Creato da luna_luna30 il 29/03/2008

sorridi

Siete collegati con la frequenza del sorriso:-D

 

:-)

Post n°282 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da luna_luna30

FELICE   NATALEEEEEEEEEE

 


 
 
 

:)

Post n°281 pubblicato il 24 Marzo 2011 da luna_luna30

TENERAMNETE

 
 
 

:)

Post n°280 pubblicato il 23 Marzo 2011 da luna_luna30

VI SONO MANCATA?

BUONASERA MONDO

VIRTUALE........

 
 
 

telefonata

Post n°278 pubblicato il 09 Luglio 2010 da luna_luna30

Se telefonando

«Buongiorno, signora.»

«Professoressa, prego.»

«Mi scusi, professoressa, sono la supplente, disturbo?»

«La supplente?»

«Sono la sua supplente.»

«Ah, cara, mi dica.»

«Ecco... vorrei dirle che mi trovo bene nelle sue classi, sono contenta che mi sia stata offerta questa opportunità grazie alla sua malattia...»

«Ma come si permette?»

«Perché, lei sta male... sul serio?»

«Caspiterina, sto male sì. Sto malissimo.»

«Wow... scusi, volevo dire mi dispiace.»

«Va bene, va bene, mi dica.»

«Ecco... volevo sapere per quanto ne ha ancora.»

«La mia dottoressa dice che potrei rientrare già dopodomani.»

«Azz... le venisse un accidente.»

«Prego?»

«Mi scusi professoressa, mi riferivo alla mia gatta, non sta buona. Allora lei è praticamente guarita...?»

«Praticamente.»

«N00000000000. Ti preeeeeeeego.»

«Ce l'ha sempre con la gatta?»

«Sì... sta torturando i miei pantacollant.»

«Allora la lascio alla sua gatta e ai suoi pantacollant. Mi raccomando, mi faccia trovare il registro a posto e non mi lasci compiti da correggere, ché non sto poi benissimo.»

«Eddaaaaaaaaaaaai.»

«E vai lo dice a sua sorella.»

«È pure sorda.»

«Ah, bella gatta che ha.»

«Professoressa, visto che non si è rimessa completamente, non potrebbe per favore prolungare la sua malattia, non potrebbe chiedere al suo medico di darle altri sette giorni? La preeeeego-mi-servono-quei-due-punti-per-chiudere-l'anno.»

«Deve chiudere l'anno?»

«Se non lavoro altri sette giorni perdo due punti e lei non sa in quanti stiamo su quei due punti in graduatoria. E poi lei insegna in montagna, ... quei punti valgono oro. Orooo.»

«Per via dell'aria buona? Non ci conti, vede come mi ammalo spesso.»

«Sopra i 600 metri sul livello del mare i punti di servizio raddoppiano. Non ha saputo della legge 143? Il servizio di montagna è stato supervalutato per legge.»

«Vale anche per me? Posso andare prima in pensione? Aumenta lo stipendio da fame?»

«No, no, è un aiuto per noi precari. Siamo finalmente stati premiati per le nostre capacità. Non ci ho capito molto ma chi insegna in pianura secondo i nostri parlamentari è meno bravo rispetto agli altri.»

«Il Presidente della Repubblica ha firmato pure questa legge?»

«Pare di sì, ma era quello di prima e forse non l'ha letta, macchissenefrega? A me sta bene così e se lei mi fa continuare la supplenza io scavalcherò un sacco di concorrenti e il prossimo anno passerò di ruolo, specie se mi daranno il pettine nella provincia attigua.»

«Il pettine?»

«Sì... sì. Per ora io sono solo sulla coda.»

«Povero gatto.»

«Quella maledetta coda voluta dalla ministra, maledizione a tutti i politici. Non bastavano i sissini e il doppio canale.»

«Il Presidente ha firmato pure la... coda?»

«Già, ma ora noi gli faremo firmare il pettine, cosa crede, stiamo facendo ricorso, vogliamo il pettine, lo dice la Costituzione che ci spetta il ruolo per via del pettine. Ma va tutto in fumo se lei guarisce.»

