Cronache di Toki

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Creato da GiuseppeToki il 03/05/2009

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Review

Post n°27 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da GiuseppeToki
 
Tag: Avatar

Avatar (James Cameron, 2010)         

Mentre scrivo questa recensione, Avatar ha incassato piu' di 1.500.000 milioni di dollari, e probabilmente scavalchera' Titanic balzando al primo posto nella storia degli incassi di tutti i tempi da quando esiste il cinema. Un successo che non tutti si aspettavano (sopratutto io) anche nel nostro paese, dove si e' creato un hype improvviso a ridosso dell'uscita (mostruosamente tardiva rispetto al resto del mondo) con code alle prenotazioni e sale gia' occupate ancor prima del 15 gennaio. Se Avatar fosse un film brutto, entrerebbe comunque nella storia per il fortissimo impatto mediatico che ha avuto e per i risultati clamorosi il mondo lo avrebbe custodito comunque in memoria per parecchi anni. Fortunatamente pero',dopo due ore e quaranta minuti passati completamente travolto sensorialmente ed emotivamente, posso dirvi che la rivoluzione visiva tanto voluta dal regista e' riuscita.

La trama la conosce chiunque, un trailer molto esplicativo e leggermente spoilerante ha illustrato praticamente tutti gli eventi dell'avventura del Marines paraplegico Jake Sully (Sam worthington) che parte per un pianeta incontaminato ricco di giacimenti minerari di immenso valore sfruttando la combinazione genetica che permette ai marines di prendere le sembianze del popolo dei Na'Vi tramite il proprio Avatar trasferendosi sul loro pianeta dall'interno di un laboratorio. Inizialmente restio e deciso a spiare la tribu' degli Omatecaya per trarne stategie militari di conquista, Jake conoscera' le meraviglie di un luogo immagnifico grazie a Neytiri (Zoe Saldana), una giovane donna guerriera Na'vi dotata di indubbia determinazione  e fascino.

 

Se dovessi valutare Avatar solo considerando la sceneggiatura, il voto non supererebbe il 6. Tutto quello a cui si assiste dopo lo strabiliante inizio con Jake che si risveglia dal sonno criogenico non contiene particolari guizzi, colpi di scena inaspettati o intricate sottotrame. Cameron non ha osato nulla da questo punto di vista limitandosi a prendere tutto il cinema epico degli ultimi 30 anni, mescolandone le carte citando le scene piu' conosciute,e raccontando l'ennesima scoperta da parte del protagonista di un popolo affascinante e naturalista che lo conquistera' e col quale si battera' per difenderne i valori e le tradizioni.  Cameron si ispira in questo a Balla coi lupi , (ma posso citare anche L'ultimo samurai o Pochaontas della disney).  Ma non e' un copiare, badate.... la lista dei film citati da Cameron e' davvero immensa...da Alien a Titanic, da Apocalypto al Signore degli anelli, Apocalypse Now.. si passa anche dal mondo dei videogame (Halo, Final Fantasy, Uncharted) assistendo si' ad una serie di deja vu', amalgamati pero' con sapienza e passione, coadiuvanti di un disegno finale che non puo' fare a meno di coinvolgere ed emozionare, nonostante uno script dei dialoghi eccessivamente semplice. Piu' che la vicenda in se, e' il modo di raccontare una storia il tratto distintivo del regista, da sempre.  Se si esclude lo splendido Strange days infatti, i film di Cameron non hanno mai avuto sceneggiature intricate. I suoi film vogliono essere per tutti, sempre dettati da grandi balzi evolutivi tecnici ma mai complessi. Si puo' giocare al gioco "indovina la scena" sapendo con anticipo cosa ci aspetta perlomeno a grandi linee, ma non e' un problema perche' ci si focalizza su altri aspetti senza farsene un problema. Mi riferisco alle stratosferiche prodezze del 3d, ma anche ai personaggi e all'impatto drammatico delle scene piu' epiche, il film scorre via con leggerezza come se durasse un'ora e mezza, non ci si annoia praticamente mai.

 

Ma passiamo appunto ai personaggi: Jake sully e' un ottimo protagonista, ma difficilmente entrera' nella storia a causa di un carisma di base che non colpisce come dovrebbe. Il personaggio interpretato dalla grande Sigourney Weaver (la dottoressa Grace) e' di grande rilevanza e fa la sua figura, ma sono i comprimari a non convincere (Dal professor Parker alla donna marine Trudy) limitandosi alla presenza fugace da macchiette, sfuggente. I due personaggi piu' riusciti sono la giovane Na'Vi Neytiri (Zoe saldana) e il perfido colonnello Quaritch (un grandioso Stephen Lang). La prima e' semplicemente straordinaria.. affascinante e piena di vita, si tratta del miglior risultato mai ottenuto dal motion capture in cg nella storia al punto che si parla addirittura di Oscar, e qualcuno potrebbe addirittura innamorarsene. Il secondo e' lo stereotipo anni 80' del colonnello  americano, tra monoespressivita' granitica e frasi prese dai classici film bellici (come ad esempio "Forza Marines diamo un senso alla giornata") riuscito nella sua caricaturale banalita' perche' perfettamente odioso e perfino involontariamente ironico.

