Cronache di Toki

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Creato da GiuseppeToki il 03/05/2009

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Sms Review: Maggio 2010

Post n°83 pubblicato il 16 Maggio 2011 da GiuseppeToki
 

Habemus Papam (Nanni Moretti, 2011)

Appena premiato dagli applausi a Cannes, il ritorno alla regia di Moretti dopo ben 5 anni avviene in maniera politically correct, al punto da meritare comicissimi servizi di lodi sui tg merdaset tanto cari al "Caimano" che solo pochi mesi prima era stato clamorosamente censurato al momento della prima visione su raiuno. La sagra del paradosso, ma è chiaro che il film è decisamente più dalla parte de La Stanza del Figlio che non da quella di Ecce Bombo, per dirne uno. Io sono fan di Moretti, di entrambe le tipologie di cinema del Nanni, ma ammetto di pendere decisamente dalla parte del cinico alla Sogni D'Oro, pellicole che con Habemus Papam non hanno nulla da spartire. Si tratta di un bellissimo ritratto di un'uomo di fede, del più alto rappresentante della fede cattolica al mondo. Un neoeletto papa che si ritrova sorpreso dall'elezione e frastornato, pieno di dubbi e di ansie al punto da "fuggire" letteralmente dal vaticano. Nonostante qualche scena divertentissima come quella del torneo di calcio, il film si concentra totalmente sulla figura del pontefice interpretato da un Michel Piccoli davvero eccelso, scelto da Moretti con estrema intelligenza, perfetto nella parte di una figura talmente elevata da non poter rivelare debolezze, che pur fanno parte dell'animo di chiunque indipendentemente dal ruolo che si ricopre. Un film nè laico nè religioso, ma un film sull'uomo e sui ruoli. Più profondo di quanto possa sembrare, ma devo assolutamente rivederlo per coglierne i messaggi più sottili.

Voto : 7

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Source Code (Duncan Jones, 2011)

Duncan Jones è forse un filo sopravvalutato. Avete presente Moon? film clamoroso, ma ho sempre avuto la sensazione che gli sia uscito un pò per caso e che rimarrà l'unica sua chicca suprema. Veniamo al nuovo lavoro del regista, questo Source Code. L'idea sa di già visto ma è stimolante: Colter (Jake Gillenhall) si sveglia in stato confusionale nel bel mezzo di un convoglio ferroviario appena saltato in aria e viene informato via schermo che dovrà tornare sul treno per identificare l'attentatore e prevenire l'incidente. Ogni volta che farà ritorno sul treno avrà solo 8 minuti a disposizione.  Di più non gli è dato sapere, la missione è top-secret, il suo nome: “Source Code”. Lo spunto per un nuovo cult sci-fi c'è tutto, la regia ed i mezzi anche, peccato che manchi il fattore x. Seppur bravi, i due protagonisti si rivelano poco adatti al soggetto, ed è tale la capacità di Jones di scegliere male il cast da incappare in inadeguatezze persino nei personaggi secondari (Vera Farmiga nei panni del capo dell'operazione delude). Occasione sprecata, ma si tratta comunque di un film interessante e con un colpo di scena intelligente, quindi se vi piace il genere fatelo vostro senza remore.  Ma attenzione: evitate di scovarne tratti filosofici inesistenti, per quello vi sono altri maestri del cinema.

Voto : 6.5

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Red (Robert Schwentke, 2011)

Red non è esattamente come il trailer lascia presagire, è molto più delirante. Avete presente pellicole come Shoot em'up o Innocenti Bugie? Nel corso della vicenda il regista diverte, diverte e ancora diverte lo spettatore con una collezione di scene in bilico fra commedia, action e spionaggistico che sfiorano il memorabile. Non siamo ai livelli del primo film sopracitato (che reputo una perla assoluta) ma qui, sul piattone abbiamo quattro attori scelti ad hoc, bravissimi nell'interpretare loro stessi, ovvero Bruce Willis nei panni del miglior Willis, John Malkovich in quelli del miglior Malkovich, Morgan Freeman nei panni del solito vecchio vispo ed un'ipnotica Helen Mirren (The Queen?) in versione cecchina sensuale e spietata.  Brava anche la simpatica Mary Louise Parker, attrice che meriterebbe più visibilità nel mondo delle commedie brillanti americane per dirne una.  Non ero attratto dal film perchè mi sembrava puntare molto sui luoghi comuni e sugli slogan facciali di ognuno dei 3 uomini protagonisti, paradossale come invece tale scelta si riveli arma vincente per i motivi opposti. Da vedere.

Voto : 7.5

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Limitless (Neil Burger, 2011)

Eddie (Bradley Cooper) è uno scrittore fallito e svogliato al quale viene offerto un farmaco in via di licenza in grado di aumentare le capacità dei recettori neuronali ed attivare tutte le aree del cervello, in parole povere permettendogli di sfruttare il 100% o quasi delle capacità mentali.  In breve tempo scala rapidamente i piani di una carriera che ben presto rivela insidie enormi causate dall'impossibilità di sopravvivere senza il supporto della "droga" in questione.  Film ben diretto e gradevole, girato con ritmi da videoclip che rendono totalmente impossibile il subentro del tedio, nonostante numerose pecche in fase di scrittura. Gustoso e poco pretenzioso il plot twist (il protagonista si limita alla classica ascesa alla poltrona anzichè ricercare la perfezione dell'io o la rivoluzione sociale) Limitless meriterebbe la visione anche solo per assistere alla prima prova notevole di Robert De Niro dopo anni ed anni di prove tra il mediocre e l'osceno, e devo ancora vedere Machete. Film perfetto per un venerdì sera senza pretese da cineasta.

Voto : 7

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Commenti al Post:
tonono62
tonono62 il 17/05/11 alle 23:29 via WEB
Ben tornato!!! Tranne Abemus Papam li ho visti tutti e concordo abbastanza, magari a Source code avrei assegnato un 6-. Pronto per X-Men First class?
 
GiuseppeToki
GiuseppeToki il 19/05/11 alle 10:37 via WEB
Pensa che credevo di trovarti in disaccordo su Source Code! Bene bene, cosa mi consigli tra Thor e Machete? nessuno dei due mi attrae particolarmente a dire il vero..
 
 
tonono62
tonono62 il 22/05/11 alle 23:50 via WEB
Ciao, sono due cose completamente diverse: Thor è un film abbastanzam classico come impianto narrativo, Machete è molto sopra le righe, per apprezzarlo devi amare il genere B-movie anni '70 venato di splatter(tipo Planet Terror). Personalmente mi sono piaciuti entrambi anche se propendo di più per il secondo.
 
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