«Se me lo avesse chiesto prima, avrebbe evitato di buttare i suoi pantacollants. Va bene ci penserò.»

«Graaaazie.»

 
 
 

lettera

Post n°277 pubblicato il 09 Luglio 2010 da luna_luna30

Lettera a una professoressa viceministro


Gentile Professoressa,

Le scrivo nel giorno del mio cinquantesimo licenziamento. Il dato avrebbe dell'incredibile in qualsiasi situazione lavorativa, specie se si pensa che anche il datore di lavoro è sempre lo stesso, ma non nella scuola pubblica dove il mio caso fra i docenti precari non rappresenta di certo un'eccezione. Insegno in terza fascia Discipline giuridiche ed economiche in provincia di Modena viaggiando quotidianamente da Bologna (mi è capitato anche di farlo su classi di cui Lei era la titolare presso l'Istituto Barozzi). I sentimenti che fino a oggi mi hanno accompagnato in questo momento cruciale dell'anno sono sempre stati alternativamente due: o sollievo per la fine di periodi lavorativi pesanti e magari carichi di frustrazioni, o tristezza e rassegnazione quando l'esperienza si è rivelata ricca soprattutto dal punto di vista umano. Quest'anno la sensazione provata è del tutto nuova: si tratta di rabbia, amara e rancorosa. Sono stati per me 17 anni senza regali: tutti i doveri sono stati pretesi con inutile pedanteria, e i diritti, anche quelli più sacrosanti, non sono mai stati dati per scontati. Per questo lavoro ho percorso più di 300.000 km in qualsiasi condizione meteorologica, facendomi carico di tutte le rilevanti spese di produzione di un reddito sensibilmente decurtato nella sua consistenza reale, ma sempre considerato nel suo valore nominale in sede di imposizione fiscale. Ho assistito impotente ai continui e ripetuti attacchi alla mia posizione in graduatoria conquistata con i titoli di merito e l'anzianità di servizio nella scuola pubblica: equiparazione del servizio prestato in comode e compiacenti scuole private, super punteggio ai sissini, doppio punteggio montagna e carcere (è più disagevole vivere e lavorare a Pavullo o fare 120 km quotidianamente per perdersi dentro le nebbie di Finale Emilia?), invasione massiccia da parte di riservisti invalidi provenienti sempre dalle stesse regioni (circostanza singolare e sospetta), non sono che esempi. L'anzianità di servizio che costituisce una preziosa risorsa e, se si vuole, determina anche un ritorno in termini di formazione per la Pubblica Amministrazione, è stata svilita dall'introduzione di criteri di valutazione, a volte inspiegabili, ma sempre conformi a meschini interessi di bottega. Tutto ciò ha generato un'inutile guerra fra poveracci e foraggiato le Università prodighe nell'elargire titoli a pagamento. E mentre tutti erano impegnati a scalare con queste regole e con enormi sacrifici anche economici le rispettive graduatorie, un imponente esercito di migliaia di insegnanti di religione ha ottenuto da un Parlamento trasversalmente salmodiante un posto di ruolo nella scuola pubblica di uno Stato laico e sovrano. Ho 48 anni e sono stanco, anche fisicamente. E se da un lato sono rassegnato al fatto di non poter dimostrare una relazione fra le stressanti condizioni lavorative di questi anni e le varie patologie contratte precocemente nel frattempo, rimane comunque certo che le mie energie, unitamente al mio entusiasmo, risultano ormai del tutto ridimensionate. Ritengo però, a questo punto, di aver acquisito pieno titolo per avanzare, suo cortese tramite, una richiesta precisa al mio ineffabile datore di lavoro: chiedo, interpretando, sono certo, il pensiero di migliaia di insegnanti che si trovano nella mia condizione, che questo Governo almeno dica, chiaramente e senza ipocrisie, quali sono le prospettive che hanno di fronte gli insegnanti con 15, 20 anni e più di precariato alle spalle; se il contributo di esperienza che siamo in grado di produrre costituisca o no per la scuola italiana un valore aggiunto meritevole di una considerazione prioritaria. In sostanza si chiede di essere messi in condizione di decidere se ha senso sacrificarsi ancora o se è meglio considerare chiusa definitivamente la partita senza sprecare altro tempo prezioso (abbiamo tutti una certa età!). Non sarà facile rinunciare dopo avere investito nella scuola la nostra intera esistenza professionale: insegnare è l'unica cosa che sappiamo fare, in tantissimi casi, mi si creda, anche molto bene e con passione, ma dopo tutto questo tempo l'incertezza risulta insopportabile e va a minare anche la dignità che qualsiasi lavoro, anche precario, dovrebbe assicurare. Che si trovi, dunque, un criterio chiaro ed equo per dire onestamente, da subito, chi è dentro e chi è fuori. Penso sia un atto dovuto anche dal punto di vista morale, una minima forma di rispetto, nei confronti di chi, come me, ha garantito per lungo tempo il funzionamento di un servizio fondamentale per questo paese. Sicuro che le sue indiscusse qualità umane e professionali le consentiranno di superare con successo anche la nuova e difficilissima sfida a cui è stata chiamata, la saluto cordialmente.

