'è un grande prato dei vicini con i meli nani e altri alberi da frutta, e poco più in là c'è la montagna che si alza alta e per vedere il cielo farei prima a mettermi a testa in giù, così vedrei in su senza allungare troppo il collo. Sappi che questa sera, prima di coricarmi, proverò a farlo e che dio me la mandi buona. Ora non provare anche tu eh? Baciiii" Ora,aprendo il rettangolino,in automatico mi son venuti gli occhi lucidi a sentir le parole della canzone: "La stanza ha pochi metri e forse troppo amore.. il ventilatore è fermo bloccato come noi... ...avrei voluto rose per farti addormentare e svegliarti coi colori dei quadri di Chagall. Il cielo tutto intorno tropico e perfetto.. come il legno così caldo..un'acceso sentimento.. Ah..che occhi belli da poterli raccontare una domenica di settembre La stanza ha pochi metri e non c'e' neanche il mare.. assurdo immaginarsi un volo di gabbiani.. ma tu ci devi vivere io me ne voglio andare ti cercherò comunque nel modo che conosci. Le cose si somigliano hanno punti di contatto.. come gli amori unici ritrovati e mai perduti.. ..ritrovati e mai perduti..vivono per sempre dentro il cuore.. ..vivono per sempre... Amo il mondo che hai descritto, il pregare con gli occhi, e la strada che tante preghiere contiene. Grazie amica, è un bel giorno incominciato nell'incredulità e sfociato nella commozione! E' un post bellissimo e giocoso, come te!
 
 
IlGiocoDellePerle8
IlGiocoDellePerle8 il 07/09/11 alle 17:45 via WEB
quelle parole mi hanno attraversata dopo aver"letto" di te... la canzone mi è volata in braccio...tra occhi stretti come punti di contatto...e colori per te...
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 10/09/11 alle 13:34 via WEB
Sono ancora qui che rifletto sul tuo post e scopro le poesie di Chagall, che "ritrovano spontaneamente i grandi temi di cui si nutre la sua pittura"."La città russa (Vitebsk), gli innamorati, i profeti, i rabbini, lo stesso artista e tanti altri soggetti non nominati che pure appartengono al suo universo". Anche questo video è fatto apposta per raccontarlo: http://www.youtube.com/watch?v=rL8q0Gb_ONc
 
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