PROFESSIONE DI FEDE
CREDO
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Quando l'ambiente ti è ostile, le persone ti usano, i tuoi affetti sono distanti, le cose non vanno, la salute ti abbandona. Ricordati che sei nelle mani di "Dio"
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Post n°183 pubblicato il 06 Aprile 2015 da IOSONOLAVITA1
Lunedì dell'angelo Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno. Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,8-15) In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi. Parola del Signore Commento Il pensiero ricorrente di ogni cristiano dopo la Resurrezione di Gesù dovrebbe concentrarsi su essa, piuttosto che su tantissime cose inutili che svuotano l’anima e confondono la testa. Forse la maggior parte ha già dimenticato quanto è avvenuto ieri, ha messo in un angolo della sfera dei propri interessi che Gesù è Risorto ed è sempre vivo. È questo mistero la ragione della nostra Fede, è la vittoria del Signore sulla morte, sul peccato, sulla natura, sulle malattie, su tutto, che ci rende praticamente potenti. Ognuno di noi è potente quando compie la volontà di Gesù indicata nei Vangeli e crede fermamente che Lui è vivo e vero in mezzo a noi.
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Commenti al Post:
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GiuseppeLivioL2 il 10/04/15 alle 08:18 via WEB
La tragedia di Garissa, in Kenya, dove gli shaabab islamisti arrivati dalla Somalia hanno attaccato un campus che ospita quasi mille tra studenti e professori e ucciso quasi 150 studenti indifesi, ripropone tutte le angosce più tipiche di questo nostro tempo.
La difficoltà di proteggersi rispetto a chi vuole a ogni costo colpire gli innocenti e i luoghi del sapere e dell’istruzione
(come ci dimostra il fatto che il Governo keniano avesse comunque lanciato, nei giorni scorsi, un allarme a proposito delle università).
La gestione delle frontiere, spesso insuperabili per chi soffre ma permeabili agli agenti del terrore.
L’odio implacabile per l’identità e l’umanità dell’altro, rappresentato nel rito atroce delle decapitazioni, che ci risulta impossibile da comprendere e quindi arduo da prevenire.
E anche l’idea del "nemico tra noi", che dopo la Francia dei fratelli Kouachi e l’Italia dei reclutatori arrestati, potrebbe investire il Kenia, se fosse vero che la mente dell’attacco è il ricercato Mohamed Kuno, ex docente nel campus della strage.
Sono, da anni, i nostri incubi quotidiani, amplificati dalla velocità con cui le informazioni e le immagini si diffondono sul pianeta.
Proprio per questo, però, diventa di giorno in giorno più insopportabile la cappa di silenzio che grava tuttora sul
problema dei problemi:
la crescita esponenziale delle persecuzioni per ragioni di fede e, dentro questa tendenza, il martirio incessante dei cristiani, di gran lunga i credenti oggi più discriminati al mondo.
Risale a sole 3 settimane fa la strage nelle chiese di Lahore, in Pakistan. È di questi giorni
il dramma degli studenti in Kenya.
L’attacco dei terroristi somali, inoltre, è stato condotto con l’ormai consueto tratto di particolare crudeltà.
I terroristi hanno badato a dividere gli ostaggi musulmani da quelli cristiani: i primi sono stati liberati, gli altri decimati o presi prigionieri. Per i cristiani, insomma, è l’ennesima Pasqua di passione, l’ennesima croce da portare.
Con la fede quale unico sostegno e consolazione.
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F. Scaglione.
Carissima,
buona
giornata!!
kissssssssssssss
(Rispondi)
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PADRE, DAMMI IL DONO PIÙ BELLO
Padre, dammi il dono più bello, più grande, più prezioso che possiedi: Gesù. Quando sono ammalato, dammi Gesù, perché egli è la Salute. Quando mi sento triste, dammi Gesù, perché egli è la Gioia. Quando mi sento debole, dammi Gesù, perché egli è la Forza. Quando mi sento solo, dammi Gesù, perché egli è l’Amico. Quando mi sento legato, dammi Gesù, perché egli è la Libertà. Quando mi sento scoraggiato, dammi Gesù, perché egli è la Vittoria. Quando mi sento nelle tenebre, dammi Gesù, perché egli è la Luce. Quando mi sento peccatore, dammi Gesù, perché egli è il Salvatore. Quando ho bisogno d’amore, dammi Gesù, perché egli è l’Amore. Quando ho bisogno di pane, dammi Gesù, perché egli è il Pane di vita. Quando ho bisogno di denaro, dammi Gesù, perché egli è la Ricchezza infinita. Padre, a qualsiasi mia richiesta, per qualsiasi mio bisogno, rispondi con una sola parola, la tua parola eterna : Gesù!
Don Serafino Falvo
Io sono mite e umile di cuore. Dal Vangelo secondo Matteo (11,28-30) In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Parola del Signore
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