 
 
 

i dati oscurati della maturità

Post n°276 pubblicato il 07 Luglio 2010 da luna_luna30

Il bavaglio sulla maturità. Il minsitro Gelmini oscura i dati scolastici sulla maturità

Ancora non sono disponibili quelli del 2009. Risultato: non si capisce la differenza tra chi sostiene l'esame da pubblico o da privatista

Maturità agli sgoccioli. Ma anche sulle maturità è calato il bavaglio. In tempi normali, quando cioè l’amministrazione scolastica era un po’ più limpida, già si sapeva attraverso i giornali come stava andando. Perché i provveditorati facevano a gare per dare informazioni sui risultati. Un piccolo segno di efficienza, che in alcuni casi diventava addirittura grande dimestichezza coi sistemi informatici. Il caso più esemplare era quello di Brescia dove, in collaborazione con la Provincia, il provveditorato metteva in rete tutti i dati possibili e immaginabili per documentare la situazione di quelle scuole. E per la maturità, appunto, si avevano in tempo reale, giorno per giorno, tutti i risultati raggiunti dai candidati, i voti conseguiti, addirittura i loro commenti sulle prove.

Appena arrivata al ministero la bresciana Maria Stella Gelmini invece di fare tesoro della stupenda esperienza realizzata nella sua terra, aveva immediatamente imposto l’oscuramento del sistema. Inutile chiedere informazioni alle direzioni scolastiche regionali. “Il ministro – si spiegava – i dati li vuole dare lei. Del resto le commissioni, appena terminate le prove, trasmettono direttamente al ministero gli esiti dei candidati”. Sta di fatto che, in Lombardia ad esempio, ancora oggi non si conoscono i risultati della maturità 2009. Una situazione nella quale si cancella anche quel poco di trasparenza esistente, per dar modo al ministro di dare i suoi numeri. Ma come? Di tanto intanto la Gelmini in effetti annuncia: “Scuola più severa”. E via con un po’ di dati su bocciature o non ammissioni. Per lo più dei campioni di dati, senza mai indicare come quei campioni vengono stabiliti. Quindi di per sé informazioni non attendibili.

