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La speranza nell’attesa del CAOS - Siamo anelli aperti o chiusi di catene mai costruite. IinA_M@

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BERLUSCONI: UN PROCESSO PERPETUO E KAFKIANO

BERLUSCONI: UN PROCESSO PERPETUO E KAFKIANO
berlusconi_kafka_processo

di Alberto Bullado.

Il paragone regge appena, ma quanto basta ben instillare alcune suggestioni. Franz Kafka scrive Il Processo, un romanzo nel quale il protagonista viene perseguito per motivazioni ignote. L’opera è entrata nella storia per le sue atmosfere angosciose, surreali, paradossali, tanto più che si tratta di un romanzo incompleto[1]. Eppure, di questo processo per l’assurdo (o dell’assurdo), si possiede, malgrado le lacune, sia l’inizio che la fine. Di qui il parallelo con Berlusconi, ovvero con la sua vicenda giudiziaria che rispetto a quella narrata da Kafka è di gran lunga meno criptica ma non meno, per certi versi, onirica.

Parliamoci chiaro: noi tutti sappiamo perché Berlusconi non solo non si merita di essere alla guida di questo paese, ma di essere ancora a piede libero. Detto questo c’è anche dell’altro e cioè che qualsiasi processo mosso a suo carico è inutile. Inutile perché un normale procedimento giuridico presuppone un’istruttoria ed infine una sentenza che può essere opinabile: innocente-colpevole. Non è questo il caso di Berlusconi, perché grazie all’antiberlusconismo militante ed alle crociate pseudo moraliste-legalitariste che hanno totalizzato il nostro palinsesto, nell’animo di buona parte degli italiani viene contemplato una ed una sola possibile sentenza. Non ci vuole molta immaginazione per comprendere quale.

Il punto è che l’antiberlusconismo, con il suo oltranzismo tanto pedissequo quanto politicamente miope, ha reso Berlusconi un corpo del reato a prescindere. L’essere se stesso, l’esistere così com’è, presuppone già di per sé un delitto, un crimine, un misfatto da debellare, una vergogna da estinguere, poiché non può esistere alcun ordine logico e razionale in grado di giustificare simili condotte e malcostumi. Per questo motivo Berlusconi, che è sottoposto alle indagini della magistratura, non può che non essere colpevole. Colpevole di se stesso. Di ciò che è, che fa e che rappresenta. Siamo giunti proprio a questo, il che, si capisce, dal punto di vista della logica non è proprio il massimo.

Di qui un parossismo vagamente kafkiano. Tutti sanno perché Berlusconi merita la galera ma in galera non c’è, anzi, è alla guida del nostro paese per l’ennesimo mandato. È sotto processo, ma in realtà il procedimento non si pone nemmeno, perché per buona parte degli italiani non c’è nemmeno bisogno che i giudici deliberino. E quindi questo cosa ci porta a concludere? Che in realtà l’antiberlusconismo si serve di un giustizialismo di facciata. Esige che il Cavaliere si presenti al cospetto dei giudici ma in realtà nessuno non si aspetta una vera sentenza, poiché gli antiberlusconiani non sarebbero in grado di contemplarne alcuna di diversa dalla loro, cioè quella espressa da un orizzonte di attesa, fervido, magmatico, giacobino, sempre più vasto e condiviso. Insomma: il verdetto è già stato emesso, irrevocabile, a discapito del tribunale. Berlusconi è colpevole. Punto. Non può che essere così.

Ma se invece Berlusconi fosse innocente, estraneo alle accuse mosse contro di lui? So che questa supposizione farebbe sorridere più di qualche d’uno, ma poniamo per un momento che il Cavaliere esca integro da ogni inchiesta. Stiamo quindi parlando del verdetto di un’istituzione a cui si rifanno gli stessi antiberlusconiani, cioè il tribunale, la magistratura, la giustizia. Ebbene, se accadesse proprio questo? Probabilmente le piazze si riempirebbero, le strade si affollerebbero di una certa rabbia forcaiola, i giornali, le televisioni, internet non ne parliamo, eccetera eccetera. Nel giro di poche ore si mormorerebbe di complotti, di sospetti di corruzione, di inquinamento delle prove, di manipolazioni delle indagini. Voci, indiscrezioni, in un crescendo sempre più chiassoso, e poi vere e proprie teorie anticospiratorie in grado di poter degenerare in chissà cosa. E tutto questo perché? Perché l’antiberlusconismo non possiede un vero senso e rispetto della giustizia.

Potendoci immaginare scenari più che verosimili, si può tranquillamente dire che l’antiberlusconismo ha perso da tempo non solo un certo equilibrio ma anche il raziocinio di una propria ontologia (che pure si basava su principi corretti). I processi e la magistratura vengono concepiti non già come strumenti di giustizia ma veicoli di condanna, poiché Berlusconi non lo si vuole esattamente processare ma condannare irrevocabilmente. Vedere nella giustizia l’unico veicolo democraticamente accettabile per fare fuori Berlusconi è stato un errore piuttosto grave che dimostra tutta la miopia politica e storica di un vasto fronte d’opinione. Ecco che quindi, nella verità ontologica delle cose, l’antiberlusconismo non esige la giustizia in sé, che come ho detto può anche riservarsi, per assurdo, il diritto di assolvere Berlusconi qualora lo credesse opportuno (dopotutto è una delle due possibilità), ma una ed una sola giustizia: la propria. Ecco che si verifica l’estremo paradosso dell’antiberlusconismo: essere riuscito a dare ragione a Berlusconi malgrado egli abbia torto, poiché, se le cose stanno così come sembrano, è vero come dice lo stesso Berlusconi ed i suoi scherani pappagalli che la giustizia è tale, o viene recepita come tale, solamente se lo condanna, quindi se antiberlusconiana e se prende la giusta colorazione politica, dando adito alla retorica del complotto della magistratura che noi tutti conosciamo. Un vittimismo stomachevole, noioso, odioso che però, lo si voglia o meno, ha un fondamento di verità. E cioè che la giustizia si è dovuta arrecare un compito non suo: quello di mandare a casa il Presidente del Consiglio.

