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Un blog creato da Wonderwife il 22/09/2010

The Good Wife

avventure semiserie di una moglie perfetta (e di sinistra)

 
 

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Crisi lastmìnut e istinti omicidi

Post n°58 pubblicato il 23 Agosto 2011 da Wonderwife
Foto di Wonderwife

Dopo tanti mesi, un pomeriggio tranquillo, anche se prigioniera in agenzia. Almeno il conforto dell'aria condizionata contro i 39 gradi percepiti lungo il viale milanese dello sciòpping. 
Fino ad ora (ma la giornata è ancora lunga) nessun individuo dallo sguardo bovino mi ha ancora sputato in faccia la parola lastmìnut con un punto interrogativo alla fine. 
Un dono del cielo. Perché non appena quella parola colpisce i miei graziosi padiglioni auricolari, dentro il mio involucro sorridente e cortese sento agitarsi la versione un po' agée della feroce Sposa di Kill Bill. Potrei mozzare teste con la biro, come fosse la più affilata delle katane.
Perché noi Italioti, non appena captiamo la più scema delle espressioni anglosassoni, ce ne appropriamo e la usiamo trasversalmente come le massaie pugliesi usano l'olio extravergine?
Tutti alla ricerca dell'occasione dell'ultimo momento, che sia l'acquisto di un aspirapolvere o di un viaggio. E nel caso di quest'ultimo, disposti solo a spendere due lire, ma pronti a incazzarsi come scimmie se il charter cambia l'orario di partenza, o il villaggio non ha una spiaggia di sabbia bianca di 2 chilometri quadri.
Il lastmìnut ha sdoganato i desideri più perversi, facendo credere che tutto sia alla portata di tutti. E' la quintessenza di tutte le balle con cui ci hanno narcotizzato per decenni.
La crisi tanto negata dai nostri pagliacci istituzionali ha colpito i portafogli, ma non ha ancora raggiunto le sinapsi degli italiani.
Una bellissima coppia (gay) che ho spedito a Dubai e a Mauritius, prenotando con mesi di anticipo, mi ha portato in regalo un Dodo con la bandierina di Mauritius perché, dicono, grazie a me, hanno fatto una vacanza splendida.
La guardo ogni volta che entra qualcuno con la parola lastminut appoggiata sulla lingua. Chi l'avrebbe detto che un pennuto ormai estinto mi avrebbe aiutato a non trasformarmi in un serial killer?

 

 
 
 

TUTTA MIA LA CITTAAAAA'.....

Post n°57 pubblicato il 01 Giugno 2011 da Wonderwife

Ma chissenefrega se arrivi alla sera spremuto come un limone, se hai incontrato per tutto il giorno persone che con poche idee ma confuse ti hanno portato al limite della pazzia, se mentre sfilava uno strano e rumoroso corteo proprio davanti alla tua vetrina ti toccava fingerti professionale e tenere il culo incollato alla sedia per mandare un ricco signore  a sperperare i suoi soldi in un costosissimo villaggio turistico.

Alla fine, tu con il tuo golf arancione e la sciarpa indiana - arancionissima - hai potuto andare a fare il più bel bagno di energia che ti sia mai toccato nella vita. Hai visto la tua città rivivere, la povera e provata Madunina brillare di riverberi arancio e fuochi d'artificio rossi, urlare a squarciagola "all'alba vincerò" e intonare, con le lacrime agli occhi, O bella ciao. Ma soprattutto, pigiata fra corpi pieni di vita e di sorrisi, sentirti parte di un unico grande cuore che finalmente ha ritrovato un sentimento perso da trent'anni: la speranza.

Non sarà facile e qualche delusione futura la dobbiamo pure mettere in conto, ma adesso non c'è spazio per questo. Adesso è il momento della fiducia, è il momento della positività. Assaporare la vittoria e tornare a credere che uniti ce la possiamo fare a costruire qualcosa sulle rovine.

Vi abbraccio felice, nonostante tutto.

 

 
 
 

