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La speranza nell’attesa del CAOS - Siamo anelli aperti o chiusi di catene mai costruite. IinA_M@

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Messaggi di Maggio 2012

No i soldi ai partiti, Si alle popolazioni terremotate.

Post n°310 pubblicato il 31 Maggio 2012 da ITALIANOinATTESA
 

APPELLO AVAAZ

No i soldi ai partiti, Si alle popolazioni terremotate.
MANCANO POCHE FIRME

 Cari amici,

Un terremoto devastante ha colpito l'Emilia-Romagna, provocando 17 morti e rasando al suolo interi paesi. In queste ore il Parlamento sta discutendo una nuova legge, e un appello pubblico gigantesco può garantire alle vittime le risorse di cui hanno disperato bisogno.

I danni riportati sono enormi, e in tempo di crisi dobbiamo reperire risorse preziose per la ricostruzione. I partiti godono di 500 milioni di euro di finanziamento pubblico che hanno sperperato in maniera scandalosa, e ora vogliono destinare soltanto una minuscola parte di quei soldi alle vittime. Ma con alleati in Parlamento e nei media, possiamo accendere le luci su questa vergogna e costringere i partiti a dirottare il 100% di questi fondi alle vittime del terremoto.

Fra pochi giorni il Senato darà il via libero definitivo alla legge: chiediamo a Monti e ai leader di partito di fermare l'emorragia dei soldi pubblici e di dirottarli alle vittime dell'Emilia e de L'Aquila! Consegneremo la nostra petizione grazie a un Senatore proprio prima del voto. Firma ora e inoltra questa email a tutti: 

http://www.avaaz.org/it/italy_party_money_to_earthquake/?tta

I sopravvissuti a questa catastrofe non hanno tempo da perdere: gli italiani stanno chiedendo al governo d'intervenire subito. E abbiamo a disposizione un grande ammontare di denaro che ora si trova nelle mani sbagliate.

Nel 1993 gli italiani hanno detto no al finanziamento pubblico ai partiti attraverso un referendum. Per continuare a ricevere soldi pubblici, però, i partiti si sono inventati i "rimborsi elettorali" che dovevano corrispondere alle spese delle campagne elettorali. Sappiamo invece che dal 1994 a oggi i partiti ci hanno scippato 2 miliardi di euro grazie a questo espediente.

A seguito della pressione da parte dell'opinione pubblica per vergognosi scandali di corruzione e oltre 60.000 messaggi dai membri di Avaaz, la Camera dei deputati ha adottato una proposta di legge che in teoria avrebbe dovuto aiutare le vittime del terremoto, ma che in pratica ingrosserebbe ancora di più le casse dei partiti. Questa proposta prevede infatti che a ogni donazione corrisposta liberamente dai cittadini i partiti ricevano il 50% in più di soldi pubblici, tradendo così l'intenzione iniziale della legge, che era quella di consegnare il risparmio dal taglio al finanziamento pubblico interamente alle vittime del terremoto!

Se agiremo ora potremo fermare questa vergognosa presa in giro dei partiti. Fra pochi giorni il Senato approverà la legge, e dobbiamo alle vittime una risposta urgente. Mandiamo un appello assordante a Monti e a tutti i leader di partito per chiedere di mostrare senso di responsabilità e garantire che tutto il finanziamento pubblico vada per la ricostruzione. Firma la petizione e fai il passaparola urgente! 

http://www.avaaz.org/it/italy_party_money_to_earthquake/?tta 

La comunità di Avaaz in Italia ha combattuto giorno dopo giorno la corruzione e in favore della responsabilità della politica nei confronti dei cittadini. Oggi uniamo le forze per fare pulizia nel nostro sistema e perché migliaia di famiglie ripiegate nel dolore ricevano l'aiuto necessario per ricostruire le loro vite.