Il logaritmo antiberlusconiano in questo modo manifesta sul piano della logica, prima ancora che su quello della bontà politica (sulla quale stenderei un velo pietoso), tutta la sua paradossale incoerenza. Si anela un processo ma si aspetta dai giudici una sola sentenza, la condanna, al tempo stesso atto catartico di un’utopia ed il realizzarsi di un esorcismo civile. In poche parole: l’estasi, l’orgasmo, il Nirvana. E se ciò non avvenisse? La damnatio memoriae, già in atto in corpore vili. Poiché Berlusconi se non è un mafioso è un corruttore, se non è un corruttore è un pedofilo e se non è un pedofilo è un puttaniere. E se non è nemmeno quello, vada come vada, rimarrà nella memoria di tutti come un autocrate o tutt’al più uno stronzo. Questo quello che chiunque può intuire facilmente dalla forma mentis dell’antiberlusconismo.

E allora diciamo le cose come stanno: l’antiberlusconismo assolve il compito di demolire Berlusconi al di fuori delle istituzioni politiche e giudiziarie. Un processo, al contrario di quello appunto giudiziario, eterno e kafkiano, del quale, malgrado i parossismi, si possiede l’inizio, cioè la premessa che si fonda su un inamovibile presupposto (Berlusconi è colpevole, va eliminato), e la fine, ovvero la condanna. Kaputt. Quindi, al di fuori delle retoriche legalitariste di facciata di cui sopra, va chiarito lo scopo di cotanta mobilitazione senza la quale si ha a che fare con della mera propaganda. Ma l’Italia, ha bisogno d’altro.


[1] Il Processo (titolo originale Der Prozess), che venne scritto tra il ’14 e il ’17, esce postumo nel ’25, contrariamente alla volontà dello scrittore che avrebbe voluto bruciare il manoscritto originale.

 Fonte: http://conaltrimezzi.wordpress.com/2011/02/08/berlusconi-un-processo-perpetuo-e-kafkiano/ 

 

Aggiornamento del 13 marzo 2011

Torino, 13 mar. - (Adnkronos/Ign) - "Tutte le persone sagge e con la testa sulle spalle mi hanno detto 'non presentare adesso la riforma della giustizia perché altrimenti chissà cosa ti fanno' io invece avendo ritenuto di aver raggiunto una maggioranza in grado di farla ho detto non mi importa niente. Sono coraggioso e temerario, forse anche un po' eroico e matto e ho detto variamo subito questa importante riforma e così abbiamo fatto nel Consiglio dei ministri straordinario di giovedì". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, collegandosi per telefono con Torino, durante la presentazione del candidato sindaco del centrodestra Michele Coppola, ribadendo che la riforma della giustizia "non è una forzatura" ma un impegno ad adeguare l'Italia a quanto avviene in altre parti del mondo.

 "Ci aspettano due anni di grande lavoro", dice Berlusconi ritornando sul tema giustizia in collegamento telefonico questa volta con Catania, per il congesso della Dc di Giuseppe Pizza. Il premier spiega come si tratti di "una riforma assolutamente giusta, non è punitiva per alcuno, è in linea con le più moderne legislazioni dei paesi occidentali, va incontro alle richieste di moderazione istituzionale che sono venute dal capo dello Stato".

"E' un testo equilibrato -ha osservato Berlusconi- che toglie ogni alibi a chi nell'opposizione ha già, come al solito, pronunciato il no preventivo prima ancora di leggere questo testo". "Voglio dirlo con chiarezza: non c'è alcuna norma ad personam, nessuna norma salva Berlusconi. E' una riforma organica -ha aggiunto il premier- in un sistema che ha mostrato molti difetti di funzionamento cosi' come ha volte certificato anche l'Unione Europea". 

"Tutti si devono impegnare per spiegare la riforma della giustizia agli italiani perché l'offensiva sarà intensissima", dice di nuovo ai torinesi. "Dovete moltiplicare le vostre interviste sulla stampa, le interviste televisive e radiofoniche, le presenze in tv perché io prevedo che sara un'offensiva intensissima da parte di tutti i magistrati di sinistra e da parte di tutta la gente di sinistra per far credere agli italiani che quesa riforma sia contro i giudici e a favore di Berlusconi. Vi faccio appello perché so che si stanno preparando una grande reazione dicendo cose false sulla riforma". 

Ma sulla proposta del premier all'opposizione di aprire ad un dialogo sulla giustizia, anche oggi il Pd ribadisce il suo no: "Sento parlare di dialogo ma dialogo è una parola fumosa. Se devo fumare fumo il Toscano. C'è il parlamento, siamo li, discutiamo li", dice Pierluigi Bersani. "Noi -dice- non siamo d'accordo con i contenuti di questa riforma per un motivo molto semplice: questa riforma porta in mano della maggioranza e del Governo un pezzo essenziale dell'esercizio della Giustizia. In più non siamo d'accordo nel tirare una palla nel vuoto per due anni e mezzo mentre la Giustizia per i cittadini soffre ed ha bisogno di riforme concrete". Per Bersani serve intervenire sulla "giustizia civile, l'organizzazione giudiziaria, la durata dei processi per i cittadini, il codice penale da riformare, le stesse responsabilita'' dei magistrati; tutte cose sulle quali abbiamo proposte che sono in parlamento: se si vuol discutere partiamo da li".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Berlusconi-Mi-sconsigliavano-la-riforma-ma-io-sono-un-po-matto-Bersani-Dialogo-Solo-fumo_311784992829.html

Aggiornamento del 15 marzo 2011

Processi al premier, Berlusconi andrà dai giudici. Già in aula lunedì a Milano

ultimo aggiornamento: 15 marzo, ore 14:15
Roma - (Adnkronos) - Silvio Berlusconi ''si presenterà a tutti i processi''. Lo ha confermato il legale del premier Nicolò Ghedini, arrivando a Palazzo Grazioli. Ai microfoni di 'Ballaro'', Ghedini precisa che il primo processo a cui presenzierà il premier ''sarà quello del 21 marzo''. Ghedini: "Possibile che Berlusconi sia in aula per il processo Mills"

