DALAI LAMA
Ci sono molte discrepanze tra come le cose appaiono e come sono in realtà. Una cosa non permanente può sembrare permanente. Anche le fonti di dolore, come gli eccessi alimentari, la sigaretta, la vita di coppia, talvolta paiono fonti di piacere, ma a lungo andare non lo sono affatto. Ciò che in ultima analisi porta alla sofferenza non viene visto per quello che è davvero, ma viene scambiato per una via verso la felicità. Sebbene vogliamo la felicità, a causa dell'ignoranza non sappiamo come ottenerla; sebbene non vogliamo il dolore, a causa della comprensione erronea di ciò che lo causa ci adoperiamo per ottenere proprio le cause del dolore.
Leggi qui.Tenzin Giatso
Messaggi di Luglio 2015
Post n°3997 pubblicato il 31 Luglio 2015 da grazia.pv
Non si possono dimenticare le persone che ci hanno fatto soffrire, ma si dimenticano facilmente quelle che ci hanno reso felici. Chissà perchè. Forse perchè le ferite non guariscono mai.
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Adesso ci tasseranno pure i prelievi al bancomat, dovremo pretendere lo scontrino anche per le sigarette e la benzina? Dobbiamo giustificare tutto, altrimenti ci faranno la multa. Attenzione, dunque. Se voglio fare un regalo in contanti al figlio che viene a trovarmi ogni tanto, devo farmi fare la ricevuta? Va bene combattere l'evasione, ma non esageriamo! Non sanno più come metterci le mani in tasca. |
Ma quanto deve “costare” la #sanità? A mio avviso, l’unica risposta intelligente (e carica di giustizia) è: quanto serve, quanto serve per curare al meglio le persone che ne hanno bisogno. Tutte. IdeaImente, non un euro in più, né un euro in meno. I rapporti ufficiali, invece, ci dicono che circa 10 milioni di italiani non possono curarsi come dovrebbero, perché non se lo possono più permettere. La spesa sanitaria italiana è di poco superiore ai 100 miliardi di euro annui. Troppi? Pochi? Chissà. La “spesa sanitaria” è però il costo per lo Stato, o meglio per la collettività, del “sistema sanitario”, non è quanto viene speso per curare le persone. C’è molto di più in quei 100 miliardi l’anno. Certamente ci sono un uso poco razionale delle risorse e la dannosa “medicina difensiva” a dilapidare danaro pubblico. C’è però una cosa nella #sanità che costa più di tutto il resto e che viene ostinatamente censurata: il profitto. In tutte le sue forme, nelle strutture pubbliche come in quelle private “convenzionate”, che ormai da noi funzionano esattamente nello stesso modo. Aziende, non più Ospedali. Il profitto stimato nel settore della #sanità si aggira attorno ai 25 miliardi di euro annui. E se si iniziasse a “tagliare” da lì? Con i soldi risparmiati dando vita ad ospedali non-profit, cioè a strutture che abbiano come obiettivo le migliori cure possibili per tutti e non il pareggio di bilancio, si potrebbe ricostruire una vera #sanità pubblica, cioè un servizio totalmente gratuito, di alta qualità…e molto meno costoso. Gino Strada |
Post n°3994 pubblicato il 27 Luglio 2015 da grazia.pv
Concordo |
Siamo alle solite, ma proprio le solite parole cattive pronunciate dalle solite persone estremiste, persone che fomentano l'odio razzista, persone prive di sensibilità verso chi ha meno di noi e fugge dalle guerre e dalla fame. Ma come si fa a covare tanto odio? Paura e intolleranza nascono e proliferano ogni giorno di più. Vorrei vedere queste persone, sbattute da un paese all'altro, affamate e impaurite, cercare la salvezza in un posto migliore e trovare, invece, tanto odio. Cosa farebbero se si trovassero nelle stesse condizioni di questi disgraziati e disperati? Sarebbero così arroganti? Qualcuno disse di amare il nostro prossimo come noi stessi. Siamo nel 2015 e non abbiamo ancora imparato a convivere con gli altri, nemmeno della stessa razza e religione, figuriamoci con quelli che chiamano Dio in un modo diverso. Voglio fuggire altrove.
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Inviato da: cassetta2
il 28/04/2020 alle 17:00
Inviato da: sanvass
il 13/03/2019 alle 09:56
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 10/01/2019 alle 12:48
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 23/12/2018 alle 21:33
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 21/12/2018 alle 10:09