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La speranza nell’attesa del CAOS - Siamo anelli aperti o chiusi di catene mai costruite. IinA_M@

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Pasolini prossimo nostro

Post n°560 pubblicato il 19 Settembre 2014 da ITALIANOinATTESA
 

Può essere per il suo "bene"

per non restare ...in breve asfaltato.

 

Può essere per il "bene" di chi ritiene di possederlo

perchè questo, secondo lui, 

sarebbe la testimonianza del suo amore per la creatura:

Potere!

 

 

 

Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole.

E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economico, che sfugge alle logiche razionali. 


Io detesto soprattutto il potere di oggi. 


Ognuno odia il potere che subisce, quindi odio con particolare veemenza il potere di questi giorni è un potere che manipola i corpi in un modo orribile, che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da Hitler.
Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, istituendo dei nuovi valori che sono dei valori alienanti e falsi, i valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama un genocidio delle culture viventi, reali, precedenti. 
Sono caduti dei valori, e sono stati sostituiti con altri valori. 
Sono caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti da altri modelli di comportamento. 

Questa sostituzione non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono stati imposti dal nuovo potere consumistico, cioè la nostra industria italiana pluri-nazionale e anche quella nazionale degli industrialotti, voleva che gli italiani consumassero in un certo modo, un certo tipo di merce, e per consumarlo dovevano realizzare un nuovo modello umano. Il regime è un regime democratico, però quella acculturazione, quella omologazione che il fascismo non è riuscito assolutamente ad ottenere, il potere di oggi, cioè il potere della civiltà dei consumi, invece riesce ad ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà particolari.


E questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che noi non ce ne siamo resi conto. 
E’ avvenuto tutto in questi ultimi anni. 
E stato una specie di incubo, in cui abbiamo visto attorno a noi l’Italia distruggersi e sparire. 
Adesso risvegliandoci, forse, da questo incubo, e guardandoci intorno, ci accorgiamo che non c’è più niente da fare.

Pier Paolo Pasolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/09/14 alle 23:54 via WEB
Ho trovato così attuale questa analisi del "potere" che hai pubblicato, che si potrebbe pensare che Pasolini sia stato un profeta.
Ma poi, se ti vai a leggere le lettere a Lucilio di Seneca capisci che l'essere umano è sempre lo stesso, da sempre.
Persino il NULLA ha un potere enorme, immenso, infinito, ma con una caratteristica assai curiosa:
non può essere imposto su niente e su nessuno perché "al di fuori" di quel Nulla non c'è niente, non esiste alcun oggetto su cui poterlo riversare.
E' il Potere Assoluto.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 20/09/14 alle 00:31 via WEB
...certo che conosco la lettera che hai citato.
Nella prima frase di 13 parole e paroline, Pasolini sintetizza la definizione di "POTERE" assoluto che, mi sembra non si allontani da quanto tu concludi e da quanto da 5 mila anni le persone di buon senso hanno condiviso.
Il problema sta nel modo come viene esercitato il "potere" da una persona verso un'altra o verso comunità di ogni consistenza.
Avessi visto con quanto "amore" veniva gestito il micio nell'immagine ...condotto per le stradette adiacenti alla stregua di un cagnolino. I "padroni" di ciò ne son convinti; meno credo il gatto che però ormai avvezzo a tale trattamento, rischierebbe di essere effettivamente asfaltato in poche ore.
...quasi tutti i componenti del popolo e particolarmente la parte paludosa di essa sta, al massimo, nelle condizioni del povero micio.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 20/09/14 alle 06:56 via WEB
Bravo M@rio,
il gatto al guinzaglio è un figura emblematica che dimostra che il potere può anche non essere imposto, ma fatto liberamente accettare persino agli spiriti liberi per antonomasia, offrendo loro cibo e sicurezza personale, per ottenere in cambio sentimento di gratitudine e di riconoscenza.
Cioè, nel caso del gatto: ronfamenti.
Che poi, per esempio, anche Madre Teresa di Calcutta esercitava il proprio "potere" verso gli emarginati poveri ed ammalati, che in cambio di amore ed assistenza la arricchivano con tonnellate di gratificazione personale.
Credo che bisognerebbe guardare al potere in modo diverso e non necessariamente negativo, ma piuttosto come una caratteristica fisiologica dell'essere, quale figlio diretto del "Padreterno".
Bisogna analizzarlo bene, il potere, parliamone, perché può essere utile anche per definire al meglio il rapporto impari di interdipendenza che sussiste fra i politici e i cittadini.
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 12:14 via WEB
...occorrerebbe comprendere, caro Alfredo, se l'alternativa: "fatto liberamente accettare", non sia, addirittura, la forma più sofisticata, benchè nobile dell'esercizio del "POTERE".