Con speranza e determinazione,

Stephanie, Giulia, Luca, Luis, Alice, Ricken, Wen-Hua e tutto il team di Avaaz

Più informazioni

Sisma, il governo si muove sull'Iva (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/politica/12_maggio_30/terremoto-consiglio-ministri-fissa-piano-governo_01099082-aa41-11e1-8196-b3ccb09a7f99.shtml

Rimborsi elettorali, 2 miliardi ai partiti. Come la copertura della riforma del lavoro (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/economia/2012/04/06/news/rimborsi_elettorali-32864526/ 

.

IO HO GIA' AGITO:

Avaaz.org avaaz@avaaz.org
                                                                                        14:46 (54 minuti fa)
a me
Grazie per aver agito in favore delle vittime del terremoto.

Non abbiamo tempo da perdere: il Senato approverà la legge fra pochi giorni e i terremotati hanno disperato bisogno di risorse! Invia l'e-mail sotto ai tuoi amici e alla tua famiglia, e pubblica questo link sulla tua bacheca Facebook:

http://www.avaaz.org/it/italy_party_money_to_earthquake/?tta

Grazie ancora per il tuo aiuto,

Il team di Avaaz
VOLENDOLO PUOI FARLO ANCHE TU.
.
.
Avaaz.org è un'organizzazione no-profit e indipendente con 14 milioni di membri da tutto il mondo, che lavora perché le opinioni e i valori dei cittadini di ogni parte del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali (Avaaz significa "voce" in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il nostro team è sparso in 19 paesi distribuiti in 6 continenti e opera in 14 lingue. Clicca qui per conoscere le nostre campagne più importanti, oppure seguici su Facebook o Twitter.
a tutti gli amici "cittadini del mondo"

 
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Terremoto Emilia e Nord Italia

Post n°309 pubblicato il 30 Maggio 2012 da ITALIANOinATTESA
 

SOLIDARIETA' PIENA ED ASSOLUTA ALLE LE POPOLAZIONI COLPITE DAI TERREMOTI CHE SI SONO SUSSEGUITI DURANTE QUESTE ULTIME SETTIMANE.
Solidarietà particolare a tutti i miei amici dell'Emilia
e delle altre zone colpite.
 
Con la speranza che ne facciano buon uso.
Anche se non sono favorele alle collette,
un pensiero di partecipazione sentita mi sembra doveroso.


la natura

.Terremoto in Emilia Romagna
l'uomo
                           di qualche anno fa                    dei nostri giorni
     .
Per non dimenticare, perchè è necessario conservare la memoria storica:
.
.
.
Antichità e Medioevo [modifica]
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Terremoti in Italia nell'antichità e nel Medioevo.
Età moderna [modifica]
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Terremoti in Italia nell'età moderna.
XIX secolo [modifica]
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Terremoti in Italia nel XIX secolo.
XX secolo [modifica]
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Terremoti in Italia nel XX secolo.
XXI secolo [modifica]
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Terremoti in Italia nel XXI secolo.

Grazie Wiki.

P.S. PRECISAZIONE DEL 30 05 2012: FONTE REGIONE EMILIA ROMAGNA

Comunicati stampa
29/05/2012 19:47
Terremoto, attivo servizio sms solidale

 

Bologna - E' attivo dalle 19.00 di oggi, martedì 29 maggio, e fino al 26 giugno il numero di sms solidale 45500 per la campagna di raccolta fondi straordinaria a favore delle popolazioni della Regione Emilia-Romagna duramente colpite dagli eventi sismici, il cui ricavato verrà versato sul fondo della Protezione civile.
L'iniziativa è frutto di un accordo tra Regione Emilia-Romagna e Protezione civile nazionale.
"L'Emilia-Romagna - ha spiegato il presidente della Regione, Vasco Errani, che insieme al capo della Protezione civile,Franco Gabrielli, hanno seguito l'evolversi della situazione al Centro operativo di Marzaglia - deve trovare nell'Italia quella solidarietà che ha sempre offerto con orgoglio e umiltà al Paese".
Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari: TIM, Vodafone, WIND, 3, Poste Mobile,
CoopVoce, Tiscali e Noverca; mentre sarà sempre di 2 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa di: Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali.