 
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Commenti al Post:
paperino61to
paperino61to il 09/03/11 alle 12:24 via WEB
analisi è certamente interessante e in parte veritiera. la vera cosa scandalosa comunque è che il signore in questione da anni e anni sarebbe dietro le sbarre in un altra nazione e non certo per aver fondato un partito come vogliono far credere. concordo con l'analisi sull'inefficienza dell'opposizione che guarda casa quando deve votare contro in parlamento ne perde i pezzi ( vedi scudo fiscale).
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 09/03/11 alle 12:38 via WEB
ciao Marco, la cosiddetta riforma "epocale" della giustizia casca a "fagiolo", come si usa dire, su questo marasma socio-politico. Essa sarà tutta da utilizzare in modo strumentale per confondere ancor più l'opinione pubblica. Il signore, come dici tu, farà il martire ogni giorno di più. Non penso passeremo una pasqua serena. un saluto, M@
(Rispondi)
 
 
 
gtibet
gtibet il 09/03/11 alle 14:39 via WEB
lo temo anch'io.
(Rispondi)
 
ScrignoAntico
ScrignoAntico il 09/03/11 alle 13:48 via WEB
E' un'analisi interessante dove il centro non è più Berlusconi ma il comportamento della popolazione, questo è quello che a mio parere mette in discussione tutto ciò che la disfatta della prima repubblica ha lasciato dietro di sé. Gli AntiBerlusconiani lamentano che è sempre al centro dell'attenzione, io stesso ho provato ad escludere il centro del Mondo (rappresentato da Berlusconi), ho cercato di eliminarlo nei confronti e nei ragionamenti con gli Antiberlusconiani, ho cercato di eliminarlo completamente dallo scenario, ma alla realtà gli Antiberlusconiani non possono vivere senza Berlusconi messo al centro del Mondo da loro stessi. Il punto di riferimento è sempre Berlusconi, appunto come è descritto in un'altro romanzo: Moby Dick c'è il paradosso dell'esistenza di sé legata al nemico. E' tanto altro interessante vedere questo aspetto di paradossi anche nella individualità che porta la persona antiqualchealtrapersona a finire nel delirio quando l'antiqualchealtrapersona si libera dai tentacoli persecutori (l'ho visto nella realtà ed ho cercato di capire perché). Berlusconi visto da me è solo un Leader Politico, se va in galera... bhè... morto un Papa se ne fa un'altro ^_^, ci sono tante altre persone, ma gli Antiberlusconiani sono legati profondamente a Berlusconi su cui fondano l'identità sociale. In ogni caso si prospettano due realtà possibili che a mio parere sono tutt'altro che speranzose: Berlusconi è colpevole: "Una brutta realtà se un'alta carica istituzionale è rappresentata da una persona veramente colpevole nella circostanze della realtà", Berlusconi è innocente: "Una brutta realtà se la stessa giustizia e gli stessi organi fossero così palesemente corruttibili", sono entrambe due realtà (possibili realtà) che porteranno qualche cosa di brutto.
(Rispondi)
 
 
ironwoman63
ironwoman63 il 09/03/11 alle 15:27 via WEB
concordo pienamente con quanto espresso da scrigno antico... purtroppo.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 09/03/11 alle 21:46 via WEB
Grazie scrigno per il tuo lucido commento da elettore del "tizio". E' veramente difficile incontrare persone che applichino capacità di autocritica come hai dimostrato tu.
Se solo riuscissimo a valutare quanto ci costa, in termini di lacerazioni sociali oltre che economici, tutto questo ambadaram tragico-comico che gira intorno a tizio scopriremo che in questi quasi 20 anni, di aver perso molte occasioni che ci potevano evitare di ritrovarci in queste drammatiche condizioni.
(Rispondi)
 
 
 
ScrignoAntico
ScrignoAntico il 19/03/11 alle 00:09 via WEB
C'è un problema più serio e più radicato. Un problema di partito sarebbe una cosa molto ma molto positiva (la sinistra ha problemi e la destra no o viceversa, in entrambi casi si avrebbe un governo valido e l'alternanza degli schieramenti è positivo) , ciò che ho scritto è una sintesi di ciò che ho cercato di affrontare in una coalizione di destra, tralasciando i problemi strettamente tecnici ma di chi è elettore. (dove si svolgono le vittorie politiche), è una cosa che ho ricavato dalla destra e dei sui problemi, si cerca di affrontarli e di trovare i mezzi per poter cambiare qualche cosa che veramente non va. Il problema riguarda veramente tutti senza distinzione di simboli di partito e di appartenenze. Il vincere o il perdere è solo motivo di orgoglio, quindi ha un valore nullo (al massimo ci si lamenta della sconfitta, poco male ^_^). Cerco di capire anch'io, il problema è comune sia nella dx e nella sx e in tutte le coalizioni.
(Rispondi)
 
dolly.1
dolly.1 il 09/03/11 alle 15:27 via WEB
Solo in Italia possono accadere certe situazioni degradanti e ingiuste.. No non passeremo una serena Pasqua... Ciao mario. Un caro saluto..
(Rispondi)
 
shineon67
shineon67 il 09/03/11 alle 18:39 via WEB
Berlusconi come Kafka? Ci sta tutto... disperato, malato immaginario, sconclusionato, incredbile.. bel post davvero, ciao M.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 09/03/11 alle 18:52 via WEB (Rispondi)
 
OutOfTarget
OutOfTarget il 09/03/11 alle 23:14 via WEB
Come sai io nemmeno lo nomido più da tempo. ^__*
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:41 via WEB
10 marzo, ore 11:05
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - Via libera del Consiglio dei ministri alla legge costituzionale di riforma della giustizia. Ad annunciarlo e' stato il ministro dell'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, lasciando palazzo Chigi.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:44 via WEB
10 marzo, ore 11:30
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - Nessuna legge ad personam, si tratta di una legge organica che riforma l'intero sistema giudiziario. Lo avrebbe assicurato, riferiscono fonti ministeriali, Silvio Berlusconi, parlando al Cdm della riforma cosituzionale della giustizia. E' una riforma che volevo dal '94, avrebbe detto il cavaliere.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:45 via WEB
10 marzo, ore 12:04
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - ''Presentiamo oggi per la prima volta nella storia della nostra Repubblica un testo di riforme costituzionali della giustizia che e' completo, organico, chiaro, convincente". Lo ha detto il premier Silvio Berlusocni, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha approvato il ddl di riforma costituzione della giustizia.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:46 via WEB
10 marzo, ore 12:16
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - ''Oggi offriamo al Parlamento e al Paese un testo scritto che e' in consolidato di una visione del sistema giudiziario che pone al centro il cittadino. Abbiamo voluto affermare, attraverso una proposta di riforma costituzionale, che l'accusa e la difesa sono uguali, e che sopra entrambi vi e' il giudice che puo' essere sopra entrambi se non sara' piu' pienamente collega del pubblico ministero. Questa e' la garanzia per il cittadino, una perfetta parita' tra accusa e difesa e il meccanismo per fare questo e' la separazione degli ordini''. Cosi' il Guardasigilli Angelino Alfano, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm.
(Rispondi)
 