E per un ministro che ad ogni piè sospinto proclama che del merito fa il suo massimo obiettivo, questo non è certo un bel segnale. In queste condizioni si annulla, ad esempio, la possibilità di verificare la diversità degli esiti tra i candidati cosiddetti interni statali da quelli delle paritarie. Tanto meno si conosce la sorte dei candidati privatisti. Tener nascosti questi dati significa evitare il controllo sui diplomifici. Perché anche quest’anno il fenomeno di chi cerca un diploma a pagamento non è certo svanito. Senza dati tutto resta coperto. Ma forse non è il merito quel che effettivamente importa a Maria Stella Gelmini. Basta ricordare un episodio avvenuto appena entrata in carica. Sua sorella, una maestra del bresciano, si era lasciata intervistare. Un’intervista che doveva essere pubblicata con una foto di famiglia, col ministro preoccupata che l’immagine fosse adeguata. Passarono dieci giorni per avere l’ok alla pubblicazione. Per una questione, appunto, di immagine. L’immagine è quello che conta per il ministro, non la trasparenza del suo operato.


 
 
 

:-)

Post n°275 pubblicato il 07 Luglio 2010 da luna_luna30

potrebbe essere l'ultima occasione

 
 
 

:)

Post n°274 pubblicato il 05 Luglio 2010 da luna_luna30

 

 

Cari assunti, convenienti precari,

che la scuola sia un settore in crisi è un fatto. Lì, dove si dovrebbero formare le nostre forze intellettuali (e non solo), c’è un disastro in corso: tagli, licenziamenti e chiusure. Visto che per salvarla servirebbe un miracolo, lo Stato Italo-Vaticano ha ben deciso di assumere un vero esercito di insegnanti di religione. Ma basteranno questi difensori della fede a cambiare le sorti dell’istruzione italiana? O dobbiamo pensare che tutti questi messia servano a traghettare le anime degli studenti fuori dalle aule, perché per la scuola la fine dei tempi è vicina?

 
 
 

:-)

Post n°273 pubblicato il 18 Giugno 2010 da luna_luna30

GUARDATE DIFFONDETE  E PENSATE

 

 

 
 
 

:)

Post n°272 pubblicato il 17 Aprile 2010 da luna_luna30

Se dalla vita non hai avuto niente

 ricordati che la vita è già qualcosa...

 

 

 
 
 

:)

Post n°271 pubblicato il 23 Dicembre 2009 da luna_luna30

un dolce natale a tutttiiiiiiiii

 
 
 

.....

Post n°270 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da luna_luna30

Caro Babbo Natale,
datoche gli anni passati nonostante le mie letterine non hai quasi maisoddisfatto le mie richieste, quest'anno ho deciso invece di scrivertiuna lista di cose che non voglio. Spero tu esaudisca le mienon-richieste.
1) Nonvoglio più vedere le Chiese piene alla messa di mezzanotte di Natale,con le macchine che intasano il traffico e parcheggiano come nelTetris. Se tutti fossero veramente credenti, le chiese sarebbero pienetutte le domeniche, se non tutti i giorni. Invece sono strapiene solo aNatale e Pasqua. Spiega loro che se credono veramente in nostro signoreGesù Cristo vadano a messa con costanza e professino la loro fede condevozione. Spiega loro che andare a messa solo di Pasqua e Natale - ipiù importanti avvenimenti della loro religione - non salverà le loro anime dalla dannazione eterna. La messa di Natale non è un'occasione per incontrare tutto il Paese in Chiesa per fare 4 chiacchiere! E se non credono, facciano come me: in giro con gli amici a cazzeggiare per le vie sinistramente vuote del paese.
2)Per favore Babbo, non voglio più vedere i politici di ambo le partiprofessare i valori quali la Famiglia Cristiana e la Fedeltà, per poiscoprire che sono divorziati e che sono fidanzati con una ragazzatrent'anni più giovane e che si ritrovano nei lussuosi hotel a cinquestelle di Roma e Milano con ragazzine sedicenni che vogliono sfondarenel mondo della televisione, in un trionfo di sesso e coca. Spiega loroche i politici devono rappresentare il paese che li ha eletti, e nonpossono proprio comportarsi così, come degli ipocriti e degli immaturi.Almeno Babbo, per favore, spiega loro che si dovrebbero al minimodimettere.
3) Non vogliopiù vedere pubblicità, Babbo, come quella della Coca Cola o del bambinocol Panettone. Quelle della Coca Cola mostrano un mondo idilliaco eperfetto, dove a Natale nevica sempre e tutti sono felici e contenti. Eper questo un po' le odio. Per non parlare della pubblicità del bambinodi sei anni che in giro per la città dà un pezzettino di Panettone achiunque incontri, persino ad un passerotto che crepava dal freddo(visto che nevicava, come nella pubblicità della Coca Cola), e unavolta arrivato a casa e aver finito tutto il panettone che aveva, siarrabbia e mette il broncio. Spiegagli che essere altruisti dovrebbefarsi sentire felici e appagati. Se ha messo il broncio, significa chenon è veramente altruista, e se non è veramente altruista significa cheè stato un po' un coglione a dare a tutti un pezzo del suo Panettonetanto amato. Spiegagli che Natale non è solo il panettone.
4)Per favore Babbo, non voglio più che escano al cinema i cine-panettoniogni anno. Che poi fino a due anni fa era solo uno, ma ora che Boldi eDeSica hanno litigato, ci costringono addirittura a sorbirci 2 filmogni Natale. La critica li stronca, tutti dicono che sono brutti evolgari, ma incassano sempre più di tutti gli altri film. Ti pregoBabbo, spiega alla gente che si puo' anche ridere con coscienza, faloro vedere film come Amici Miei o Il Grande Dittatore, divertenti mache fanno anche riflettere. E per favore, spiega a DeSica che suo padreera un grande, e lui che è suo figlio sta un po' sputtanando tutta lasua famiglia, compreso tutto ciò che aveva costruito suo padre.