Condivido la tua conclusione aggiungendo anche che sarebbe importantissimo evidenziare anche i rapporti di interdipendenza che attraversano ogni relazione umana. Se ci pensiamo bene nel nostro piccolo, mio e tuo ...intendo, anche partendo da opposte impostazioni, cerchiamo di ripagarci del tempo che investiamo qui, proprio per meglio relazionare nel reale.
Tema da approfondire molto. Un saluto, M@.
(Rispondi)
 
amici.futuroieri
amici.futuroieri il 20/09/14 alle 14:19 via WEB
Ho sviluppato questo tema in molti scritti, in questo periodo nella commedia "Il maestro" scritta dal professor Nappini che pubblico a puntate. Aggiungo che Pasolini fece più scritti su questi temi e in altrei è stato più preciso ed esplicito.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 11:58 via WEB
...certo che seguo i tuoi post e soprattutto le puntate da te citate!

...inserisco questo link della quarta puntata
...l'egoismo umano che genera la sete di "POTERE" è nato con l'uomo e, quindi, ha storia millenaria e questo dovrebbe sempre più farci comprendere che siamo "fragili creature" non meno dei bicchieri di cristallo che possiamo. quasi sempre, accontentarci di ammirare nelle vetrine delle belle cristalliere. un saluto, M@.
(Rispondi)
 
malware_jinx
malware_jinx il 20/09/14 alle 14:38 via WEB
E’ vero: ormai non c’è più niente da fare. L’uomo non può tornare indietro, una volta entrato nell’ottica dell’agio. Tenterà qualche aggiustamento, ma rifiuterà recisamente di reimpostare un’esistenza di austerità. Del resto, il potere si nutre di false concessioni ai suoi sudditi: ossa mezzo-spolpate gettate a una folla famelica e ignorante. Ciao, jx.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 12:05 via WEB
...l'unica cosa che si può fare resta sempre quella di partire dal singolo ...come, credo, facciamo noi.
..."tanti noi", liberamente auto.addestratasi che tendono di seguire percorsi solidali e non invasivi possono, di sicuro, far la differenza. un saluto a te, M@.
(Rispondi)
 
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 21/09/14 alle 07:04 via WEB
M@ Pasolini era un grande ! Ma io non sono una donna che sta a guardare non è nella mia indole !
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 12:01 via WEB
...ciò che resta di noi son soprattutto le "opere" e, quindi, fai bene a non restar con le braccia e mente conserte. Buon WE, M@.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 21/09/14 alle 13:29 via WEB
Se il popolo avesse il potere, se fosse davvero sovrano, licenzierebbe seduta stante chi vuol abolire l'articolo diciotto.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 21:58 via WEB
...la sintonia fra pregiudicati e spregiudicati non può che alimentare la palude sociale e nel nostro piccolo anche la "Sovraesposizione da blog..." di questa minuscola creatura.

l'art. 18 è il cuore dello statuto dei lavoratori ...in pratica con la sua abolizione, di fatto già realizzata e soltanto da formalizzare, tutto lo statuto decade e scompare la sintesi di tutte le lotte centenarie delle classi lavoratrici.

