Creato da michelafridegotto il 24/10/2010

Ricerca di senso ...

Io sono la mia storia .

 

 

golf

Post n°20 pubblicato il 19 Settembre 2013 da michelafridegotto

oggi ho giocato a golf, o meglio sono stata in campo pratica, premetto sono una principiante, il gioco mi ha pemesso di fare delle riflessioni sul funzionamento della mia mente.Devo ammettere la mia grande difficolta ad interiorizzare un movimento innaturale che deve essere costruito nei minimi dettagli che pertanto non può essere assimilato con quella facilità ed eleasticità e plasticità dei bambini, inoltre ho sentito una grande rigidità nel passare da un ferro all'altro le cui lunghezze variano, in più momenti ho perso completamente cio che avevo razionalmente iacquisito. Mi chiedo se questa rigidità nel passare da un ferro all'altro e nell'interiorizzare un nuovo schema appartenga ad altre e profonde rigidità del mio srare nel mondo...poi mi sono chiesta se schemi appresi e registrati quando il cervello è molto recettivo e plastico si incidono come tracce indelebili nel nostro sistema operativo e diventano programmini di cui siamo poco consapevoli..quindi quando siamo duttili  e giovani veniamo condizionati quando   si invecchia e dovremmo essere più sapienti ed elastici diveniamo rigidi perchè la nostra mente non ci segue

 
 
 

vivete come ogni giorno fosse l'ultimo

Post n°19 pubblicato il 19 Settembre 2013 da michelafridegotto

che palle!!! nella vita l'unica certezza olte alla morte è l'incertezza. a volte però  penso che non mi piacerebbe sapere il mio futuro, perche mi toglierebbe il desiderio e la speranza., ma allo stesso tempo l'assenza di controllo mi inquieta, capisco dovrei lasciarmi andare accogliere tutto ciò che la vita mi offre  e mi toglie ma ho semore la presunzione di contrastare l'ineluttabile flusso della vita. Mi dico quanto meglio vivrei se riuscissi ad essere felice per il solo fatto di esistere e di godere della bellezza del creato, nel mio dialogo interiore spesso mi dico che dovrei celebrare ogni giorno perchè potrebbe essere l'ultimo in questo modo il mio rapporto con la vita sarebbe assai diverso perchè il senso che attribuirei alle cose assumerebbe un senso completamente diverso, sarei più ricca di amore e relativizzerei ciò che mi accade.......

 

 
 
 

distacchi......

Post n°18 pubblicato il 03 Marzo 2011 da michelafridegotto

quando pensiamo al distacco in genere pensiamo alla perdita di una persona che amiamo e che la morte ci può strappare .  E le nostre perdite non includono solo le separazioni e i distacchi da coloro che amiamo Ma in realtà tutto l'intero corso della vita è scandito da distacchi.. ne sperimentiamo veramente tanti, rinunciamo ai sogni romantici, alle aspirazioni impossibili all'io giovanile con le sue pretese di invulnerabilità. E' interessante pensare che la vita inizia con una perdita ma ci dobbiamo anche separare dall'infanzia con le sue sicurezze e dall'adolescenza con le sue illusioni...tutti passaggi che ci portano alla maturità. ma che fatica e che dolore!!!!! Sembra strano ma nel corso della nostra vita cresciamo abbandonando-rinunciando ad alcuni dei legami più profondi ; rinunciamo a certe parti di noi che ci sono care. non so se sia una mera consolazione pensare che solo attraverso la perdita diventiamo esseri maturi. forse è interessante capire come affrontiamo la perdita..io sento di essere cresciuta proprio nei momenti dolorosi di perdita

 

 

 

 

 
 
 

Il cigno nero

Post n°17 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da michelafridegotto

ieri ho visto un film  molto interessante "il cigno nero"  che mi ha stimolato   a riflettere,   tanto, che più volte durante il giorno il mio pensiero tornava su quelle immagini .....il film affronta la dualità del bene e del male, dell'anima e della sua zona d'ombra.  La protagonista una ballerina ottiene la parte di odette nel lago dei cigni ed  è perfetta nella rappresentazione del cigno bianco dolce  vulnerabile e sensibile ma fatica ad entrare nella parte del cigno nero  trasgressivo sensuale e passionale...il coreografo attraverso forti  provocazioni la invita a connettersi  con la sua parte più nascosta. Ecco che in un gioco tra verità  delirio e finzione la ragazza combatte con i suoi molteplici aspetti di personalità che si slatentizzano e non riescono ad integrarsi o è  tutto bianco o è tutto nero........ 

 

 

 

 

 
 
 

che bello giocare con le parole....

Post n°16 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da michelafridegotto

Per noi essere umani non è così facile comprenderci perchè ci sono diversi livelli di comunicazione, che spesso imbrogliano le carte, pertanto  pensiamo di parlare di contenuti ma in realtà parliamo di relazione ...quindi la capacità di metacomunicare in modo adeguato è la condizione sine qua non per una buona comunicazione.

In ogni comunicazione è implicita la definizione di relazione e di se stessi, spesso si pensa di discutere sui contenuti , in relaltà si discute sulla relazione ovvero su chi decide cosa ....o meglio su chi ha il diritto di prendere  ad es. l'iniziativa /in questo caso se stiamo sui contenuti non  ne usciamo l'unico modo e meta comunicare sulla relazione .....

quindi comprendersi non è facile

 
 
 
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