Svegliarsi con un 48% non ha prezzo, per Berlusconi non c'è altro che Mastercard

Post n°56 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Wonderwife

E sì... la speranza che Milano si sia svegliata dà forza e vigore. Anche per affrontare l'ennesimo minus habens che mi ammorberà la giornata pretendendo di farsi una settimana alle Baleari con 200 euro, volo compreso.
Ma tra mare e montagna, oggi preferisco la campagna. Quella elettorale, suicida e sudicia, di un Berlusconi smutandato. Lui, la sua corte dei miracoli di prezzolati, vecchi tromboni e puttane più o  meno istituzionali: tutti a casa.
Troppo presto per cantare vittoria? Forse sì, ma lasciatemi gioire oggi.
Condividiamo il momento magico in cui la stragrande maggioranza dei milanesi è finalmente riuscita a immaginare un futuro fuori dalla pluridecennale egemonia della cattiva amministrazione di destra, con la sua corruzione, le sue finte magie fatte di cemento e cristallo, il suo Expo fallimentare, la miseria e la povertà metropolitane nascoste sotto il tappeto delle parole vuote e inutili come le persone di cui questa destra è fatta.
Se il vecchio Nano, con la moquette trapiantata in testa, il cerone da clown, la  pompetta erettile e il sorriso Pozzi Ginori ha beccato una legnata nella "sua" Milano, c'è da sperare che la ribecchi più forte anche dal resto degli italiani, e altre città lo hanno già dimostrato.
Provare una volta per tutte che i soldi non possono comprare la dignità di una nazione sarebbe la soddisfazione più grande per chi ci ha creduto fin dall'inizio.

Buona giornata, miei cari, ora che mi sono sfogata...torno al mio vacanzificio.

 
 
 

E come un coniglio pasquale... salto fuori dal cilindro

Post n°55 pubblicato il 24 Aprile 2011 da Wonderwife
Foto di Wonderwife

Mail lette solo dal telefonino, pc personale coperto di ragnatele, il blog con le persiane serrate e l'aria stantia delle case di vacanza prima della riapertura.
E infilati la porta, i vostri messaggi, che mi hanno regalato allegria e scaldato il cuore, perché è bello sapere che l'assenza non cancella.

Ok, fine delle smancerie. Il vostro (per oggi) coniglio pasquale, ex agente all'Avana, ex blogger, ex donna wonder (ormai manco più normal, altro che wonder...), vi augura buona Pasqua. E spera di poter tornare qui, prima o poi, a raccontarvi le sue mirabolanti imprese: ho in testa un archivio impressionante di varia umanità che ormai incontro tutti i giorni. Molti di loro meriterebbero un post, perché la realtà supera davvero la fantasia. Ma per ora devo ancora rimandare a data da destinarsi.

Vi abbraccio virtualmente, alla prossima

(Più che un blog, questo sta diventando uno spazio in memoria del tempo perduto. Dio, che orrore!!)

 
 
 

Dal vostro agente all'Avana

Post n°54 pubblicato il 11 Marzo 2011 da Wonderwife
 
Foto di Wonderwife

Mi stavo giusto domandando ieri sera quale sarebbe stato il primo Gran Casino che avrei dovuto fronteggiare una volta iniziato il mio nuovo lavoro. Quello che non avevo messo in conto è che i  Gran Casini possono arrivare anche prima di cominciare a lavorare.

Il partner turistico che mi ha generosamente accolto (in cambio di una mia ben più generosa partecipazione economica) mi ha dotata di una demo nuova di pacca, sulla quale smanettare a mio piacimento, cosicché anche un donnino come me, abituato da sempre a lavorare solo sulle parole, potesse impratichirsi con le tentacolari e ingannevoli dinamiche delle prenotazioni, degli incassi, delle royalties. Insomma, con tutte le orribili cose delle quali mi dovrò occupare ogniqualvolta permetterò a illustri sconosciuti di farsi delle megavacanze all’altro capo del mondo, mentre io sarò inchiodata alla mia sedia blu, uguale a tutte le altre sedie blu di tutte le altre agenzie alle quali sogno di fare le scarpe.

A casa Wonder dicesi demo un programma di simulazione dove qualunque cosa tu decida di fare, anche spedire trenta persone per trenta giorni a Mauritius al costo totale di 125 euro, rimane ciò che è: una simulazione, appunto. Invece no.

Due giorni fa, il donnino in questione, per rilassarsi durante il secondo dei suoi tre lavori, si è divertita a fare con la demo una finta prenotazione con prezzi giusti e tutti i crismi. Siccome il suddetto donnino è anche molto romantico, l’ha fatta a nome suo e di Wonderhusband. Destinazione Cuba. Partenza il prossimo fine settimana. Poi, non contenta ha provato con una seconda pratica: stessa meta, ma in un albergo diverso e con partenza in aprile (per la serie “Facciamoci del male”, visto che Cuba me la potrò vedere solo sui cataloghi). Stamattina, telefonata di un tour operator che mi chiede come mai i signori Wonder fanno lo stesso viaggio nel giro di quindici giorni. Avrei potuto dirgli che sono dei masochisti sperperatori che amano praticare sesso sui voli a lungoraggio, ma qualcosa mi suggeriva che non era il caso di scherzare. 

Con lo stesso stato d’animo di Bambi di fianco al cadavere della madre, ho replicato: “Ma questa è stata una simulazione fatta con la demo che ho in dotazione, mica una prenotazione vera”.

Il t.o. risponde inflessibile che a lui è arrivata la prenotazione attivata, quindi o parto o pago la penale.