 
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:17 via WEB
10 marzo, ore 19:45 commenta 0 vota 0 invia stampa Roma, 10 mar. (Adnkronos) - Il ministro Angelino Alfano e' convinto che la riforma della giustizia potra' essere approvata entro il termine della legislatura. Il Guardasigilli ha manifestato la sua certezza durante la registrazione di Porta a Porta, partendo da un precedente storico: "nella legislatura 2001-2006 approvammo la legge costituzionale sul federalismo, che era formata da 53 articoli, in 18 mesi. Qui gli articoli sono solo 18 e c'e' tutto il tempo per riuscirci''.
(Rispondi)
 
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:48 via WEB
10 marzo, ore 12:24
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - ''Il cittadino che viene prosciolto in primo grado'' non puo' essere ulteriormente perseguito in giudizio. Cosi' il Guardasigilli Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi per la presentazione del ddl costituzionale sulla riforma della giustizia.
(Rispondi)
 
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:50 via WEB
10 marzo, ore 12:29
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - ''Il pm per parlare con il giudice dovra' fissare l'appuntamento e battere con il cappello in mano e possibilmente dargli del lei". Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi in conferenza stampa illustrando la riforma della giustizia.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:52 via WEB
10 marzo, ore 12:49
Roma, 10 mar. - (Adnkronos) - ''Ho deciso di andare in tribunale a difendermi. Vuol dire che la domenica preparero' il processo e il lunedi' andro' nell'aula dei tribunali, cosi' spieghero' alla gente come stanno realmente le cose''. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando a palazzo Chigi dei suoi processi.
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ITALIANOinATTESA il 15/03/11 alle 16:58 via WEB
15 marzo, ore 14:15
Roma - (Adnkronos) - Silvio Berlusconi ''si presenterà a tutti i processi''. Lo ha confermato il legale del premier Nicolò Ghedini, arrivando a Palazzo Grazioli. Ai microfoni di 'Ballaro'', Ghedini precisa che il primo processo a cui presenzierà il premier ''sarà quello del 21 marzo''. Ghedini: "Possibile che Berlusconi sia in aula per il processo Mills"
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:54 via WEB
10 marzo, ore 12:52
Torino, 10 mar. (Adnkronos) - "Parlare di riforma della giustizia e' giocare con le parole, quasi una presa in giro". Lo ha detto Gian Carlo Caselli, procuratore capo di Torino, questa mattina a Torino riferendosi alla Riforma della Giustizia varata oggi dal Governo.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:56 via WEB
10 marzo, ore 13:45
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - ''Sulla riforma della giustizia si discutera' in sede parlamentare. Mi sembra comunque che presentarla, da parte del premier, sostenendo che se fosse stata vigente non ci sarebbe stata mani pulite e che il pm per parlare con il giudice dovra' fissare l'appuntamento e battere con il cappello in mano, non sia un buon inizio''. Lo dice il deputato di Fli, Fabio Granata.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 11:59 via WEB
10 marzo, ore 15:13
Roma - (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio: "E' un testo completo, organico, chiaro, convincente". Ci saranno due Csm, presieduti dal capo dello Stato. Il Guardasigilli Alfano: "Resta l'obbligatorietà dell'azione penale, ma applicata secondo i criteri stabiliti dalla legge". Nel ddl c'è anche l'inappellabilità per gli assolti in primo grado. 'Costituzione Day', le adesioni alla manifestazione/spot
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:01 via WEB
10 marzo, ore 15:15
Roma, 10 mar. - (Adnkronos) - "Al solito questo Paese e' sempre sulle priorita' politiche e personali di Berlusconi mai sulle priorita' vere". Cosi' il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parla della riforma della giustizia con i cronisti a Montecitorio.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:04 via WEB
10 marzo, ore 16:04
Roma - (Adnkronos/Ign) - Palamara: ''Riforma contro i giudici che riduce le garanzie per i cittadini''. Giancarlo Caselli: ''Tutte le misure puntano a mortificare la magistratura, soprattutto i pm riducendone drasticamente autonomia e spazi operativi di investigazione''. D'Alema: ''Difficile fare una discussione seria sulla giustizia senza dimissioni di Berlusconi''. Fli: ''Una riforma siffatta non può trovare il consenso di una destra repubblicana e legalitaria'' ma ''si discuterà in sede parlamentare''
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:13 via WEB
10 marzo, ore 19:33
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - L'Anm si dice ''preoccupata'' per ''la costituzionalizzazione della responsabilita' civile del magistrato. Prevedere un doppio Csm con la maggioranza politica, significa dire che la magistratura e' subalterna alla maggioranza di governo contingente''. Cosi' il presidente dell'Anm, Luca Palamara, ai microfoni del Tg3.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:14 via WEB
10 marzo, ore 19:38
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - Il problema della responsabilita' civile dei magistrati ''esiste'', perche' ''non vogliamo dare l'idea di un magistrato irresponsabile. Ma qui si parla di una responsabilita' diretta, grazie alla quale finira' l'indipendenza della magistratura''. Cosi' il presidente dell'Anm, Luca Palamara, ai microfoni del Tg3.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:06 via WEB
10 marzo, ore 17:37
Roma, 10 mar. (Adnkronos) - "Siamo per il confronto costruttivo in Parlamento su tutti i temi della riforma della giustizia, ma il testo proposto dal governo elimina dalla Costituzione l'obbligatorieta' dell'azione penale e l'indipendenza e l'autonomia della magistratura, valori che vengono affidati alla legge ordinaria". Lo afferma il deputato dell'Udc Pierluigi mantini.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:08 via WEB
10 marzo, ore 17:41
Roma, 10 mar. - (Adnkronos) - "La Costituzione non e' un tabu', la Costituzione puo' essere rivista, puo' essere modificata. Certo, sono state inquietanti alcune frasi di Berlusconi, che presentando la riforma dice: con questa riforma non ci sarebbero state mai Tangentopoli e Mani pulite. Cosa significa, che non ci sarebbero stati i ladri o che non sarebbero stati scoperti?" Lo dice Pier Ferdinando Casini, a proposito della riforma della giustizia approvata oggi dal Consiglio dei ministri.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:10 via WEB
10 marzo, ore 17:42

