Creato da: CHIARA975 il 26/06/2006
Perchè la mente è una brutta bestia...Si rivolta contro chi la usa.

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Vacanze e sogni...

Post n°62 pubblicato il 28 Agosto 2009 da CHIARA975

Anche per quest’anno le mie non-vacanze sono finite. Sono tornata a casa più stanca della partenza. Ma è andata così e non mi lamento. Credo, comunque, di aver lasciato piccoli ricordi piacevoli a chi è stato in mia compagnia. E questo mi fa stare bene.

Il fatto è che adoro vedere posti nuovi, ricerco con avidità città diverse e persone “differenti” che mi insegnino qualcosa, ed è già qualche anno che non riesco a fare quello che vorrei. E questo mi mette addosso un po’ di malinconia. Non mi piace il mare, le spiagge affollate, “fare le vasche” lungo il corso di qualche località turistica e tutte le cose che presuppongono una “stanzietà”.

Il mio viaggio inizia già qualche giorno prima, quando c’è un intenso scambio di sguardi fra me e la valigia, mi prende quell’ansia positiva e, trepidante, mi proietto all’imminente partenza.

 E’ strano a dirsi, ma ogni partenza, è per me un rinascere. Mi sento più leggera, con la testa sgombra e vagabondante, in una condizione di apertura verso l’incognito, verso tutto quello di nuovo che mi aspetta. Senza paure, né riserve.

Devo ringraziare di questo i miei genitori, che alle mie richieste di intraprendere piccoli viaggi, anche da adolescente, non si sono mai opposti. Tutt’altro. Mia madre, da…”sicula con la mente da svedese” mi ha sempre detto “Vai!”, senza darmi il tempo di riflettere,accompagnando la frase con l’apertura della porta….

Sono cresciuta sentendomi ripetere fino allo sfinimento che un viaggio insegna più di 100 libri….

Mi divertono gli aeroporti o le stazioni, dove mi immagino vite nascoste tra valigie e zaini, dietro occhi celati dagli occhiali scuri, i sottintesi dietro una frase ascoltata per caso, basta un capo di abbigliamento che mi incuriosisce per accendermi in un gioco di fantasie…..

Ricordo il mio primo viaggio da sola, avevo 17 anni e la Toscana che mi aspettava.

Ricordo ogni discorso fatto con i miei compagni di viaggio, quasi un giorno in treno passato a parlare di astronomia, di religione, di scuola e di amicizie. Era la prima volta che mi allontanavo da casa completamente da sola e provavo un brivido strano, di piacere e di paura insieme, quell’ebbrezza complicata e fervida che si vive solo a quell’età.  Da allora, ogni partenza trasforma la mia vita in un foglio bianco pronto a registrare ogni sorpresa, ogni stimolo, ogni nuova sensazione data da un paesaggio diverso o dall’incontro casuale con uno sconosciuto.

E devo ammettere di essere stata fortunata, perché in viaggio ho incontrato persone che mi hanno sempre aiutata, consigliata o semplicemente accolta con semplicità e calore. O addirittura protetta, quando la mia giovane età e la mia timidezza, mi procuravano un imbarazzante turbamento per la forzata intimità con dei perfetti estranei.

Ma viaggiare aiuta anche in questo, ad abbandonare le nostre vite molto protette e a metterci in gioco, allontanare i nostri limiti, scoprire e scoprirci.

E richiede anche coraggio, perché c’è il rischio di non ritrovare, al ritorno, quello che avevamo lasciato. Ma bisogna trovare la forza di rischiare, perchè per imparare a camminare da soli nella vita occorre accettare certe sfide, provare col distacco la solidità di un rapporto, e poi fidarsi….

Credo che “ci piaceremmo” tutti di più se partissimo per un viaggio, non importa dove, ma portando con noi solo il necessario, vivendo con pienezza e curiosità il luogo nuovo che ci accoglie, mettendo a  fuoco la diversità dei luoghi e delle culture, senza essere schiavi delle abitudini o delle cose, senza riserve, rispettando la natura, l’armonia del posto, scelte e persone magari insolite, e solo con la voglia di lasciarsi penetrare dallo spirito di un luogo che vuole incontrarci.

Come entrare in un grembo nuovo.

Ho un sogno che vorrei realizzare, anche se aspettando ancora un po’, rischio di farlo con la badante appresso…Un lungo, lunghissimo viaggio in moto.

Se viaggiare è come riscoprire il mondo con gli occhi del bambino che eri e ancora, forse, potresti essere…con una moto è ancora più fantastico, perché con una moto il viaggio si vive ancora più profondamente.

Avete mai provato il senso di libertà che regala una corsa in moto? La velocità, quel senso di “sospensione” dalla realtà, l’ebbrezza del vento con cui ti scontri… per me non esiste di meglio. Ogni volta che salgo su una moto, stranamente mi accorgo di essere felice. Respiro un pezzo di mondo che sento mio.

