Creato da Gustimontaniemarini il 22/08/2013
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La Via dei Norcini : il prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader alla Società Agricola Palù di Mosnigo

Post n°8 pubblicato il 04 Novembre 2021 da Gustimontaniemarini

Continuano le iniziative di informazione di Borghi d'Europa, per far conoscere i Percorsi Internazionali.

Per la Via dei Norcini i giornalisti e i comunicatori della rete internazionale stanno collaborando con il Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, per valorizzare e far conoscere le eccellenze dei Territori coinvolti nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura.

 

La tappa realizzata alla Società Agricola Palù di Mosnigo ha proposto il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto.

“La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.”

Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna.

“Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caretteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”

 

Ha accompagnato la degustazione il vino col fondo di Luigi Comarella di Valdobbiadene.

Antonella Pianca, scrittrice fotografa e degustatrice AIS, ne ha messo in rilievo la bontà e la semplicità.

Luigi è una persona sincera, va dritto al segno, non gira attorno ai problemi.

Così quando osserviamo che anche nel settore del vino col fondo si fanno largo le furberie, evita di inoltrarsi nella polemica e commenta annuendo.

Un tempo i nostri contadini dedicavano al vino col fondo le uve migliori della vendemmia: oggi assistiamo a presunti vini a rifermentazione naturale che rivelano, inequivocabilmente, un passaggio...... Il vino col fondo di Luigi Comarella è semplicemente buono. 

 

 
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NON DI SOLO PANE... Il meglio delle carni e dei salumi marchigiani

Post n°7 pubblicato il 28 Ottobre 2015 da Gustimontaniemarini

 

Tra le eccellenze marchigiane presentate nei “Giovedì del Gusto” di Regione Marche non potevano mancare i due salumi che rappresentano la tradizione marchigiana nel settore.

Il Ciauscolo, un salame tipico marchigiano derivato dalla lavorazione del maiale e legato ad una tradizione contadina antichissima. La derivazione etimologica del nome deriverebbe da “ciabusculum” ossia piccolo cibo o piccolo pasto, rappresentava, infatti, il pasto frugale, fedelmente legato ai tempi della vita in campagna. Le caratteristiche principali del ciauscolo sono la spalmabilità e la morbidezza, che lo rendono unico e distinguibile da tutti gli altri prodotti di salumeria.

La zona di produzione del Ciauscolo (salume certificato IGP) interessa alcuni comuni delle provincie di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Queste zone collinari e ricche di corsi d’acqua, tra l’appennino umbro-marchigiano e il mar Adriatico, si contraddistinguono per un clima particolarmente adatto all’allevamento di suini di qualità.

Sempre nelle Marche, altra zona vocata alla produzione di salumi di qualità è il fabrianese che, con il Salame di Fabriano, prodotto esclusivamente con suini nati in Italia ed allevati nell’area di produzione del fabrianese, per oltre un anno, in piccoli allevamenti, rappresenta una vera eccellenza regionale.

Eccellenza che ha dato vita alla costituzione di un consorzio. I lotti di produzione dei salami del consorzio, prima di essere messi in commercio, vengono sottoposti alla Commissione Tecnica di degustazione che, valutata la corrispondenza sensoriale ed organolettica del prodotto, ne consentirà l’etichettatura con il contrassegno del consorzio e la certificazione di qualità realizzata su carta a mano dal Museo della Carta e della Filigrana.

 
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FRESCHISSIMO O FREDDISSIMO: DAL CAMPO ALLA TAVOLA. Ortaggi: Le Marche leader nella III e IV Gamma

Post n°6 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da Gustimontaniemarini

 

Nel contesto de “I Giovedì del gusto” organizzati a Milano da Regione Marche,  si è parlato molto anche di ortaggi. Pochi sanno infatti che la Regione Marche rappresenta il “cuore verde d'Italia” che produce la maggiore quantità delle verdure di III e IV gamma che arrivano sulla nostra tavola.
Ad esempio l'azienda Ambruosi&Viscardi è leader nella coltivazione e distribuzione di insalata riccia, scarola, pan di zucchero e radicchio rosso da oltre 30 anni.
… Ma la produzione marchigiana non si limita alle verdure fresche, nel surgelato, ad esempio, il Consorzio Ortofrutticolo Valli delle Marche (Covalm) oltre a produrre e commercializzare ortaggi freschi per la trasformazione industriale ed il mercato del fresco, ha un impegno storico anche nella surgelazione di qualità, con due partecipate che sono ormai il punto di riferimento della trasformazione, leader in Italia, fornendo i principali marchi che operano su tutto il territorio nazionale.

Da oggi in poi quindi, quando acquistate una verdura surgelata, pensate che all'interno troverete un “pezzetto” del meraviglioso territorio marchigiano.

 
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DALLA TRADIZIONE IL FUTURO. Alla scoperta della Biodiversità agraria con gli Agricoltori Custodi

Post n°5 pubblicato il 14 Ottobre 2015 da Gustimontaniemarini

Una decina di Agricoltori Custodi si sono dati appuntamento a Milano, presso lo Show room Elica, in occasione de “I giovedì del gusto”, organizzati in concomitanza di Expo 2015. Tema della serata la Biodiversità e le colture che evocano antichi sapori e forti memorie.

Abbiamo quindi scoperto che i capperi non sono solo “siciliani”: il “cappero rupestre di Borgo Cisterna”, coltivato nella zona di Macerata Feltria, della specie Capparis Rupestris (comunemente conosciuta come cappero spinoso) è stato ritrovato sui muri di un antico Borgo marchigiano. Grazie alle cure dell’agricoltore, la produzione si è diffusa, fino a rappresentare l’ingrediente principale di numerose ricette e conservazioni.