Roma, 10 mar. (Adnkronos) - "La riforma della giustizia proposta dal governo che prevede una modifica della Costituzione e' una vendetta di Berlusconi nei confronti dei magistrati e della giustizia italiana". Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.
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ITALIANOinATTESA il 11/03/11 alle 12:26 via WEB
Le dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa (qui Adnkronos), dopo l'approvazione in CDM della riforma della giustizia, .....forse ....forse, possono rendere più comprensibile il contenuto del post.
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ROBERT62VR
ROBERT62VR il 11/03/11 alle 17:00 via WEB
In parte condivido , in parte no . Lui non è come un cittadino qualunque vessato dalla giustizia , vera o di parte che sia . E' comprovato che è un mafioso , che conosce vertici bancari , che anche lui dirrige , come altri , l'economia e dispone delle vite e della politica di noi tutti . Non mi fa pena per nulla , è un controsenso vivente perche' parla di liberta' e dirige invece televisioni in grado di non far ragionare la gente , dispiace dirlo , soprattutto la gente che si ritrova messa peggio . Lo adorano , non so perche' . E' rivoltante vedere come giri la frittata affermando che i magistrati ce l'hanno con lui , è perfino ridicolo , secondo me , dire che i magistrati siano di sinistra ... a me non pare , oppure fanno parte della sinistra che io non voterei , chissa' . Sul fatto poi che dandogli sempre addosso si accresca la sua popolarita' , nulla da dire : ma come si potrebbe fare il contrario , visto che argomenti stucchevoli da lui menzionati sono entrati a far parte del pensiero di molti ? io mi auguro che insieme a lui cadano anche altri , forse una futura Costituente composta da gente giovane e preparata , poca , di dx e di sx , non sarebbe da disprezzare . Si parla troppo , ma da ambedue le parti ... 4 o 5 anni di auto blu in meno garantirebbero la connessione a banda larga su tutto il territorio , non parliamo di cosa si potrebbe fare facendo a meno delle missioni di pace , cosiddette . Quando vedro' calare le accise sulla benzina e aumentare gli stipendi di quelli che producono , allora credero' in qualcosa ... per ora no . Troppi giornalisti pagati milioni ( Santoro ? ) che giocano a fare i rivoluzionari . Detesto i radical chic , uno per credere in un cambiamento forte deve , almeno secondo me , sapere cosa vuol dire vivere con poco ... altrimenti finge . E in quanto al Palazzo che congiura contro di lui , balle ... lui puo' comprarsi stuoli di avvocati , io no . E nel palazzo me , e quelli come me , non ci fanno neanche entrare . Democrazia fittizia , fatta di parole e non di fatti . Se lo buttano dentro , lui e tanti altri , anche del pd , del idv , e poi si chiudono dentro con lui , liberando al contempo i poveri disgraziati che sono dentro per reati dettati dal bisogno , allora io intravedro' una parvenza di giustizia o almeno il suo inizio . Letto Kafka , mi piace . ciao
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 15/03/11 alle 17:33 via WEB
Con un po' di ritardo, Roberto, rispondo. Il post non ha alcun carattere qualunquista; pone in evidenza, invece, la grande capacità del "tizio del consiglio", che occorre pur riconoscergli, di essere un un grande, forse il più grande paraculo che attualmente esite sulla faccia della terra. Tutto qui, Roberto. Cercare di venirne fuori con analisi antropologiche o sociologiche, da perfetto incompetente, credo sia tempo perso. Il tizio non si pone tanti problemi: uno così furbo sa che le barzellette non servono a risolvere i problemi, ma esse servono a coinvolgere le povere vittime per farle diventare complici delle temerarie azioni che egli stesso spesso classifica come folli soltanto per sentirsi autorizzato a fare liberamente quello che vuole. Tutto regge sulla grande capacità di aver condizionato per 40 anni amici e nemici ai propri giuochi. Questo, secondo me, è solo il mio pensiero, pronto a ricredermi se ritrovo più validi motivazioni.
Una sola considerazione specifica: molti sono convinti di pagare (per chi lo paga!!!) il canone di abbonamento, che per restare nel mondo dei paradossi è una tassa di possesso, alla RAI senza rendersi conto che vigente il monopolio della pubblicità concesso, in qualche modo, allo stesso tizio, di fatto è come se pagassimo parte del canone ad esso medesimo. L'alternativa sarebbe privatizzazione di almeno due reti RAI e liberalizzazione del regime di gestione della pubblicità.
A me sembra inverosimile ciò che accade sotto i nostri occhi laddove esiste un governo che fonda le sue radici sostanzialmente su di un "contratto quasi di natura privatistico" fra due personaggi quali il tizio ed il padre della trota.
Ritengo che il posizionamento di chi crede che occorre tendere alla realizzazione di una società solidale sia incompatibile con coloro che sostengono o tollerano l'attuale adazzo politico. Un saluto, M@.
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Silvio.Perroni
Silvio.Perroni il 13/03/11 alle 03:14 via WEB
Mario, forse mi sbaglio, ma noto in te una evoluzione che mi fa ben sperare.
Condivido in ogni parola questo articolo, che evidenzia secondo me molto bene la negatività dell'antiberlusconismo, e quanto questo antiberlusconismo sia vicino, ideologicamente, al berlusconismo stesso, visto da chi giustizia vera cerca.
Manca la spiegazione delle cause di questa situazione.
In parte la dà De Gasperi, con quella sua riflessione che tu hai aggiunto.
Ma solo in parte.