 

 
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I sette corvi

Post n°308 pubblicato il 28 Maggio 2012 da ITALIANOinATTESA
 

 

I sette corvi


I sette corvi
Immagine:

 

Fiaba dei fratelli Grimm - KHM 025


Un uomo aveva sette figli maschi e neanche una bimba, per quanto la desiderasse.
Finalmente la moglie si trovò a essere di nuovo incinta e diede alla luce una femmina.
Tuttavia, anche se molto bella, ella era piccola e gracile e tanto debole che dovettero battezzarla subito. Il padre inviò di fretta uno dei ragazzi alla fonte a prendere l'acqua per il battesimo, ma anche gli altri sei corsero con lui. E siccome ciascuno voleva essere il primo a attingere l'acqua, la brocca cadde loro nella fonte. Allora se ne stettero là confusi, senza sapere cosa fare, e nessuno osava ritornare a casa.
Nel frattempo il padre temeva che la bimba morisse senza battesimo, e non capiva perché‚ i ragazzi tardassero tanto. -Sicuramente- diss'egli -si saranno persi dietro a un qualche gioco!- e siccome continuavano a non venire, adirato, inveì dicendo: -Vorrei che diventassero tutti corvi!-.
Aveva appena pronunciato queste parole che udì un frullio nell'aria, sopra il suo capo: alzò lo sguardo e vide sette corvi, neri come il carbone, alzarsi in volo e sparire.
I genitori non poterono più ritrattare la maledizione e, per quanto fossero tristi per la perdita dei loro sette figli, si consolarono tuttavia in qualche modo con la loro cara figlioletta che riacquistò ben presto le forze, facendosi ogni giorno più bella. Per lungo tempo ella non seppe neppure di avere avuto dei fratelli, perché‚ i genitori si guardavano dal farne cenno davanti a lei; finché‚ un giorno sentì dire per caso che sì, era bella, ma in fondo era responsabile della sventura toccata ai suoi sette fratelli. La fanciulla ne fu molto afflitta, andò dal padre e dalla madre e domandò se avesse avuto dei fratelli e dove fossero finiti. I genitori, così, non poterono più nasconderle il segreto, ma dissero che si trattava della volontà celeste, e che la sua nascita non era stata che l'innocente pretesto. Ma la fanciulla se lo rimproverava ogni giorno, ed era fermamente convinta di dover liberare i suoi fratelli. Non ebbe pace ne tregua, finché‚ un giorno partì di nascosto e se ne andò in giro per il mondo alla ricerca dei suoi fratelli per liberarli a qualunque costo.
Non prese altro con se che un anellino dei suoi genitori, un tozzo di pane per la fame, una brocchetta d'acqua per la sete, e una seggiolina per la stanchezza.
Cammina cammina, arrivò ai confini del mondo.
Andò al sole, ma era troppo caldo e spaventoso e divorava i bambini piccoli.
Scappò in fretta e andò dalla luna, ma era troppo fredda e anche lei crudele e cattiva e, quando si accorse della bambina, disse: -Sento odore, sento odore di carne umana!-.
Ella allora corse via in fretta e andò dalle stelle, ed esse furono gentili e buone con lei, sedute ciascuna sulla propria seggiolina. La stella mattutina si alzò, le diede un ossicino di pollo e disse: -Senza quest'ossicino non puoi aprire il monte di vetro dove sono i tuoi fratelli-. La fanciulla prese l'ossicino, lo avvolse per bene in un fazzoletto e camminò finché‚ giunse al monte di vetro. Il portone era chiuso ed ella volle prendere l'ossicino; aprì il fazzoletto, ma ecco che era vuoto: aveva perduto il dono delle buone stelle. Che fare? Voleva salvare i suoi fratelli e non aveva la chiave per il monte di vetro. La buona sorellina prese allora un coltello, si tagliò il dito mignolo, lo mise nella serratura e aprì facilmente la porta.
Appena fu entrata le andò incontro un nano che disse: -Bimba mia, che cerchi?-. -Cerco i miei fratelli, i sette corvi- rispose ella. Il nano disse: -I signori corvi non sono in casa, ma se vuoi aspettare finché‚ tornano, entra pure-. Poi il nano portò la cena dei sette corvi su sette piattini e in sette bicchierini, ed ella mangiò una briciola da ciascun piattino e bevve un piccolo sorso da ciascun bicchierino; nell'ultimo invece lasciò cadere l'anello che aveva portato con se. D'un tratto udì un frullo e nell'aria passò come un soffio di vento, e il nano disse:
 -I signori corvi tornano a casa!-.
Essi entrarono, volevano bere e mangiare e cercarono i loro piattini e i loro bicchierini. Allora, uno dopo l'altro, dissero: -Chi ha mangiato dal mio piattino? Chi ha bevuto dal mio bicchierino? E' stata una bocca umana!-.
E quando il settimo giunse al fondo del bicchiere, l'anellino gli rotolò giù. Guardandolo si accorse che era un anello dei genitori e disse: -Volesse Iddio che la nostra sorellina fosse qua! Saremmo liberati-. Udite queste parole, la fanciulla, che stava a sentire dietro la porta, si fece avanti, e tutti i corvi riacquistarono figura umana.
Si abbracciarono, si baciarono e ritornarono felicemente a casa.