Approfittare dei biglietti  per scomparire definitivamente e riciclarmi come arrotolatrice di sigari, vivendo in pace il resto dei miei giorni, o trasformarmi da Bambi in Lucy dei Peanuts travolgendo con urlo il reparto informatico della mia casa-madre? Ho dovuto optare per la seconda.

Il t.o. è riuscito a mollare i biglietti a clienti veri e più fortunati della sottoscritta, e la demo è stata sistemata. Infatti adesso non serve più a niente, se non ad attivare (spero per finta, ma meglio non provarci) gli Smartbox.

Adios, Cuba.

 
 
 

BLITZZZZZZ.....( con sensi di colpa)

Post n°53 pubblicato il 08 Marzo 2011 da Wonderwife

Chiedo scusa a tutti gli amici trascurati, alle risposte disattese, ai mancati ringraziamenti per tutti gli auguri e per i commenti che ho letto (spesso a orari improponibili e con giorni di ritardo) e che mi hanno fatto sorridere.
Il diavolo è più nero di come me lo dipingevo, ma non dispero. Penso sia un po' come un terremoto, si tratta solo di aspettare. Prima o poi l'intensità calerà, arriveranno le scosse di assestamento, sempre più deboli fino a che non faranno più paura neanche quelle. E allora tornerò. Magari un po' malconcia ma tornerò. Intanto vi leggo di corsa e saltuariamente (spesso senza neppure collegarmi), NON vi commento, non scrivo. Ma non vi perdo d'occhio, e prima o poi torno, giuro. Prendetela come una minaccia.

 

 
 
 

Toda vida!

Post n°52 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da Wonderwife
Foto di Wonderwife

Da domani inizia il mio corso di preparazione a quella che dal 2 di aprile (il 1° era troppo da presa per i fondelli!) diventerà la mia attività principale.
Sarà contento il Berlusca che ci voleva tutti "popolo della partita iva" e imprenditori di noi stessi.
Ecco, sarò la Wonderimprenditrice di me stessa, che tradotto in parole povere sarebbe: da domani mi faccio un culo quadro.
E quando non "imprendo", continuo con la mia attività di scribacchina prezzolata (credo di notte, altrimenti non saprei quando), e tra l'una cosa e l'altra indosso la tuta da Wonderwife.
Pensavo: e se nel tragitto tra casa e "impresa" mi facessi assumere dall'Amsa per la pulizia della strada?
Ma con il camion, perché la scopa in quel posto no, eh...

 
 
 

Cuore di mamma

Post n°51 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da Wonderwife
 
Foto di Wonderwife

Mettendo il naso fuori dalla finestra di casa, il mondo mi sembra messo sempre peggio.

Per non imbracciare un fucile e sparare a chi di dovere, ogni tanto la finestra devo tenerla chiusa, e fingere di non aver sostenuto in tempi più verdi che anche “il privato è politico”. Il privato, in tempi cupi come questi, è privato e basta.

Così oggi me la sono raccontata: l’università non è quel posto di merda che la Gelmini progetta, ma è l’apogeo della storia scolastica di Wonderson. E così, con suo padre, mi sono abbandonata senza ritegno a conati di orgoglio genitoriale mentre faceva il suo show davanti a sei scazzatissimi docenti; ho goduto come una chioccia della bella gioventù che gli ha fatto da corte, ragazzi che dal mio metro e sessanta posso guardare solo a naso per aria e ragazze alle quali ci stiamo disabituando, convinte come sono che ci sia altro da esibire oltre a glutei e tette; ho sentito un frisson tra cuore e stomaco (ma poteva pure essere un embrione di risata) quando la commissione l’ha dichiarato dottore in Scienze dell’architettura, con una votazione di cui essere fieri. Tra ansia, foto e sorrisoni finali, più che la Wonderfamily sembravamo quella del Mulino Bianco.

Così, per qualche ora, il mondo mi è sembrato un posto accettabile.

 

 
 
 

Belle addormentate e vecchie streghe

Post n°50 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da Wonderwife
 
Foto di Wonderwife

“Tremate, tremate le streghe son tornate”,  gridavamo da ragazzine innalzando con le mani inequivocabili segni della nostra appartenenza sessuale. Infatti, da vecchia strega, eccomi qui. Temo che in futuro ci saranno spesso dei lunghi stop-and-go… ma non datemi per dispersa. Come diceva mia nonna, la gramigna non muore mai!

Sono reduce dal sole pugliese e – nonostante l’ubbiosa giornata di Milano – con le froge frementi di un’insolita aria di primavera. Tutto merito della manifestazione di domenica, che ha portato allo scoperto (e tutte insieme) le persone che hanno voglia di cambiare. Tante, in assoluto, anche se non abbastanza.