Sembrera' strano senza averlo visto per intero, ma i veri protagonisti di Avatar sono in realta' due : il mondo di Pandora e le creature che lo abitano. Si tratta semplicemente dell'ambientazione piu' bella mai vista in un film di fantascienza, coronata da un 3d che semplicemente non si puo' descrivere a parole. Lussureggianti foreste radiose di giorno e illuminate di notte da vegetazioni fluorescenti varie e colorate che bucano lo schermo facendoti venir voglia di toccarle con mano...creature di piccole o grandi dimensioni che rimandano alla letteratura fantasy piu' classica  grazie alla terza dimensione spaventano, incuriosiscono e rapiscono gli occhi per profondita' e dettaglio.. enormi montagne sospese, costruzioni in roccia o legno dalle forme oniriche, alberi di dimensioni incredibili e vegetazione particolareggiata e variegata, ma anche grosse astronavi, flotte belliche e metcha robot.  Lo spettatore vorrebbe mettere in "pausa" perche' spesso la cura per i dettagli e' talmente maniacale che si perdono particolari dello scenario.  Davvero uno spettacolo devastante che nulla ha da spartire con i 3d  fin'ora proposti dai vari cartoni animati o film per la famiglia, siamo decisamente su altri livelli e questo, signori,  e' effettivamente l'inizio dell'era della nuova dimensione visiva come dio, anzi come James comanda.  Bastano giusto 10 minuti di smarrimento per abituarsi all'effetto senza particolari problemi, che peraltro combacieranno perfettamente con l'arrivo delle prime scene nella foresta e con i primi segni di un'apoteosi audiovisiva che non avra' sosta.

La mente si perde e viaggia coi protagonisti, per due ore e quaranta minuti ci si dimentica della vita reale, dei problemi di tutti i giorni...in poche parole si torna bambini. E' fantastico perche' bastano 11 euro, tutti possono prendere parte al viaggio su Pandora, dall'operaio al miliardario..tutti vogliamo evadere dalla realta' e spesso ci riusciamo con droga o alcoool, ma lasciarsi andare come quando da piccoli ci si recava per la prima volta sulle montagne russe o quando si imparava a correre in bicicletta, non e' una cosa da poco...il tornare bambini e' importantissimo. Significa rivivere emozioni in maniera pura, pulita, senza tutto il contorno di negativita' che ci circonda , senza pensare al lavoro che non c'e', ai soldi, alle rotture quotidiane.. solo un capolavoro riesce in questo. E un capolavoro merita un voto degno del suo valore. Dopo Avatar sara' durissima per tutti, raggiungere un tale livello di immedesimazione sara' la sfida del cinema del nuovo decennio e contribuira' ad innalzare il livello medio delle produzioni commerciali (almeno spero). Per questo motivo, e in barba alle critiche sulla storia banale priva di sofisticazioni, possiamo solo ringraziare il signor James Cameron, che ha vinto la sua piu' grande scommessa.

Voto : 9

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Post scriptum : riflessioni sulla trama e sul significato del film:

!!  Questa parte non leggetela se non avete visto il film: ci sono spoiler  !!

Il messaggio ecologista e antimilitarista di Avatar, seppur gia' sentito, e' veicolo di grande comunicazione in quanto un film del genere visto da milioni di persone di tutte le eta' e di quasi tutte le fasce sociali e' un'occasione per ribadire un certo tipo di critica, la frase del colonnello "Combattiamo il terrore con il terrore" fa riflettere sui nostri tempi, gli Omatecaya (notata la presenza del nome Maya?) vivono seguendo il flusso di un mondo che si basa sul collegamento a mo di Network tra tutte le radici degli alberi, culminando nell'enorme albero madre di tutto l'ecosistema, e sopravvivono tranquillamente senza sovrastarne l'equilibrio, bensi' assecondandolo. Rispettano la vita di tutti  gli esseri viventi nonostante la selezione naturale, senza differenziare selezionati e selezionanti e adorando Eywa (il frutto della vita) una pianta contenitore e dissipatore di defunti e di anime, di energia per dare appunto sostegno e supporto al popolo. Gli umani, dopo aver ridotto a un cumulo di cemento il pianeta (il film e' ambientato in un futuro non troppo lontano) non sono interessati a questo splendido sistema biologico ma solo all'unobtanium, un minerale di immenso valore situato nella crosta di Pandora. Il messaggio c'e' ed e' chiaro, ed e' un punto a favore del film. Un'altro elemento decisamente interessante risiede nel percorso di Jake, nell'ascesa a nuova linfa, nuovo corpo e nuova vita. Il protagonista entra subito in perfetta armonia nel suo Avatar (i Na'vi sono alti quasi 3 metri e possiedono un fisico molto piu' sviluppato degli umani), e presto si dimentica della sua vita reale invertendo la percezione del non reale e trovando il "se stesso" proprio nel suo alter ego. Iniziera' a non farsi la barba, mangera' in 2 minuti nelle pause in laboratorio, e non vedra' l'ora di rientrare nella capsula per rivedere lo splendido mondo della luna Pandora, rivedendo la sua posizione sulla conquista del pianeta da parte dei terrestri. Questo elemento della trama in un canovaccio di convenzioni ne rappresenta l'elemento piu' profondo anche se purtroppo non approfondito a sufficienza, ma si potrebbe parlare di riferimenti religiosi di vario genere (dal percorso redentivo del Krishna iconizzato con la pelle blu, al buddhismo, alla civilta' maya appunto.) Spero che nei successivi capitoli della trilogia Cameron avra' modo di approfondirne le dinamiche, si parla di una versione dvd con molte scene in piu', che approfondiscono gli Omatecaya, speriamo. Il blue ray in versione integrale ovviamente sara' mio all'uscita!

 
 
 
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