Il corvo è un animale dai grandi significati simbolici in molte culture antiche europee. In quella cristiana assume un significato negativo: il corvo è nero ...è simbolo di morte ...è portatore di sventure ...viene utilizzato per rappresentare la morte rituale etc. etc.; ...è anche l'animale che Noè "sacrifica" per scoprire se c'era terra ferma nelle vicinanze. Il corvo, prima della partenza dell'arca procrea andando così contro quanto era stato indicato da Noè.

Nelle culture pagane, invece, il corvo è simbolo di possanza bellica ed è principalmente un messaggero divino, un animale che incarna saggezza e capacità di divinazione. Tra i celti c'era pure una leggenda che racconta che in principio il piumaggio del corvo era bianco ed il colore nero rappresenta l'effetto di una maledizione che l'animale si guadagnò non tenendo fede ad un compito impartitogli dagli dei; nello specifico controllare che una fanciulla restasse vergine. 

...con il contributo di "controparte".

 

...il post non ha alcun significato recondito ...rappresenta, inveve, un'istintivo tentativo di divagazione.

 
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Quante volte si può essere fessi?

Post n°307 pubblicato il 25 Maggio 2012 da ITALIANOinATTESA
 

..
.
Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri... Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in   che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo. (citato in Umberto Eco, Considerazioni attuali, L'espresso, n. 20, anno LIV, 22 maggio 2008, p. 222)  Aexis-Charles-Henri Clérel de Tocqueville (1805 – 1859), filosofo, politico e storico francese
.
...ma secondo te quante volte si può essere o fare i fessi ...prima di diventarlo per davvero?

 
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Di che ti meravigli?

Post n°306 pubblicato il 23 Maggio 2012 da ITALIANOinATTESA
 

CAPACI 23 MAGGIO 1992 ORE 17.58
.
« La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. » G. Falcone
cittadino di uno strano paese
.
.
La coscienza a posto: apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti / di Italo Calvino

Dalla rivista diretta da Goffredo Fofi "Lo straniero", n. 72 del giugno 2006 (sito: www.lostraniero.net) riprendiamo il seguente indimenticabile articolo di Italo Calvino. Nella rivista il testo e’ accompagnato dalla seguente nota redazionale: "Questo testo e’ apparso per la prima volta su ’la Repubblica’ il 15 marzo 1980, ma appare negli appunti dell’archivio Calvino con il titolo ’La coscienza a posto’. E’ stato ripubblicato in Romanzi e racconti (Meridiani Mondadori, 1994, vol. 3, pp. 290-293) come ’La coscienza a posto (Apologo sull’onesta’ nel paese dei corrotti)’. Ringraziamo Ester Singer Calvino per averci permesso di riproporlo". domenica 25 giugno 2006, di Redazione Antenati - 3797 letture DA: http://www.girodivite.it/La-coscienza-a-posto-apologo-sull.html

C’era un paese che si reggeva sull’illecito.

