Giustiziaxgli angeli

Un giorno- tutta la vita.

Maurizio era il miglior amico dei miei fratelli, l'avevo visto passare mille volte per casa, con quella sua solarità travolgente e quella leggerezza, non so spiegare che intendo con leggerezza, quella leggerezza non come superficialità ma proprio come particolarità dell'anima. Venivo da un periodo difficile, è strano, assurdo, odioso il destino. A marzo 2007 avevo perso la mia migliore amica, di 24 anni per un melanoma, e a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico avrei augurato un dolore ed un'esperienza simile. Perchè come dice una pubblicità "Gli amici sono i fratelli che ti scegli... e creano attorno a te una nuova famiglia"Eppure quando il dolore ti colpisce personalmente, cadi nel fondo, e devi cercare dentro di te le forza per aggrapparti a qualcosa, ma quando colpisce chi ami, non hai molte possibilità di salvezza.

Era il giorno del mio onomastico,mi sono addormentata tardi, quasi felice, pensando che il giorno dopo sarebbe stata una bella giornata. Ci ho pensato tante volte, mi sono addormentata proprio nell'orario in cui Mauro ha avuto l'incidente. Sono andata a messa e,quando sono tornata, mia cognata mi ha detto "Maurizio ha avuto un incidente, è in fin di vita"(Non sapevamo,dato che nemmeno la famiglia lo sapeva,avendo avuto comunicazione solo alle 11,30,la verità, cioè che in ospedale non ci è arrivato vivo) Allora io ho sorriso, non perchè me ne fregasse, ma perchè ero sicura che si sarebbe salvato, perchè non poteva accadere, il destino non poteva essere così beffardo ed insolente da portare via il miglior amico di mio fratello. Ma ci sono tante cose ingiuste che non vorremmo e che invece accadono...

E così ho iniziato a frequentare casa di Maurizio, ad affezionarmi a questa famiglia così tragicamente devastata come un'altra famiglia, anche se in fondo non conoscevo benissimo Maurizio. Perchè? Come si fa a restare indifferenti? Poi, potevo capire,perchè quando lo immagini il dolore puoi continuare a vivere,ma quando lo provi non hai più scampo. Sei marchiato, l'avrai sempre nel cuore.

Maurizio si era trasferito a Roma per lavorare, per avere un "futuro migliore", maggiori possibilità. Aveva finito il suo turno di lavoro da poco...

Eppure quella maledetta notte troppe cose sono andate nel verso sbagliato, perchè? A volte mi chiedo se, per quelli che restano qui senza le persone che amano questo sia un altro modo di morire... non ci sono risposte.

Innanzi tutto chi ha provocato l'incidente si è seduto chiamando i vigili urbani, senza nemmeno verificare Maurizio come stesse, o chiamare un'ambulanza... Lo shock... si ma non siamo esseri umani? Non esiste la compassione?

I vigili accorsi hanno fatto una relazione che, fatta vedere ad altri vigili urbani, sono rimasti loro sotto shock per la superficialità.... e ripeto in un incidente con un ragazzo di 22 anni strappato alla vita.

Sono stati fatti test per il tasso di alcool e droga su Maurizio(che era finito) e non su chi ha provocato l'incidente!!!

E' stata ostacolata in tutti i modi la perizia sulle auto.

Il caso è stato chiuso in nemmeno due mesi, una velocità incredibile nel sistema giudiziario italiano e per un incidente con un morto... mentre altre prove, tipo la perizia sulle auto,avrebbero potuto essere prese...

Ora non ricordo tutti i punti oscuri, questi sono i principali, comunque la famiglia ha presentato ricorso che ci sarà a luglio...

Ora nulla potrà riportare indietro Maurizio,ma almeno che chi ha sbagliato paghi per i suoi errori...Non immaginiamo nemmeno, quando ci si mette alla guida di un auto non pienamente lucidi, quale immensa responsabilità abbiamo e quante vite o famiglie possiamo distruggere in un sol colpo.

Se qualcuno ha un'esperienza simile che vuole raccontare, magari ci può essere d'aiuto o ci possiamo essere d'aiuto insieme, o fornire commenti, opinioni, nel rispetto delle regole comuni e di tale immenso dolore, sono le benvenute!!