Eper favore Babbo, come ultima non-richiesta, non voglio più che servauna catastrofe mondiale come lo Tsunami o un terremoto per esseresolidali verso gli altri. Ogni 8 secondi muore un bambino a causa difame o malattie. Lo so che è una frase ormai troppo usata, ma nessunosembra rendersi veramente conto del suo significato. E per favore,chiedi a Dio, se lo conosci, di aprire gli occhi, o di mettersi gliocchiali, e di svegliarsi e buttarsi giù dal letto. Perchè queste sonole uniche spiegazioni che riesco a darmi sulla sua totale assenza negliultimi 2000 anni.

Grazie Babbo, un abbraccio forte forte.

 
 
 

TI cerchero'

Post n°269 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da luna_luna30

 
 
 

....)

Post n°268 pubblicato il 17 Settembre 2009 da luna_luna30

NESSUNO PRENDERA'

 IL TUO POSTO 

PERCHE' TU SEI

INCANCELLABILE

 
 
 

.....

Post n°267 pubblicato il 17 Settembre 2009 da luna_luna30

 
 
 

LAVORO dolce LAVORO :)

Post n°266 pubblicato il 15 Settembre 2009 da Endless_deep

 
 
 

Stregati dalla LUNA...

Post n°265 pubblicato il 07 Settembre 2009 da Endless_deep

 
 
 

Buona giornata!!!

Post n°264 pubblicato il 31 Agosto 2009 da Endless_deep

 
 
 

a te

Post n°263 pubblicato il 11 Agosto 2009 da luna_luna30

 
 
 

condividete per favore

Post n°262 pubblicato il 30 Luglio 2009 da luna_luna30

LETTERA APERTA AL MINISTRO GELMINI
Oggi alle 1.07
Caro Ministro Gelmini,

Noi docenti (nostro malgrado ricorrenti per qualcosa che ci spetta di diritto, reclamato dall’ANIEF già nel 2007) siamo profondamente delusi per come il suo Ministero stia “dando disposizioni” per ignorare le ordinanze e/o le sentenze dei tribunali che nel nostro Paese dovrebbero, e rimarchiamo dovrebbero, essere sovrane, in quanto dettate dalla Costituzione, unica a poter e dover garantire i diritti (o scelte) dei cittadini.

Il suo Ministero, infatti, giudica “inopportuno” l’inserimento dei docenti in graduatoria in base al proprio punteggio.

Questo cosa significa? Per sillogismo, giudica “inopportuni” anche tribunali, leggi e Costituzione?