Il resto della spiegazione possiamo trovarlo solo leggendo dentro noi stessi, chiedendoci come abbiamo fatto a lasciare che si sia arrivati a questa situazione.
Ma per far questo dobbiamo prima essere consapevoli che se pur piccola, ognuno di noi la sua parte l'ha fatta.
Ogni volta che ha difeso in toto la propria parte pur sapendo che in parte sbagliava.
Ogni volta che ha attaccato in toto la parte avversaria pur sapendo che in parte aveva ragione.
Ogni volta che ha votato il "meno peggio", tappandosi il naso, pur di non prendere coscienza che se nessuno ti rappresenta, allora tocca che sei tu stesso che devi rappresentarti.
Voglio provare a rispondere alla tua domanda:
Noi quegli anticorpi di cui parli non li abbiamo ancora creati.
Da dopo la guerra l'Italia è sempre rimasta divisa.
Da una parte i partigiani, i socialisti, i comunisti, quelli che avendo vinto detenevano ormai lo scettro del giusto, della cultura, della giustizia.
E dall'altra i fascisti, gli sconfitti, quelli che dovevano nascondersi.
Sono comprensibili per allora le drastiche misure subito prese addirittura a livello costituzionale per soffocare ogni tentativo di ricostituzione del partito fascista.
Ma contemporaneamente si sarebbe dovuto almeno cominciare ad affrontare il problema, cominciare a confrontarsi, per scoprire e riconoscere ognuno le rispettive magagne.
Questo non è stato fatto.
Il tempo, e l'ideologia consumistica d'oltreoceano che intanto lentamente ci pervadeva e corrompeva ulteriormente, hanno complicato le cose.
Potrebbe forse essere questo il momento per scoprire gli altarini.
Basterebbe che uno qualsiasi dei contendenti la smettesse di essere "partigiano" della sua parte, e decidesse in cuor suo di essere "partigiano" del bene comune.
E facendosi carico tendesse una mano all'altro, rendendosi disponibile veramente al confronto, cosciente che vorrebbe dire dover riconoscere per primo le magagne di cui l'altro lo accusa, scoprendo così il fianco.
Ed il tutto dovrebbe avvenire con la consapevolezza dell'esistenza di quel quarto partito, che pur esiste, e con cui anche è necessario fare i conti, apertamente, perchè far finta che non esiste vuol dire esserne vittima.
Un saluto Mario.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 15/03/11 alle 19:39 via WEB
Il mio pensiero, Silvio, è sintetizzato nel post n° 14 del 30 gennaio 2009 al quale rimando con questo link.
Per quanto riguarda gli anticorpi credo che siano in possesso soltanto di una minoranza alla quale cerchiamo di appartenere.
Lasciando perdere i proclami di parte non possiamo, però, caro Silvio, non scegliere di essere <<partigiani>>. Occorre stare attenti solo di cosa esserlo. Chi sceglie di lottare per costruire una <<società solidale>> non può condividere l'egoismo che inonda i cuori dei tanti paraculi che invadono il <<mondo>> nel senso addirittura di <<universo>>.
Se osserviamo, Silvio, ciò che accade in questi tragici giorni al povero popolo Giapponese, dovremmo tutti chiederci come è ancora possibile che nei nostri palazzi di governo ci siano i personaggi che conosciamo ed in una potenziale simile tragedia cosa sarebbe accaduto quì.
Gli italiani, Silvio, siamo sempre gli stessi che eravamo sin negli anni sessanta. La <<furbizia italica>> ha sempre dominato i nostri rapporti sociali.
Quando tu stavi per nascere, io, allora minorenne, diciamo così, avevo compreso, in modo concreto, come funzionava il sistema di acquisizione del cosiddetto consenso. Era lo stesso di quello che oggi ha permesso alla trota di essere regolarmente eletto.
Per tendere al perseguimento del <<bene comune>> non si può essere che partigiani dell'onestà ....della sobrietà ....anche della capacità di fallire per essere sconfitti da nuove forze che si possano riconoscere migliori, appunto secondo anche il pensiero di scrigno. Un saluto, M@.
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Silvio.Perroni
Silvio.Perroni il 16/03/11 alle 10:36 via WEB
Ho letto il tuo pensiero, che condivido, come molti, e ti ho anche commentato.
Sul tuo famoso rimando a Gramsci mi sono trovato a rispondere già da qualche altra parte.
Io ritengo che il "partigianesimo" di Gramsci è corretto nella misura in cui si interpreta nel senso che una volta che hai deciso quali sono i tuoi valori, se trovi qualcuno che li rappresenta in toto ok, altrimenti tocca a te rappresentarli.
Parteggiare per qualcuno tappandosi il naso, come accade a quasi tutti i votanti ora, di dx o sx che siano, ci butto le palle che non era nelle intenzioni di Gramsci, e comunque non è nelle mie.
Io ho votato PCI appena ho compiuto i miei 18 anni, ma ho provato disgusto già allora, e dato che nessun altro lo ritenevo degno di rappresentarmi, non votai più fino a che Berlusconi decise di "scendere in campo".
A quel punto, prevista la catastrofe, mi "corrompetti", e cominciai a rivotare di tutto, PD, Rifondazione, Di Pietro, senza però ottenere nulla, specie quanto, avendoli votati, andarono al potere e nulla combinarono di buono.
A quel punto non sapevo più cosa fare.
Contemporaneamente cominciai a frequentare, se pur per altri motivi, questo ambiente.
E tu hai seguito bene o male, indirettamente, la mia evoluzione, che mi ha portato a decidere che, se nessuno mi rappresenta, allora, pur non avendo mai fatto politica prima, pur non capendoci nulla, tocca che ci provo io, se voglio avere la coscienza a posto.
