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Buon Governo

Post n°357 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da Guerrino35

                                                           

Nella galleria dei potenti, è arrivato Renato Brunetta.

Come i vari Ferrara, Demichelis, Boldi, Bonaiuti, avrebbe dovuto tornare a lavorare se Berlusconi non fosse disceso in campo. La loro fedeltà al capo è a prova di intelligenza.

Significativi in questa sindrome di fedeltà i 27 motivi che Brunetta elenca. Li rubo da lubey, che dopo averli elencati a Mappano, dove faceva da moderatore nell'incontro con Travaglio, ha avuto l'idea di pubblicarli nel suo blog, Piazza Alimonda.

“Ero convinto che dopo quell’estate agostana di prove d’amore non avrei più sentito parlare. E invece…. (vedi post: Prova d'amore)
Invece lunedì scorso mi capita di andare a cena con Travaglio (posso garantire che nel momento nel quale me lo sono visto davanti, e mi ha dato la mano dicendo “Piacere Marco”, un po’ di bradisismo alle gambe mi è venuto), e poi l’ho intervistato nel corso di un dibattito pubblico. A fare le domande, con me, c’era anche il presidente dell’associazione che ha organizzato la serata. In precedenza io e lui ci eravamo divisi i temi da affrontare, e a me era capitato il ministro Brunetta. Ora, umanamente, che cazzo puoi chiedere su Brunetta? Tenendo presente che, solo pochi giorni prima, l’Espresso aveva dedicato fior di pagine sugli scheletri nell’armadio del succitato ministro? Cioè, tutto quello che dicevi poteva sembrare banale. Allora, come sempre faccio quando mi tocca scrivere di qualcosa che non conosco a fondo, mi sono fiondato in internet alla ricerca di documenti. Ed ecco che mi salta all’occhio un articolo scritto da Brunetta su Libero poco prima delle ultime elezioni (e su Libero ci sarebbe parecchio da dire, ma si finirebbe fuori tema) intitolato “I 27 motivi per cui sto con Silvio” (si potrebbe discutere a lungo del fatto che un tizio, candidato alle politiche, scriva di suo pugno articoli dedicati a sé stesso su un giornale, ma pure questo porterebbe fuori strada... Trovo, dicevo, questo articolo, e lo leggo. E mi torna in mente il concetto di prova d’amore. Con il diversamente alto che, in una delle rare occasioni della sua vita, guarda in basso e dice: “Allora, Renatino, se vuoi che ti candidi mi devi dare la prova d’amore”, e il Renatino sculettante, si mette al computer e produce il suo articolo. Che, tra le altre cose, dice questo: «Sto con lui perché è pieno di difetti. Mai arrogante, sempre gentile. L’ho sentito e visto chiedere quasi con imbarazzo, a un dirigente della sua Mondadori, se era possibile avere con lo sconto, alcune centinaia di copie de “Il libro nero sul comunismo” da regalare ad una convention di An (e si capisce che il diversamente alto ha pure il braccino corto). Sto con lui perché l’ho visto e sentito rifiutare con sdegno qualsiasi compromesso processuale. Sto con lui perché è bugiardo per amore. Sto con lui perché è un ingenuo. Sto con lui perché ha sempre pagato di persona,  non si è mai tirato indietro. Sto con lui perché ha saputo governare bene, senza darsi troppe arie da statista (e questo punto il dubbio che parli di un altro Silvio ti assale). Sto con lui perché durante la mia prima campagna elettorale di fronte al mio sconforto mi mostrò dei sondaggi personali strabilianti… forse taroccati (e qui capisci che parla proprio di lui)». Poi, in fondo, il motivo massimo. Talmente nobile che io manco riesco a capire come sia possibile fare una cosa simile dal vivo: «Sto con lui perché canta canzoni francesi, e mentre canta fa anche la traduzione simultanea». Letta una cosa simile, chiunque avrebbe riso, e lo avrebbe mandato a fare in culo. Invece no. Silvio ha gradito la prova d’amore, e lo ha pure fatto ministro”.

Di ministri Silvio ne ha fatti altri, per esempio,

La Garfagna

Gran bella ragazza nel calendario del 2001. Da quando Silvio, invece di fare il salto della Garfagna, le ha detto che l'avrebbe nominata ministra, ha spalancato gli occhi talmente che non è ancora riuscita a richiuderli. Sulla sua nomina in tanti hanno spalancato gli occhi. Più di tutti Sabrina Guzzanti: “Tu non puoi, rivolgendosi a Silvio, mettere alle pari opportunità una che sta là perchè  ti ha...” siamo in fascia protetta.

Veramente la Garfagna, ha dimostrato di avere altri meriti. Ha inventato un nuovo reato, quello di contrattazione del sesso a pagamento. Non dell'utilizzo del sesso, col quale si può fare carriera, ma delle sua contrattazione.

Molti giornali e radio e televisioni hanno beceramente titolato i loro articoli: Carcere alle prostitute e ai loro clienti, come aveva detto la Ministra. Invece, a far bene i conti, in carcere non andrà nessuno. La pena massima e di 15 giorni, se si confessa vine ridotta a 10 giorni. Se poi hai l'attenuante che nessuna te la dà gratis, la riduzione della pena aumenta. Tenendo conto che il reato esiste solo con la flagranza, e che per raggiungere i tre anni di pena necessari per poter andare in galera , dovresti accumulare oltre 100 di questi reati alla presenza di un poliziotto, salvo amnistie e decorrenza dei termini, si consiglia agli intenzionati, di avvertire il maresciallo, tutte le volte che ci si avvia per queste strade.

Si sentiva il bisogno di un nuovo reato.

Dev'essere un ordine di scuderia, di inventare nuovi reati.

Importante che si facciano i processi per questi reati, a tutti i livelli, fino alla cassazione, altrimenti la giustizia dovrebbe occuparsi della corruzione, dei conflitti di interesse, dei reati contro le persone e l'ambiente.

Gli uccelli del presidente

                                                 uccelli del presidente

 

 
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