Sto cercando di capire perchè mi manchi il tentativo ostinato di voler scrivere qualcosa che sta nei binari di quel treno che non passa con i suoi contenuti (la creatività va coltivata altrimenti nasce erba gramigna che non fa bene neppure alle bestie al pascolo, pure loro sanno scegliere ciò di cui nutrirsi).
Mi sembra di aver sviscerato il meglio di me in anni passati e di non essere riuscito a salvare nulla, avendo un brivido per un ritorno che costa fatica alla creatività che non so più come sbandierare.
In questo, gli anni passati su Facebokk non mi hanno aiutato se non a tentare di nascondermi verso chi ora non mi nega il pane per quei 1.000€ al mese.
Ma la libertà conosce la vergogna e le nega la mano, quindi il pudore di farsi conoscere, rimanendo anonimo agli sconosciuti, sembra, per ora, solo un pretesto per non mandare delicatamente al quel paese, chi potrebbe essere stato incuriosito da un account che terminava con un insulto indistinto, lo sconosciuto di turno.
La prospettiva del blog potrebbe essere quella di non sbandierare nomi ma riferire fatti generici, che non riguardino la sfera lavorativa per via della diffamazione sempre in procinto di essere chiamata in causa, e di dare spazio al malcontento che osservo nelle cose che mi circondano; e se riuscissi a ritrovare l'amico invisibile a esternare attraverso lui il mio essere, dal momento che esperienza di vita manca a quest'anima che non è quasi mai scesa dal traghetto di Caronte.
Con questo piccolo prologo vi dò e mi dò il benvenuto a questo nuovo inizio di avventura, fra le più strabilianti personalità che popolano questo "spazio".
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