...l'unico vero risultato che si può attendere è il licenziamento dei lavoratori anziani con stipendi più alti che saranno sostituiti dai giovani con contratti meno remunerativi. Sarà così realizzato la riduzione del costo del lavoro con la benedizione e "Condivisione opposta di vite stagnanti" che sostengono la "profonda sintonia".

http://ilcazziblog.wordpress.com/2012/03/27/lart-18-da-brodolini-alla-fornero/
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 22/09/14 alle 07:52 via WEB
Certo che è così, M@rio.
Ma ti dirò di più, fra gli anziani che ben presto verranno licenziati in massa, ce ne saranno migliaia, se non milioni, di quelli che sono più prossimi alla pensione e che quindi non la vedranno più per non aver raggiunto il minimo contributivo, così l'INPS, che è già al collasso (per ovvii e svariati motivi), risparmierà un sacco di soldi a vantaggio delle superensioni che invece continueranno ad essere tranquillamente erogate. E'una corsa contro il tempo, o il popolo si sveglia e licenzia in tronco i burocrati alla guida della nazione, oppure saranno quest'ultimi a licenziare il popolo riducendolo alla fame più nera.
La cosa comuqnue è fisiologica, non patologica, è così che funziona in natura, per esempio nella lotta fra i grandi alberi secolari, i rampicanti, i parassiti e le piantine del sottobosco che non vedono mai la luce di dio, ma sono sempre lì, pronte ad emergere non appena arrivo io con la motosega per fare una bella scorta di legna da qualche gigante che sta diventando un pò troppo invadente...
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 22/09/14 alle 20:30 via WEB
...ecco, ...appunto! ci vorrebbe una bella segata generale per recuperare tutto il maltorto che gli speculatori si son fregato.
...un contributo all'alleggerimento del carico pensionistico credo che lo possa dare anche il sistema sanitario; meno controlli significa semplicemente più funerali e così il PIL può avere un guizzo in alto.
(Rispondi)
 
oscar_turati
oscar_turati il 21/09/14 alle 14:34 via WEB
Il popolo, la gente ... tante espressioni che di volta in volta massificano e anestetizzano la coscienza e la responsabilità individuale. Certo siamo una collettività, una comunità ma tocca ad ognuno di noi portare il proprio contributo per un miglioramento complessivo. Tante volte invece troviamo nel potere - che ha mille e una responsabilità in proprio - l'alibi perfetto per ciò che noi non facciamo. Ciao Oscar
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 22:08 via WEB
...il tema del post è proprio questo.

...occorre, però, approfondire anche come il "POTERE" riesce ad utilizzare questa indisponibilità individuale e trasformarla in risorsa per auto_alimentarsi ...come fosse una sorta di energia rinnovabile ...per la sua esistenza. un saluto, M@.
(Rispondi)
 