Abbiamo potuto assaporare la famosa zuppa di Cicerchia, legume coltivato, con tecniche a basso impatto ambientale, nel Territorio di Serra de’ Conti, sulle colline del Verdicchio.

Non è mancata la polenta, cucinata con mais ottofile. La polenta, infatti, era l’alimento principale della popolazione marchigiana e si consumava almeno una volta al giorno. Il mais ottofile di Roccacontrada è una varietà locale di mais, tipica delle Marche e recuperata nei dintorni di Arcevia. La riscoperta del mais ottofile di Roccacontrada è avvenuta grazie a qualche piccola coltivazione familiare ancora presente sul territorio ed è collegata alla vicinanza del mulino ad acqua sul fiume Misa, ove la farina viene macinata a pietra.

 

Altra curiosità, conosciuta in questo appuntamento è stato l’Anice verde di Castignano, il suo nome deriva dalla voce latina “anisum”. La coltivazione dell’Anice a Castignano risale alla metà dell’800 e i primi impieghi furono nei liquorifici: chi non conosce la tradizione marchigiana nei liquori a base di anice (Vernelli e Meletti)? Pochi però sanno che è fatta menzione dell’anice nei Trattati di Botanica del 1500 e che nelle Marche alla fine del 1700 l’anice era una spezia di largo consumo, tra le merci più commercializzate.

La fiaschetta del mistrà (liquore all’anice) era inoltre la dotazione dei crociati che partivano per la difesa della Terra Santa.

Queste e tante altre curiosità sono state svelate dagli Agricoltori Custodi marchigiani nel corso dell’incontro che ha comunicato una vera filosofia di vita, curando prodotti evocativi di sapori ormai dimenticati.

 
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Al Larin, per lanciare Comunicare per Esistere in Istria

Post n°4 pubblicato il 02 Settembre 2015 da Gustimontaniemarini

La rete dei borghi europei del gusto ha tenuto la conferenza stampa di presentazione del progetto Comunicare per Esistere,Stati Generali della Comunicazione Territoriale sabato 29 agosto presso la trattoria da Bepo al Larin, a Vittorio Veneto.
La manifestazione si terrà dal 17 al 20 settembre fra Conegliano e l'Istria e rappresenterà il punto d'incontro di borghi e territori di 20 Paesi e Regioni Europee.
120 i delegati ufficiali, con una folta rappresentanza del mondo della comunicazione e dell'informazione.
La conferenza stampa si è aperta con una visita 'gustosa' presso la cantina Toni Doro, per un aperitivo
che ha valorizzato “Dono”, un Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Brut.
"Dopo sessanta giorni di affinamento, possiamo degustare uno spumante dal colore giallo paglierino con una spuma fitta e cremosa un perlage elegante,fine e persistente - osserva Giovanni Meneghin, editore della rivista Il Gusto Italiano Magazine-. Leggera la frutta agrumata, gradevole il sentore di crosta di pane,delicati i fiori di glicine e acacia, si abbinano benissimo ai filetti di spigola, pesce al forno e piatti delicati."
A convivio da Bepo al Larin , Roberta e il suo staff hanno voluto creare un menù del tutto speciale, per
'accompagnare' i vini di Rogante. "Rogante- commeta Luigi che, assieme al giovane socio Marco, porta avanti l'azienda- ,non è solo prosecco di qualità e spumanti eccellenti ma idee nuove che si innestano nel cuore della tradizione e di essa mantengono quanto di buono c’è, come la qualità degli ingredienti e la conoscenza approfondita dei processi.Questo il terreno da cui ha preso vita la nostra collezione di spumanti fruttati Rogante, rivoluzionari nel gusto, esclusivi nella ricetta."
Una scommessa ampiamente vinta, come ha commentato Brunello Catana, direttore editoriale de Il Gusto Italiano Magazine.
Il crostino di baccalà mantecato ( con ExoticPassion, il profumo avvolgente del frutto della passione, dell’ananas e le note morbide dell’albicocca e della pesca ) ; il risotto con finferli ed altre...sorprese ( con
Green Fruits,avvolgenti sensazioni agrumate e un fine retrogusto di kiwi per uno spumante fine e rinfrescante) e il dessert (un tortino al cioccolato, per Rogante Cherry,Fragranze di ciliegia, velature di amarena e note di piccoli frutti rossi).
Hanno partecipato all'incontro Laura Panizutti, Family Banker di Banca Mediolanum (che sostiene e appoggia le iniziative di informazione ) ; Giuseppe Marin, nella sua doppia veste di rappresentante di Linda,Impresa di Servizi di Conegliano) e di storico locale ; Lorenzo Brusadolo (giornalista e comunicatore) ; Savina Demarch (Nutrizionista) ; Luigi Frassinelli (direttore di Gelaterianews e di ViVeTv.it), Massimo Bolgan e . dalla Germania, un grande dirigente d'azienda ,ai vertici di
una industria del comparto auto.
L'incontro si è concluso a Caffè Local, in viale Lourdes a Conegliano, ove Fabio e Matteo, hanno fatto degustare le delizie del loro personalissimo pianeta.Mai slogan fu più appropriato : il caffè come lo vuoi Tu!
All'incontro ha partecipato anche il prof.Nello Della Giustina,per presentare l'ultima sua fatica 'storica' : l'agile libro sull'Oratorio dei Santi Fermo e Rustico alle Rive di Carpesica (Dario De Bastiani Editore),pubblicato grazie all'aiuto di aziende locali ( Pradelbacco,Toni Doro,Trattoria al Larin,Falegnameria Michele De Poi).

 
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