Il dovere dei sogni
I poeti non sono stati inventati per abrogare i sogni!...(David Alius Losyano)Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Vive i rapporti da puro alienato (alienato dalla non presenza) si autolibera nella dimensione ontologica staccato dalla gravità del concetto dalla zavorra del dicibile, ha di sè coscienza atemporale, allora si erge come termine di paragone al di fuori dalla "menzogna reiterata" della realtà si erge sul suo estremo (coscienza viva del suo essere un nulla), dal delirio di sè la verità di una ripartenza si somma all'alterità alito di coscienza pensante, è vero autentico nel suo "istante-ontologico" "astorica ecceità" come movimento stazionario, divenire smarrito che ha dimenticato la sua traiettoria, smarrisce le sue coordinare di "desiderio puro" che oppone a sè medesimo il suo smarrimento la sua infelicità, accerchiato dalla sua impossibilità si ritrae "diviene oggettivato non più oggettivante" "diviene un brulicare passivo" "diviene senza essenza" ..."futuro" "un diveniente introiettato" "il venire si arresta pur continuando la corsa pur divenendo" si arrende come contenitore storico come narrazione ma avviene come "dispositivo a-priori" "di-viene" come "sviluppo che arretra".....
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Topazio topazio...
le note della notte
soffocano i sensi.
Sono qui che mi fletto
qualcosa tra le mani
mai una buona cabrata...
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Il morire, cioe' lo stallo, il fermo immagine della vita, fa parte del piano filosofico. E' il punto fermo. [Va bene cosi']. L'assioma corporeo lo contempla come somma definitiva, traguardo radicale, irrevocabile, permanente. Gli eroi senza coraggio lo temono. Noi invece - che abbiamo rubato il fuoco agli dei - l'accettiamo senza travaglio, con tranquilla coscienza. [Va bene cosi']. E' il regalo selvaggio che ci portiamo appesi al collo, che ci trasciniamo di buona lena. Un giorno, dando le spalle alla vetrina, qualcosa o qualcuno ci colpira'. [Va bene cosi'].Il morire, il fermo immagine della vita, fa parte del piano filosofico. E' il punto fermo. [Va bene cosi']. L'assioma corporeo lo contempla come somma definitiva, traguardo radicale, irrevocabile, permanente. Gli eroi senza coraggio lo temono. Noi invece - che abbiamo rubato il fuoco agli dei - l'accettiamo senza travaglio, con tranquilla coscienza. [Va bene cosi']. E' il regalo selvaggio che ci portiamo appesi al collo, che ci trasciniamo di buona lena. Un giorno, dando le spalle alla vetrina, qualcosa o qualcuno ci colpira'. [Va bene cosi'].
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In ampie volute, un capello intorcinato, come a voler seguir i correvolenti pensieri. Color del nevischio fracido infumava e sgarettava nel ronzoso andirivieni di angusti pensieri spettinati... Cascate di iummi voltolavano girondolavano da eruttare al sol pensiero di "morir per amore"...
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Inviato da: casabuela
il 29/01/2011 alle 07:59