E dopo una prima occhiata ai Viola, che mi ha fatto capire come anche loro, già appena partiti, se pur "bene", con 1 o 2 milioni di persone in Piazza, sono stati subito invischiati dal potere dominante, ho deciso di creare un gruppo politico per conto mio, nonchè supportare nuove realtà che ritengo animate dal mio stessso spirito, più o meno, come la "Rete dei Cittadini", "Per il Bene Comune", ed altri.
Ovvero, per me essere "partigiano" vuol dire stare comunque dalla "parte" del "bene comune", e se nessuna "parte" in campo lo rappresenta, allora tocca a me farlo!
Il "partigianesimo" inteso oggi, che pretende di schierarsi tra le parti già presenti, lo assimilo alla falsa possibilità che si ha di scegliere tra mille canali col proprio telecomando. Fanno tanto fumo, sembra tanto differenziata, ma se vai a vedere i contenuti sono differenze minime rispetto ad un "format" globale ben definito.
Tanti tipi di programmi, e modi di farli, che io gradirei vedere, non ci sono.
Quel tipo di partigianesimo lo ritengo un trucco per corrompere ulteriormente l'Anima.
E non lo accetto più.
Guardare in tv "falsi" esperti prezzolati, e come si arrampicano sugli specchi, loro e i rispettivi politici, per giustificare il nucleare, sia prima del Giappone, sia soprattutto ovviamente ora, mi fa venire il voltastomaco.
Il trota... ovvero come far passare il concetto di nepotismo quando si è fatta dell'"antinepotismo" la bandiera del proprio partito... Puah!
E lo stesso stà capitando con "Marina". Ma almeno quelli sono "coerenti". I capitalisti stampo "paraculi" il nepotismo ce l'hanno nel DNA, ovviamente.
Ma non mi chiedere di votare Bersani, con le sue oscene ed immorali proposte alla Lega, nonchè l'antidemocratica ed idiota raccolta di firme.
Per non parlare dell'invereconda firma di Prodi e D'Alema del Trattato di Lisbona, della mancata chiara e forte presa di posizione sulla vicenda FIAT, e soprattutto della loro parte nella continua e lung aperdita dei diritti dei lavoratori dalla caduta del muro ad oggi.
Mi fa schifo leggere da cosiddetti "comunisti" che "il libero mercato e le privatizzazioni" aiutano alla crescita.
Io che comunista non sono ne vedo i pericolo, e quelli che si definiscono ancora caparbiamente "comunisti", nonostante sia pure "fuori moda", c'hanno il cervello così fuso da non rendersi conto di quanto sono manipolati?
E la CGIL?
Ne vogliamo parlare?
Se non si sono adagiati loro, con l'accettazione del precariato, delle leggi sullo sciopero, quando avrebbero dovuto fare un casino ad oltranza...
Non mi corromperò più per loro.
Sono un partigiano!
Partigiano per il bene comune.
Senza compromessi.
Non scambierò mai un bene per un male.
Mai!
Un saluto a te Mario.
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Silvio.Perroni
Silvio.Perroni il 13/03/11 alle 03:29 via WEB
Mi piace l'intervento di scrigno.
Partendo dall'altra parte ha percepito la stessa "schizofrenia" che ho percepito io negli uni e negli altri quando ho deciso di tirarmi fuori da questo dualismo.
Spero che l'abbia riconosciuta anche almeno in alcuni della sua parte.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 15/03/11 alle 18:52 via WEB
<<scrigno>> forse è l'unica persona, dichiaratamente di dx, che pone la sua visione politica al di sopra delle vere o presunte <<follie del tizio>> se vai a questo link, post n° 2, puoi leggere compiutamente il suo pensiero in materia.
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Silvio.Perroni
Silvio.Perroni il 16/03/11 alle 09:46 via WEB
Non è l'unico. Ce ne sono altri. Magari non sempre e con chiunque, ma riescono ad avere una visione più ampia. Posso fare per esempio i nomi di caterpilarcinzia e witog, prendendoli con le molle, calipso, quintana, antares, lo stesso highlander... Persone che, come molti di sinistra d'altronde, se attaccati, o se presumono di trovarsi di fronte a qualcuno dell'altra parte, inizialmente rispondono spesso provocatoriamente, ma se prese con le molle e aspettato che passino loro i soliti pregiudizi, mostrano capacità critiche come chiunque, ed anche di più, una volta che si trova la calma ed il reciproco rispetto nel confronto.
Ovviamente non sono da soppesare più di tanto i commenti che trovi fra di loro, sia di quelli d sinistra che di destra.
Il difficile è mantenere quel rispetto senza lasciarsi andare anche quando non sei di fronte a chi, pur dell'altra parte, reputi degno di rispetto.
Io ci ho provato, e mi sono ritrovato spesso e volentieri additato come "destrorso" o addirittura "bannato", tanto "automatici" sono gli scatti reattivi rispetto a punti di vista anche un tantino diversi da quelli "cameratescamente"/"partigianamente" (che per me è la stessa cosa)condivisi dalla singola parte.
Nel blog di "amore_e_libertà" oltre a bannarmi (mi pare), mi hanno dato addirittura del "lecchino di Berlusconi", pensa un pò...
Così come dai "sarchiaponi" mi hanno bannato perchè li ho paragonati a quelli di "amore_e_libertà", ed infatti ho avuto lo stesso trattamento, tranne da alcuni che ti ho citato prima, eheheh! ;-) Si tratta principalmente di vincere quei maledetti pregiudizi ed automatismi instillati da quello spirito di parte che offusca la mente.
Non è facile.
Le continue "uscite" dei politici e giornalisti alimentano l'odio reciproco.
Ma è possibile superarlo.
Ci vuole tanta pazienza, tempo, e perseveranza.
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occhineri2005
occhineri2005 il 15/03/11 alle 19:09 via WEB
MARIO DA QUANTO TEMPO NON ENTRAVO,IL MIO TEMPO E' POCHISSIMO.EH EH ,IL TUO POST ,MA SOLO DA NOI DEVONO ACCADERE TUTTE QUESTE COSE ?TI ABBRACCIO AMICO MIO..E SPERIAMO CHE ALMENO LE FORZE DELLA NATURA SI FERMINO,LAURA
(Rispondi)
 
