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Il Lazzaro

suggestioni di (contro)informazione meridionale

 

Messaggi del 18/06/2015

Napoli: i migranti diventano guide multietniche della cittą

Post n°1849 pubblicato il 18 Giugno 2015 da angang1978

A Napoli i muri non esistono, perchè chi nasce e vive sul mare non li concepisce. Accoglie ospiti e conquistatori con pari riguardo.

Così se altrove si impedisce ai migranti di giungere e li si rifiuta, a Napoli l'associazione Migranda li trasforma in guide turistiche, favorendone l'integrazione e l'assunzione di responsabilità sociale.(continua)

 
 
 

Bracciante ignorante di ritorno? Meridionale. Industriale laureato? Italiano: sociologia del "belpaese"

Post n°1848 pubblicato il 18 Giugno 2015 da angang1978

Mi ero ripromesso di non commentare questa segnalazione di Alessandra Antonicelli sulla pagina Facebook di Briganti, ma poi proprio non ce l'ho fatta.

Si tratta di un testo di sociologia edito da il Mulino per il quale esistono categorie geografiche a determinare la condizione sociale degli individui del Belpaese: l'italiano (industriale laureato) ed il meridionale (bracciante, ignorante di ritorno, assistito dal "pubblico"). (continua)

 
 
 

110 anni fa moriva Carmine Crocco: l'ebook gratuito con l'autobiografia del "generale dei Briganti"

Post n°1847 pubblicato il 18 Giugno 2015 da angang1978

Sia mio padre che mia madre, che Iddio li abbia in
pace, non ci lasciavano mancare nulla.
Bello era al mattino quando mio padre apriva l'ovil
e e le capre uscivano all'aperto,
saltellando per nutriti pascoli, mentre noi bambini
scorazzando uniti, andavamo a gara in
cerca di fiori per portare alla mamma.
E mia madre quanta bontà nei suoi sguardi pieni di
affetto, quanto amore nelle sue cure,
quanta assidua volontà di lavoro! Si alzava all'alba, preparava la bisaccia del marito,
rassettava la casa, curava i figli e poscia con faticosa lena si dava al lavoro, sicura di
guadagnare i suoi 40 centesimi prima del tramonto.
Quanta pazienza deve avere una madre nell'allevare
i suoi figli! Il bimbo piange, strilla a
più non posso e la mamma fa tutti i tentativi per tranquillizzarlo e spesso non vi riesce; gli
dà la poppa, no; gli dà del pane, lo butta; gli dà
il balocco, lo rompe; lo pone a sedere per
terra, si rotola nel fango; lo corica nella culla,
si butta giù, e la mamma pazienza, lo bacia,
lo vince coll'amore. Eppure ho inteso da certi uomini dire: «Eh sono femmine e basta!»
quale disprezzo massimo per le donne. Taci fellone:
la femmina è la madre dell'uomo, la
femmina è la moglie dell'uomo, senza di essa non vi
è vita. La femmina è la figlia
dell'uomo senza di essa non vi è padre contento; e
finalmente la femmina è sorella
dell'uomo e senza di essa non vi è fratello content
o, né famiglia contenta.
Pensa a quanto scrisse Guerrazzi: «rispettare la donna poichè sua madre fu tale» e se
questo rispetto non senti profondamente in te, impugna l'aratro e zappa la terra, tu non
meriti sorte migliore.
Io sentivo per mia madre un'affezione così potente
e così forte, che nei momenti di
maggior orgasmo la sua memoria era sprone all'ardir
e ed all'audacia ed essa mi appariva
col suo sguardo fiero e mi fissava vivamente in vis
o, come per dirmi: «colpisci, vendicami,
altri non ebbero pietà di me, di tuo padre, di tua
sorella!».(continua)

 
 
 
 

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