Se poi si viaggia abbracciati alla persona che amiamo, stretti stretti, affidandoci a lui e chiudendo gli occhi…beh, sono brividi così intensi che si ricordano per la vita!

Per ora, mi limito a sognarlo questo viaggio: passo dalle montagne alle scogliere in un attimo, dai caldi colori dell’India a quelli dell’Artico in un batter di ciglia, un minuto mi muovo con facilità nei canyon dell’Arizona e quello dopo nelle affollate città giapponesi. Riesco perfino a sentire gli odori…. Mica facile, roba da Università del sogno!

C’è un proverbio arabo che mi torna in mente spesso, dice “ Chi non viaggia, non conosce il valore degli uomini.” Mi sa che ha proprio ragione….

 

 
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Commenti al Post:
pgmma
pgmma il 29/08/09 alle 13:42 via WEB
Ma è comunque una vita venduta , nel senso che a loro non è nemmeno consentito d'arrabbiarsi (per es) di fronte a ricchi e volgari. Una schiava di lusso la gheisha, molto lontana dal nostro pensiero. Mi stupisco sempre nel pensare che i giapponesi della 2a GM usavano le donne come stracci, ma non solo quelle degli stati invasi, ma anche le proprie, sorelle, madri, figlie loro...Bella cultura, da vergognarsi, ed ancora non hanno chiesto scusa per lo stupro di Nanchino : decine di migliaia prima violentate e poi annegate...
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CHIARA975
CHIARA975 il 31/08/09 alle 22:15 via WEB
E' chiaro che il commento è finito nel blog sbagliato, ma non sapevo di Nanchino, mi sono incuriosita e sono andata a leggere qualcosa. Ciao
(Rispondi)
 
fosco6
fosco6 il 30/08/09 alle 19:02 via WEB
Non ho la moto, non è il mezzo che preferisco anche se mi rendo conto che può dare emozioni particolari...comunque se guidi tu io ci salgo volentieri...ma se ti stringo forte non pensare che sia per amore ma solo per paura:-))))...
Ciaooooooooooooooooooooooooooo!
(Rispondi)
 
 
CHIARA975
CHIARA975 il 31/08/09 alle 22:19 via WEB
Per paura??? ...non è che mi hai visto guidare? ;-) Ti confesso che ho provato una volta sola, ma sono troppo minuta e troppo distratta per farlo. E poi mi diverte di più stare dietro e incollarmi a chi guida ;-) Ciao
(Rispondi)
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 31/08/09 alle 22:30 via WEB
Finito il liceo, con un'amica ho girato Austria e Germania in autostop. I soldi erano pochini e in questo modo abbiamo potuto stare via per più giorni. Nessuna brutta disavventura, anzi. Siamo tornate a casa arricchite e con una conoscenza dei luoghi che nessun libro ci poteva dare. E quanto ci siamo divertite. Viaggiare ti apre la mente e il cuore. Buon viaggio a te Chiara, ovunque la tua fantasia ti porti. ciao
(Rispondi)
 
 
CHIARA975
CHIARA975 il 03/09/09 alle 10:07 via WEB
Ecco, io proprio l'autostop non lo farei mai. Troppo fifona. Però concordo con te, ogni viaggio apre la mente e il cuore. Io ringrazio i miei per avermi insegnato a non essere troppo legata ai luoghi ed alle cose. Questo mi dà un indefinibile senso di libertà mentale. Per il resto, spero presto di fare qualche viaggio, non solo con la fantasia, che di quelli ne faccio fin troppi ;-). Ne ho bisogno. Un bacio
(Rispondi)
 
gauragus
gauragus il 02/09/09 alle 19:25 via WEB
Ciao Chiara, sono daccordo con te sulla storia dei 100 libri ma se non ci fossero stati loro a solleticare la tua fantasia, se non avessero stuzzicato i tuoi sensi con la descrizione di luoghi e situazioni non avresti avuto la voglia di partire alla scoperta di quanto de-scritto. E' vero pur anche che partire all'avventura, senza sapere dove andare, è affascinante...pernicioso ma affascinante. Sono convinto che se ti muovi con una buona base teorica dopo ti viene la voglia di sperimentare "l'ignoto" ed hai anche la possibilità di ritornare a casa sano e salvo, pronto a partire per un'altro viaggio più spericolato e...consapevole ;-) Io ho una moto, ha le ali, se non ti spaventa la novità potrei invitarti per una passeggiata: se guardi bene a destra della Luna vi troverai un puntino luminoso, voglio portarti lì! ;-)
(Rispondi)
 
 
CHIARA975
CHIARA975 il 03/09/09 alle 10:18 via WEB
Una moto con le ali? Caspita. Sarebbe gratificante ma...dovresti mettermi prima la camicia di forza, perchè ho il terrore di volare ;-)) I libri non tolgono mai il piacere della scoperta di un luogo lontano, tutt'altro. Accendono la curiosità e la voglia di conoscenza. A presto, ciao ;-)
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