Non che mancassero le leggi, ne’ che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti piu’ o meno dicevano di condividere.
Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perche’ quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si e’ piu’ capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente, cioe’ chiedendoli a chi li aveva in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori, in genere gia’ aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo di una sua autonomia. Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perche’ per la propria morale interna, cio’ che era fatto nell’interesse del gruppo era lecito, anzi benemerito, in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune; l’illegalita’ formale, quindi, non escludeva una superiore legalita’ sostanziale. Vero e’ che in ogni transazione illecita a favore di entita’ collettive e’ usanza che una quota parte resti in mano di singoli individui, come equa ricompensa delle indispensabili prestazioni di procacciamento e mediazione: quindi l’illecito che, per la morale interna del gruppo era lecito, portava con se’ una frangia di illecito anche per quella morale. Ma a guardar bene, il privato che si trovava ad intascare la sua tangente individuale sulla tangente collettiva, era sicuro di aver fatto agire il proprio tornaconto individuale in favore del tornaconto collettivo, cioe’ poteva, senza ipocrisia, convincersi che la sua condotta era non solo lecita ma benemerita. Il paese aveva nello stesso tempo anche un dispendioso bilancio ufficiale, alimentato dalle imposte su ogni attivita’ lecita e finanziava lecitamente tutti coloro che lecitamente o illecitamente riuscivano a farsi finanziare. Poiche’ in quel paese nessuno era disposto non diciamo a fare bancarotta, ma neppure a rimetterci di suo (e non si vede in nome di che cosa si sarebbe potuto pretendere che qualcuno ci rimettesse), la finanza pubblica serviva ad integrare lecitamente in nome del bene comune i disavanzi delle attivita’ che sempre in nome del bene comune si erano distinte per via illecita. La riscossione delle tasse, che in altre epoche e civilta’ poteva ambire di far leva sul dovere civico, qui ritornava alla sua schietta sostanza di atto di forza (cosi’ come in certe localita’ all’esazione da parte dello Stato si aggiungeva quella di organizzazioni gangsteristiche o mafiose), atto di forza cui il contribuente sottostava per evitare guai maggiori, pur provando anziche’ il sollievo del dovere compiuto, la sensazione sgradevole di una complicita’ passiva con la cattiva amministrazione della cosa pubblica e con il privilegio delle attivita’ illecite, normalmente esentate da ogni imposta.
Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale decideva di applicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino ad allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. In quei casi il sentimento dominante, anziche’ di soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse di un regolamento di conti di un centro di potere contro un altro centro di potere. Cosi’ che era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle guerre tra interessi illeciti oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare l’idea che anche loro erano dei centri di potere e di interessi illeciti come tutti gli altri. Naturalmente, una tale situazione era propizia anche per le associazioni a delinquere di tipo tradizionale, che coi sequestri di persona e gli svaligiamenti di banche si inserivano come un elemento di imprevedibilita’ nella giostra dei miliardi, facendone deviare il flusso verso percorsi sotterranei, da cui prima o poi certo riemergevano in mille forme inaspettate di finanza lecita o illecita. In opposizione al sistema guadagnavano terreno le organizzazioni del terrore che usavano quegli stessi metodi di finanziamento della tradizione fuorilegge e con un ben dosato stillicidio d’ammazzamenti distribuiti tra tutte le categorie di cittadini illustri e oscuri si proponevano come l’unica alternativa globale del sistema. Ma il loro effetto sul sistema era quello di rafforzarlo fino a diventarne il puntello indispensabile e ne confermavano la convinzione di essere il migliore sistema possibile e di non dover cambiare in nulla. Cosi’ tutte le forme di illecito, da quelle piu’ sornione a quelle piu’ feroci, si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilita’ e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto, dunque, dirsi