Tale situazione ci sconforta molto, dato che uno dei cardini del prossimo anno scolastico dovrebbe, e rimarchiamo ancora il verbo dovrebbe, essere l’insegnamento e la valorizzazione di “Cittadinanza e Costituzione”: noi (perché ci crediamo davvero) abbiamo sempre insegnato ai nostri ragazzi, anche negli anni passati, che l’Italia è un paese di diritto, in cui la Costituzione è sovrana e che le leggi derivanti da essa e non in contrasto con essa, devono essere rispettate da tutti.

Non è forse così o ci è sfuggito qualche passaggio?

Noi desidereremmo allora, caro Ministro Gelmini, che ci spiegasse cosa intende Lei per legalità e per merito, dato che ignorare Costituzione, leggi, sentenze ed ordinanze ed inserire in graduatoria un docente con 100 punti dietro uno che ne ha 10 non sembra né “legale” nè “meritorio”.

Ci risulta molto difficile pensare che questi comportamenti possano portare ad una scuola basata sul merito e sulla legalità, come Lei, caro Ministro, va proclamando da molti mesi.

Non è legale, forse, che quando c’è una disputa su qualcosa ci si rivolga ai tribunali (che agiscono nel rispetto della Costituzione) e ci si attenga al loro giudizio, anche se contrasta col nostro vantaggio personale?

O forse è legale “opporre resistenza” in qualunque modo contro tale giudizio quando va nel verso (o interesse) diverso dal nostro?

Probabilmente è legale ignorare leggi e Costituzione perché fa comodo a qualcuno, compresi alcuni docenti e sindacati (le cui tesi però non fanno mai riferimento alla Costituzione e alle leggi: perché?), in nome di “scelte” che sono state fatte sulla base di “indicazioni incostituzionali”, particolare però per qualcuno “insignificante”.

E per merito cosa intende, caro Ministro?

1.Essere nati in Padania?
2.Essere residenti o domiciliati dal Po in su?
3.Avere fatto delle “scelte” (incostituzionali) due anni fa?
Questa linea di condotta del Ministero è adottata in nome di scelte anticostituzionali (o mutui da pagare) in difesa dei diritti dei “controinteressati”, in nome di scelte, di aspettative e diritti acquisiti (?). In base a cosa si afferma ciò se il diritto a lavorare prima di un altro collega si acquisisce non per “scelte” ma per legge, per merito, e quindi per punteggio?

Il precedente inserimento in graduatoria non consacra alcun “diritto costituzionale”, se non a parità di punteggio.

Le paure dei nostri colleghi “pro coda” (perché di paura si tratta e non di razzismo, almeno ce lo auguriamo) sono legittime e condivisibili, ma non sono solo paure dei docenti “controinteressati”, ma di tutti noi “precari” che, in illo tempore, ci spostammo al Nord, al Centro o al Sud indistintamente e che ora, anche noi, il mutuo non potremo pagarlo grazie ai tagli (che angosceranno soprattutto il Sud) ed alle briciole delle immissioni (che, se ci saranno, saranno sempre e comunque quasi solo al Nord); anche in altre parti d’Italia si possono accendere i mutui, non solo al Nord, e, quindi, anche noi “docenti” avevamo programmato di pagare il mutuo senza “tagli” ed alla luce delle 150.000 immissioni (per “legge” e non per “scelte”) e ed ora non potremo più pagarlo e non per nostre scelte sbagliate o di convenienza.

Quindi si abbia almeno la decenza di non (stra)parlare di scelte sbagliate o di convenienza dei docenti ricorrenti, considerati anche “furbetti”, per usare un eufemismo.

Non si può giocare una partita alla pari quando si parte già con un gap (tagli massicci e immissioni quasi nulle principalmente al Sud) e non si dà la possibilità di spostarsi su tutto il campo: inoltre, le uniche “regole” che devono valere sono quelle fissate da un arbitro al di sopra delle “parti” e dei “particolarismi” (quale può essere solamente la Costituzione) e chi ha il diritto di star davanti in classifica è colui che ha “racimolato” più punti.