xy21zjw69k
xy21zjw69k il 21/09/14 alle 15:54 via WEB
Oltre al potere è anche <IO VOGLIO, IO ESIGO, IO PRETENDO>...DAL POPOLO ITALIANO..andiamo sempre in peggio...buon inizio settimana..Wr
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/09/14 alle 22:10 via WEB
...infatti "IO VOGLIO, IO ESIGO, IO PRETENDO" ...son le miniere dalle quali il potere attinge la sua forza vitale. un saluto, M@.
(Rispondi)
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 22/09/14 alle 09:45 via WEB
Il regime è un regime democratico, però quella acculturazione, quella omologazione che il fascismo non è riuscito assolutamente ad ottenere, il potere di oggi, cioè il potere della civiltà dei consumi, invece riesce ad ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà particolari. - Verissimo - Aggiungo solo che almeno secondo me questa grande , e sembra , schiacciante e imperitura vittoria del consumismo , della civilta' dei consumi in genere , è dovuto alla stessa natura dell'animo umano . Se ne sfruttano cioè le prerogative ( ed i suoi conseguenti pregi e difetti ) di amore per il " possesso della bellezza " , da intendersi come chiusura alla condivisione da parte di tutti ... o almeno di molti . Il termine " mio " ha fatto il resto . E non cambiera' , anzi il processo ha preso una direzione ormai da lungo tempo e cio' portera' al disfacimento , per crollo interno , della stessa societa' . Non si riescono a produrre ( e vendere ) beni , utili o inutili che siano , per tutti . Spreco , incremento demografico dissennato , inquinamento sono altre componenti . Ormai ci siamo abituati , noi occidentali . E si stanno abituando intere fette di popoli finora esclusi dal commercio così com'è oggi . Diciamo che è bello avere una tv , forse anche due ... la cosa di per sé pazzesca sta nella produzione finalizzata al proprio stesso disfacimento . Usa - e consuma - Ora e Sempre - Amen ( ciao Mario )
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 22/09/14 alle 21:56 via WEB
..." Se ne sfruttano cioè le prerogative (ed i suoi conseguenti pregi e difetti) di amore per il "possesso della bellezza", da intendersi come chiusura alla condivisione da parte di tutti ... o almeno di molti. Il termine "mio" ha fatto il resto.
...ecco, caro Roberto, che in qualche modo ritorna anche il discorso centrale della nostra ricerca di comprendere qualcosa anche in questo ambito rappresentato da questa community.
...ad esempio, uno dei motivi per i quali ero contro alle "bannature" politiche di qualche anno fa era proprio questo. Non il solo, non il più importante, ma certo molto significativo. Anche le nostre relazioni son patrimonio che in qualche modo vanno ad accrescere o svilire il nostro livello di benessere. Se passiamo il tempo a scontrarci su principi ideologici o simbolici come sta ancora oggi avvenendo nel cosiddetto partito della sinistra al governo. un saluto, M@.
(Rispondi)
 
gaza64
gaza64 il 22/09/14 alle 11:31 via WEB
Corsi e ricorsi di un potere che, lentamente, è divenuto sempre più forte sfruttando una "debolezza" che di quella forza non saprebbe mai vivere.
Siamo apparentemente tutti imbrigliati, schedati e monetizzati come quella stessa merce che a nostra volta acquistiamo senza mai beneficiarne veramente o totalmente.
La democrazia non esiste ancora, secondo me, se a definirla come tale bisogna quantificarla in termini di quella spesa necessaria a stabilirla: per questo non credo alla "svolta" che ha visto l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti in favore, assoluto, di quello privato.
Democratico sarebbe stato garantire a tutti i partiti, con degni requisiti per essere considerati tali, un identico budget garantendo ai cittadini la possibilità di scegliere in base ai programmi stabiliti senza l'abbaglio dei fuochi artificiali acquistabili solo con quantità immense di denaro. E di relativi compromessi.
Un caro saluto...
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 22/09/14 alle 22:08 via WEB
...l'acquisizione del consenso senza l'adozione delle "esce" populistiche non è cosa facile soprattutto se lo si vuole fare con la puntuale adozione delle trasparenti regole democratiche. I "degni requisiti", cui ti riferisci, son quasi introvabili nei partiti ...qualsiasi essi siano; occorrerebbe, comunque, andare oltre di essi rendendoli superflui a ragione del possibile spontaneo incalanamento delle espressioni condivisioni di "individualità sociali" liberamente sviluppate. un saluto a te, M@.
(Rispondi)
 
massimocoppa
massimocoppa il 22/09/14 alle 12:57 via WEB
sono completamente d'accordo
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 22/09/14 alle 21:24 via WEB
...un po' in linea con la specificità dell'ultimo tuo post sull'art. 18!
(Rispondi)
 
ninograg1
ninograg1 il 22/09/14 alle 22:13 via WEB
seppe leggere e vedere..
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 23/09/14 alle 10:40 via WEB
...dovremmo, però, vedere noi cosa fare o no?
(Rispondi)
 