occhineri2005
occhineri2005 il 15/03/11 alle 19:11 via WEB
COMUNQUE E' DA TEMPO CHE NON HO PIU' FIDUCIA IN ALCUNO,SIAMO ALLO SFASCIO
(Rispondi)
 
dolly.1
dolly.1 il 16/03/11 alle 01:02 via WEB
Il tuo post è uno stimolo alla lotta contro la malapolitica. Grazie di tutte queste informazioni. Un caro saluto. Dolly
(Rispondi)
 
semprepazza
semprepazza il 16/03/11 alle 22:59 via WEB
Sempre molto esaustivo nel riportare fatti e loro connessioni, ma stasera voglio solo augurarti buon anniversario, fratello d'Italia! ^__^
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 21/03/11 alle 13:53 via WEB (Rispondi)
 
lauraocchineri2
lauraocchineri2 il 25/03/11 alle 00:44 via WEB
MARIO,TUTTO BENE?COME STAI????
(Rispondi)
 
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ITALIANOinATTESA il 28/03/11 alle 11:35 via WEB
Giustizia: Berlusconi, solo in Italia per Consulta premier a processo ultimo aggiornamento: 28 marzo, ore 09:04
Roma, 28 mar. (Adnkronos) - La scelta di presentarsi in Tribunale questa mattina "e' conseguente a quella incredibile sentenza della Corte costituzionale che ha deciso che in Italia, soltanto in Italia, un presidente del Consiglio, che si deve occupare dei problemi del Paese, possa essere sottoposto a processo, distogliendo la sua testa, la sua attenzione e il suo tempo dall'incarico e dalla responsabilita' pubblica". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, intervistato da Maurizio Belpietro a 'La Telefonata' su 'Mattino cinque'.
(Rispondi)
 
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ITALIANOinATTESA il 28/03/11 alle 11:38 via WEB
Diritti tv: Berlusconi, non me ne sono mai occupato
ultimo aggiornamento: 28 marzo, ore 09:15
Roma, 28 mar. (Adnkronos) - "E' un fatto confermato da tutti i testimoni che io, nella mia azienda, in Mediaset, non mi sono mai occupato dell'acquisto di diritti televisivi ed e' un fatto, confermato da tutti i testimoni, che dal gennaio del '94, quando sono sceso in campo nella politica e mi sono dimesso da ogni carica, mi sono allontanato dalle aziende che avevo fondato per dedicarmi solo ed esclusivamente al Paese". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, intervistato da Maurizio Belpietro a 'La Telefonata' su 'Mattino cinque', spiegando in modo dettagliato tutta la vicenda che lo vede imputato nel processo Mediatrade e che lo vedra' presente oggi in udienza.
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ITALIANOinATTESA il 28/03/11 alle 11:41 via WEB
GIUSTIZIA
La sfida di Berlusconi al tribunale <<Sconfiggerò la gogna mediatica>>

Oggi alle 10 il premier in tribunale a Milano per l'udienza Mediatrade. Lista di testi vip per il processo Ruby, al via tra dieci giorni di CARMELO LOPAPA
(Rispondi)
 
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ITALIANOinATTESA il 28/03/11 alle 12:19 via WEB (Rispondi)
 
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ITALIANOinATTESA il 28/03/11 alle 20:28 via WEB
SCENEGGIATA PER INTENDITORI
Di una cosa devono essere certi i suoi sostenitori: quando ride il tizio ...dire di loro.
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ITALIANOinATTESA il 30/03/11 alle 19:27 via WEB
Processo breve, Camera inizia esame, boccia sospensiva

mercoledì 30 marzo 2011 18:19

ROMA (Reuters) - L'aula di Montecitorio ha cominciato oggi, dopo che la maggioranza ha votato per invertire l'ordine dei lavori già fissati, l'esame del disegno di legge sul processo breve, che secondo l'opposizione è una nuova legge "ad personam" per favorire il premier Silvio Berlusconi.

Il voto sull'inversione dell'odg è stato accolto con forti proteste dai banchi dell'opposizione, e nel frattempo è iniziato un sit in di protesta davanti alla Camera.

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, in un intervento a Montecitorio, ha detto che Berlusconi oggi è andato in visita a Lampedusa, dove è in corso l'emergenza-immigrati per le migliaia di arrivi di migranti dalle coste africane, per fare "un miracolo" in aula.

"...perché Berlusconi sia andato oggi a fare i fuochi d'artificio - comprar case comprare barconi , mettere giù piani regolatori - a Lampedusa l'abbiamo capito stamattina qui", ha detto Bersani dopo l'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni.

"Perché lui ha portato i riflettori là, ma il miracolo l'ha fatto qui, col processo breve. Lui là si compra la casa, e qui s'è comprato il salvacondotto".

Il disegno di legge, che si intitola "Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali", contiene anche un articolo che prevede tra l'altro l'estinzione dei reati in tempi meno lunghi per gli incensurati, misura ribattezzata "prescrizione breve".

Da Lampedusa, il premier Berlusconi ha detto che "non si tratta di processo breve, ma di processo europeo, perché è l'Europa che ci ha chiesto di dare tempi più veloci ai nostri processi".

Il ddl ha superato prima il voto sulle eccezioni di costituzionalità presentate dall'opposizione, poi, nel pomeriggio, la richiesta di sospensiva (per due anni) presentata dal Pd, bocciata con uno scarto di 11 voti.

In compenso, le opposizioni hanno ottenuto il raddoppio dei tempi per gli interventi in dibattito, ha annunciato il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Dopo il passaggio alla Camera, il testo dovrà tornare al Senato per l'approvazione definitiva.

-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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ITALIANOinATTESA il 05/04/11 alle 18:07 via WEB (Rispondi)
 
meryoc0
meryoc0 il 10/12/11 alle 03:42 via WEB
ma si si sapeva che tutta la malapubblicita che facevano a berlusconi - bunga bunga - ecc .. era per infondere nel popolo sfiducia nell'ex premier , che poi in fin dei conti Berlusconi ci teneva a galla , ora Monti ci sta facendo annegare - Berlusconi aveva tolto l'ici , Berlusconi non era cosi' severo con le pensioni , Berlusconi non ci tassava come sta facendo Monti - eppure il popolo a Berlusconi lo detestava - Se Berlusconi avesse inflitto sul popolo italiano come sta facendo Monti , forse l'avrebbero appeso in piazza come Mussolini - dandoli del fascista , frutto di falsa propaganda contro B . che ormai non aveva piu' limiti - Il punto e' Berlusconi se ne doveva andare a casa perche' lEuropa doveva manipolare pienamente l'Italia , guardacaso hanno messo Monti che risulta essere un forte patriota europeo - La mia domanda in questi giorni e'' - a parte che vorrei capire bene chi e' questo Monti - si parla di governo tecnico - e guardacaso e' un gov tecnico a discapito dell'Italia - comunque detto questo -- ma Monti di che parte e' destra - sinistra ? non credo sia neutro come ideologia - figuriamoci anche il comune cittadino tende sempre ad avere un'ideologia di destra o sinistra -- vuoi che Monti non penda da una parte ?? Comunque questo non viene detto , chiaramente , da nessuna parte .. chi ne sa qualcosa - m'illumini ..
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