Ed è per questo che, revocando anche altre tessere sindacali, in quanto ci sentiamo delusi e non più rappresentati, ci siamo affidati all’Anief, che non vuole imporre qualcosa, come altri stanno tentando di fare, ma vuole ribadire e difendere LA LIBERTA’ (costituzionale e sancita anche dai tribunali) di ciascun docente di potersi trasferire sull’intero territorio italiano (ANCHE DAL NORD AL SUD, DAL SUD AL SUD O DAL NORD AL NORD!) per lavorare e/o per vivere la propria vita accanto ai propri cari, facendo sacrifici e guadagnandosi il pane esclusivamente secondo il proprio punteggio (merito), senza rubare niente ad alcuno, dato che nessuno pretende di stare davanti a chi ha più punti di lui inserito in una data graduatoria (sarebbe vessatorio), e da sempre, senza scontentare nessuno, chi ha più punti sta davanti a chi ne ha meno (è meritorio), in qualunque parte d’Italia: si chiama “meritocrazia”, cioè la possibilità di “giocarcela” tutti alla pari (pari opportunità), secondo un punteggio acquisito da tutti noi (indipendentemente dalla provenienza) dopo anni di studio (laurea e specializzazione) ed un servizio legalmente prestato, sia ben inteso: siamo i primi a pretenderlo.

Non è forse questo il vero merito?

Nelle graduatorie d’istituto chi è che si lamenta di stare dietro ad un collega che ha più punti di lui? NESSUNO, appunto perché il sistema (l’unico possibile) è giusto ed equo PER TUTTI.

Ed ammesso e non concesso, le regole valgono quando entrambe le parti interessate le rispettano fino in fondo, senza cambi di scenari e senza penalizzazioni alcune.

Dato che una “eventuale” condicio sine qua non per impedire il successivo ingresso in graduatoria poteva essere rappresentata dalle 150.000 immissioni in tre anni, e considerati ad oggi gli sviluppi ed il mutato scenario, le “presunte” regole non valgono più e non avrebbero dovuto neanche essere fissate, data la loro palese incostituzionalità denunciata dall’Anief già dal marzo 2007 (e non oggi!), dovremmo saperlo tutti; ma in realtà c’è chi fa finta di non saperlo perché, per ora, spera di avere un tornaconto personale eludendo la Costituzione: ma tanto è un particolare “trascurabile”.

Gli stessi docenti (che in realtà non vogliono il rispetto del merito e della legge: e poi i “non corretti” saremmo noi che facciamo ricorso?) che andranno ad insegnare ai propri alunni nelle scuole che:

1.la Costituzione è sovrana al di sopra di tutto e di tutti;
2.il voto (= punteggio) è meritocratico;
3.la legge ed il giudizio dei tribunali (certezza dell’applicazione dei provvedimenti giurisdizionali) valgono per tutti e devono essere rispettati da tutti.
A tal proposito ognuno commenti secondo la propria onestà intellettuale.

Rimarchiamo il fatto che, anche alla luce di questo nuovo scenario catastrofico (sia per i tagli che per la crisi che ci affligge), oltre al diritto sacrosanto del trasferimento, sarebbe stato ancora più opportuno ed equo, ed avremmo preferito, fosse stato permesso A TUTTI I DOCENTI di poter lavorare, oltre che in qualunque parte d’Italia col buon vecchio e caro trasferimento, inseriti, in base al proprio punteggio, in più province ed avendo così TUTTI più chances lavorative.

Ma è davvero sconfortante vedere come, invece, leggi, ordinanze e, soprattutto, Costituzione vengano ignorate dal suo Ministero che, in quanto Ministero della Repubblica Italiana, dovrebbe essere il primo garante di tutto ciò.