voiomanoposo
voiomanoposo il 22/09/14 alle 23:20 via WEB
il potere, inteso naturalmente come “stato” e non come forma subdola che lo manovra da dietro le quinte, dovrebbe basarsi sulla legittimazione operata dal popolo cosciente, sano e mentalmente attivo, tutte cose che in questo paese si sono perse da tempo, gioco-forza della politica deviata, che ne approfitta per modificare a suo piacimento le regole della democrazia, spesso spacciandole per opere essenziali per il rinnovamento, ma che servono solamente alla classe dirigente per auto-alimentarsi, poi tra le righe anche qualche specchietto per gli ... allocchi, rapace diffusissimo in Italia. Cosa direbbe oggi, il caro Machiavelli riferendosi ai politici odierni? ancora il fine giustifica i mezzi ? ciao M@ ps : il mio gatto Pepe, non ha padroni, ma solamente un compagno di viaggio
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 23/09/14 alle 10:57 via WEB
...innanzi tutto complimenti al tuo compagno di viaggio "Pepe" anche per il bel nome che porta.
...il tuo contributo, caro Lucio, rappresenta un po' la sintesi del post che, forse, può apparire anche banale nel senso che tutti siamo più o meno coscienti della situazione in cui ci siamo impaludati.
Soprattutto l'eventuale navigatore occasionale o qualche lettore superficiale pur dovrebbe comprendere che in qualche modo ciascuno di noi deve offrire il proprio contributo per inventare una sorta di riscatto e noi, appunto, cerchiamo di farlo nel web con questi mezzi e nel reale attraverso la paziente opera quotidiana compresa quella a noi più vicina che, forse, ne ha bisogno più delle altre ...come, d'altra parte ne abbiamo bisogno noi stessi ...anche attraverso la condivisione delle reciproche esperienze e delle nostre idee. un saluto, M@.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 23/09/14 alle 08:47 via WEB
Renzi promette mille euro a chi perde il posto di lavoro.
Fino a ieri erano in tanti a promettere mille euro a chi glielo trovava.
Come cambiano i tempi!
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 23/09/14 alle 10:44 via WEB
...probabilmente i mille euro per trovare il posto son diventati molto di più e, quindi, qualcuno ha pensato anche ad un premio di consolazione per riparare parzialmente della sicura perdita iniziale.
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 23/09/14 alle 13:39 via WEB
C'è sempre qualcosa da fare. La consapevolezza della ciclicità degli eventi storici è d'aiuto e non un ostacolo. Le civiltà si succedono nel tempo, e questo genera il rinnovamento. Nulla sta fermo. Anche il potere cambia, e Pasolini avrebbe dovuto saperlo. Nel bene e nel male cambia anche il potere, perchè tutto cambia.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 23/09/14 alle 14:49 via WEB
...credo che Pasolini sapesse bene le possibili manifestazioni che il "POTERE" ha assunto nelle varie epoche storiche ...come si può dedurre dalla premessa dell'intervista.
A me piace assumere la conclusione "ci accorgiamo che non c’è più niente da fare" non come uno sprone alla rassegnazione, ma, viceversa, come un invito a superare le nostre barriere interiori al fine di trovare punti di condivisione fra tante anime "libere" per intraprendere nuove tecniche di gestione del bene comune avulse da bassi interessi personali ed egoistici (per questo ho inserito l'immagine del micio). Un saluto, M@.
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semplicelucrezia
semplicelucrezia il 24/09/14 alle 12:47 via WEB
M@ ti ringrazio per esserti affacciato al mio blog !
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 24/09/14 alle 15:35 via WEB
...ricambio immaginando di essere dirimpettai ...del web intendo!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
CRISI O TRUFFA? il 24/09/14 alle 13:03 via WEB
http://www.nocensura.com/2014/09/la-truffa-della-crisi-ecco-cio-che-devi.html
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 24/09/14 alle 15:34 via WEB
...lo lascio perchè è giusto così! ...inserendo il LINK
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anna1564
anna1564 il 25/09/14 alle 01:16 via WEB
GRAZIE
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 26/09/14 alle 00:50 via WEB
...grazie a Te, Anna, per il passaggio, M@.
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