unanimemente felici gli abitanti di quel paese se non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti. Erano, costoro, onesti, non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, ne’ patriottici, ne’ sociali, ne’ religiosi, che non avevano piu’ corso); erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso, insomma non potevano farci niente se erano cosi’, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno al lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione di altra persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto, gli onesti erano i soli a farsi sempre gli scrupoli, a chiedersi ogni momento che cosa avrebbero dovuto fare. Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtu’ sono cose che riscuotono troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in mala fede. Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per se’ (o almeno quel potere che interessava agli altri), non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute piu’ nascoste; in una societa’ migliore non speravano perche’ sapevano che il peggio e’ sempre piu’ probabile.
Dovevano rassegnarsi all’estinzione? No, la loro consolazione era pensare che, cosi’ come in margine a tutte le societa’ durate millenni s’era perpetuata una controsocieta’ di malandrini, tagliaborse, ladruncoli e gabbamondo, una controsocieta’ che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare "la" societa’, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della societa’ dominante ed affermare il proprio modo di esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di se’ (almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera, allegra e vitale, cosi’ la controsocieta’ degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversita’, di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa di essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno piu’ dire, di qualcosa che non e’ stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’e’.
L’apologo di Calvino è stato diffuso da: La nonviolenza in cammino, numero 1337 del 25 giugno 2006
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PALERMO 23 MAGGIO 2012:
Il benvenuto dei giovani
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Ed allora di che ti meravigli?
Non sai che in quello strano paese "le diversità" sono andate sempre più scomparendo e le categorie son finite per rassomogliarsi quasi tutte?
I loro corpi e le loro anime delle quali, però, non sappiamo manco esattamente di cosa si tratta, spesso operano insieme; a volte, invece, le anime se ne vanno da sole trasformandosi in fantasmi ed....all'insaputa dei ...poveri luridi corpi, compiono misfatti di cui vengono incolpati solo i "malcapitati" corpi.  E poi questi fantasmi non hanno neppure la necessità di riposarsi e possono operare per tutto il tempo in secondi di cui è composta la santa giornata e staccati dai corpi si divertono a loro insaputa a ...comprare case ...fare nomine nei CdA ...nei Consigli regionali ...e naturalmente i peggiori li vanno a deporre nei palazzi più belli e prestigiosi ove l'onore si fa multicolore. E quando serve un po' di disponibilità di liquidità non si tirano indietro dal fare qualche prelievuccio bancomat meglio se a carico dei soliti fessi.
Poi, ovviamente, ci sono i fantasmi corrispondenti alle anime nere, quelle più intraprendenti  che non si contentano di fare cose da fessacchiotti ed allora si inventano di accendere un po' di fuoco quì  o la a seconda che serve un botto oppure solo fumo.
Ed allora di che ti meravigli?  
Se le leggi sono fatte solo per i corpi come pretendi di poter acchiappare queste anime "fantasmizzate" lasciate libere di agire perchè si sa, in fondo, i "fantasmi" , non esistono?
IinA_M@  
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Monti, cercare pezzi mancanti stragiIl capo dello Stato, ricercare fino in fondo23 maggio, 12:53
Monti, cercare pezzi mancanti stragi(ANSA) - ROMA, 23 MAG- ''Sulle stragi di Falcone e Borsellino in questi anni sono emersi particolari che hanno fatto rivedere sentenze e pezzi mancanti che devono essere cercati fino in fondo''. L'ha detto il premier Mario Monti parlando nel giardino della memoria delle vittime di mafia nel ventennale della strage di Capaci
PS 23/05 - dal blog di Diana - semprepazza: un pensiero per Melissa:
VIDEO CON LA LETTURA DELLA LETTERA DELL'11/02/1983
(un po' di pazienza per la pubblicità)

 
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