Caro Ministro Gelmini, ci dia ora una prova vera di ciò che dice, e cioè di voler attribuire alla Costituzione l’importanza che merita nella nostra vita di cittadini e sottolineare che essa è davvero sovrana per tutti (anche per docenti e sindacati pro coda e per i dirigenti del Ministero) e di voler premiare sul serio il merito, che può avvenire unicamente per punteggio e non per appartenenza o collocazione etno-geografica.

Sarebbe un buon esempio e, soprattutto, un buon inizio per poter cominciare a gettare le basi per una scuola costruita sulla legalità e sul merito.



Cordiali Saluti



Un docente ricorrente

 
 
 
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Penso che avrò anch'io un posto tutto mio, perché ci voglio credere, perché lo so, perché sentirmi vivere è quello che farò.

 
 

LA MIA INSTABILITÀ SECONDO...

 

P.... MI VEDE COSI

Ho bisogno di sentirmi utile
Lo faccio per me
Voglio darmi delle regole
Per assomigliare a te
Non mi voglio vulnerabile
Alla tua mercè
Ho bisogno di un codice
Ed anche di un perchè

Vivo un equilibrio instabile
colleziono illusioni
in questa vita così labile
io sono le mie canzoni...

Sono un lusso una contraddizione
sono il popolo e il re
sono servo e signore
il baro ed il croupier

Ma vivo un equilibrio instabile
io colleziono illusioni
in questo mondo così labile
io sono le mie canzoni

E vivo un equilibrio instabile
lui lui non sente ragioni
sono un equilibrista abile
schiavo delle mie emozioni,
ehhhh le mie emozioni...

E vivo un equilibrio instabile
io colleziono illusioni
in questa vita così labile
io sono le mie canzoni
sono un equilibrista abile
schiavo delle mie passioni..."


 

 

Io ci sarò ...
anche se nel tuo domani ci saranno istanti in cui sei fragile
io ci sarò ...
A gioire dei momenti in cui la vita sembrerà più facile
io ci sarò ...
ogni volta che mi cerchi nei tramonti densi di ... malinconia
io ci sarò ...
quando sai dove arrivare e quando invece non sai più qual’é la via
io ci sarò ...
quando tu dovrai decidere più in fretta che si può
io ci sarò ...
non esiste nessun posto che io non raggiungerò
io ci sarò ...
e dovunque tu decida dove andrai seguirò ...
io ci sarò...

Portami con te nei posti che non so,
guarda dentro te vedrai che ci sarò,
non chiederò di più un solo volto tu,
seguire la tua scia qualunque sia la via...

portami con te...

io ci sarò ...
anche se tu mi lasciassi dentro te continuerei a vivere
io ci sarò...
quando ci sarà qualcosa d’importante insieme da decidere
io ti farò ...
diventare se possibile più grande di così
io ti darò ...
l’occasione di provare a pronunciare un vero si
io ci sarò ...
parto adesso sono in volo e in un lampo sarò lì

io ci sarò ...

Portami con te nei posti che non so,
guarda dentro te vedrai che ci sarò,
non chiederò di più un solo volto tu,
seguire la tua scia qualunque sia la via...

portami con te...

e senza tempo noi
uniti più che mai
domani non lo so
dov’è che ti vivrò...

ma io ci sarò...
io sarò con te.

 

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.

SANT'AGOSTINO

 

 

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Buon compleanno!!! :)
Inviato da: UnPensiero
il 19/04/2012 alle 10:26
 
buon NATALE anche se già passato, ma anche buon anno nuovo...
Inviato da: tempestadamore_1967
il 06/01/2012 alle 19:15
 
ciao, le foto della mia gallery le hai viste? ciao :-)))) a...
Inviato da: tempestadamore_1967
il 11/04/2011 alle 22:04
 
ciao tutto bene? :-)))))
Inviato da: tempestadamore_1967
il 31/03/2011 alle 22:21
 
quando vorrai io ci sono ...felice giornooooooo :-)
Inviato da: luna_luna30
il 29/03/2011 alle 06:01
 
 

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PER ME DA...

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

 

 
 
 

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