La scoperta è stata Bari, dove davvero non mi aspettavo tanta partecipazione. Sulla sua creatività, invece, non avevo dubbi. Ho fotografato cartelli (se riesco metterò le foto sul mio profilo, ma non ci giurerei) e ascoltato slogan nei quali il dissenso si sposava a un umorismo tutto sudista.

E ho visto donne belle, non secondo i canoni che ci hanno costretto da sempre ad assorbire insieme all’ossigeno e alle polveri sottili, ma belle per la loro determinazione, per le loro facce vere sulle quali la vita ha lasciato i segni, per i loro sguardi che dicevano “noi siamo così, e vogliamo un mondo  a misura nostra, dove non ci si debba più vendere per poter dire ‘esisto’”, belle per quella luce di allegria e consapevolezza di volere una stessa cosa tutte insieme, indipendentemente dallo schieramento politico.

Emozioni e intenti portati allo scoperto dopo decenni di apparente letargo, anni durante i quali le figlie e le nipoti delle donne belle e agguerrite di allora sembravano essersi lasciate sommergere dalle ipnotiche correnti sotterranee di un finto benessere. Per qualche inaspettato ingorgo, le correnti stanno portando a galla chiazze di liquame. Piccole cose, certo, rispetto ai grandi misteri italiani che mai verranno chiariti, ma sufficienti per alimentare un desiderio di cambiamento.

Le Belle Addormentate sembrano essersi svegliate, al fianco delle loro madri – e qualche volta anche delle loro nonne –  e non per uno strumentale rigurgito di puritanesimo come vogliono far credere  gli incapaci timonieri di questa  bagnarola alla deriva  e le loro puttane (non quelle di Arcore, ma quelle che siedono sugli scranni parlamentari o sulle poltrone dei giornali da loro pagati). Ma  si sa, quella della denigrazione o dello svilimento è un’arma che omminicchi e mezzecalze hanno sempre adottato per salvare la faccia davanti a donne più grandi di loro, si sono allenati fin dall’adolescenza.

Non tutti per fortuna: a Bari gli uomini erano tantissimi, e così doveva essere, perché nessuna battaglia ha un senso senza di loro.

Ho voluto trasmettervi un po’ della mia personale aria di primavera, e spero tanto che il vento non cada, che le Belle Addormentate rimangano ben sveglie al fianco delle Vecchie Streghe, solo così si combattono i maghi malefici.

 
 
 

Ritorno al futuro

Post n°49 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da Wonderwife
Foto di Wonderwife

È stata più dura del previsto, ma alla fine ce l’ho fatta: i testi per le pancio-munite sono stati consegnati, il numero della rivista è chiuso… mi rimane giusto il tempo di organizzare casa, prima di fare la valigia e partire per la Puglia (24° oggi!) per raggiungere W.h.

Non ho snobbato solo il blog, ma tutto l’universo creato. Così devo rimettermi in pari. Non che sia cambiato granché, scopro. La minoranza illuminata porta avanti le sue rimostranze organizzate, senza ottenere che si sposti un capello (sintetico), i bambini rom muoiono (ma pazienza, tanto i rom stanno sulle balle un po’ a tutti), Wikileaks promette altre soffiate (speriamo che non siano all’acqua di rose come le precedenti), il pirata Marchionne vuole teletrasportare la Fiat,  e  Membrolo, sorretto dai sondaggi (ma saranno veri?), è sempre al suo posto, con l’aggravante che adesso si lagna pure in sede internazionale. Le figure di merda non hanno mai fine, per un popolo che sceglie di essere rappresentato dal circo Medrano: c’è il Nano, la Ballerina, la Danzatrice del ventre, il Comico che ha lo spazio fisso anche su Rete4, l’Eunuco ruffiano, una corte infinita di Pagliacci… appena scopriamo che nella Villa (la v maiuscola è d’obbligo) è ammessa pure la zoofilia ci aggiungiamo anche un paio di elefanti e siamo al completo. Quando arriveremo alla gag finale, con il processo breve, possiamo anche metterci in testa i cappellini di carta, dare fiato alle lingue di suocera: arriverà il carnevale e non ce ne accorgeremo, tanto qui siamo abituati alle maschere tutto l’anno.

Sono acida? Un po’ (sarà perché mio figlio, che per ora non vuole restare orfano di madre, mi ha requisito le sigarette e me le passa contate, come ai carcerati l’ora d’aria…). Ma che mi aspettavo? Di tornare in superficie dopo dieci giorni passati in apnea e scoprire che il mondo è un bel posto dove stare? Datemi dell’ingenua, ma un po’ ci avevo sperato.

Mi consolerò più tardi, con un bel giro di aggiornamento fra i miei blogger preferiti e  in questo caso sì che spero di non trovare nulla di diverso.

 
 
 
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